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Il cincillà



Scritto da Simonetta
lunedì 30 luglio 2007




Classe Mammalia (Mammiferi)
Ordine Rodentia (Roditori)
Sottordine Hystricomorpha (Caviomorfi o anche Istricomorfi)
Famiglia Chinchillidae
Genere Chinchilla
Specie Chinchilla laniger (cincillà dalla coda lunga)



Questo piccolo roditore è un animale crepuscolare-notturno (ma in cattività si adattano benissimo all’attività diurna), originario – come le cugine cavie, del Sud America, precisamente delle Ande. Nel loro habitat nativo, i cincillà vivono fino a 5.000 metri di altezza, in solchi nel terreno o nelle fenditure delle rocce. Sono agili saltatori e possono arrivare a saltare fino a cinque piedi sopra la loro testa. I predatori che fanno parte del loro ecosistema sono i falchi, le puzzole, i felini e i canidi quali cani selvatici, lupi, volpi, coyote, sciacalli. La loro dieta consiste in piante e frutta, semi e piccoli insetti.
In natura vivono in gruppi, ma sono tendenzialmente monogami. Insolito per dei mammiferi, le femmine sono significativamente di numero maggiore rispetto ai maschi. Si possono riprodurre in qualunque momento dell’anno. Hanno un lungo periodo di gestazione per essere dei roditori, precisamente di 111 giorni. Attesi dopo una lunga gravidanza, i piccoli nascono con una pelliccia folta e aprono i loro occhi subito dopo la nascita. Il numero dei cuccioli può variare da uno a ben otto, sebbene in media sono due. In caso di aborto spontaneo, il feto viene assorbito nel corpo della madre, con conseguente sviluppo di sterilità.

Colore del mantello

Nel 1923, Mathias Chapman diede inizio all’allevamento in cattività di questi roditori in California. Con le successive selezioni si sono ottenuti colori differenti da quello di base.
I cincillà più diffusi, infatti, sono grigio chiaro, il colore è denominato “Grigio standard”; gli altri colori ottenuti attraverso le selezioni sono: beige, bianco (White Wilson), mosaico (bianco con grigio o con macchie nere), “black velvet” (ossia “nero effetto velluto”) e nero carbone (ebano). Il gene per il bianco è dominante, ma letale in assenza di un gene recessivo di un altro colore.

Il cincillà come “pet”

I cincillà sono animali affascinanti, perlopiù perché ciascuno ha la propria distinta personalità, ma sono piuttosto delicati e non sono in genere indicati come animali per bambini. Tra le specie di roditori è la meno prolifica in cattività, non pone pertanto grossi problemi di cucciolate frequenti o numerose. E’ particolarmente longevo, quindi rappresenta un impegno duraturo nel tempo. Piuttosto docile, difficilmente morde e comunque lo fa lievemente. Si muove velocemente e non ama essere preso in braccio, ma il contatto deve avvenire il più possibile perché l’animale impari a conoscerci e a capire pertanto che di noi si può fidare. E’ sconsigliabile tenerli da soli, vivono meglio in coppia o in gruppo. Se si introduce un altro soggetto in un secondo momento, tuttavia, è necessario un periodo di ambientamento graduale perché i due cincillà si possano conoscere un po’ alla volta. E’ molto intelligente ed ha una memoria notevole. Ha un complesso sistema di linguaggio; emette suoni a seconda della situazione, che stanno ad indicare allarme o richiami.

L’arrivo a casa

Prima che l’animale faccia il proprio ingresso in famiglia, ovviamente tutti dovrebbero essere pienamente d’accordo e pienamente consapevoli dell’impegno che l’animale stesso andrà a comportare (acquisto di fieno, pellet e verdure; cambio di lettiera periodico; controllo dal veterinario almeno una volta l’anno). Riteniamo che il cincillà sia l’animale da compagnia ideale, in quanto sporca poco e non ha odori sgradevoli: questo facilita di molto le pulizie, perché non è necessario cambiare ogni volta tutta la lettiera. Questo è importante considerando che non è possibile relegare un cincillà (o più, peggio ancora) in una gabbietta di quelle classiche in vendita in tutti i negozi d’animali. E’ indispensabile, infatti, che la gabbia sia più grande possibile, sviluppata sia in orizzontale che in verticale; se la gabbia fosse provvista di più piani, sarebbe quella ideale. Se aveste la possibilità di dedicargli una stanza, sarebbe la soluzione migliore, ma badate a tutto quello che potrebbe divenire un pericolo, come i cavi elettrici, che andranno posti in alto perché loro non prendano scosse rosicchiandoli; l’intonaco dei muri, che ogni tanto è gradito dai loro dentini per gioco e ingerito potrebbe essere nocivo; i mobili, specialmente quelli in legno “Ikea”, sono molto apprezzati... in questo caso non sono da proteggere tanto i cincillà quanto i mobili stessi: fornire dei legnetti da masticare potrebbe essere un ottimo diversivo. Non tutti i cincillà, però, sono educatissimi con la lettiera se liberi. Le feci, comunque, sono secche e bastano un colpo di scopa e un po’ di pazienza a levarle via dal pavimento.. Se lo sportello della gabbia viene lasciato aperto per permettere all’animale di godersi di qualche ora di libertà, è meglio supervisionarlo. In caso di assenza dovuta per esempio alle ferie, se non è possibile portare l’animale, è necessario istruire bene chi gestirà il cincillà per evitare qualunque tipo di problema.

Gli accessori

Il fondo della gabbia non deve avere alcun tipo di griglia, che potrebbe danneggiare seriamente le zampine dei nostri piccoli amici. Per quanto riguarda i piani della gabbia, meglio che questi siano in legno piuttosto che in plastica, in quanto il legno non trattato non è nocivo se ingerito, contrariamente alla plastica.
Sicuramente essenziali sono il beverino e la ciotola. Sconsigliamo beverini con la pallina in quanto i nostri cincillà li distruggono; non so quanto sia reale il rischio che possano inghiottire la pallina di metallo una volta che con i dentini hanno smontato il beverino, ma le conseguenze potrebbero essere gravi; e per l’acqua sconsigliamo anche le ciotole perché potrebbero provocare delle dermatiti alle mascelle. Noi utilizziamo il beverino della Ferplast Linea Sippy, è comodo, pratico da pulire e praticamente indistruttibile. Quanto alla ciotola per il cibo, ne consigliamo una di ceramica o coccio, comunque di materiale pesante in modo tale che non possa essere capovolta o rosicchiata. Molto importanti sono anche una casetta in legno non trattato, che sarà utilizzata molto volentieri come rifugio; ed un recipiente per il bagnetto di sabbia.

Cos’è il bagnetto di sabbia?
Il cincillà, come il cugino degu, è solito rotolarsi in sabbia fine, che viene venduta in confezione di cartone o in grosse bottiglie di plastica nei negozi per animali. Il significato di questa operazione che il cincillà svolge istintivamente è quello di mantenere pulita la pelliccia: i granelli di sabbia, infatti, assorbono l’umidità, mantengono i peli separati e prevengono la formazione di nodi. Mai infatti è stato per noi necessario utilizzare il cardatore o qualunque tipo di pettine o spazzola; l’importante è che il cincillà abbia la possibilità di effettuare il suo bagnetto di sabbia costantemente e frequentemente. Sconsigliamo però di lasciare il recipiente con la sabbia a totale disposizione perché l’animale potrebbe sporcarla con i suoi bisogni.

Il substrato

Totalmente sconsigliate sono le lettiere per i gatti e le lettiere aromatizzate, possono danneggiare seriamente la salute del nostro cincillà, specialmente causare problemi alle vie respiratorie. Noi utilizziamo e la consigliamo vivamente la lettiera in pellet di legno, molto assorbente e molto economica: acquistiamo, infatti, i sacchi da 15 kg di pellet per stufe, che sono proprio identici ai pellet in vendita nei negozi d’animali, ma con una differenza di costo e di peso del sacco non indifferenti. Il substrato andrà cambiato regolarmente. Più saranno i cincillà, più dovranno essere frequenti i cambi, in quanto, ovviamente, un gruppo sporca maggiormente rispetto ad un singolo esemplare.

Anatomia

Ciò che sicuramente più colpisce del cincillà è la grandezza delle orecchie, che secondo noi li rende simpaticissimi ed accattivanti. La testa è piccola, il corpo è tondeggiante. La coda è lunga e folta. Le vibrisse (i baffi) sono molto lunghe e sono un’importante organo di senso. Gli arti anteriori sono brevi e minuti, quelli posteriori sviluppati. Sembrano quasi dei mini-canguri.
Le zampine anteriori hanno cinque dita, le posteriori quattro. Le unghie sono poco sviluppate, quasi inesistenti, e non vanno pertanto tagliate. Nella zona perianale sono presenti delle ghiandole odorifere, che utilizzano per marcare.
La pelliccia è folta e di una morbidezza che lascia stupite le persone che li accarezzano. Mai prenderli per la cosa, potrebbe staccarsi. Quando non vogliono essere presi, potrebbero rilasciare ciuffi di pelo nelle mani.
I denti, già presenti alla nascita, sono a crescita continua, quindi necessitano di consumo costante. Per questa ragione è importante che l’alimentazione sia corretta sin dal primo istante di vita.

