Stavolta al centro della tempesta giudiziaria c'è il Partito democratico, ma Silvio Berlusconi punta di nuovo l'indice contro il «meccanismo mediatico-giudiziario delle intercettazioni e delle indagini, che credo non sia qualcosa di positivo per il Paese». Il premier si augura che «queste accuse rivolte ad amministratori della sinistra possano essere ridimensionate» e tende la mano all'opposizione: «Sulla giustizia siamo pronti ad accogliere i loro suggerimenti». «La riforma - annuncia però il presidente del Consiglio - è pronta. C'è urgenza di farla» proprio alla luce di quello che Berlusconi definisce «meccanismo mediatico-giudiziario delle intercettazioni e delle indagini». DIREZIONE PD - Intanto c'è attesa per la direzione del Partito democratico, prevista oggi. Il segretario, Walter Veltroni, punta a uscire dall'incontro con una rinnovata fiducia sulla sua linea politica, mentre si lavora ad un documento che dovrebbe essere messo ai voti a fine giornata. Centrale, ovviamente, sarà la questione morale, dopo l'ondata di inchieste che hanno coinvolto esponenti di spicco del partito. Veltroni, secondo quanto si apprende, insisterà nel chiedere «rinnovamento», ma si tratterà di vedere quanto concederà alla difesa dell'attuale classe di amministratori, sollecitata da molti al coordinamento: Fassino, Bersani, lo stesso Franceschini, ma anche Massimo D'Alema, sono convinti che serva una maggiore esaltazione dei tanti amministratori onesti del Pd che lavorano ogni giorno. Soprattutto, l’idea di un "repulisti" generalizzato, su cui spingono Bettini e Tonini, non è affatto vista di buon occhio da diversi maggiorenti del Pd.
weILL, 22/12/2008 11.39: