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Nata in un villaggio elfico lontano da Arborlon da due genitori che trattavano l’arte druidica, un nucleo famigliare piccolo rispetto al normale, soprattutto amanti della solitudine e rimanere a contatto con la natura, quella natura che è sempre stata loro proprizia e amica... quando una strega che passava da quelle parti cercando delle erbe per un chissà quale maleficio o pozione fece una predizione sulla giovanissima, allora bambina, Althea. All’età umana di 20 anni, cercando i genitori, che erano andati a cercare delle erbe molto particolari per fare un infuso, fece una brutta scoperta... erano stati uccisi, indubbiamente non da qualche animale ma da qualcosa di più arcano, qualcosa di misterioso ma il motivo di quella morte rimase ancora sconosciuta...Rimasta orfana prese a vagare cercando fra i villaggi del lavoro... quando si fermo’ a Tyrsis. Il destino la portò nell'elfica città di Arborlon, volendo seguire le orme dei propri cari e divenire una brava druida. Li conobbe colei che divenne regina del regno elfico di Arborlon Galadriel Liandon, una dama dalle fattezze esili e delicate e dai capelli ricci ribelli e rossi. Il suo animo pacifico e gentile la colpì molto, comprensiva di animo nonostante il suo compito di guida. Ella affidò la giovane allieva ai rigidi insegnamenti di un altro druido, il suo nome Old_Ard, ma non fu certo amore a prima vista, anzi fin da subito quel carattere cosi freddo di lui la allontanò da quella strada, o almeno è quello che lei ha sempre pensato.
Un pomeriggio, era nella locanda a ripensare al suo futuro quando scorse un uomo, qualcuno che lei conosceva, o almeno cosi erano le sue sembianze. Un uomo che conobbe nella città della Legione, ser Avangard. Lo seguì, ignara che quello era un arcano travestimento teso per lei... Partì dalla città elfica e viaggiò a lungo fino a ritrovarsi in un luogo il cui panorama non era certo idilliaco. Rovi, arbusti, aquitrini, uno spaventoso scenario, ma lei imperterrita seguiva colui che le sembianze di Avangard, l'uomo di cui all'epoca si era invaghita, per arcana magia possedeva.
Si ritrovò legata su un altare, dei rovi la tenevano immobile e due persone accanto a lei, una dama e un elfo, oltre un lieve miagolio. Poi il buio... e una nuova Althea nacque.
L'anima della vera Althea risiede ora nel corpo di un bellissimo gatto che fuggito appena ci fu il passaggio di anime vaga forse per le Quattro Terre.
L'anima di Yalimin Nevis, reale sorella di Bicorne, l'essere camuffato, ora risiede nelle spoglie della druida, traccia di quell'incanto una mezzaluna sulla fronte poco sopra l'incrocio delle sopracciglia.
Ritornò ad Arborlon, giustificando con una scusa la sua sparizione dall'elfica città sebbene non fu creduta soprattutto da colui che era il suo maestro.
A lungo rimase con i druidi di Paranor, fin quando una sera avvertì un qualcosa che non era poco chiaro, una sensazione, come di abbandono o un pericolo per lui, Bicorne. Volle partire ricordandosi di un posto, ove fin da quando era in elfiche spoglie, il fu ambasciatore del teschio era uso andare.
Una volta li cercò qualcuno che potesse riferirle ove trovarlo... nulla vide se non udire una voce...e poi delle immagini che ritraevano la sua maestra uccidere il proprio fratello. Era cosi vero quel sogno che scappò temendo che ella volesse colpire pure lei, e nel farlo qualcosa la colpì rompendole un braccio.
Riuscì a raggiungere la valle di Rhenn e qui incontrò di nuovo lei, Galadriel, l'assassina di suo fratello, secondo quelle visioni. La curò e le affidò un'altra missione, durante la quale sparì alla volta di Storlock abbandonandola, atto abbastanza grave per una druida. Ma doveva sapere se quanto letto su una pergamena nella località di Kern fosse veritiera o meno.
A Storlock ritrovò l'amato fratello senza memoria. Partirono e andarono verso il Nord, luogo ove spesso lui si recava. Si divisero, e lei fu catturata da degli esseri mostruosi, che avevano un che di arcano...

TO BE CONTINUED....