Capisco il tuo punto di vista.
E' vero, qualcosa sta cambiando, o meglio cambia ciò che è impellente e necessario attuare per garantire un minimo di modernizzazione al paese. Un minimo che è ben poca cosa rispetto al progresso con la P maiuscola.
In fondo il Papa non riconosce ancora oggi lo scioglimento del matrimonio concordatario ad opera dei giudici civili.
Eppure altro che minoranza. Una maggioranza intera ( tra cui rientra lo stesso Presidente del Consiglio ) non riesce neanche ad ottenere la comunione per chi è divorziato.
La Chiesta subisce l'effetto della disapprovazione sociale di determinate idee anacronistiche, ma se ci fate caso, non determina, se non in casi marginali, alcun cambiamento di prospettiva: E' questa la forza ( ideologica ) della Chiesa.
Questo perchè, non è un'istituzione che di per sè, ha bisogno di consensi, tanto è radicata nel sistema e nei nuclei sociali.
Ha un riconoscimento mondiale, voce in capitolo su ogni questione etico/economica/politica del paese. Ed è un interlocutore privilegiato del Governo da sempre.
Insomma, chi ha tutto questo, e va avanti da Secoli, credi abbia proprio paura delle minoranze tumultose?
Quelle ci sono sempre state, e la Chiesa sa che ci saranno ancora nel futuro, naturalmente, insieme a lei