Alimentazione in cattività

Il cincillà è un’animale prevalentemente erbivoro. Questo significa che dovrebbe consumare una grande quantità di fieno, una piccola dose di verdure e un paio di cucchiai di pellet per cincillà al giorno. L’alimentazione corretta salvaguarderà la dentizione e l’apparato gastro-intestinale dell’animale, poiché il fieno e le verdure hanno la funzione di consumare i dentini; mentre il pellet fornisce la necessaria dose giornaliera di proteine. Quanto alla frutta, va bene quella fresca, non somministrata in maniera eccessiva, poiché contenente molti zuccheri, potrebbe condurre quindi a problemi di sovrappeso/obesità. Si può offrire di tanto in tanto della semplice uvetta come bocconcino. Sconsigliata invece la frutta secca. Totalmente vietati i crackers, i grissini, il pane e la cioccolata, che possono creare serissimi danni all’animale. Ricordiamo a questo proposito che decidere di portare un animale in famiglia costituisce una responsabilità. Non è necessaria l’integrazione di vitamina C come per le cugine cavie.
Il cincillà, come cavie e degu e come i lagomorfi, è un animale coprofogo. Questo vuol dire che mangia un particolare tipo di feci prodotte (denominati ciecotrofi), che ha forma di grappolo e consistenza molle, prendendolo direttamente con la bocca dall’ano. E’ molto importante per questo animale mangiare i ciecotrofi, poiché questo significa per loro ingerire sostanze nutritive, molto salutari. Se dovesse lasciarne in giro, l’alimentazione fornita è troppo ricca e dovrà essere corretta.

Dal veterinario

Non tutti i veterinari sono esperti in cincillà, la maggior parte è esperta in cani e gatti, sono pochi coloro che trattano gli esotici; tra questi alcuni sono specializzati specificatamente in roditori e lagomorfi o in rettili, e così via dicendo. Quando sarete riusciti ad individuare un veterinario davvero competente e non scelto in base alla cortesia e alla disponibilità (che purtroppo non sono sufficienti), potrete portare il vostro animale per un controllo medico. Il veterinario palperà l’addome e ispezionerà con un otoscopio la cavità orale del cincillà per controllare che sia tutto regolare.

Il contenimento

Non va preso per la base della coda, perché potrebbe risultare doloroso (e il grido che lanciano non è carino da sentire), ma va tenuto nel seguente modo: Immagine.

Principali patologie in breve

Possono essere divise in:

patologie cutanee: micosi; rogna; pododermatite;
patologie dell’apparato gastroenterico: costipazione gastrico/intestinale; meteorismo;
patologie dell’apparato genitale;
patologie dentarie: malocclusione;
patologie respiratorie: polmoniti; riniti;
patologie a carico dell’apparato scheletrico: fratture.


Per quanto riguarda le patologie cutanee, cambiare frequentemente la lettiera e non utilizzare griglie sul fondo, mettendo magari uno strato di fieno sul substrato per tenere i piedini nel morbido, saranno un valido modo per scongiurare malattie di questo tipo.
Invece per le malattie a carico del sistema gastro-intestinale e dei denti, sarà necessario seguire correttamente il regime alimentare del nostro piccolo amico. Per evitare polmoniti e riniti, basta tenere in mente che il cincillà non sopporta correnti d’aria, sbalzi notevoli di temperatura e il caldo eccessivi (quest’ultimo potrebbe provocare un grave colpo di calore).

Se doveste verificare un qualunque sintomo, come alopecia (caduta di pelo), scaglie di forfora sulla pelliccia, croste, diarrea, assenza di feci, starnuti troppo spesso ripetuti o un andamento strano nella camminata, chiamate subito il vostro veterinario di fiducia per un appuntamento: la tempestività è importantissima.


da LAGOMORFI E RODITORI: http://www.lagomorfieroditori.com/2007073013/schede/mantenimento/il-cincilla.html



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