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Come avete capito qual è la vostra "strada"?

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    Walhalla@
    Post: 8
    00 01/03/2011 22:37
    Spero non sia una domanda troppo stupida
    Sono convinta che intorno a noi ci siano molti segni che non sappiamo cogliere. Entità (non so come chiamarle altrimenti) comunicano o almeno cercano di mettersi in contatto con noi tutti i giorni per indicarci la via... e noi sordi non recepiamo il messaggio.
    Mi domando spesso come si faccia ad abbracciare il proprio destino... la maggior parte delle persone mi ripetono sempre che qualunque sia il disegno a me riservato, non devo ostinarmi nella ricerca ma avere pazienza in quanto a tempo debito tutto mi sarà rivelato.
    Questa, sinceramente, mi pare una frase un po' fatta [SM=x69312].
    Voi come avete capito qual è la strada da seguire? E poi questo benedetto destino è reale o no? Sono alquanto confusa! [SM=g27775].
    Mi rimetto alla vostra esperienza e saggezza sperando di non aver dato l'idea di essere troppo stupida e di non avervi annoiato.
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    Rea Maat
    Post: 428
    00 02/03/2011 05:44
    saggezza a parte (avercene!!!)...
    Walhalla@, 3/1/2011 10:37 PM:

    Spero non sia una domanda troppo stupida


    non esistono domande stupide, ma solo risposte stupide (cit.).

    Voi come avete capito qual è la strada da seguire?


    secondo me la strada è fatta di tanti mattoncini, quindi di scelte, che prese una alla volta segnano un cammino... non ti viene chiesto di decidere cosa vuoi fare della tua vita a 5 anni... se no saremmo tutti astronauti e ballerine [SM=x69324]
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    Ad Noctvm
    Post: 2
    00 03/03/2011 03:42
    Perdersi nel cammino
    Il mio pensiero e'che non ce una scelta da fare,non e'importante scegliere la propia strada,visto che e'il cammino ad essere importante.Non bisogna soffermarsi su dove si comincia a tracciare o ad affrontare una strada,e lo e'ancora meno chiedersi dove essa portera'.Cio'che e'importante in se stesso e'il viaggio,cioe'il percorso che si intraprende,poco importa poi quale esso sia,poiche'ogni strada a qualcosa da insegnarci,e nessun insegnamneto nella vita e'piu'valido di un altro.Se propio pero'vuoi definire un percorso,non chiedere quale strada hanno scelto altri,segui il tuo istinto e senti quale TU vuoi seguire,poiche'solo tu puoi saperlo,e potresti ritrovarti sorpresa di sentirti legata ad una strada che inizialmente avresti scartato,ma che invece fa parte di te nel tuo intimo piu'profondo.Infine,ti lascio con questo pensiero di mia modesta fattura,adatto all'occasione.Perdersi,passo dopo passo senza avere meta,libero dal pensiero del dove condurra'.Perdersi,senza perdersi davvero,poiche'se lo scopo e'perdersi,si e'sempre sulla strada giusta ovunque essa porti.Un saluto,che l'eterno equilibrio guidi il tuo cammino,qualunque esso sia.OMNIA SUNT COMMUNIA
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    Ad Noctvm
    Post: 3
    00 03/03/2011 03:49
    mi ero dimenticato!!
    dimenticavo,la tua non e'una frase stupida,anzi.Il voler SAPERE e'sintomo di intelligenza,mentre l'ignoranza e'il voler ignorare,volutamente,cio'che e'ignoto.Solo ponendo domande otteniamo risposte che ci fanno crescere come individui,una volta che ci avremo meditato sopra,elaborandole in cio'che NOI pensiamo,percio'ogni risposta e'valida e ogni domanda e'lecita,se sono poste e date con sincerita'e naturalezza.Ma ricorda,sta sempre all'individuo scegliere cio'che e'valido per lui,non seguire mai una risposta solo perche'ti sembra la soluzione piu'logica o accattivante,cerca piuttosto la TUA risposta,e prendi ogni altra risposta come uno spunto e come un maggior completamento su una qualsiasi questione,ma mai come dogma.
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    Walhalla@
    Post: 8
    00 04/03/2011 23:32
    Rea Maat, 02/03/2011 5.44:


    secondo me la strada è fatta di tanti mattoncini, quindi di scelte, che prese una alla volta segnano un cammino... non ti viene chiesto di decidere cosa vuoi fare della tua vita a 5 anni... se no saremmo tutti astronauti e ballerine



    Ad Noctvm, 03/03/2011 3.42:

    Il mio pensiero e'che non ce una scelta da fare,non e'importante scegliere la propia strada,visto che e'il cammino ad essere importante.



    Avete ragione tutti e due. E certamente non potete darmi le risposte che cerco. Forse mi sono espressa male.. quindi ci riprovo!
    Abitando in un paese cattolico, credo che a tutti ci sia stata imposta questa religione fin da piccoli. Voi che siete qui l'avete tutti rinnegata. Quello che mi chiedo.. Come avete saputo riconoscere il credo che ora professate? Non sono niente.. nè una neofita, nè una credente appunto perchè sono bloccata in una sorta di limbo e non so che fare.. ecco.
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    Resmea
    Post: 276
    00 05/03/2011 15:51
    Sai, quando ti trovi in luogo sacro e questa sacralità non la vedi e non riesci a percepirla,quando da bambina ti ritrovi in chiesa e senti che quello che ti dicono e ti fanno imparare per te non ha alcun valore e ti senti come un pesce fuor d'acqua e dici frasi fatte con la consapevolezza che lo fai solo per compiacere gli altri, ecco, quello è il momento in cui capisci che quello non è il tuo mondo e quella fede non può appartenerti.
    Allora cominci a seguire il tuo istinto e gli occhi ti si aprono veramente, e poi ti informi,leggi e ti documenti fino a che scopri che quello in cui avevi sempre creduto, e quello che avevi percepito è reale! E allora ti senti completa e finalmente a casa.
    In più, per quel che riguarda la mia esperienza e persona,finalmente ero in un mondo e in una comunità in cui le mie esperienze e capacità erano e sono un dono e non un qualcosa di diabolico da dover esorcizzare!
    Per quel che mi riguarda, è stato come un rinascere.
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    Ad Noctvm
    Post: 9
    00 06/03/2011 04:03
    Ricordo bene il momento in qui scelsi di non seguire la religione cattolica,e devo questa mia scelta anche a mio padre e alla mia famiglia.Discendo da una famiglia rossa,politicamente parlando,anche se io ho sempre dato poca importanza a cose come la politica.Mio nonno odiava i preti anche piu'di me.Mio padre e mia madre,che per motivi molto seri non sono stati molto presenti fino a piu'o meno 6 anni fa',sono delle persone libere e dalla mente aperta.Fu'mio padre ad aprirmi gli occhi.Ero un bambino,ed ero riluttante a fare catechismo,dove mi mandava mia zia,che era mia tutrice,data l'assenza dei miei genitori.Un giorno,ero andato a trovare mio padre,e vedendomi un po'giu'mi chiese cosa avessi che non andava.Gli spiegai che a me non andava di fare la comunione,perche'lo vedevo come un obbligo,una cosa da dover fare per forza(ed ora come allora,sono sempre stato un gran cocciuto!),e io odiavo le imposizioni di qualsiasi tipo.Cosi'lui mi chiese,ma se non farai la comunione non ti faranno i regali come agli altri bambini,non ti importa?No.So che puo'sembrare strano,per un bambino,rifiutare dei regali.Ce pero'da capire che la mia situazione d'infanzia era...diversa dalla maggior parte delle persone,e simile a quella di tanti altri.Non fu'comunque un infanzia felice,senza dilungarmi sui dettagli.Ma questo fece si che riuscissi a maturare molto prima,perdendomi effettivamente l'infanzia come la si puo'definire.Capivo che rimanere fermo sulle mie scelte era la cosa giusta da fare,e poi che me ne facevo di braccialetti d'oro e orologi da parenti che neanche si ricordavano il mio nome?E cosi'fui irremovibile.A quel punto mio padre sorrise,con mio stupore(a quel tempo non lo conoscevo bene come oggi)e mi disse sei il mio piccolo uomo.Parlo'con mia zia,litigandoci anche,ma fece in modo che io non facessi la comunione.(Venimmo a scoprire poi,noi come il resto della citta',che il catechista si prendeva delle leggere liberta'con i bambini.Riuscirono a cacciarlo via in tempo,o almeno questo e'cio'che la gente sa...Ed eccoti un buon motivo,a parte tutto,per non essere cattolica.Non lo punirono.Lo cacciarono.).Il giorno in qui i miei cugini e i miei amici fecero la comunione,io ero al mare davanti casa mia,ancora convinto per la mia scelta,ma comunque triste,solo perche'avevo creato delle discussioni tra mia zia e mio padre per non aver voluto fare la comunione.E poi sentii una voce.Era mio padre,con una bici nuova fiammante.Ero al contentissimo,non riuscivo a smettere di ridere,mi ricordo...E mi ricordo cio'che disse mio padre,parola per parola-Tizia'...Nella vita di gente che ti dice cosa fare la troverai sempre,ma tu devi essere te stesso,sempre e comunque,perche'tu sei tu e loro non sono un caz..!Ricordati,svegliati al mattino,guardati allo specchio,pettinati i capelli e di:IO sono il mio dio,non ce nessun altro dio all'infuori di me,e poi comincia la giornata essendone convinto.-Mio padre,che per farvi capire,se non lo avete ancora capito,e'un uomo LIBERO,un laico,un pirata,un uomo che i nostri regnanti chiamerebbero al meglio un poco di buono,ma e'un UOMO 100 volte piu'vero di tutti questi bei politici,preti e schiavisti che stanno al potere,e se oggi devo qualcosa a qualcuno per la mia liberta'mentale,ma anche spirituale,e'a lui.Quando poi divenni piu'grande,studia per conto mio cio'che era nato come un interessamento,trovandoci invece un illuminazione,una verita',che era pero'cominciata a sbocciare da quei fatidici giorni dell'infanzia.Percio'vedi,sono cose che non puoi controllare.Certo,puoi scegliere un giorno di seguire quella via,confidando ciecamente su cio'a qui essa attinge e alla sua essenza,ma il piu'delle volte e'il caos,le vicissitudini della vita,c he ti mettono in contatto con il tuo IO piu'vero,imponendoti di scegliere da te il da farsi,e questi eventi non hanno una logica,non seguono una linea,possono capitare ovunque,in qualsiasi momento,e non puoi controllarli,puoi solo affidarti a te e compiere una scelta:agire,e contrastare gli eventi,o non agire,e lasciarsi trasportare da essi.Infine,posso dirti che leggere libri sull'inquisizione,riflettere sui 10 comandamenti e sui peccati capitali(creati ad arte per reprimere l'istinto animale che ce in noi,la nostra parte ancestrale,e tenere al giogo la parte umana e intellettiva con la paura ed il divieto,e gia'questo ti fa'capire che la loro religione e'piu'simile ad una dittatura politica con le sue manovre di coercizione del sistema),studiare tutto cio'che di marcio ce nella chiesa cattolica potrebbe anche bastarti per fartene allontanare,ma la remissione deve essere COMPLETA,e per far questo devi capire che il il male che loro tanto combattono sono loro stessi,lo sono diventati nei secoli,il potere e l'ambizione li hanno logorati a tal punto da diventare cio'che piu'temono,esseri che di umano hanno ben poco,freddi,calcolatori,disumani,meschini e falsi.Ed assassini di massa,senza scrupoli.E per meglio comprendere questo,devi anche capire che la cristianita'non e'il male supremo:lo e'il vaticano e i preti,non il cristo,che se anche non lo vogliamo vedere come un figlio di dio in grado di compiere miracoli,era comunque un grande rivoluzionario come maometto,siddartha o ghandi.Prova a chiederti,se i dogmi della prima cristianita'erano di amore,remissione del materiale e fratellanza,pensi che oggi cristo approverebbe cio'che il vaticano a fatto nei secoli?L'inquisizione,le crociate,le colonizzazioni?O pensi che sarebbe stato legato,difendendo,tutti quei martiri catari,templari e anabattisti,che la chiesa a bruciato al rogo come noi streghe,pagani e eruditi,bruciati insieme a loro ANCHE SE PROFESSAVANO COMUNQUE LA FEDE NEL CRISTO?Pensi che cristo vorrebbe mai questo fraternicidio tra la stessa religione cristiana?Da questo puoi evincerne che il vaticano non e'la chiesa di cristo,non lo e'mai stata.(casomai la casa e chiesa di pietro,ma questa,come si suol dire,e'un altra storia..)Chiedo venia per il mio fervore,ma il discorso su questa questione mi vede molto di parte,anzi forse sono anche troppo di parte per darti delle risposte,diciamo,equilibrate.Ma ti rispondero'con le parole di un mio amico,che e'un cristiano convinto ed una bravissima persona,un tale strambo e simpatico che chiamero'il mistico:-io a quei preti non glie devo niente,manco il saluto,e se voglio pregare gesu'cristo lo posso fa'pure mentre vado al bagno,non cio'bisogno di una chiesa perche'la casa di cristo e'qua,in mezzo al petto-Anche se non sono cristiano,lo ammirato,e cio'ti spiega che non e'la religione cristiana in se stessa ad essere sbagliata,ma cio'che i preti l'hanno voluta far diventare,volutamente e con ragion di causa,almeno per i loro profitti e le loro perversita'.Finisco col dirti,e so gia'che non ti piacera',che il mio e'stato un discorso inutile:dimentica tutto cio'che ho scritto,perche'io non sono nessuno per dire a te cosa fare della tua vita e fede,poiche'non ce nessuno che puo'dirti cosa farne,tranne te.Il mio consiglio e',vai in un bosco,o magari in riva al mare,libera la mente,sorridi,e comincia a camminare,un passo dopo l'altro senza decidere dove andare.Se propio vuoi seguire un consiglio,se cerchi una risposta vera,chiedilo alla natura,perche'se ascolti capirai che a molte cose da dire,e molti buoni consigli da dare.Ti auguro di trovare l'equilibrio che tanto cerchi,con tutto il cuore.OMNIA SUNT COMMUNIA
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    Walhalla@
    Post: 10
    00 06/03/2011 15:29
    Resmea, 05/03/2011 15.51:

