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La stagione 2008-2009 delle mostre è cominciata bene. Con il grandissimo successo di Correggio a Parma e Picasso a Roma. Lo straordinario sforzo della mostra di Parma (costo 2 milioni 600 mila euro) e della sua "promozione" (500-600 mila euro compresi nel costo complessivo) che prende gli occhi di un turista fin dall'uscita dall'autostrada, è stato premiato, in poco più di un mese, da 77.195 visitatori, ma soprattutto da una media quotidiana di 2.339 che è la più alta fra le mostre italiane e che è aumentata del 21,4 per cento rispetto alla media dei primi giorni. D'altra parte le condizioni della mostra sono uniche perché solo in questa occasione è possibile superare i 25 metri di altezza della cupola della cattedrale (e quelli inferiori della cupola di San Giovanni Evangelista) per scoprire i mille divertenti particolari nascosti dal Correggio nei suoi affreschi "scandalosi".

Ma altrettanto affascinante e visitata è la mostra dei dipinti e sculture del Correggio, Leonardo, Lorenzo Lotto, dè Roberti, Guido Mazzoni e altri alla Galleria nazionale nel Palazzo della Pilotta che rievoca gli spazi delle grandi Terme romane e del teatro che sembra una apparizione fantastica. Nell'ultima settimana i 21.028 visitatori (primo posto di questa particolare classifica) si sono divisi fra la Pilotta (9.343), la salita alla cupola della cattedrale (6.543) e alla cupola di San Giovanni (5.142). Esiste un biglietto per la mostra e un biglietto integrato mostra-cupole per cui i visitatori possono risultare nei doppi rilevamenti, ma sono sempre grandi numeri.

Come quelli di "Picasso 1917-1937. L'Arlecchino dell'arte", al complesso del Vittoriano che supera la media di 2.000 (2.120) dopo 12 giorni e un totale complessivo di 25.440 visitatori. Anche qui grandi sforzi finanziari. La mostra è costata 2,7 milioni di euro di cui 400-500 mila destinati alla "promozione", un investimento ritenuto minimo. Ormai la "promozione" è diventata un elemento essenziale e fuorviante nel destino di una mostra, con intere pagine acquistate sui quotidiani più costosi.

Le polemiche nazionali e internazionali fanno bene alla 11ma Biennale di architettura di Aaron Betsky (ma senza polemiche che Biennale sarebbe e che architettura), "Out There: Architecture Beyond Building". Dopo 39 giorni la media (1.509) è aumentata del 17,3 per cento rispetto a quella iniziale per un totale complessivo di 58.859 visitatori nelle due sedi dei Giardini e dell'Arsenale visitabili con un solo biglietto.

Di nuovo a Roma, alle Scuderie del Quirinale, la lungamente attesa mostra di "Giovanni Bellini" dopo 23 giorni ha aumentato del 5,8 per cento la media (1.330), per un totale visitatori di 30.584.

Anche una mostra particolare, di architettura, come quella di "Andrea Palladio 500 anni" a Vicenza, Palazzo Barbaran da Porto, anche se ricca di tanti motivi accattivanti come modelli e modellini, ha chiuso il primo mese con un incremento della media del 33,6 per cento rispetto ai primi giorni (615) e un totale di 18.461 visitatori.

Bene a Milano, Palazzo Reale, Seurat-Signac e il mondo dei neo impressionisti francesi, olandesi, belgi e anche italiani (Balla nel 1908), che mantiene una media di 651 dopo due settimana (totale 8.464). E bene anche gli ultimi arrivati, a Roma, Palazzo delle Esposizioni, gli etruschi delle antiche metropoli del Lazio, Veio, Cerveteri, Vulci, Tarquinia, e Bill Viola (al primo piano) legati da un biglietto unico: nei primi tre giorni 3.200 visitatori (media 1.067).

Tenere sempre presente l'"effetto traino" di certi musei e monumenti nei confronti delle mostre che ospitano. Come "La lupa e la sfinge" a Castel Sant'Angelo: il monumento comincia ad avere propri visitatori ad un tale livello che può distorcere la rilevazione. D'altra parte per ragioni di spazio e di costi non si prevedono ingressi e rilevazioni diverse per i visitatori della mostra.

Nella classifica non ci sono i numeri della mostra di Goldìn a Brescia, Museo di Santa Giulia, "Van Gogh. Disegni e dipinti. Capolavori dal Kröller-Muller Museum" (dal 18 ottobre al 25 gennaio). Come detto più volte Goldìn si sottrae al confronto che ritiene non corretto. Per tutti i suoi sospetti su certi numeri di certe mostre romane. Non c'è neppure "Italics. Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968/2008" a Venezia, Palazzo Grassi gestione Pinault. Qui non ci sono sospetti dichiarati, ma i dati dei visitatori si fanno conoscere a mostra conclusa.

Così abbiamo saputo che la prima grande mostra di archeologia intervallata fra le mostre di contemporanea, la sovrabbondante "Roma e i barbari. La nascita di un nuovo mondo" ha superato i 200 mila visitatori (211.728) con una media generale quotidiana di 1.203 dopo quasi sei mesi di apertura (176 giorni). Risultati rispettabili, ma non l'atteso, grande successo tenuto conto dei costi e dell'impegno della mostra e della tradizione di Palazzo Grassi nelle mostre di archeologia.

Tre mostre (a Brescia, Rovereto e Perugia) sono il trasferimento di parte di tre musei stranieri e di una collezione italiana. Una via facile che ammazza la capacità e l'abitudine scientifica progettare mostre. Certo meglio delle mostre messe in piedi in qualche mese per la richiesta di qualche assessore al turismo anche se è bene sempre controllare da dove vengano decine di dipinti, se dalle sale o dai depositi.

La mostra di Perugia a Palazzo Baldeschi al Corso, "Da Corot a Picasso, da Fattori a De Pisis. La Phillips Collection di Washington e la Collezione Ricci Oddi di Piacenza" è stata definita in uno spot radio da Vittorio Sgarbi come "la più bella mostra d'Italia in questo momento". Sgarbi è anche il curatore della mostra che finora ha avuto 12.372 visitatori in 38 giorni con una media stabile di 326. Vale invece la pena ricordare che la mostra è stata voluta dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia per celebrare il primo centenario di costituzione della Cassa di risparmio di Perugia.

Le mostre in corso più visitate

1 - La Lupa e la Sfinge. Roma e l'Egitto dalla storia al mito (fino al 9 novembre)
Roma. Castel Sant'Angelo
Visitatori: 225.305 (al 22 ottobre)
Media giornaliera: 2.531. Giorni di apertura: 89
Note: biglietto integrato mostra-monumento.

2 - Il Celeste Impero. Dall'esercito di terracotta alla via della seta (fino al 16 novembre)
Torino. Museo di antichità. Piazza San Giovanni
Visitatori: 85.351 (al 22 ottobre)
Media giornaliera: 948. Giorni di apertura: 90.

3 - Correggio Parma (fino al 25 gennaio 2009)
Parma. Palazzo della Pilotta, Camera di San Paolo, Cattedrale, chiesa di San Giovanni Evangelista
Visitatori: 77.195 (al 22 ottobre)
Media giornaliera: 2.339. Giorni di apertura: 33
Note: biglietto mostra e biglietto integrato mostra e salita cupole. Visitatori complessivi

4 - 11ma Biennale internazionale di architettura. Out There: Architecture Beyond Building (fino al 23 novembre)
Venezia. Giardini e Arsenale
Visitatori: 58.859 (al 22 ottobre)
Media giornaliera: 1.509. Giorni di apertura: 39.

5 - Manifesta 7. Biennale europea di arte contemporanea (fino al 2 novembre)
Fortezza, Bolzano, Trento, Rovereto
Visitatori: 55.933 (al 15 ottobre)
Media giornaliera: 636. Giorni di apertura: 88.

6 - Mimmo Paladino a Villa Pisani (fino al 2 novembre)
Stra (Venezia). Museo nazionale di Villa Pisani
Visitatori: 55.142 (al 15 ottobre)
Media giornaliera: 467. Giorni di apertura: 118.

7 - Rinascimento e passione per l'antico. Andrea Riccio e il suo tempo. Rembrandt e i capolavori della grafica europea nelle collezioni del Castello del Buonconsiglio