SOPRATTUTTO PER CHI E' FUORI GALLIPOLI
News: Tanto tuonò… che arrivò il sereno, e se si tratterà di un sereno variabile, oppure no, lo si vedrà soltanto con il tempo. Scoppia la pace tra la maggioranza: il sindaco Vincenzo Barba fa un passo indietro, cede e accetta il compromesso storico. Anche la fronda dei dissidenti fa un passetto indietro e così come promesso al segretario regionale di Forza Italia Raffaele Fitto accetta il mantenimento in carica di un solo esterno a Gallipoli ovvero il vicesindaco Walter Colazzo. E sul grido ‘ non passa lo straniero’, tornano a casa, innanzitutto il pomo della discordia Alessandra Pizzi, ma anche Paola Pellegrino, Luigi Giannì, e pure il gallipolino Bartolo Ravenna. Il sindaco Vincenzo Barba, ironico e spavaldo come sempre arriva in consiglio comunale con i nomi della nuova giunta con l’espressione di quello che dice, “pensavate forse di mandarmi a casa? Chiacchiere”, siede al suo posto di primo cittadino e si scusa per la voce afona, “scusate la voce, ma è un po’ d’allergia, sarò allergico ai pollini, agli acari e alle chiacchiere”. Lui infatti fa sul serio e subito snocciola i nomi della nuova squadra, parla di persone preparate e disponibili, anche se ai più quasi sconosciute. Sono Luigi Errico e gli avvocati Alberto Cataldi, Fabrizio Ferilli, Fabrizio Martello. Per la serie a volte ritornano, rientra Emanuele Liaci, mentre rimangono in carica gli assessori Colazzo e De Matteis. E le deleghe? Avvolte nel mistero. Certo con i ritmi frenetici della giornata non si avrà avuto il tempo di riflettere anche su questo. La giornata infatti per il sindaco Vincenzo Barba non sarà stata proprio di quelle rilassanti. Le notizie si palleggiavano di ora in ora. Nelle prime ore del mattino la voce era quella relativa alle immediate dimissioni del sindaco. Poi, un po’ più tardi, voci di corridoio secondo cui il sindaco aveva ceduto alle richieste della ‘fronda’ (Francesco Fedele, Francesco Errico, Giuseppe Coppola, Giancarlo Padovano, Rosario Solidoro), poi, che una visita dell’assessora Alessandra Pizzi lo aveva fatto di nuovo cambiare rotta, poi, a circa un’ora dall’inizio del Consiglio, la decisione di cedere alle richieste dei cinque. La grande nave del governo Barba riprende la sua navigazione in acque forse più calme, forse, non fosse altro per le defezione del suo amico nemico politico Flavio Fasano, portavoce dell’Unione, che ieri, in consiglio ha rassegnato le sue dimissioni. Fasano va via ma raccoglie la solidarietà del consigliere Giuseppe Coppola che lo invita pure a riflettere e magari ripensarci. Ed è proprio Coppola che parla di un nuovo cammino dell’amministrazione per il rilancio della città, parla di una maggioranza che, dopo il terremoto vissuto, risulta essere più forte e più coesa, pronta a governare fino alla fine del mandato per riproporsi anche alle prossime elezioni. Alla fine quel bilancio tanto vituperato a destra e a manca, passa, con la promessa che da tecnico si trasformerà in politico. Il governo Barba è salvo.
FONTE: GALLIPOLI VIRTUALE