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i 4 di Guilford

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    ugo.p
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    00 22/10/2008 03:33
    i 4 + 4 di Nora Orlandi mi hanno fatto tornare in mente altri 4 famosi ma non certo per aver cantato. i 4 Guilford
    con il soprannome i 4 di Guilford si intende:Patrick Armstrong, Gerard Conlon, Paul Hill e Carole Richardson; 4 irlandesi ingiustamente arrestati e condannati all'ergastolo per un attentato terroristico che non avevano mai commesso.
    Per pura coincidenza proprio oggi ricorre il 33 anniversario della loro condanna all'ergastolo.
    era il 22 Ottobre 1975
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    ugo.p
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    Venerabile Conoscitore della Storia
    00 22/10/2008 03:40
    ecco un interessante
    e per certi versi soprendente articolo tratto da Irlandaonline.com

    Trent'anni dopo essere stati ingiustamente incarcerati per degli attentati dell'Ira del 1974, i componenti di due famiglie cattoliche nordirlandesi, i Conlon ed i Maguire, ieri hanno ricevuto le scuse del governo britannico per uno dei peggiori errori giudiziari del Paese. A presentarle e'stato lo stesso primo ministro Tony Blair in una dichiarazione pubblica trasmessa dalla televisione e durante un incontro privato con Gerry Conlon ed altri membri delle due famiglie ricevuti ieri mattina nel suo ufficio alla Camera dei Comuni. "Sono molto spiacente che abbiano patito tanta sofferenza ed ingiustizia. E per questo oggi chiedo loro scusa. Meritano di essere completamente e pubblicamente scagionati", ha detto il premier.
    Gerry Conlon ha raccontato la drammatica vicenda della sua famiglia in un libro autobiografico dal quale nel 1993 e' stato tratto il pluripremiato film "Nel nome del padre" diretto da Jim Sheridan e interpretato da Daniel Day Lewis ed Emma Thompson. Nel 1974, l'Esercito Repubblicano Irlandese sferro' un'offensiva in Inghilterra con una serie di sanguinosi attentati in pub affollati: a Guilford, nel nord di Londra, morirono quattro militari ed un civile e a Woolwich altre due persone.
    Con l'opinione pubblica inferocita e il governo che premeva, la polizia arresto' sulla base di indizi a dir poco flebili, i primi due ragazzi irlandesi che gli capitarono a tiro. Erano Gerry Conlon ed il suo amico Paul Hill. Erano da poco arrivati da Belfast ed abitavano in una comune hippy a Londra.
    Dopo sette giorni di isolamento, tra maltrattamenti e minacce di morte, i due firmano false confessioni ed in prigione finirono anche due altri loro amici. La stampa li chiamava i quattro di Guilford e furono tutti condannati all'ergastolo per degli attentati che non avevano mai fatto.
    Qualche settimana dopo, accusati di favoreggiamento e detenzione di esplosivo, furono arrestati sette membri della famiglie Conlon e Maguire, fra i quali Giuseppe Conlon, il padre di Gerry, morto in prigione. Fu condannato a cinque anni di prigione anche un ragazzino appena quattordicenne, figlio di Anne Maguire, la zia di Gerry che prese 14 anni.
    Alcuni di loro avevano gia' finito di scontare la pena quando nel 1989 (15 anni dopo le condanne), la Corte d'appello finalmente riconobbe la loro innocenza grazie all'impegno dei loro legali e di un vasto movimento di opinione pubblica. Gia'nel 2000, Blair in una lettera scritta alla moglie di Paul Hill - una Kennedy - si era detto dispiaciuto per l'errore giudiziario di cui era stato vittima il marito. Ed ieri aveva progettato di fare le scuse pubbliche durante il question time alla Camera dei Comuni.
    L'iniziativa del premier - aspramente criticata dal leader unionista protestante Ian Paisley - oltre ad essere un atto di riparazione di un'ingiustizia, e'un gesto di buona volonta' in un momento in cui il processo di pace in Irlanda del Nord e'bloccato
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    cari@tide
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    Certezza Assoluta
    00 22/10/2008 17:17
    Blair non lo sopporto, anche se stavolta ha fatto la cosa giusta, sono sicuro che aveva il suo tornaconto.
    a parte le simpatie comunque volevo dire che in questi casi mi piacerebbe andare a beccare i giornalisti di allora e chiedergli conto dei loro articoli.
    Quando si dice "su pressione dell'opinione pubblica" bisogna vedere fino a che punto questa non viene aizzata dai mass-media che hanno sempre bisogno di sbattere il mostro in prima pagina
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    Il garfagnin fuggiasco
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    Scrittore
    00 22/10/2008 22:41
    Errore giudiziario un corno!