    Sai, quando ti trovi in luogo sacro e questa sacralità non la vedi e non riesci a percepirla,quando da bambina ti ritrovi in chiesa e senti che quello che ti dicono e ti fanno imparare per te non ha alcun valore e ti senti come un pesce fuor d'acqua e dici frasi fatte con la consapevolezza che lo fai solo per compiacere gli altri, ecco, quello è il momento in cui capisci che quello non è il tuo mondo e quella fede non può appartenerti.



    Si anche per me ormai è cosi. Non mi sento a mio agio nelle chiese, non sono d'accordo con il loro credo e con i loro principi... Ho capito che quella fede non è mia ma di mia madre!

    Ad Noctvm, 06/03/2011 4.03:

    Il mio consiglio e',vai in un bosco,o magari in riva al mare,libera la mente,sorridi,e comincia a camminare,un passo dopo l'altro senza decidere dove andare.Se propio vuoi seguire un consiglio,se cerchi una risposta vera,chiedilo alla natura,perche'se ascolti capirai che a molte cose da dire,e molti buoni consigli da dare.Ti auguro di trovare l'equilibrio che tanto cerchi,con tutto il cuore.OMNIA SUNT COMMUNIA



    Forse l'ho trovato il mio equilibrio e devo solo prendere coscienza di ciò. Spero di riuscire a trovare la mia giusta via [SM=g27776]
    Ad Noctvum volevo dirti una cosa... lo scandalo dei preti, delle suore, dei catechisti che abusano dei bambini, non è buon motivo per non essere cattolici. Non che voglia difendere quel credo, ma il male è ovunque, e persone malate come loro ce ne sono a migliaia e in tutte le religioni.
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    Ad Noctvm
    Post: 10
    00 07/03/2011 15:01
    non e'tutto oro cio'che luccica..
    Hai ragione,Walhalla,non e'il motivo per non esserlo.E'UNO dei motivi per non esserlo,forse il piu'ingobile.certo,FORSE anche nelle altre religioni monoteiste o politeiste ci sara'gente di ta guisa,ma se ti documenti,a livello storico,vedrai che la chiesa cattolica a una predilizione particolare su queste pratiche disumane,uniscilo hai morti che ancora oggi crea,anche solo con la coercizione mentale su persone deboli,uniscilo allo strapotere economico che a il vaticano(allontanandolo definitivamente dal concetto di chiesa e trasformandolo in un gran bazar della fede)uniscilo con le menzogne,gli intrighi dell'opus dei,nonche'in ultimo dei dogmi che non potranno MAI legarsi ea nessun uomo o donna liberi a livello generale,ma solo a pecore di un greggie,(e per quanto mi riguarda,io sono il lupo che mangia il greggie)e capirai che non e'importante se anche le altre religioni hanno certi episodi,poiche'se un sacerdote musulmano viene colto in fragrante a commettere pedofila,come minimo viene lapidato,come e'giusto che sia.A un prete cattolico che succede?Io lo so,lascio a te scoprirlo.Mi spiace che tu non abbia letto con attenzione il mio post,ma io ti dico che per ME,il vaticano E'il male assoluto,NON la fede cristiana,o cattolica(ma la fede cattolica e'una schiavitu'percio'chi ne fa parte non a un propio pensiero e si affida al prete,perqui non posso menzionarla come sana).Puoi ribattere come e quanto vuoi,ma io abito vicino a Roma,e lo vissuta come pochi,anche a livello spirituale...E lo stare vicino alla fonte del marciume ti permette di vedere con i tuoi occhi cos'e'il vaticano.Cio'comunque e'giusto per me e migliaia di altre persone libere,non deve esserlo per te forzatamente.Ce chi segue,chi guida,e chi e'un eremita tra e al di fuori le parti.E io ripeto,non potrei mai essere una pecora in un greggie,perche'troppo presto mi ribellerei al pastore.Ma tu sei libera di fare quel che vuoi,tenere questa tua liberta',o venderla al pastore.E'una tua scelta,e io ti auguro di affrontare la questione in maniera equilibrata.
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    Walhalla@
    Post: 15
    00 07/03/2011 20:57
    Spiacente, non porto e non provo odio.
    Sono una persona estramente tollerante e priva di pregiudizi. Non odio nessuno e non provo odio. Questo significa essere di mente aperta, sei sicuro di esserlo?
    Non mi importa della Chiesa, non mi importa di quello che fanno e predicano. Sono totalmente indifferente. E non mi preoccupo, come te, di scavare nel merciume.
    La mia sola e unica preoccupazione è di trovare me stessa e la mia strada. Il resto non esiste.
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    Ad Noctvm
    Post: 11
    00 14/03/2011 23:35
    L'odio e'parte della nostra vita,come l'amore.Non si puo'dire di essere completi fino a che non si e'provata ed equilibrata ogni emozione umana,e questo e'neccessario anche per una buona conoscenza della nostra evoluzione individuale,che va studiata passo per passo.Percio'si,io provo odio,come provo amore,e non me ne vergogno perche'e'nella mia natura di UMANO farlo.Ora,la domanda e la mia critica a me stesso e':se e'pur giusto odiare,e'il mio odio in equilibrio con la mia compassione,o meglio tolleranza?E li ti do ragione,ma ti avevo pur avvertito che nel discorso ero di parte.O parlato con te,e lo faccio ancora,perche'trovo piacere nel farlo,visto che le tue critiche mi dimostrano che leggi cio'che scrivo,e non ti limiti a guardarlo.Alle volte,su questi discorsi,mi e'difficile essere obbiettivo,ed e'vero,non lo nego.Il fatto e'che provo sensazioni indescrivibili,quando penso o parlo di certi argomenti,e non controllo il flusso dell'adrenalina,me la sento scorrere.Ci provo a fregarmene,giorno dopo giorno,liberarmi anche di questo fardello che e'un astio che mi viene cosi'naturale,ma sono ancora giovane,e probabilmente,troppo infervorato alla causa.Rimane comunque il fatto che non solo il solo a vederla in questo modo,e cio'non e'una scusante,ma un dato di fatto.Nel senso che si,l'odio e'una naturale espressione dell'umano essere,ma e'cosi'raro e quasi incomprensibile l'odio a prescindere,poiche'l'odio come l'amore e'un sentimento che viene causato,scatenato in una persona da persone e fatti esterni a se,causa ed effetto.Percio',non sono stato ne io ne altri ad odiarli senza motivazioni alcune,sono loro che hanno fatto in modo di odiarsi.Forse cio'significa essere al loro livello,il non sentirsi superiori e il non fregarsene e'forse segno di appartenenza al problema stesso?Forse.Ma ora,e'cosi'che sono IO,e non lo nascondo,perche'nascondere cio'che si e'a se stessi e agli altri e'un crimine anche peggiore dell'odiare il mondo intero(cio'non significa il volersi esporre,solo rimanere fedeli a cio'che si e'nel presente,e legati a cio'che e'stato il nostro passato)per questo io esprimo senza timore cio'che penso,SEMPRE.Poiche'la vita e'mutamento,cambiero'sicuramente il modo di confrontarmi con le mie convinzioni,ma le convinzioni rimaranno sempre.OMNIA SUNT COMMMUNIA
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    Vespero72
    Post: 2
    00 29/03/2011 16:59
    Mi aggiungo alla discussione
    Penso che ognuno trovi la propria strada dentro di sè, attraverso l'introspezione e la rivelazione di sacralità che sentiamo attorno a noi.

    Non credo che esista un sentiero comune, una via che accomuna tutti, una strada maestra che ognuno possa seguire, credo piuttosto alla volontà umana di percepire il Divino durante la nostra esperienza di vita, di porci nei confronti dell'Universo e del creato in un'ottica di umiltà, di sensazioni, di ascolto e di spiritualità.

    Condivido molto di quanto scritto da Rasmea, e al di là della polemica sulla cristianità e la chiesa cattolica, in cui ce ne sarebbe da scrivere per mille anni, penso che quando si raggiunge una serenità interiore, sentendo di aver finalmente trovato la giusta via, allora come scrive appunto Rasmea, si è a casa.
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    Walhalla@
    Post: 16
    00 31/03/2011 22:12
    Ad Noctvm, 14/03/2011 23.35:


    QL'odio e'parte della nostra vita,come l'amore.





    l'odio e'una naturale espressione dell'umano essere,ma e'cosi'raro e quasi incomprensibile l'odio a prescindere,poiche'l'odio come l'amore e'un sentimento che viene causato,scatenato in una persona da persone e fatti esterni a se,causa ed effetto.



    Verità indiscutibile. Cerco di non farmi corrompere dall'odio. Non voglio una vita fondata sulla violenza. Si, perchè quel sentimento porta solo al male. E sto lavorando costantemente su me stessa per non provare odio. Diventare un po' più razionale. Non farebbe male neanche a te [SM=x69315]

    Vespero72, 29/03/2011 16.59:


    Penso che ognuno trovi la propria strada dentro di sè, attraverso l'introspezione e la rivelazione di sacralità che sentiamo attorno a noi.
    Non credo che esista un sentiero comune, una via che accomuna tutti, una strada maestra che ognuno possa seguire, credo piuttosto alla volontà umana di percepire il Divino durante la nostra esperienza di vita, di porci nei confronti dell'Universo e del creato in un'ottica di umiltà, di sensazioni, di ascolto e di spiritualità.



    Si, sono pienamente d'accordo con te. Sto cercando di fare mia l'arte della pazienza. Vorrei tutto e subito. Ovviamente non è possibile! Ho tanta strada da fare! Non sono neppure agli albori!






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    Ad Noctvm
    Post: 16
    00 29/07/2011 14:18
    Di nuovo salve
    Salve Walhalla,salve Rea mat.Mi scuso per la mia assenza dalla comunita',o vissuto all'estero per molti mesi e mi sono distaccato volontariamente dal pc.E'stato un viaggio piu'che istruttivo e divertente ad ogni livello lo si possa pensare,una bella esperienza.Purtoppo,tornato in italia o avuto una notizia che mi a fatto crollare,e che mi a fatto male,e ancora me ne fa.Si,Walhalla,forse dovrei essere piu'razionale,ma non ne sento il bisogno.Ma se razionale significa accettare cose piu'grandi di noi anche se noi non vogliamo che delle queste cose accadono,vorrei allora esserlo,perche'soffrirei molto meno.Io voglio indietro una persona che semplicemente non puo'tornare,mi e'stata tolta troppo presto,prima che potessi anche solo dichiarare cio'che sentivo realmente per lei,e questo non lo accetto.Forse se fossi piu'razionale adesso non ne soffrirei cosi'molto,potendolo accettare.Ma non lo sono e penso non lo saro'mai...Scusami se ti o annoiata,e'che sto veramente giu'.
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    StrixFautrix
    Post: 3
    00 09/01/2012 06:50
    è da quando ho 5 anni che mi trovo a disagio nelle chiese e penso solo "non sono d'accordo con voi".
    tutto qui.
    la pratica di stregoneria l'ho sempre attuata, anche senza sapere cosa fosse. ha fatto semplicemente sempre parte di me.
    non sono stata d'aciuto vero?
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