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Milan Campione d'Italia

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    00 07/05/2004 12:37
    La trionfale galoppata del Milan
    Il percorso rossonero verso lo scudetto
    La trionfale galoppata del Milan verso la conquista del 17.o scudetto inizia il primo settembre da Ancona: 2-0 con doppietta di Sheva e Kakà che si mette subito in luce al suo esordio in campionato. Due settimane dopo, contro il Bologna, è Inzaghi a salvare un Milan poco brillante, realizzando la rete decisiva a 5' dalla fine. A Perugia alla squadra di Ancelotti non basta una prodezza di Gattuso, e gli umbri bloccano il Milan sull'1-1; ma con una doppietta di Sheva e un gol di Tomasson sette giorni dopo i rossoneri affondano il Lecce, 3-0, e rimangono insieme alla Juve in testa alla classifica.
    La situazione rimane invariata dopo il derby, che il Milan si aggiudica 3-1; prima Inzaghi segna un gol fortunoso, poi l'Inter crolla e i cugini dilagano. Una rete di Pirlo lancia i rossoneri alla vittoria 1-0 sulla Lazio nella sesta giornata, e il testa a testa con la Juve continua. Sette giorni dopo la squadra di Ancelotti espugna il campo della Samp, 3-0: in cattedra salgono Tomasson e Sheva. All'ottava è il momento del big-match con la Juve: i bianconeri dominano a tratti, il Milan esce alla distanza e alla fine è 1-1, con gol di Tomasson e Di Vaio. La Roma ne approfitta e passa in testa alla classifica. A Parma il Milan ha mille occasioni, ma non trova l'acuto, e finisce 0-0. Intanto la Juve supera l'Udinese e vola sola al secondo posto. Ma i rossoneri si riprendono subito e affondano il Chievo 2-0 al Bentegodi, con doppietta di Shevchenko. Ancora l'ucraino, con altre due reti, porta i rossoneri al successo 2-0 sul Modena, con cui il Milan supera la Juve e aggancia la Roma in testa alla classifica. Contro l'Empoli Kakà entra nella ripresa e risolve la partita con un gran destro da 30 metri all'81'. Ma otto giorni più tardi, la sconfitta con il Boca Juniors nella Coppa Intercontinentale dà il via a quella che è l'unica crisi della stagione. Prima di Natale arriva infatti il ko interno (1-2) con l'Udinese, il primo della stagione in campionato. La Roma intanto continua a macinare vittorie, e vola virtualmente a +6 (ma il Milan ha una partita in meno).
    Le vacanze "rigenerano" però i rossoneri, che aprono il 2004 con l'importante successo 2-1 sui giallorossi: è ancora Shevchenko a decidere la gara con una doppietta, e lo svantaggio sulla Roma viene dimezzato. Una Reggina coraggiosa cede 3-1 a San Siro, in una partita che prende la strada dei rossoneri solo quando una respinta di Torrisi colpisce il gluteo di Kakà e finisce in rete. Con il Brescia il Milan fatica, ma a otto minuti dalla fine il colpo di testa di Pancaro regala i tre punti che permettono ai rossoneri di mantenere il passo. Contro l'Ancona un rigore scatena il Milan: Sheva realizza dal dischetto al 65', poi i rossoneri chiudono 5-0. Ma la grande notizia della giornata è il pari della Roma con l'Udinese: tre giorni dopo la squadra di Ancelotti affonda 2-1 il Siena nel recupero della 13.ma e vola da sola in vetta.
    Il primo febbraio le reti di Sheva e Tomasson stendono il Bologna: i rossoblù recriminano per un paio di presunti falli di mano in area rossonera, ma intanto il Brescia ferma la corsa della Roma e il Milan va in fuga. Contro il Perugia il Milan soffre, spreca, po il match si sblocca grazie alla punizione di Rui Costa e nel giro di 4' entrano i due gol che consentono di proseguire la fuga-scudetto.
    Il 16 febbraio sia i rossoneri che la Roma frenano: dopo 7 vittorie consecutive in campionato il Milan pareggia a Lecce 1-1, ma anche i giallorossi vengono fermati dall'Ancona.
    Nel derby di ritorno i rossoneri cadono in svantaggio 0-2, poi però nella ripresa rimontano incredibilmente con Tomasson, Kakà e Seedorf. Nel dopo-gara Berlusconi "bacchetta" Ancelotti, colpevole di avere messo in campo una formazione troppo "prudente", ma ciò non rallenta la corsa dei rossoneri, che conquistano i tre punti anche nel delicato match all'Olimpico contro la Lazio; il gol del successo è siglato da Massimo Ambrosini. Contro la Samp i rossoneri giocano una gara brillante sia per concretezza che per qualità e passano grazie ai gol di Pirlo, Inzaghi e Kakà.
    Il Milan comincia a vedere da vicino lo scudetto dopo il successo sulla Juve al Delle Alpi: finisce 3-1, grazie al gol di Shevchenko e alla doppietta di Seedorf. Sei giorni dopo i rossoneri rifilano un tris anche al Parma: dopo la paura per un gol annullato a Bresciano e un incrocio dei pali colpito da Barone, Tomasson (doppietta) e Sheva portano in alto la squadra di Ancelotti. Con il Chievo i rossoneri evitano la sconfitta interna rimontando due gol di svantaggio nell'ultimo quarto d'ora e pareggiando al 97': è di Sheva il gol che sigla l'incredibile 2-2. Contro il Modena continua la parziale "frenata": al "Braglia" finisce 1-1 con i rossoneri rimontati nel secondo tempo e Inzaghi che fallisce ben tre palle gol. Dopo il pesante e inatteso ko di La Coruna, ci vogliono 85' e un contestato rigore realizzato da Pirlo per consentire al Milan di scacciare la paura e tornare alla vittoria, in casa contro l'Empoli. A Siena il "profumo" di scudetto è ormai forte: finisce 2-1, decide Kakà su colpo di testa, dopo un'azione di calcio d'angolo. Contro l'Udinese, la squadra che aveva sancito il calo di dicembre, un pareggio che in termini pratici serve solo a rimandare la festa di una settimana. Il trionfo arriva proprio contro la Roma, l'avversaria diretta: il gol di Sheva al 2' scaccia definitivamente la paura di quella che sarebbe stata una rimonta clamorosa. E il Diavolo va in paradiso.

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    Rapisca, ti prego, o Signore,
    l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia
    da tutte le cose che sono sotto il cielo,
    perché io muoia per amore dell'amor tuo,
    come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.
    (San Francesco d'Assisi)



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    00 09/05/2004 20:07
    X ME HA MERITATO LA VITTORIA
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    00 09/05/2004 20:11
    io ho sperato fino all'ultimo in una rimonta della Vecchia Signora... sarà per l'anno prossimo![SM=x325427] [SM=x325427] [SM=x325427]






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    come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.
    (San Francesco d'Assisi)