    Fu un'autentica mascalzonata, una provata cospirazione poliziesca per incastrare quattro repubblicani irlandesi, nessuno dei quali aveva provati rapporti con l'IRA.
    Secondo il verdetto della corte d'appello del 1989: "... O la polizia aveva completamente fabbricato le note dattiloscritte, emendandole in modo da farle apparire piu' efficaci (per l'accusa, n.d.a) and inoltre creando gli appunti a mano per dargli l'apparenza di note contemporanee agli interrogatori ... oppure era partita con gli appunti degli interrogatori, dattilografato gli stessi per renderli leggibili, emendato questi ultimi e quindi riconvertiti gli stessi in appunti a mano." In ogni caso, la conclusione del tribunale fu che la polizia aveva deliberatamente mentito.
    Ma nessuno pago'. Non i veri colpevoli, che non furono mai trovati (e come avrebbero potuto essere trovati, dopo quindici anni?), ne' i tre poliziotti processati che furono, secondo una infausta ed infame tradizione britannica, esonerati.
    Non si tratta di casi isolati. Negli ultimi anni, la Independent Police Review Committee, creata alla fine degli anni Novanta, ha rivelato terrificanti casi di cosiddetti errori giudiziari, in cui i poliziotti fabbricavano le prove o estorcevano confessioni sotto pressioni fisiche e psicologiche o semplicemente nascondevano alle autorita' giudiziarie e le giurie elementi a favore degli imputati. Casi in cui, dato il ferraginoso e conservatore sistema d'appello vigente nel Regno Unito, vari innocenti hanno speso 15, 20, 25 e piu' anni di carcere. In tutti questi casi, senza eccezione, la polizia se l'e' cavata con disborsi finanziari ai condannati senza che NESSUN poliziotto sia mai stato riconosciuto colpevole. Mai.
    Stessa cosa e' accaduta per i soldati inglesi imputati di maltrattamenti ed uccisioni di prigionieri in Iraq ed Afghanistan. Stessa cosa per gli agenti segreti che fabbicarono, ormai e' accertato, le "prove" del possesso di armi di distruzione di massa (che qui molti chiamano, con tipica ironia britannica, "armi di DISTRAZIONE di massa") da parte dell'Iraq. Stessa cosa succedera' per gli agenti che "fucilarono" a freddo, in un vagone della metropolitana, il povero Menesez, il brasiliano scambiato per terrorista nei giorni degli attentati di Londra.
    E cosi' sara' sempre. Il sistema giudiziario inglese ha molti pregi, specialmente rispetto al nostro, ma e' totalmente falsato dalla cultura dell'impunita' assoluta per polizia e servizi segreti, i quali agiscono spesso nella logica della ragion di stato, come da noi negli anni del terrore, e sanno che in ultima istanza verranno protetti dai loro superiori e dal governo, per evitare scandali.
    Per qesto risulta tanto piu' irresponsabile la pressione che i tabloids della destra esercitano di continuo sulla polizia perche' "faccia qualche cosa". "Qualche cosa" che spesso risulta, o per disperazione corporativa o ambizione personale, in arresti di persone instabili e deboli da far confessare o poi chi s'e' visto s'e' visto. Si deve infatti considerare che, nel sistema dibattimentale inglese, dove la conferma degli indizi si cerca in aula, durante il dibattimento del caso, anziche' nelle lunghe indagini preliminari dei magistrati, come in Italia, una confessione e' un ostacolo insormontabile, nonostante successive ritrattazioni.
    Personalmente, ho deciso che, nel caso dovessi un giorno essere interrogato dalla London Metropolitan Police, rispondero' ad ogni domanda con la cantilena con cui un siciliano faceva seguito alle interrogazioni del giudice in un vecchio caso di mafia: "Io non ci sono stato ed anche se ci fossi stato, come se non ci fossi stato!"



    [Modificato da ugo.p 13/11/2022 09:26]
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    enea silvio
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    Scrittore
    00 22/10/2008 23:57
    mica solo i Brutish, pardon British. Ormai in ogni paese, soprattutto dopo il fatidico 11 Settembre, l'emergenza terrorismo giustifica le peggiori nefandezze. Dimenticando che lo sputtanamento delle regole democratiche e delle garanzie costituzionali ha come conseguenza quella di portare il paese, ogni paese, in uno stato di paranoia e di tensione permanente che è esattamente l'obbiettivo del terrorismo.
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    ugo.p
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    Registrato il: 03/09/2004
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    Storia Pura
    00 13/11/2022 09:23
    la loro triste vicenda
    venne raccontata anche nel film "In Nome del Padre"
    ecco il trailer: