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NESSUNO TOCCHI CAINO

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    Anno 4 - n. 3 - martedì 17 febbraio 2004

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    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : MORATORIA DELLE ESECUZIONI CAPITALI. LE CONCLUSIONI DELLA CONFERENZA DI ROMA
    2. NEWS FLASH: NORTH CAROLINA. ANNULLATE DUE CONDANNE A MORTE
    3. NEWS FLASH: CINA. EX VICE-GOVERNATORE PROVINCIALE GIUSTIZIATO PER TANGENTI. CONTINUA IL SEGRETO DI STATO SUL NUMERO DELLE ESECUZIONI
    4. NEWS FLASH: CALIFORNIA. SOSPESA L'ESECUZIONE DI KEVIN COOPER
    5. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    MORATORIA DELLE ESECUZIONI CAPITALI. LE CONCLUSIONI DELLA CONFERENZA DI ROMA
    14 febbraio 2004: La Conferenza Internazionale "Moratoria delle esecuzioni capitali", che si è svolta a Roma dal 13 al 14 febbraio con il patrocinio dell'Unione Europea, si è conclusa con l'approvazione di un documento che impegna Nessuno tocchi Caino a rilanciare la campagna per la moratoria Onu delle esecuzioni capitali e a preparare, sulla base di un progetto presentato alla Conferenza, un piano di fattibilità politico e finanziario di una campagna contro la pena di morte in Africa.

    Un'altra decisione assunta dal Consiglio direttivo riguarda il sostegno alla campagna del Partito Radicale Transnazionale per una Organizzazione mondiale della Democrazia e delle Democrazie e quella per la ratifica dello Statuto della Corte penale internazionale de L'Aja.
    Secondo Nessuno tocchi Caino, la risoluzione pro moratoria avrebbe in Assemblea Generale il seguente esito: voti a favore tra i 95 e i 102, astensioni tra le 21 e le 31; voti contrari tra i 60 e i 65, mentre un emendamento tendente a riaffermare il primato della "giurisdizione interna" su questa materia sarebbe respinto con 96 voti contrari, 77 voti a favore e 14 astensioni e 4 paesi indecisi tra voto contrario e astensione.
    "E' una battaglia vinta - ha detto Sergio D'Elia - che solo la rinuncia dell'Europa, che proclama la difesa dei diritti umani ma poi non opera di conseguenza, potrebbe far perdere. Comunque noi manteniamo la nostra barra a dritta verso l'Unione Europea perchè presenti la moratoria all'Onu". A tal fine, la mozione impegna Nessuno tocchi Caino a predisporre un piano per la lobby in vista dell'Assemblea Generale da presentare innanzitutto ai governi di Irlanda e Olanda, presidenti di turno dell'UE rispettivamente nel primo e secondo semestre di quest'anno, e da sostenere anche con missioni nelle capitali europee
    Alla Conferenza di Roma hanno partecipato parlamentari e rappresentanti di governi di paesi africani - Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Mali, Ghana, Senegal, Nigeria, Zambia e Sierra Leone - dove l'evoluzione del processo democratico ha segnato negli ultimi anni passi notevoli verso l'abolizione. Hanno tutti espresso l'impegno dei propri paesi a favore della moratoria universale delle esecuzioni capitali.
    Alla conferenza è intervenuto il fotografo Oliviero Toscani, autore della campagna "We, on death row" sulla pena di morte negli Stati Uniti, annunciando di essere pronto a compiere lo stesso tipo di campagna in Africa. "La fotografia è la memoria storica dell'umanità - ha detto Toscani -; credo che sia un buon mezzo per aiutare chi non ha un nome, una voce, un volto."
    Alla conferenza sono intervenuti anche il portavoce del movimento spirituale Falun Gong, Erping Zhang, e due esponenti della resistenza iraniana in esilio.
    Per saperne di piu' : http://www.radicalparty.org/deathpenalty/conf_en.php

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    NORTH CAROLINA. ANNULLATE DUE CONDANNE A MORTE
    9 febbraio 2004. La Corte Suprema del North Carolina ha annullato, il 6 febbraio scorso, due condanne a morte. Inadeguata informazione della giuria e inefficace difesa dell'imputato le motivazioni delle due sentenze.
    Nel caso di Michael Eric Maske -reo confesso dell'uccisione di Geneva Yarbrough nel corso di una rapina avvenuta nel 2001 nella Contea di Forsyte- la Corte ha censurato il comportamento del giudice William Wood Jr che omise di informare correttamente la giuria sulle circostanze aggravanti e attenuanti. Il fatto che all'epoca né pubblica accusa né difesa avessero sollevato obiezioni è stato giudicato irrilevante dalla Corte Suprema, che ha quindi ordinato che si tenga una nuova udienza.
    Nel caso di Parish Lorenzo Matthews -condannato per l'omicidio di Jessie Pettaway, avvenuto nel 1999 nella Contea di Edgecombe- ad essere censurata è stata invece la condotta della difesa. Gli avvocati difensori non comunicarono infatti a Matthews la loro decisione di ammettere davanti ai giurati la colpevolezza del loro assistito per omicidio di secondo grado. In questo caso la Corte Suprema ha deciso che si tenga un nuovo processo.
    La Corte Suprema, censurati giudice e avvocati difensori, ha voluto stigmatizzare anche il comportamento dei pubblici ministeri che, in entrambi i processi, denigrarono e provocarono gli imputati.
    Dal 1976, anno della reintroduzione della pena capitale, ad oggi, nel North Carolina sono state giustiziate 31 persone. Ultima, e prima di quest'anno, Raymond Dayle Rowsey, ucciso il 9 gennaio con iniezione letale.
    Nello Stato sono vietate le esecuzioni dei ritardati mentali, mentre possono essere condannati a morte i diciassettenni.
    Per saperne di piu' : http://www.charlotte.com/mld/observer/news/7916244.htm

    CINA. EX VICE-GOVERNATORE PROVINCIALE GIUSTIZIATO PER TANGENTI. CONTINUA IL SEGRETO DI STATO SUL NUMERO DELLE ESECUZIONI
    12 febbraio 2004: Wang Huaizhong, ex vice-governatore della provincia cinese dell'Anhui, è stato giustiziato con iniezione letale a Jinan, capoluogo della provincia orientale dello Shandong. Wang, 57 anni, era stato condannato a morte nel dicembre 2003 dalla Corte Intermedia del Popolo per aver accettato tangenti per 5,17 milioni di yuan (623.000 dollari Usa) dal 1994 al 2001, e per il possesso di 4,8 milioni di yuan che non aveva saputo giustificare. Era stato privato dei diritti politici ed il tribunale aveva stabilito la confisca di tutte le sue proprietà.
    La Cina ogni anno giustizia più persone di tutto il resto del mondo messo insieme. In un editoriale del 7 aprile 2003, intitolato "A Global Catalog of Wrongs," il New York Times ha scritto che la Cina ha giustiziato più di 3.000 persone nel 2002, molte delle quali senza un giusto processo. Ma il numero delle condanne a morte e delle esecuzioni costituisce segreto di stato.
    Il 5 febbraio scorso, la Cina ha difeso la sua pratica di non rendere pubblico il numero delle esecuzioni che effettua ogni anno. Interrogata sul perché la Cina rilasci informazioni sull'abbattimento del pollame colpito da influenza aviaria ma non sugli esseri umani messi a morte, Zhang Qiyue, portavoce del ministero degli esteri, ha detto che non era appropriato mettere in relazione i due argomenti. E ha difeso il suo paese: "La Cina con il suo miglioramento, la sua riforma e apertura, ha molto aumentato la trasparenza nell'informazione".
    Per saperne di piu' : http://www.asianews.it/view.php?l=en&art=341

    CALIFORNIA. SOSPESA L'ESECUZIONE DI KEVIN COOPER
    10 febbraio 2004. Nel rifiutargli la grazia, il Governatore della California, Arnold Schwarzenegger, aveva dichiarato che la colpevolezza di Kevin Cooper era del tutto evidente. Per nulla convinti, 7 degli 11 giudici della Corte d'Appello di San Francisco hanno rovesciando una precedente decisione e sospeso l'esecuzione per consentire nuovi test sul Dna. I giudici della Corte Suprema, questa volta all'unanimità, non si sono opposti alla sospensione.
    "Nessuno dovrebbe essere giustiziato se ci sono dubbi sulla sua colpevolezza, e dal momento che un test potrebbe facilmente stabilire se c'è innocenza o colpevolezza è opportuno che venga utilizzato." Parole di assoluto buon senso, quelle della sentenza dei giudici della Corte d'Appello. Ma non scontate negli Stati Uniti, perchè in non pochi degli Stati della Federazione tante sono ancora le Corti che rifiutano di riaprire i processi per consentire test sul Dna. La decisione dei giudici di San Francisco oltre ad offrire nuove opportunità a Kevin Cooper, costituisce un importante precedente per altri casi. Tanto più perché avallata dalla Corte Suprema.
    Kevin Cooper -45 anni, afroamericano, da vent'anni in carcere per l'omicidio di quattro persone- ha sempre sostenuto la propria innocenza. Ora si dice certo che i test sui capelli e sulla camicia insanguinata trovati sul luogo dei delitti lo scagioneranno. Anche perché ha costantemente accusato la polizia di aver prefabbricato le prove contro di lui, portando campioni del suo sangue sulla scena degli omicidi dopo il suo arresto.
    Per saperne di piu' : http://www.workers.org/ww/2004/cooper0219.php

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    [Modificato da Intenditore 21/02/2004 14.09]







    Rapisca, ti prego, o Signore,
    l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia
    da tutte le cose che sono sotto il cielo,
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    come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.
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    00 21/02/2004 14:09
    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : USA. JOHN KERRY PER LA MORATORIA
    2. NEWS FLASH: ZIMBABWE. IL REGNO UNITO RIFIUTA DI COLLABORARE A UN PROCESSO CAPITALE A MORGAN TSVANGIRAI
    3. NEWS FLASH: QATAR. LA LEGGE ANTI-TERRORISMO PREVEDE LA PENA CAPITALE
    4. NEWS FLASH: NORTH CAROLINA. ASSOLTO DOPO QUASI DIECI ANNI NEL BRACCIO DELLA MORTE
    5. NEWS FLASH: FILIPPINE. LARA E LICAYAN OTTENGONO UN NUOVO PROCESSO
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    USA. JOHN KERRY PER LA MORATORIA


    17 febbraio 2004: "Sono contrario alla pena di morte, salvo che nei casi di terrorismo internazionale o interno. Sono favorevole alla moratoria perché credo che il sistema capitale abbia dimostrato difetti, gravi e sistematici, tali da portare alla condanna di persone poi risultate innocenti. Ne è dimostrazione la scarcerazione di 111 persone dai bracci della morte, condannate alla pena capitale ma poi risultate innocenti."
    Questa la risposta del senatore John Kerry, ormai vicino alla nomination presidenziale per il partito Democratico, a un questionario che la National Association of Criminal Defense Lawyers (NACDL) ha inviato nell'ottobre del 2003 al presidente George Bush, al vice presidente Dick Cheney e a tutti i candidati Democratici, chiedendo loro di esprimersi, nell'imminenza delle elezioni primarie, su diversi aspetti della giustizia penale.
    Il comitato elettorale di Bush e Cheney ha risposto che è prematura una loro presa di posizione su questi argomenti in quanto non hanno ancora formalizzato la loro candidatura a un secondo mandato.
    La National Association of Criminal Defense Lawyers -che ha la sede principale a Washington DC- è costituita da avvocati penalisti e militari, professori di diritto e giudici che si battono per il rispetto dei principi di equità e di giusto processo all'interno del sistema giudiziario penale americano.
    Per saperne di piu' : http://www.nacdl.org/public.nsf/freeform/news&issues?OpenDocument

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    ZIMBABWE. IL REGNO UNITO RIFIUTA DI COLLABORARE A UN PROCESSO CAPITALE A MORGAN TSVANGIRAI
    16 febbraio 2004: Il Regno Unito ha chiesto allo Zimbabwe che, in ogni caso, non venga richiesta la pena capitale nel corso del processo al leader dell'opposizione, Morgan Tsvangirai. Solo a questa condizione Londra acconsentirebbe a collaborare con il Procuratore Generale dello Zimbabwe, Bharat Patel, che ha chiesto aiuto per rintracciare e far testimoniare un teste residente in Gran Bretagna.
    Morgan Tsvangirai, leader del Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC) -difeso dall'avvocato George Bizos, membro del Direttivo di Nessuno tocchi Caino- è accusato di aver cospirato per assassinare il presidente Robert Mugabe e di aver organizzato un tentativo di colpo di stato alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2002. Elezioni vinte poi da Robert Mugabe -al potere ininterrottamente dal 1980, anno dell'indipendenza- tra accuse di brogli elettorali da parte dell'opposizione e di diversi paesi occidentali.
    Imputazioni delle quali Morgan Tsvangirai si è sempre proclamato innocente, e che l'accusa invece sostiene suffragate da una videocassetta nella quale lo si vedrebbe discutere dell'eliminazione del Presidente con un consulente politico, Ari Ben-Menashe. Consulente politico che sarebbe stato presentato a Morgan Tsvangirai da Rupert Johnson, un commerciante di cereali originario dello Zimbabwe ma residente in Gran Bretagna. E proprio per far partecipare Johnson al processo, il Procuratore Generale Bharat Patel aveva chiesto la collaborazione del governo britannico, garantendo in ogni caso al testimone l'impunità.
    "Le autorità britanniche hanno risposto che non possono aiutare lo Zimbabwe a ottenere la testimonianza di Johnson, trattandosi di un processo nel quale potrebbe essere emessa una condanna a morte. Vogliono la certezza che non ci sarà una condanna capitale. Ma noi abbiano ribattuto che questo dipende dalla Corte", è stata la controrisposta del Procuratore Generale dello Zimbabwe.
    Dal 1980 ad oggi, 69 sono state le persone impiccate. Durante questi ventiquattro anni, per un lungo periodo le esecuzioni sono state sospese: nessuno era disposto a fare il boia. Sono riprese nell'ottobre del 2001.
    Nel corso del 2003, 4 sono le esecuzioni nello Zimbabwe delle quali Nessuno tocchi Caino ha notizia.
    Per saperne di piu' : http://allafrica.com/stories/200402170147.html

    QATAR. LA LEGGE ANTI-TERRORISMO PREVEDE LA PENA CAPITALE
    18 febbraio 2004. L'emiro Shaikh Hamad bin Khalifa al-Thani ha convertito in legge il progetto antiterrorismo approvato dal Consiglio dei ministri e dal Consiglio (consultivo) della Shura. Il Qatar ha varato così la sua prima legge anti-terrorismo, che all'articolo 3 prevede la pena di morte o l'ergastolo per "chiunque crei, organizzi o diriga un gruppo od organizzazione allo scopo di commettere un'azione terroristica". La legge impone poi il carcere a vita per "chiunque aiuti o incoraggi un gruppo terroristico" o "costringa qualcuno a far parte di un'organizzazione terroristico". E' prevista clemenza per i "cospiratori che informano le autorità di un complotto prima che esso venga realizzato".
    Nel 2003, a Nessuno tocchi Caino risulta in Qatar una sola esecuzione, nei confronti di un cittadino straniero.
    Per saperne di piu' : http://english.aljazeera.net/NR/exeres/C5B7ADAC-D302-4D47-A0D2-B3D9662FC195.htm

    NORTH CAROLINA. ASSOLTO DOPO QUASI DIECI ANNI NEL BRACCIO DELLA MORTE
    18 febbraio 2004: Alan Gell, uscito dal braccio della morte del North Carolina dopo che un giudice aveva stabilito che prove determinanti erano state nascoste dalla pubblica accusa nel suo processo per omicidio, è stato riconosciuto non colpevole al termine di un secondo processo.
    Gell, 28 anni, era stato condannato a morte per l'omicidio del camionista in pensione Allen Ray Jenkins, ucciso nel 1995 nel corso di una rapina.
    La vicenda ha suscitato richieste affinché il North Carolina introduca una moratoria sulle esecuzioni capitali.
    Nel nuovo processo, i procuratori non hanno chiesto la condanna a morte, ma Gell avrebbe automaticamente ricevuto l'ergastolo se riconosciuto colpevole.
    I procuratori avevano basato la loro azione legale sulla testimonianza di due ragazze, Crystal Morris e Shanna Hall, ex fidanzata di Gell, che avevano detto di aver visto l'imputato uccidere Jenkins.
    Ma i procuratori nel processo originario avevano nascosto alla difesa la registrazione di una telefonata in cui la Morris aveva detto al fidanzato di voler "inventare una storia" sulla morte di Jenkins.
    I procuratori avevano anche nascosto le dichiarazioni di una decina di testimoni, che avevano visto Jenkins vivo dopo il 3 aprile.
    Dal 4 al 14 aprile, data del ritrovamento del cadavere di Jenkins, Gell si trovava fuori dello stato o in prigione per il furto di un'auto.
    In North Carolina trentuno persone sono state messe a morte da quando la pena capitale è stata reintrodotta negli Usa nel 1976. Sette persone sono state giustiziate nello stato nel 2003, mentre finora quest'anno è stata effettuata una sola esecuzione.
    Per saperne di piu' : http://newsobserver.com/nc24hour/ncnews/story/3342822p-2978108c.html

    FILIPPINE. LARA E LICAYAN OTTENGONO UN NUOVO PROCESSO
    19 febbraio 2004: Roberto Lara e Roderick Licayan, due filippini la cui imminente esecuzione era stata rimandata il 28 gennaio di 30 giorni, hanno ottenuto un nuovo processo, dopo che 8 dei 14 giudici della Corte Suprema delle Filippine hanno votato per sospendere l'esecuzione ed hanno inviato ad un tribunale regionale il caso dei due condannati per sequestro perchè valutasse nuovi elementi che potrebbero dimostrare la loro innocenza.
    La corte ha detto di aver dato peso alle dichiarazioni sotto giuramento di due dei sette imputati per il sequestro nel 1998 di un commerciante cinese e del suo assistente, secondo cui Lara non è implicato nel sequestro.
    L'iniezione letale era prevista per il 30 gennaio, ma la corte due giorni prima aveva sospeso l'esecuzione, rimandandola di 30 giorni.
    Queste esecuzioni sarebbero state le prime da quando il governo dell'ex presidente Joseph Estrada ha imposto una moratoria nel 2000.
    L'attuale presidente Gloria Macapagal Arroyo ha revocato la moratoria nello scorso dicembre e, secondo il gruppo anti-crimine Citizen's Drug Watch Foundation, più di 200 prigionieri nel braccio della morte delle Filippine rischierebbero l'esecuzione nei prossimi 18 mesi.
    Per saperne di piu' : http://www.manilatimes.net/national/2004/feb/20/yehey/top_stories/20040220top9.html






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    00 28/02/2004 21:42
    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : USA. PRIMI PROCESSI A GUANTANAMO MA SENZA PENA DI MORTE
    2. NEWS FLASH: NEW JERSEY. CORTE D'APPELLO ORDINA MORATORIA DELLE ESECUZIONI
    3. NEWS FLASH: MESSICO. IL PRESIDENTE FOX PROPONE L'ABOLIZIONE TOTALE DELLA PENA CAPITALE
    4. NEWS FLASH: IRAN. IMPICCATE ALTRE TRE PERSONE. SALGONO A 17 LE ESECUZIONI DEL 2004
    5. NEWS FLASH: CINA. SITUAZIONE DIRITTI UMANI PEGGIORATA SECONDO IL DIPARTIMENTO DI STATO USA
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    USA. PRIMI PROCESSI A GUANTANAMO MA SENZA PENA DI MORTE
    24 febbraio 2004: Ali Hamza Ahmed Sulayman al Bahful, yemenita, e Ibrahim Ahmed Mahmoud al Qosi, sudanese, sono stati formalmente incriminati da un tribunale militare statunitense, il 21 febbraio scorso.

    L'accusa è di complotto per commettere crimini di guerra.
    Avrebbero cospirato - con Osama bin Laden e altri membri di al Qaeda- al fine di commettere azioni terroristiche, omicidi, attacchi contro civili e distruzioni di proprietà.
    Si tratta dei primi due prigionieri di Guantanamo accusati formalmente, anche se ancora non è stata fissata la data del processo né è stata selezionata la commissione di ufficiali militari Usa che si occuperà del caso.
    La notizia è stata data dal portavoce del Dipartimento di Stato, il maggiore John Smith, che ha dichiarato che il procuratore militare non ha intenzione -qualora i due dovessero essere giudicati colpevoli - di chiedere la pena di morte.
    Per saperne di piu' : http://www.boston.com/news/nation/articles/2004/02/25/two_at_guantanamo_face_military_tribunal/

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    NEW JERSEY. CORTE D'APPELLO ORDINA MORATORIA DELLE ESECUZIONI
    22 febbraio 2004: Fin quando il Dipartimento di Correzione -responsabile delle carceri e incaricato delle esecuzioni- non avrà dimostrato che non esistono alternative alla attuale composizione chimica dell'iniezione letale in grado da garantirne la reversibilità, tutte le esecuzioni saranno sospese.
    Lo ha deciso la Corte d'appello del New Jersey ordinando una moratoria.
    Il pronunciamento della Corte era stato sollecitato dall'avvocato Kevin D. Walsh, membro dei New Jerseyans for a Death Penalty Moratorium.
    Cosa accadrebbe se a un condannato al quale è stata praticata l'iniezione letale venisse, all'ultimo istante, concessa la sospensione dell'esecuzione?
    Sylvia B. Pressler, uno dei tre giudici, ha dichiarato che "gli attuali standard di rispetto per i valori umani impongono allo stato di verificare la possibilità di annullare gli effetti dell'iniezione letale".
    Per limitare anche le condanne capitali, questo mese la Corte Suprema dello Stato ha stabilito che i procuratori debbano avere l'approvazione di un grand-jury.
    Precedentemente i procuratori erano autorizzati a decidere in un secondo momento se chiedere o meno la pena capitale.
    Per saperne di piu' : http://www.philly.com/mld/inquirer/news/front/8004982.htm

    MESSICO. IL PRESIDENTE FOX PROPONE L'ABOLIZIONE TOTALE DELLA PENA CAPITALE
    20 febbraio 2004: Vicente Fox, Presidente del Messico, ha proposto il 19 febbraio di eliminare la pena di morte dalla Costituzione.
    La carta fondamentale del paese afferma all'articolo 22: "è vietata la pena di morte per reati politici. La pena di morte può essere applicata solo per tradimento durante guerre internazionali, parricidio, omicidio aggravato, incendio doloso, sequestro, banditismo, pirateria e gravi reati militari".
    Abolita dai codici civili, la pena di morte è prevista da quelli militari. Ma il presidente Fox -sebbene nel paese non avvengano esecuzioni da oltre 40 anni- ha deciso di inviare al Congresso una proposta di emendamento costituzionale per abolire la disposizione. Proposta, ha detto il presidente, sollecitata dai vertici militari.
    Lo scorso novembre, Fox ha commutato in 20 anni di carcere la condanna a morte di un sergente di fanteria per omicidio emessa nel 1997.
    L'ultima esecuzione in Messico è avvenuta nel 1961.
    Per saperne di piu' : http://www.alertnet.org/thenews/newsdesk/N17352968.htm

    IRAN. IMPICCATE ALTRE TRE PERSONE. SALGONO A 17 LE ESECUZIONI DEL 2004
    24 febbraio 2004: Mohammad Ali Firouzi è stato impiccato nella prigione Marvdasht, ha riportato l'Irna.
    Condannato per lo stupro di sette bambini, 36 sequestri, torture e furti, ha ricevuto la pena di 74 frustate e otto condanne capitali.
    Il giornale Kayhan ha riportato altre due impiccagioni, senza precisarne la data.
    Dei due giustiziati si sa solo che si chiamavano Mahmoud e Mehdi, e che erano stati condannati a morte per diverse rapine a mano armata ai danni di gioiellieri. Sono stati impiccati in pubblico nella città portuale di Gaz, sul MarCaspio.
    Nessuno tocchi Caino ha notizia di almeno 316 esecuzioni in Iran nel 2002 e di almeno 198 l'anno precedente.
    In Iran sono punibili con la pena di morte l'omicidio, la rapina a mano armata, lo stupro, l'apostasia, reati di droga e omosessualità. A tal proposito, il 25 febbraio un tribunale giapponese ha respinto la richiesta per lo status di rifugiato presentata da un omosessuale iraniano. L'uomo, emigrato in Giappone nel 1991 per paura di essere perseguitato in Iran a causa della propria omosessualità, era stato arrestato dalle autorità giapponesi nel 2000, in quanto immigrato clandestino.
    Il tribunale distrettuale di Tokyo -che per la prima volta in Giappone si è occupato di una richiesta del genere- ha stabilito che l'orientamento sessuale dell'uomo, 40enne, non è sufficiente a garantirgli lo status di rifugiato.
    "In Iran ha tenuto nascosta la propria omosessualità. Perciò la possibilità che venga perseguitato è esigua" ha dichiarato il giudice Yosuke Ichimura.
    Per saperne di piu' : http://uk.gay.com/headlines/5875

    CINA. SITUAZIONE DIRITTI UMANI PEGGIORATA SECONDO IL DIPARTIMENTO DI STATO USA
    25 febbraio 2004: "Abbiamo iniziato il 2003 con la speranza che i progressi senza precedenti visti in Cina nel 2002 continuassero, tuttavia nel corso dell'anno abbiamo registrato un peggioramento per quanto riguarda i diritti umani" scrive il Dipartimento di Stato nel suo Rapporto annuale sui diritti umani, aggiungendo che "il comportamento della Cina è rimasto negativo e le autorità hanno continuato a commettere gravi e numerosi abusi".
    Il rapporto cita "arresti di attivisti democratici e di persone che su Internet discutevano di argomenti sgraditi alle autorità. Sono stati perseguitati anche lavoratori che rivendicavano i propri diritti, avvocati difensori, giornalisti, religiosi ed altre persone che cercavano di utilizzare le possibilità create dalle riforme".
    Nel 2003 "la dura repressione ai danni del Falun Gong è continuata, la situazione in Tibet è rimasta negativa, le autorità cinesi hanno inoltre utilizzato la guerra al terrorismo per giustificare la repressione degli Uiguri.
    Gli abusi del governo cinese in Tibet comprendono esecuzioni sommarie, torture, arresti arbitrari, e lunghe detenzioni di tibetani che avevano pacificamente espresso opinioni politiche o religiose".
    La Cina, da sola, giustizia ogni anno più persone di tutto il resto del mondo messo insieme.
    Non è dato sapere il numero esatto delle esecuzioni in quanto il governo cinese - al pari di quello vietnamita - lo ha dichiarato segreto di stato. Le stime parlano di oltre 3000 esecuzioni all'anno.
    Alla Cina nel 2003 seguono l'Iran con 105 esecuzioni, gli Stati Uniti con 65, l'Arabia Saudita con 53, ed il Vietnam con 51, benché la cifra potrebbe arrivare a 69.
    Per saperne di piu' : http://www.state.gov/g/drl/rls/hrrpt/2003/






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    00 08/03/2004 10:41
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    Anno 4 - n. 6 - sabato 06 marzo 2004


    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : ZAMBIA. IL PRESIDENTE MWANAWASA COMMUTA LE CONDANNE A MORTE DI 44 MILITARI
    2. NEWS FLASH: NIGERIA. ISTITUITA COMMISSIONE PER DECONGESTIONARE IL BRACCIO DELLA MORTE
    3. NEWS FLASH: USA. IL SOUTH DAKOTA ED IL WYOMING ABOLISCONO LA PENA DI MORTE PER I MINORENNI
    4. NEWS FLASH: GIORDANIA. IMPICCATA PER L'OMICIDIO DI DUE BAMBINI
    5. NEWS FLASH: NORTH CAROLINA. SOSPESE TUTTE LE ESECUZIONI
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    ZAMBIA. IL PRESIDENTE MWANAWASA COMMUTA LE CONDANNE A MORTE DI 44 MILITARI
    27 febbraio 2004: "Il tentativo di spodestare un governo con mezzi incostituzionali è un grave crimine, ma non c'è bisogno della vendetta. Le persone non possono essere mandate al macello come fossero polli, e finché sarò presidente non firmerò alcun ordine di esecuzione. Non voglio essere il capo dei boia."

    Con queste parole il presidente Levy Mwanawasa ha commutato 44 condanne a morte in pene detentive, comprese tra i 10 ed i 20 anni.
    I condannati erano tutti militari, condannati per tradimento nel 1999, per un tentato un colpo di stato avvenuto due anni prima contro l'allora presidente Frederick Chiluba. Tra loro anche Stephen Lungu, il capo dei ribelli, che dovrà scontare 20 anni di carcere perché "non ha mostrato rimorso".
    Al presidente si erano rivolti i condannati chiedendo la grazia, dopo che, l'anno scorso, la Corte Suprema aveva respinto il loro appello.
    Levy Mwanawasa, succeduto a Chiluba dopo le elezioni presidenziali del 2001, ha anche annunciato che il governo chiederà al Parlamento di abolire la pena capitale. Nel frattempo ha ordinato la revisione di tutti i processi capitali, con l'intenzione di commutarne la pena.
    Nello Zambia sono più di 200 i prigionieri del braccio della morte, alcuni dei quali rinchiusi da più di 10 anni.
    L'ultima esecuzione è avvenuta nel 1997, quando Chiluba aveva autorizzato l'impiccagione di otto detenuti.
    Mwanawasa ha nominato lo scorso anno una Commissione per la Revisione della Costituzione, che dovrà decidere se abolire la pena di morte, attualmente prevista dall'art. 12 della Carta fondamentale.
    Il codice penale prevede la pena di morte obbligatoria per i casi di alto tradimento, omicidio e rapina aggravata.
    Nell'agosto 2003 Nessuno tocchi Caino si è recato in Zambia, ricevendo assicurazioni dal ministro degli esteri Kalombo Mansa che il suo paese si sarebbe astenuto all'Assemblea Generale Onu su un'eventuale risoluzione a favore della moratoria delle esecuzioni capitali.
    Per saperne di piu' : http://allafrica.com/stories/200403010547.html

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    NIGERIA. ISTITUITA COMMISSIONE PER DECONGESTIONARE IL BRACCIO DELLA MORTE
    1 marzo 2004: una buona notizia per i 458 prigionieri rinchiusi nel braccio della morte, alcuni da più di 10 anni. Il ministro degli interni Iyorcha Ayu ha infatti annunciato che "il presidente ha istituito una commissione, con a capo il ministro della Giustizia, per valutare ogni singolo caso e prendere una decisione nel merito. L'obiettivo è quello di decongestionare le carceri e renderle più vivibili".
    In Nigeria quest'anno sono state condannate a morte 10 persone. Nel 2002, è stata effettuata una sola esecuzione.
    "La Nigeria non è la perfezione per quanto riguarda i diritti umani, ma è ben lontana dall'essere tra i paesi peggiori al mondo, come spesso viene invece considerata" aveva detto il presidente Olusegun Obasanjo ad una delegazione di Nessuno tocchi Caino, recatasi nel paese nel luglio 2003.
    "Sono favorevole all'abolizione della pena di morte nel mio paese, e voglio fare tutto quello che posso. Per quel che riguarda la risoluzione all'Onu per la moratoria delle esecuzioni, è un'idea buona e valida, e me ne occuperò. Come presidente ritengo di avere la responsabilità di avviare un dibattito su questo tema."
    Per saperne di piu' : http://www.mg.co.za/Content/l3.asp?ao=32031

    USA. IL SOUTH DAKOTA ED IL WYOMING ABOLISCONO LA PENA DI MORTE PER I MINORENNI
    3 marzo 2004: arrivano a 31 gli stati Usa che non giustiziano persone per crimini commessi a 16 o 17 anni.
    Il Governatore del South Dakota, Mike Rounds, e quello del Wyoming, Dave Freudenthal, hanno firmato le leggi nei rispettivi stati, mentre un progetto di legge simile sta avanzando nel New Hampshire.
    Il Texas ha invece fissato l'esecuzione di cinque minorenni, dei quali quattro sono ispanici ed il restante afro-americano. Afro-americani erano pure gli ultimi sei minorenni giustiziati in Texas.
    "Questi successi in Wyoming, South Dakota e New Hampshire dimostrano che il momento è favorevole", ha detto Brian Roberts, direttore della Coalizione Nazionale per l'Abolizione della Pena di morte, organizzazione che conduce una campagna per mettere fine alle esecuzioni di minorenni.
    "Quando nel giugno 2002 la Corte Suprema Usa ha stabilito che l'esecuzione di persone con ritardi mentali è incostituzionale in quanto pena crudele ed inusuale, 30 stati hanno eliminato questa pratica. Adesso stiamo spingendo la pena di morte per i minorenni nella pattumiera della storia, il posto che le appartiene. Per quanto riguarda il Texas, questo stato è un caso a parte. Giustiziando minorenni, è in contrasto con il trend nazionale".
    A partire dal 1990, si ha notizia di esecuzioni di minori avvenute in sette paesi: Arabia Saudita, Iran, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Stati Uniti e Yemen.
    Per saperne di piu' : http://www.deathpenaltyinfo.org/article.php?did=205&scid=27

    GIORDANIA. IMPICCATA PER L'OMICIDIO DI DUE BAMBINI
    1 marzo 2004: Ibtisam H., 24 anni, è stata giustiziata all'alba nel carcere di Swaka, ad Amman.
    Era stata condannata a morte nel luglio 2003 per l'omicidio premeditato, avvenuto l'anno prima, di Fatmeh, 5 anni, ed Ahmad, di 6.
    All'esecuzione, la prima effettuata quest'anno nel paese, hanno assistito funzionari del governo e della prigione.
    Per l'accusa la ragazza aveva ucciso per vendetta: i due bambini erano fratelli dell'uomo che lei amava e che aveva invece sposato un'altra donna.
    Nel gennaio 2003 la ragazza era stata condannata in primo grado all'ergastolo per omicidio colposo, ma successivamente la Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza e rinviato il caso allo stesso tribunale, chiedendo la condanna a morte.
    La Giordania punisce con l'impiccagione gli omicidi premeditati, il traffico di armi e di droghe, le attività terroristiche e gli stupri. Nel 2002 vi sono state almeno 14 esecuzioni, tra le quali quella di una donna, mentre l'anno precedente erano state almeno nove.
    Per saperne di piu' : http://www.brunei-online.com/bb/wed/mar3w25.htm

    NORTH CAROLINA. SOSPESE TUTTE LE ESECUZIONI
    27 febbraio 2004: Ottemperando alla decisione del giudice federale Terrence Boyle, il 26 febbraio il North Carolina ha sospeso l'esecuzione di George Franklin Page, 63 anni, condannato per l'omicidio di un poliziotto.
    La sospensione si estenderà a tutte le esecuzioni nello Stato.
    Page, insieme ad altri due detenuti nel braccio della morte, Kenneth Bernard Rouse e Sammy Perkins, aveva sollevato un'eccezione di incostituzionalità sull'uso dell'iniezione letale.
    Poiché la miscela delle tre sostanze utilizzata dal paese potrebbe lasciare coscienti i condannati mentre stanno morendo, ciò configurerebbe una punizione crudele ed inusuale, e quindi incostituzionale.
    Il giudice federale Terrence Boyle, non convinto dalle assicurazioni delle autorità statali che sostengono che l'iniezione letale non lascia coscienti, ha ordinato la sospensione in attesa della decisione della Corte Suprema -convocata per il 29 marzo- su un caso analogo sollevato in Alabama.
    Il 22 febbraio la corte d'appello del New Jersey aveva ordinato la moratoria delle esecuzioni fino a quando non si fosse dimostrato -con solide prove scientifiche- che non esistono alternative alla attuale composizione chimica dell'iniezione letale in grado da garantirne la reversibilità.
    Il North Carolina, ha giustiziato una delle 14 persone messe a morte quest'anno negli Usa. Sette le persone giustiziate nel 2003.
    Lo Stato, nell'agosto 2001, ha abolito la pena di morte per le persone con ritardi mentali, mentre consente tuttora l'esecuzione dei minorenni sopra i 17 anni.
    Per saperne di piu' : http://www.deathpenaltyinfo.org/article.php?scid=11&did=515






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    (San Francesco d'Assisi)



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    00 13/03/2004 12:41
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    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : KENIA. IL PRESIDENTE KIBAKI COMMUTA TUTTE LE CONDANNE A MORTE, NTC PLAUDE ALLA DECISIONE
    2. NEWS FLASH: CINA. LA CORTE SUPREMA POTREBBE RIDURRE L'USO DELLA PENA CAPITALE, IL CAPO DELLA SICUREZZA ORDINA MENO ESECUZIONI
    3. NEWS FLASH: VIRGINIA. ERGASTOLO PER MALVO, CONDANNA A MORTE PER MUHAMMAD
    4. NEWS FLASH: IRAN. GIUSTIZIATI OTTO GIORNI DOPO IL CRIMINE
    5. NEWS FLASH: ILLINOIS. RISARCIMENTI PER EX CONDANNATI A MORTE GRAZIATI DA RYAN
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    KENIA. IL PRESIDENTE KIBAKI COMMUTA TUTTE LE CONDANNE A MORTE, NTC PLAUDE ALLA DECISIONE
    10 marzo 2003: il Presidente del Kenia Mwai Kibaki ha commutato in ergastolo tutte le condanne a morte. Secondo i dati di Nessuno tocchi Caino ad ottobre 2003 vi erano 2.618 condannati a morte nelle prigioni keniote.

    Nell'esprimere la sua soddisfazione, NtC rileva che la notizia è la conferma degli impegni abolizionisti presi dal Governo e ribaditi ai dirigenti dell'associazione in occasione degli incontri a Nairobi, la scorsa estate e nella conferenza di febbraio, a Roma, sulla pena di morte in Africa.
    Il Ministro della Giustizia e Affari Costituzionali Kiraitu Murungi ha detto che il Governo è determinato a non impiccare nessuno perché si tratta di una punizione disumana.
    "Sarebbe un passo indietro conservare la pena di morte nella nuova Costituzione," ha dichiarato Murungi in riferimento alla Conferenza Nazionale Costituzionale che aveva deciso di mantenere la pena di morte per omicidio e stupro di minorenni abolendola solo per tradimento e furto con violenza.
    Il testo della bozza costituzionale dovrà ora passare al vaglio del Parlamento dove sarà possibile emendarlo.
    Con la commutazione delle condanne a morte, il Kenia ha dato chiaro segnale di volere attuare una moratoria delle esecuzioni in vista dell'abolizione.
    NtC ha dedicato il suo Rapporto 2003 al Presidente Kibaki per avere annunciato nel 2002 di voler abolire la pena di morte ed aver commutato in ergastolo le condanne a morte di 195 detenuti, liberandone altri 28.
    In una lettera inviata al Presidente, NtC ha chiesto al Kenia di esprimere anche in sede internazionale il suo impegno abolizionista, in particolare sostenendo l'adozione di una risoluzione alla 60a Commissione diritti umani a marzo, a Ginevra.
    "Il sostegno del Kenya alla risoluzione alla CDU, che verrà sicuramente approvata, rafforzerà - è scritto nella lettera - la vostra determinazione per giungere quanto prima all'abolizione completa della pena di morte."
    In Kenya l'ultima esecuzione è avvenuta nel 1987 quando Hezekiah Ochuka e Pancras Oteyo Okumu sono stati giustiziati per aver tentato un colpo di stato nel 1982.
    A ottobre 2003, in risposta a una richiesta del parlamento, il Dr. Wilfred Machage, assistente ministro di stato nell'ufficio del Presidente, ha detto che ci sono 2.618 condannati nelle prigioni in attesa di esecuzione.
    Per saperne di piu' : http://allafrica.com/stories/200403110014.html

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    CINA. LA CORTE SUPREMA POTREBBE RIDURRE L'USO DELLA PENA CAPITALE, IL CAPO DELLA SICUREZZA ORDINA MENO ESECUZIONI
    10 marzo 2004: la Corte sta valutando l'ipotesi di tenere per sé il potere di emettere condanne a morte, ha detto il presidente della Corte Suprema, Xiao Yang, riportato dal Pechino News.
    Attualmente oltre 300 tribunali provinciali possono infliggere la pena capitale e la decisione della Corte Suprema potrebbe ridurre il numero di esecuzioni.
    "La nostra Costituzione stabilisce che tutti sono eguali di fronte alla legge", ha detto Liu Renwen, dell'Accademia Cinese di Scienze Sociali. "Tuttavia il potere attribuito ai tribunali di emettere condanne a morte ha generato una disparità nell'applicazione della pena capitale tra le diverse aree del paese".
    Un vero e proprio ordine di ridurre le esecuzioni è partito il 9 marzo da Luo Gan, capo della Sicurezza, e la disposizione appare in linea con il tentativo della nuova leadership cinese di apparire più moderata.
    Luo, in qualità di capo della Commissione Centrale per le Scienze Politiche ed il Diritto del Partito Comunista, controlla i giudici, i pubblici ministeri e gli apparati di polizia e dei servizi segreti.
    "Se è possibile giustiziare meno persone, allora giustiziamone di meno", avrebbe detto Luo.
    "E' la dimostrazione che la nostra società è progredita e civile. Le esecuzioni spingono i parenti dei condannati a morte ad odiare la società".
    La Cina giustizia ogni anno più persone di tutto il resto del mondo messo assieme. Il numero preciso delle esecuzioni è nascosto dalle autorità, in quanto segreto di stato, tuttavia secondo una fonte giudiziaria anonima sarebbero 5.000 le persone giustiziate in Cina nel 2003.
    Per saperne di piu' : http://in.news.yahoo.com/040310/137/2bx0q.html

    VIRGINIA. ERGASTOLO PER MALVO, CONDANNA A MORTE PER MUHAMMAD
    10 marzo 2004: Lee Malvo è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Linda Franklin, una delle 10 vittime uccise in stile cecchino nel 2002 nell'area di Washington ed in Virginia.
    La donna, un'analista dell'FBI di 47 anni, era stata uccisa il 14 ottobre 2002 in Virginia.
    La sentenza del giudice Jane Marum Roush contro Malvo, 17enne all'epoca del reato, è una conferma del verdetto espresso da una giuria il 23 dicembre.
    John Allen Muhammad, partner e guida di Malvo negli omicidi, è stato invece condannato a morte per l'omicidio di Dean Harold Meyers, 53 anni, ucciso il 9 ottobre 2002 mentre faceva benzina.
    Il giudice Leroy Millette ha confermato il verdetto pronunciato a novembre da una giuria di Virginia Beach, respingendo la tesi dei difensori secondo i quali l'uomo era stato imputato sulla base di indizi più che di prove. La condanna di Muhammad andrà automaticamente in appello.
    In Virginia è in uso l'iniezione letale ma il condannato può scegliere la sedia elettrica.
    Sia Muhammad che Malvo sono imputati per omicidi avvenuti in diversi altri stati, tra cui Alabama e Louisiana.
    Per saperne di piu' : http://washingtontimes.com/metro/20040311-105535-4714r.htm

    IRAN. GIUSTIZIATI OTTO GIORNI DOPO IL CRIMINE
    8 marzo 2004: Saadollah Rahimi e Dalir Mohammadi sono stati impiccati nella città curda di Baneh per il sequestro e l'omicidio, avvenuti il 29 febbraio, di Sina Mohammadi, otto anni.
    L'omicidio aveva provocato in città proteste e richieste di un'immediata punizione per i responsabili. Non è stato precisato se le esecuzioni siano avvenute in pubblico o in prigione.
    Nessuno tocchi Caino ha notizia di 20 esecuzioni in Iran nel 2004, di almeno 316 nel 2002 e di almeno 198 nel 2001.
    Nel paese, il cui sistema giuridico si basa sui principi islamici, sono punibili con la pena di morte: omicidio, rapina a mano armata, stupro, apostasia e traffico di ingenti quantità di droga.
    Il 2 febbraio scorso, il capo dei servizi carcerari Seyed Morteza Bakhtiari ha detto che i detenuti, compresi quelli nel braccio della morte, potrebbero ricevere sconti di pena se studiassero il Corano.
    I metodi ufficiali di esecuzione sono l'impiccagione, la lapidazione e la fucilazione.
    Per saperne di piu' : http://www.iranmania.com/News/ArticleView/Default.asp?NewsCode=23265&NewsKind=Current%20Affairs

    ILLINOIS. RISARCIMENTI PER EX CONDANNATI A MORTE GRAZIATI DA RYAN
    7 marzo 2004: il governatore Rod Blagojevich ha firmato una legge che destina oltre 1 milione di dollari a nove ex detenuti, vittime di errori giudiziari, graziati l'anno scorso dall'ex governatore dell'Illinois e presidente onorario di NtC, George Ryan.
    Nel gennaio 2003, prima di lasciare la carica di Governatore, Ryan ha svuotato il braccio della morte dello stato, liberando 4 uomini della cui innocenza si era convinto e commutando in ergastolo le condanne a morte di altri 167 detenuti.
    Lo stesso Ryan nel 2000 era stato il primo Governatore Usa ad introdurre una moratoria delle esecuzioni, dopo che erano venuti alla luce errori giudiziari che avevano portato alla condanna a morte di 13 persone.
    A ricevere i risarcimenti maggiori saranno due dei quattro ex detenuti liberati: Madison Hobley, condannato per l'incendio che nel 1987 aveva ucciso a Chicago 7 persone, riceverà 161.000 dollari; Leroy Orange, condannato per aver pugnalato a morte 4 persone nel 1984, riceverà 160.000 dollari.
    "Non c'è ragione per cui chi ha visto la propria vita rovinata da ingiuste condanne debba attendere ancora per un così modesto risarcimento", ha detto il senatore Jeffrey Schoenberg, uno dei sostenitori della legge.
    In base a quest'ultima, chiunque incarcerato ingiustamente e graziato dal Governatore potrebbe ottenere un risarcimento.
    Per saperne di piu' : http://www.dailysouthtown.com/southtown/yrtwn/seast/072seyt5.htm







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    l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia
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    00 20/03/2004 14:10
    Anno 4 - n. 9 - sabato 20 marzo 2004

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    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : CINA. DEPUTATO PARLA DI 10.000 ESECUZIONI ALL'ANNO
    2. NEWS FLASH: KUWAIT. IL PROCURATORE GENERALE CHIEDERA' LA PENA DI MORTE PER SADDAM
    3. NEWS FLASH: GRENADA. L'ALTA CORTE GIUDICA INCOSTITUZIONALI LE CONDANNE A MORTE DEI "GRENADA 17"
    4. NEWS FLASH: USA. NEL 2003 IL NUMERO PIU' BASSO DI NUOVE CONDANNE CAPITALI DEGLI ULTIMI 25 ANNI
    5. NEWS FLASH: INVITO CONVENTION RADICALE A ROMA IL 26/28 MARZO 2004
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    CINA. DEPUTATO PARLA DI 10.000 ESECUZIONI ALL'ANNO
    15 marzo 2004: "Ogni anno la Cina condanna a morte e subito dopo giustizia circa 10.000 persone, e la cifra ammonta a cinque volte il numero delle esecuzioni praticate in tutto il resto del mondo", ha detto Chen Zhonglin, deputato al Congresso Nazionale del Popolo (Parlamento).

    La dichiarazione di Chen, che proviene dalla municipalità di Chongqing, è stata ripresa dal China Youth Daily, ed è la prima volta che una cifra così alta compare sulla stampa statale.
    Nel tentativo di far diminuire il numero di esecuzioni, insieme ad altri 40 deputati Chen ha chiesto al governo di far rivedere tutte le condanne a morte dalla Corte Suprema, togliendo alle alte corti provinciali il potere di emettere ordini di esecuzione.
    "L'attuale attribuzione del potere di approvazione delle condanne è strettamente legato alle circa 10.000 esecuzioni effettuate ogni anno, e questo dovrebbe rappresentare una preoccupazione per chiunque", ha detto Chen.
    Il numero preciso delle esecuzioni viene tenuto nascosto dalle autorità, in quanto segreto di stato, tuttavia un'anonima fonte giudiziaria ha dichiarato il 9 marzo scorso ad un'agenzia di stampa internazionale che nel 2003 sono state messe a morte in Cina 5.000 persone.
    In un editoriale intitolato "A Global Catalog of Wrongs," (7-04-2003) il New York Times aveva detto che nel 2002 sono state giustiziate più di 3.000 persone, molte senza un giusto processo.
    Per saperne di piu' : http://www.asianews.it/view.php?l=en&art=505

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    KUWAIT. IL PROCURATORE GENERALE CHIEDERA' LA PENA DI MORTE PER SADDAM
    16 marzo 2004: il procuratore Hamed al-Othman ha detto che il governo del Kuwait ha preparato contro Saddam Hussein una lunga lista di accuse accompagnata da prove, relative ai crimini commessi dall'ex dittatore contro il paese, occupato dalle forze irachene nel 1990-91.
    Il governo sta collaborando con i pubblici ministeri iracheni per definire un coinvolgimento del Kuwait nel processo a Saddam, in cui porterà centinaia di testimonianze di cittadini kuwaitiani e di altre vittime dell'ex regime iracheno. Nel corso dei sette mesi di occupazione, le forze di Saddam avevano catturato circa 600 civili kuwaitiani, che si ritiene siano stati uccisi.
    A Nessuno tocchi Caino risulta che quest'anno siano state finora giustiziate in Kuwait tre persone, tutte di nazionalità pachistana, mentre nel 2002 le esecuzioni erano state cinque e le condanne a morte quattro.
    Nel paese, il cui sistema giuridico incorpora elementi della legge islamica (Sharia), sono reati capitali lo stupro, i reati commessi contro la sicurezza della stato ed alcuni reati legati alla droga.
    Contro le condanne a morte, che sono di solito eseguite tramite impiccagione, si possono presentare due appelli, ed è l'emiro Sheikh JaberAl-Ahmad Al-Sabah a dare l'approvazione finale per un'esecuzione.
    Per saperne di piu' : http://www.dailytimes.com.pk/default.asp?page=story_17-3-2004_pg4_2

    GRENADA. L'ALTA CORTE GIUDICA INCOSTITUZIONALI LE CONDANNE A MORTE DEI "GRENADA 17"
    16 marzo 2004: i membri del gruppo, comprendente l'ex vice primo ministro Bernard Coard e sua moglie Phyllis, erano stati condannati a morte nel 1986 per gli omicidi, avvenuti nel 1983, dell'ex primo ministro Maurice Bishop e di altri membri del governo. Nel 1992 le loro condanne erano state commutate in ergastoli dall'allora governo del National Democratic Congress, tuttavia circa due anni fa gli avvocati della difesa avevano chiesto all'Alta Corte di annullare le sentenze originarie.
    Il giudice dell'Alta Corte Kenneth Benjamin ha stabilito l'incostituzionalità di quelle condanne capitali dal momento che, sebbene riconosciuti colpevoli di omicidio, gli uomini non dovevano obbligatoriamente essere condannati a morte.
    Il giudice si è richiamato a due casi, a Santa Lucia e Saint Vincent, in cui il Privy Council britannico ha preso la stessa decisione.
    Grenada è uno stato indipendente nell'ambito del Commonwealth, per il quale il Comitato Giudiziario del Privy Council britannico rimane la Corte d'Appello di ultima istanza.
    Il giudice ha stabilito che anche le successive commutazioni in ergastolo sono incostituzionali, richiamandosi alla dottrina della separazione dei poteri secondo cui l'Esecutivo non ha il potere di imporre sentenze, che possono essere emesse solo dalla magistratura.
    Inoltre, la Corte d'Appello ha violato all'epoca i diritti costituzionali dei detenuti, non mettendo il giudizio per iscritto. Per aver subito questa violazione, gli uomini avranno diritto a dei risarcimenti.
    Benjamin ha ordinato che gli uomini siano trasferiti dal luogo in cui stavano scontando l'ergastolo, e tenuti in custodia cautelare, in attesa che venga fissata la data per una nuova sentenza, entro sei settimane.
    L'ultima esecuzione nel paese è avvenuta nel 1978, ed a Nessuno tocchi Caino risulta che nel 2002 fossero 10 le persone detenute nel braccio della morte.
    In base a una sentenza del Privy Council del 1993, la pena di morte non può essere eseguita e va commutata automaticamente in ergastolo nel caso in cui il condannato abbia passato più di cinque anni nel braccio della morte in attesa dell'esecuzione.
    Per saperne di piu' : http://www.newsday.co.tt/stories.php?article_id=15037

    USA. NEL 2003 IL NUMERO PIU' BASSO DI NUOVE CONDANNE CAPITALI DEGLI ULTIMI 25 ANNI
    19 marzo 2004: le condanne a morte emesse in primo grado negli Usa l'anno scorso sono 143, il numero più basso dal 1977. Questo uno dei dati contenuti nell'ultimo Rapporto sulla pena di morte del Fondo per la Difesa Legale e l'Istruzione dell'NAACP, organizzazione Usa per i diritti civili delle minoranze.
    Alla fine degli anni '90, il numero delle nuove condanne a morte emesse ogni anno era circa 300.
    Al 1° gennaio 2004 erano 3.503 i detenuti nei bracci della morte Usa, al 1° ottobre 2002 erano invece 3.697.
    Dei 3.503 prigionieri, l'1,4% sono donne ed il 2,28% persone condannate per crimini commessi da minorenni.
    Riguardo questi ultimi, la graduatoria è guidata dal Texas con 28 detenuti, seguono l'Alabama (15), la Louisiana (7), l'Arizona (6), il Mississippi ed il North Carolina (5).
    Il 100% dei prigionieri del braccio della morte del Colorado appartengono a minoranze, seguono le Forze Armate Usa (86%), il Governo Federale (75%), la Louisiana (72%), e la Pennsylvania (70%).
    Per saperne di piu' : http://www.naacpldf.org/welcome/ldfpubs_deathrow.html

    INVITO CONVENTION RADICALE A ROMA IL 26/28 MARZO 2004
    Caro registrato,
    Nessuno tocchi Caino è tra i soggetti promotori dei lavori della Convention radicale che si svolgerà a fine mese, da venerdì 26 a domenica 28 marzo presso l'hotel Ergife.
    I temi all'ordine del giorno dell'incontro sono quelli che hai avuto modo, solo in parte, di conoscere seguendo la nostra attività: l'OMD (l'Organizzazione Mondiale della e delle Democrazie) come risposta al terrorismo, al disordine internazionale, al mancato rispetto dei diritti umani e civili; il monitoraggio delle democrazie occidentali, compresa la nostra; la libertà di ricerca scientifica.
    Ci farebbe piacere se decidessi di essere presente, tanto più in questo momento eccezionale della vita politica transnazionale e nazionale.
    Un caro saluto,
    Sergio d'Elia - Segretario di NtC; Elisabetta Zamparutti - Tesoriere di NtC
    Per saperne di piu' : http://www.radicalparty.org/convention/index.htm

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    da tutte le cose che sono sotto il cielo,
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    come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.
    (San Francesco d'Assisi)



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    00 03/04/2004 10:34
    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : BHUTAN. ABOLITA LA PENA DI MORTE
    2. NEWS FLASH: NTC SMENTISCE NOTIZIA SU IMMINENTE ESECUZIONE DI AMINA LAWAL
    3. NEWS FLASH: ITALIA. PERCHE' LA SETE DI MARCO PANNELLA
    4. NEWS FLASH: CINA. ESTRADATI DAL KIRGHIZISTAN E GIUSTIZIATI PER OMICIDIO
    5. NEWS FLASH: ARABIA SAUDITA. GRAZIATO ALL'ULTIMO SECONDO DAL PERDONO DEL PADRE DELLA VITTIMA
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    BHUTAN. ABOLITA LA PENA DI MORTE
    29 marzo 2004: il re Jigme Singye Wangchuk, con un proprio decreto, ha totalmente abolito la pena di morte nel regno.

    La notizia è stata pubblicata lo scorso 20 marzo da un giornale bhutanese.
    In vigore dalla promulgazione della Costituzione del 1953 -con possibilità di revoca da parte del re- la pena capitale era prevista per omicidio premeditato e per tradimento, ma molto di rado applicata. L'ultima esecuzione risale al 1964. Nella coscienza collettiva del paese, quasi interamente buddista, la pena di morte era ed è considerata in contraddizione con i principi basilari della religione, ma il sistema giudiziario è stato spesso sotto accusa, anche in Parlamento, per non averla applicata nei casi più gravi di criminalità.
    "Salutiamo con gioia questa decisione -ha dichiarato Sergio D'Elia, segretario di NtC- che testimonia solo la visione illuminata di un monarca che ha deciso di anteporre i suoi sentimenti alle istanze più volgari della società, ma anche un mondo che va avanti irreversibilmente verso la abolizione della pena di morte. Ora ci attendiamo che il Bhutan sponsorizzi la risoluzione contro la pena capitale in discussione alla Commissione Onu per i diritti umani in corso a Ginevra."
    Per saperne di piu' : http://www.kuenselonline.com/article.php?sid=3887

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    NTC SMENTISCE NOTIZIA SU IMMINENTE ESECUZIONE DI AMINA LAWAL
    31 marzo 2004: Nessuno tocchi Caino nel constatare che continua a circolare in internet la notizia falsa ed infondata, peraltro ripresa oggi dal giornale "l'Avvenire", smentisce che il Tribunale Supremo della Nigeria abbia confermato la condanna alla lapidazione nei confronti di Amina Lawal.
    NtC ricorda che Amina è stata assolta in via definitiva il 25 settembre 2003 quando la Corte d'Appello della Sharia dello Stato del Katsina ha stabilito che la condanna fosse nulla perché la donna era già incinta quando la legge islamica è entrata in vigore nella sua provincia.
    Nello smentire la notizia, NtC ricorda che le autorità nigeriane hanno più volte ribadito che la Costituzione non consente lapidazioni, amputazioni, fustigazioni e altre punizioni del genere previste dalla Sharia.
    A questo proposito, il Presidente Obasanjo ha parlato di "Sharia politica [uno strumento cioè in mano ai Governatori del Nord per condizionare il potere centrale, ndr], destinata a esaurirsi con il tempo", e ha rassicurato la comunità internazionale poiché i ricorsi giurisdizionali a livello federale garantiscono la cancellazione di una condanna pronunciata da corti islamiche.
    Prova ne è il fatto che finora tutti i casi di condanne alla lapidazione pronunciate negli stati islamici della federazione nigeriana si sono risolti con un'assoluzione nello stato islamico federato per evitare una dichiarazione di incostituzionalità della Sharia da parte della Corte Suprema dello stato federale, che è laico. E' accaduto nel caso di Safya Hussaini, nello stato del Sokoto, nel caso di Amina Lawal nello stato del Katsina e poi ancora recentemente nel caso di Jibrin Babaji, il ragazzo che il 23 settembre 2003 era stato condannato alla lapidazione per sodomia poi assolto il 21 marzo 2004 dall'Alta Corte della Sharia dello stato di Bauchi.
    La Sharia è stata introdotta dal 1999 in 12 stati del Nord del paese. L'incostituzionalità delle sue prescrizioni appare evidente, poiché la Carta Costituzionale della Nigeria afferma il principio di laicità dello stato.
    Per saperne di piu' : http://allafrica.com/stories/200404010304.html

    ITALIA. PERCHE' LA SETE DI MARCO PANNELLA
    2 aprile 2002: Marco Pannella, il Presidente di NtC, ha iniziato un'azione non violenta per il rispetto della legalità in Italia volta a consentire al Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi di poter esercitare autonomamente il potere di grazia. Marco Pannella ha iniziato oggi uno sciopero della fame che entro il fine settimana (3/4 aprile) si trasformerà in sciopero della sete.
    In Italia, come peraltro affermato da eminenti giuristi i cui pareri sono stati pubblicati insieme ad una lettera aperta di Pannella a Ciampi in una pagina a pagamento sul Corriere della Sera del 1° aprile, il Presidente della Repubblica è titolare di un autonomo potere di grazia rispetto al quale la controfirma del Ministro competente è un puro e semplice atto dovuto.
    Pannella è impegnato a consentire il pieno esercizio del potere presidenziale, contro una gestione partitocratica delle grazie. Pannella è partito dal caso del detenuto "noto" in Italia e non solo, Adriano Sofri, per affermare un principio di legalità che riguarda anche il detenuto "ignoto".
    Pannella continuerà infatti lo sciopero della fame e della sete fino a quando dalla Presidenza della Repubblica italiana giungeranno segnali di una riappropriazione del potere decisionale sulla grazia a Sofri.
    Per saperne di piu' : http://coranet.radicalparty.org/pressreview/print_right.php?func=detail&par=9369

    CINA. ESTRADATI DAL KIRGHIZISTAN E GIUSTIZIATI PER OMICIDIO
    31 marzo 2004: Rahmutulla Islayil e Arken Yakuf sono stati giustiziati nella città di Urumqi, nella regione dello Xinjiang, per l'omicidio, avvenuto in Kirghizistan, di un diplomatico cinese e del suo autista, ha riportato l'agenzia Xinhua senza precisare la data delle esecuzioni.
    Il 25 marzo, dopo aver respinto il loro appello, un'alta corte ha emesso l'ordine di esecuzione: i due potrebbero quindi essere stati giustiziati subito, visto che in Cina le esecuzioni vengono di norma effettuate immediatamente dopo l'ordine di esecuzione.
    Rahmutulla e Arken, cittadini cinesi appartenenti alla minoranza turcofona degli Uiguri, erano stati estradati dal Kirghizistan nel luglio 2002, e condannati a morte nel gennaio di quest'anno. Nel giugno 2002 avrebbero ucciso a Bishkek, capitale kirghiza, il diplomatico cinese Wang Jianping ed il suo autista.
    Il Kirghizistan confina con la regione cinese dello Xinjiang, in cui sono attivi separatisti uiguri che vorrebbero realizzare uno stato indipendente. Le autorità cinesi non hanno chiarito le ragioni che sarebbero alla base dei due omicidi, invece funzionari kirghizi li avevano collegati ai separatisti dello Xinjiang.
    La Cina giustizia ogni anno più persone di tutto il resto del mondo messo insieme. Il numero preciso delle esecuzioni viene tenuto nascosto dalle autorità come segreto di stato, tuttavia lo scorso 15 marzo il China Youth Daily ha riportato una dichiarazione di Chen Zhonglin, deputato al Congresso Nazionale del Popolo, secondo cui "ogni anno la Cina condanna a morte e subito dopo giustizia circa 10.000 persone".
    Per saperne di piu' : http://news.xinhuanet.com/english/2004-03/30/content_1392703.htm

    ARABIA SAUDITA. GRAZIATO ALL'ULTIMO SECONDO DAL PERDONO DEL PADRE DELLA VITTIMA
    29 marzo 2004: "Mi ero inginocchiato e avevo chinato il capo, pregando Dio che mi perdonasse e mi concedesse che la testa mi fosse mozzata al primo colpo di spada" racconta Abdul-Karim al-Ghoraid, 21 anni, che stava per essere decapitato il 26 marzo in una piazza della città di Tabuk.
    Improvvisamente dalla folla s'è levato il grido "Ti perdono". Era il padre della vittima, un amico che al-Ghoraid aveva ucciso cinque anni prima.
    Quel perdono -salutato dalla folla con balli e ringraziamenti a Dio- non solo ha graziato Abdul-Karim al-Ghoraid ma lo ha reso un uomo libero.
    L'Arabia Saudita interpreta rigidamente la legge islamica, che prescrive la pena di morte per omicidio, stupro, traffico di droga e rapina.
    Il perdono dei parenti delle vittime risparmia la vita del condannato. Perdono che può essere concesso anche a fronte di un risarcimento economico detto 'prezzo del sangue'.
    In questo caso il padre della vittima, Ayad bin Mohammad al-Sabr, ha rinunciato al risarcimento.
    Nell'anno in corso, NtC ha notizia di una sola esecuzione: il 1° marzo Dhafer Iqbal Qadhi Kalim, cittadino pakistano condannato per traffico di eroina, è stato decapitato nella città di Jeddah.
    Le esecuzioni nel 2002 sono state almeno 49, tra cui quella di una donna. Erano state 82 nel 2001.
    Per saperne di piu' : http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2004/03/29/wpard29.xml&sSheet=/news/2004/03/29/ixworld.html






    Rapisca, ti prego, o Signore,
    l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia
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    perché io muoia per amore dell'amor tuo,
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    00 12/04/2004 19:37
    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : PANNELLA: IL RISTABILIMENTO DELLA LEGALITÀ COSTITUZIONALE DIPENDE ADESSO DA BERLUSCONI
    2. NEWS FLASH: NTC ALLA COMMISSIONE DIRITTI UMANI DELL'ONU
    3. NEWS FLASH: CINA. UNDICI GIUSTIZIATI IN UNO STADIO
    4. NEWS FLASH: GIORDANIA. OTTO CONDANNE A MORTE PER L'OMICIDIO DI UN DIPLOMATICO USA
    5. NEWS FLASH: USA. LA CALIFORNIA VALUTA LA DECISIONE DELLA CORTE INTERNAZIONALE MENTRE IL TEXAS LA IGNORERA'
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    PANNELLA: IL RISTABILIMENTO DELLA LEGALITÀ COSTITUZIONALE DIPENDE ADESSO DA BERLUSCONI


    10 aprile 2004: "La mia iniziativa nonviolenta continua. A questo punto il ristabilimento della legalità costituzionale, dopo le prese di posizione del presidente della Repubblica, dipende dal presidente del Consiglio e dal governo," ha dichiarato ieri a Sky Tg 24 Marco Pannella, Presidente di Nessuno tocchi Caino, che ha ripreso lo sciopero della sete per affermare l'autonomo potere del Quirinale in materia di grazia.
    Nella notte tra l'8 e il 9, Pannella ha bevuto complessivamente circa 7 decilitri di bevande, intendendo in tal modo "corrispondere a quanto fatto nei confronti della mia iniziativa dal Presidente Ciampi"; subito dopo ha ripreso il suo sciopero della sete.
    "La Costituzione - ha detto Pannella a Sky Tg 24 - è molto chiara: incarica il presidente del Consiglio di proteggere un bene, l'unità di indirizzo del governo. Tutti sanno che Berlusconi ha detto che la grazia a Sofri è matura. Adesso invece la prospettiva che abbiamo di fronte è che Ciampi dovrà andare di fronte alla Consulta, sollevando un conflitto di attribuzione con un Guardasigilli che non vuole controfirmare un atto che il premier ritiene invece maturo". Il ministro della Giustizia, ha insistito Pannella, "fa parte di un governo e la legge 400 del 1988 ha ribadito che il presidente del Consiglio indirizza e coordina le iniziative dei ministri e può anche sospendere l'adozione dei loro atti sottoponendoli al Consiglio dei ministri". Berlusconi tuttavia finora non si è imposto su Castelli perché "teme il ricatto politico della Lega".
    Pannella ha cominciato lo sciopero della sete sei giorni fa, e otto giorni fa quello della fame.
    Per saperne di piu' : http://www.ilfoglio.it/articolo.php?idoggetto=16053

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    NTC ALLA COMMISSIONE DIRITTI UMANI DELL'ONU
    9 aprile 2004: Nessuno tocchi Caino con il Partito Radicale Transnazionale sarà presente ai lavori della Commissione diritti umani dell'ONU per rafforzare il sostegno alla risoluzione sulla pena di morte che quest'anno sarà presentata dall'Irlanda in qualità di Presidente di turno dell'UE.
    Per NtC due sono i punti qualificanti di questa risoluzione. Il primo laddove si afferma che "l'abolizione della pena di morte contribuisce all'innalzamento della dignità umana e al progressivo sviluppo dei diritti umani": il secondo laddove si chiede agli "stati mantenitori di abolire la pena di morte e nel frattempo di introdurre una moratoria delle esecuzioni capitali".
    A sostegno di tale risoluzione il 13 aprile interverrà in plenaria il Presidente d'Onore di NtC ed ex governatore dell'Illinois, George Ryan.
    Il 14 aprile, in partnership anche con la National Coalition of Criminal Defense Lawyers, e con il patrocinio della Commissione dell'UE, si svolgerà presso la sala XXV del Palais des Nations a Ginevra un briefing sul tema "Moratoria ONU delle esecuzioni capitali".
    Parteciperanno oltre a George Ryan, Elisabetta Zamparutti, tesoriere di NtC, John Wesley Hall, Segretario della NACDL, Speedy Rice Co Presidente del Comitato Affari internazionali della NACDL e membro del direttivo di NtC, Erping Zhang portavoce del Falun Gong e Wei Jinsheng, dissidente politico cinese.
    Un rafforzamento del sostegno ai principi affermati nella risoluzione sulla pena di morte che sarà approvata dalla Commissione diritti umani potrà contribuire a convincere l'UE a portare un testo analogo alla prossima Assemblea Generale dell'ONU.
    Per saperne di piu' : http://www.criminaljustice.org/public.nsf/FreeForm/PublicWelcome?OpenDocument

    CINA. UNDICI GIUSTIZIATI IN UNO STADIO
    8 aprile 2004: i condannati a morte sono stati mostrati agli spettatori, poi sono state lette le sentenze di conferma delle loro condanne, infine sono stati giustiziati.
    Le condanne capitali erano state emesse in origine dal Tribunale Intermedio del Popolo della città orientale di Wenzhou, per rapina a mano armata, omicidio e aggressione aggravata.
    Gli appelli erano stati respinti dall'Alta Corte di Zhejiang.
    E' nota l'identità di due soli giustiziati: Chen Yongfeng, 21 anni, condannato a morte per l'omicidio di 10 addetti alla raccolta dei rifiuti, e Zhao Airong, 35 anni, della provincia dell'Hubei, condannato per aver ucciso con il veleno per topi l'amante della sua ex fidanzata.
    Il paese giustizia ogni anno più persone di tutto il resto del mondo messo insieme. Il numero preciso delle esecuzioni viene tenuto nascosto dalle autorità in quanto segreto di stato, tuttavia lo scorso 15 marzo il China Youth Daily ha riportato una dichiarazione di Chen Zhonglin, deputato al Congresso Nazionale del Popolo, secondo cui "ogni anno la Cina condanna a morte e subito dopo giustizia circa 10.000 persone".
    Per saperne di piu' : http://www.thecouriermail.news.com.au/common/story_page/0,5936,9225124%255E1702,00.html

    GIORDANIA. OTTO CONDANNE A MORTE PER L'OMICIDIO DI UN DIPLOMATICO USA
    6 aprile 2004: Salem Saad bin Sweid, libico, e Yasser Friehat, giordano, erano i soli presenti in aula.
    Gli altri sei, tra cui Ahmad Fadheel al-Khalayleh, meglio conosciuto come Abu Musab Zarqawi, sono stati condannati in absentia.
    Le condanne sono state emesse dal giudice Fawaz al-Baqour del Tribunale per la Sicurezza dello Stato, per l'omicidio del diplomatico Usa Laurence Foley, avvenuto nell'ottobre 2002.
    Zarqawi, che avrebbe pianificato l'omicidio, era già stato condannato a morte in absentia lo scorso anno per aver organizzato altri attentati contro cittadini occidentali.
    In Giordania vige un codice penale di ispirazione napoleonica che prevede l'impiccagione per omicidio premeditato particolarmente cruente, traffico di armi e stupefacenti, attività terroristiche e stupro.
    Nel 2004, NtC ha contato 11 condanne a morte ed una esecuzione.
    Il 1° marzo è stata infatti impiccata Ibtisam H., una donna di 24 anni, per l'omicidio premeditato di due bambini, avvenuto nel 2003.
    Nel 2002 vi sono state almeno 14 esecuzioni, tra cui quella di una donna. Nel 2001 almeno nove.
    Per saperne di piu' : http://www.aljazeera.com/cgi-bin/news_service/middle_east_full_story.asp?service_id=1331

    USA. LA CALIFORNIA VALUTA LA DECISIONE DELLA CORTE INTERNAZIONALE MENTRE IL TEXAS LA IGNORERA'
    6 aprile 2004: la Corte Internazionale di Giustizia, principale organo giudiziario dell'Onu, il 31 marzo ha ordinato agli Usa di rivedere i casi di 51 cittadini messicani, rinchiusi nei bracci della morte di 10 stati dell'Unione.
    La Corte ha stabilito che gli Usa hanno violato la Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari del 1963, non informando gli imputati del loro diritto all'assistenza legale da parte del proprio consolato.
    L'Attorney General della California, Bill Lockyer, sta valutando in che modo la decisione inciderà sui casi dei cittadini messicani rinchiusi nel braccio della morte dello stato.
    I messicani nel braccio della morte sono 28, ma due non rientrano nella decisione della corte: uno perché in possesso della doppia cittadinanza, l'altro perché informato dei propri diritti stabiliti dalla Convenzione di Vienna.
    In Texas invece l'ufficio del governatore Rick Perry ha dichiarato che la decisione della Corte non sarà applicata ai 16 condannati a morte messicani dello stato.
    "Il Governatore rispetta il diritto della Corte ad esprimere un'opinione, tuttavia essa non ha alcuna autorità nello stato del Texas", ha detto Robert Black, portavoce del Governatore, aggiungendo che "questa decisione non sarà applicata nel nostro stato, a meno che non ci venga ordinato dal governo federale".
    Il Texas guida la classifica Usa per numero di esecuzioni: 321, effettuate da quando nel 1982 lo stato ha ripreso le esecuzioni, sei anni dopo la reintroduzione a livello nazionale della pena di morte.
    Dal 1976, anno di reintroduzione della pena capitale negli Usa, sono stati giustiziati nell'Unione 21 cittadini stranieri.
    La Corte Internazionale di Giustizia è stata istituita dopo la Seconda Guerra Mondiale per dirimere le controversie tra stati, e le sue decisioni sono definitive ed inappellabili.
    Per saperne di piu' : http://www.deathpenaltyinfo.org/article.php?did=949&scid=64







    Rapisca, ti prego, o Signore,
    l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia
    da tutte le cose che sono sotto il cielo,
    perché io muoia per amore dell'amor tuo,
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    Età: 45
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    00 17/04/2004 15:14
    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : MALAWI. IL PRESIDENTE COMMUTA LE CONDANNE A MORTE DI 79 PRIGIONIERI
    2. NEWS FLASH: BANGLADESH. 14 CONDANNE A MORTE IN TRE GIORNI
    3. NEWS FLASH: TERRORISMO: PERQUISIZIONI IN AMBIENTI DISSIDENTI IRANIANI
    4. NEWS FLASH: AUTORITA' PALESTINESE. TRE CONDANNE CAPITALI A GAZA
    5. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    MALAWI. IL PRESIDENTE COMMUTA LE CONDANNE A MORTE DI 79 PRIGIONIERI
    9 aprile 2004: il Presidente Bakili Muluzi ha commutato 79 condanne a morte, liberando inoltre 320 prigionieri che, secondo quanto riferito dal portavoce delle carceri Smart Malino, sono stati rilasciati immediatamente.

    "Si tratta di persone che hanno tenuto una buona condotta e di malati in fase terminale", ha aggiunto Malino, precisando che non si tratta di persone condannate per reati capitali.
    Con la commutazione decisa il giorno di Pasqua, nel braccio della morte del Malawi restano circa 20 persone. Tra loro il deputato dell'opposizione Nasser Kara, condannato all'impiccagione lo scorso 4 febbraio per l'omicidio del suo autista, Alex Mbewe, avvenuto il 6 marzo 2002. Quella di Kara è l'unica condanna capitale di cui NtC abbia avuto notizia nel 2004. Nel 2003 ve ne erano state due, pronunciate il 10 marzo dall'Alta Corte nei confronti di Bright Kachala e Winikesi Kaluwa per l'omicidio di un turista tedesco.
    Il 23 luglio 1997, il Presidente Muluzi, salito al potere nel 1994 ed ora al termine del suo secondo mandato, aveva commutato tutte le condanne a morte emesse fino ad allora e da quella data non si sono registrate esecuzioni nel paese.
    In Malawi, il cui sistema legale si basa sulla Common Law inglese e su norme consuetudinarie, la pena di morte è prevista per i reati di omicidio, stupro, tradimento, rapina a mano armata e furto aggravato.
    Per saperne di piu' : http://www.nationmalawi.com/articles.asp?articleID=7838

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    BANGLADESH. 14 CONDANNE A MORTE IN TRE GIORNI
    13 aprile 2004: le condanne sono state emesse in cinque casi distinti, tutte per omicidio. Arshad Hawlader, 30 anni, è stato condannato a morte il 10 aprile da un tribunale del distretto di Baribal, per l'omicidio della moglie, avvenuto il 25 maggio 2001.
    Mohammed Kamruzzaman e Mohammed Moshiur Rahman sono stati condannati a morte l'11 aprile a Dhaka, in un processo per direttissima, per aver ucciso a coltellate il loro datore di lavoro Iqramul Islam Bhuiyan, il 29 giugno 2003. I due imputati avrebbero ammesso l'omicidio, realizzato per vendicarsi di un mancato pagamento.
    Sempre l'11 aprile, Rashed e Joynul Haq sono stati condannati a morte da un Tribunale Metropolitano di Dhaka, per l'omicidio di Amirul Islam. In seguito ad una lite, i due avrebbero sequestrato Islam minacciandolo con una pistola, per poi ucciderlo, l'8 maggio 1996.
    Nello stesso giorno, Anisur Rahman Sheikh, 35 anni, è stato condannato a morte dal tribunale del distretto di Bagerhat per l'omicidio del figlio, nato 21 giorni prima.
    Per l'accusa Anisur avrebbe avuto una lunga relazione con una donna, Sheuli Begum, da cui sarebbe nato il bambino. Gli anziani del villaggio di Pingoria, nel distretto di Kachua, avrebbero quindi deciso che Anisur dovesse sposare la donna. Tuttavia, il 16 novembre 1998, Anisur si sarebbe recato a casa dei suoceri ed avrebbe strangolato il bambino.
    Il 12 aprile, otto persone sono state condannate a morte a Barisal, in un processo per direttissima.
    Solo Selim Kazi e Zakir Mridha erano presenti in aula, mentre Mamun Kazi, Suman Kazi, Kalam Mridha, Kuddus Mridha, Samir e Badal sono stati condannati in absentia.
    Sono stati tutti giudicati colpevoli dell'omicidio di Zahirul Islam Zaheer, cassiere della stazione dei bus di Patuakhali, in seguito al diverbio sorto sull'ammontare di un pagamento.
    Il 3 giugno 1999, gli otto avrebbero inseguito Zaheer per poi ferirlo gravemente a coltellate. Portato d'urgenza in ospedale a Patuakhali, lì Zaheer era morto.
    Quest'anno Nessuno tocchi Caino ha finora registrato in Bangladesh una sola esecuzione: il 9 marzo Abdul Motaleb è stato impiccato nella prigione di Comilla, per lo stupro e l'omicidio di una bambina di sette anni, Nilufer, avvenuti il 5 agosto 1995 nel villaggio di Bagdi, distretto di Narsingdi.
    Nel 2002 c'è stata una sola esecuzione e le condanne a morte sono state 80, mentre nel 2001, anno in cui sono riprese le esecuzioni dopo tre anni di sospensione di fatto, le impiccagioni sono state tre.
    La pena di morte è prevista per l'omicidio, la sedizione, il traffico di droga e le aggressioni con acidi. Di queste ultime sono frequenti vittime le donne, da parte di amanti traditi o di nemici della loro famiglia. Nel paese, il cui sistema giuridico si basa sulla Common Law, i metodi di esecuzione sono l'impiccagione e la fucilazione.
    Per saperne di piu' : http://www.matamat.com/fullstory.php?gd=37&cd=2004-04-12

    TERRORISMO: PERQUISIZIONI IN AMBIENTI DISSIDENTI IRANIANI
    14 aprile 2004: sulle decine di perquisizioni in corso a Roma e in altre città italiane "in ambienti vicini a dissidenti iraniani", Sergio D'Elia, Segretario di NtC, ha emesso la seguente dichiarazione:
    "Non è seria la lotta italiana al terrorismo internazionale se l'obiettivo di questa lotta sono i dissidenti iraniani che vivono in Italia. Conosco molti di coloro che sono stati perquisiti e tra loro anche rappresentanti dei Mujahedin del Popolo. So bene che non fanno parte di un'organizzazione gandhiana (come non erano gandhiani i partigiani della resistenza italiana), ma so anche che certamente non sono, comunque non sono più, semmai lo fossero stati, un'organizzazione terroristica. E' ingiusto che il loro nome figuri ancora nella lista nera europea del terrorismo al pari di Al Qaeda. Finchè vi figurerà, quella lista non sarà la lista del terrorismo ma la lista della vergogna europea, la foglia di fico che copre lo scandalo di una Europa che, in nome di un generico e inconcludente dialogo con Teheran sui diritti umani, continua a fare affari con un regime tra i più sanguinari. Un regime che, tanto per fare un esempio, nel mondo è secondo solo alla Cina quanto a numero di !
    esecuzioni capitali. Non oso pensare che dopo averli ospitati in Italia e protetti come rifugiati politici - eppure anche qui perseguitati e uccisi dal regime iraniano -, l'Italia ora voglia consegnare i Mujahedin all'Iran... Magari in cambio di una soluzione iraniana di alcuni problemi (anche italiani) in Iraq, dove appare sempre più evidente che l'Iran non è parte della soluzione, ma è parte del problema."
    Per saperne di piu' : http://www.iran-e-azad.org/

    AUTORITA' PALESTINESE. TRE CONDANNE CAPITALI A GAZA
    13 aprile 2004: Ihab Abu Al Umrein, 24 anni, Rami Juha, 24, e Abdelfatah Samur, 22, sono stati condannati a morte nella città di Gaza per l'omicidio e lo stupro di Mayada Abu Lamadi , una ragazza di 15 anni.
    Per la polizia la giovane sarebbe stata rapita lo scorso 25 settembre dopo l'uscita dalla scuola, portata in una casa disabitata, stuprata e strangolata. Due giorni dopo il cadavere era stato ritrovato nella discarica del campo profughi di Shati, appena fuori la città di Gaza. I 4 possono presentare appello contro le condanne.
    Tutte le sentenze capitali, per essere eseguite, necessitano dell'approvazione del presidente dell'Autorità Palestinese Yasser Arafat.
    Le esecuzioni legali nel 2002 sono state tre, tutte per omicidio, mentre le condanne a morte almeno 12. Nel 2001 le esecuzioni legali sono state due.
    Organizzazioni palestinesi per i diritti umani stimano che dal 1994, anno di istituzione dell'AP, al 2002, oltre 190 palestinesi sono stati incarcerati nelle prigioni della Striscia di Gaza con l'accusa di essere dei collaboratori di Israele. Alcuni di loro, condannati dopo processi durati solo poche ore, sono stati giustiziati dai plotoni di esecuzione della polizia di Arafat.
    Per saperne di piu' : http://www.haaretzdaily.com/hasen/spages/414936.html







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    00 26/04/2004 10:45
    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : ONU. COMMISSIONE DIRITTI UMANI APPROVA RISOLUZIONE CONTRO PENA DI MORTE
    2. NEWS FLASH: ONU. L'INDIA RETTIFICA IN ASTENSIONE VOTO CONTRARIO ALLA RISOLUZIONE, NTC SCRIVE AD OBASANJO PER DISAPPROVARE IL VOTO DELLA NIGERIA
    3. NEWS FLASH: ONU. PRIMO ATTO DELL'IRAQ SENZA SADDAM, SOSTIENE A GINEVRA LA RISOLUZIONE PER UNA MORATORIA ONU DELLE ESECUZIONI
    4. NEWS FLASH: ONU. EX GOVERNATORE RYAN CHIEDE MORATORIA MONDIALE DELLE ESECUZIONI
    5. NEWS FLASH: ITALIA. INCONTRO RYAN-FORMIGONI, SOSPENDERE CONDANNE CAPITALI
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    ONU. COMMISSIONE DIRITTI UMANI APPROVA RISOLUZIONE CONTRO PENA DI MORTE
    21 aprile 2004: per l'ottavo anno consecutivo la Commissione ha approvato la risoluzione contro la pena di morte e per una moratoria delle esecuzioni capitali.

    La risoluzione, approvata con 28 voti a favore, 19 contrari e 6 astensioni, è stata presentata dall'Irlanda quale presidente di turno dell'Unione Europea. L'anno scorso avevano votato a favore 24 paesi contro 18, si erano astenuti in 10, mentre uno era assente al momento del voto.
    I paesi che hanno cambiato posizione di voto decidendo quest'anno di votare a favore sono il Bhutan e il Gabon. Il Bhutan aveva votato contro nel 1997 e nel 1998 e si era astenuto nel 1999. Il 20 marzo 2004 il Re del Bhutan aveva abolito con un decreto la pena di morte. Il Gabon, un paese abolizionista di fatto, si era invece astenuto nel 1997 e nel 2003.
    Anche la Repubblica di Corea, paese mantenitore, ha fatto un passo in avanti: è passata da un voto contrario all'astensione. I cosponsors sono 76, mentre l'anno scorso erano 75.
    Sul voto di Ginevra, Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, ha dichiarato:
    "L'approvazione da parte della Commissione diritti umani dell'ONU, per l'ottavo anno consecutivo, della risoluzione contro la pena di morte segna la piena maturità di questa iniziativa che attende ora solo il passaggio alla Assemblea Generale dell'Onu per una acquisizione definitiva del 'no' alla pena di morte - attraverso una moratoria delle esecuzioni - da parte della Comunità internazionale."
    Per saperne di piu' : http://www.cbsnews.com/stories/2004/04/21/world/main612981.shtml

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    ONU. L'INDIA RETTIFICA IN ASTENSIONE VOTO CONTRARIO ALLA RISOLUZIONE, NTC SCRIVE AD OBASANJO PER DISAPPROVARE IL VOTO DELLA NIGERIA
    21 aprile 2004: l'India ha rettificato il proprio voto sulla risoluzione contro la pena di morte approvata oggi dalla Commissione dell'Onu per i Diritti Umani, cambiandolo da contrario in astensione. E' accaduto in seguito a un intervento della delegazione di NtC a Ginevra nei confronti della delegazione indiana alla quale è stato ricordato il comportamento di voto dell'India negli anni precedenti (si era sempre astenuta) e l'assicurazione da parte del Vice Ministro degli Esteri, Deepa Wadhwa, che il suo paese avrebbe confermato anche per il 2004 un voto di astensione. L'India ha rettificato il proprio voto contrario in astensione trasmettendo una nota al Segretariato della Commissione diritti umani.
    Il risultato finale del voto sulla risoluzione è stato dunque di 28 voti a favore, 19 contrari e 6 astensioni.
    Sorprendente è stato invece il voto contrario della Nigeria rispetto al quale Nessuno tocchi Caino ha oggi inviato una nota di disapprovazione al Presidente Olusegun Obasanjo per quanto stava accadendo a Ginevra. "La posizione espressa dalla delegazione nigeriana alla Commissione diritti umani è in grave contrasto con l'impegno personale contro la pena di morte e a favore di una moratoria internazionale che lei ci ha direttamente e pubblicamente espresso," è scritto in una lettera firmata da Sergio D'Elia, Segretario di NtC, e da Marco Cappato, parlamentare europeo della Lista Bonino.
    Anche il voto della Sierra Leone è contrario alle aspettative poiché a seguito di una missione di Nessuno tocchi Caino e Non c'è Pace senza Giustizia nell'agosto scorso, il Governo aveva dato istruzione per un voto favorevole alla risoluzione pro moratoria in sede ONU.
    Per saperne di piu' :

    ONU. PRIMO ATTO DELL'IRAQ SENZA SADDAM, SOSTIENE A GINEVRA LA RISOLUZIONE PER UNA MORATORIA ONU DELLE ESECUZIONI
    23 aprile 2004: la risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali in vista dell'abolizione definitiva della pena di morte, approvata dalla Commissione diritti umani dell'ONU, è stata co-sponsorizzata da un numero record di paesi: 76. Non si era mai registrato un numero così alto di co-sponsor. Quest'anno per la prima volta hanno firmato Samoa, Kiribati e Iraq. In questo modo sono divenuti complessivamente 92 i paesi che dal 1997 (primo anno in cui la risoluzione è stata presentata e approvata) ad oggi hanno negli anni deciso di co-sponsorizzare la risoluzione pro moratoria in ambito ONU, il che stabilisce un principio ormai inequivocabile: che la pena di morte è questione che attiene ai diritti umani.
    "Il caso dell'Iraq è clamoroso - ha dichiarato Sergio D'Elia, Segretario di NtC - e prova ancora una volta come in molti paesi la soluzione definitiva del problema, più che alla lotta contro la pena di morte, attiene alla lotta per la democrazia, per i diritti umani e lo stato di diritto. Il solo fatto che in Iraq non ci sia più Saddam ha comportato che nel paese l'applicazione della pena di morte sia stata sospesa e che in sede internazionale l'Iraq si sia espresso per una moratoria delle esecuzioni capitali."
    Nel suo "Rapporto 2004 sulla pena di morte nel mondo" di prossima pubblicazione, NtC ha registrato almeno 113 esecuzioni in Iraq nel 2003, la maggior parte delle quali effettuate a seguito di processi sommari e avvenute tutte fino al 9 aprile, giorno della caduta del regime di Saddam Hussein. Da allora, l'applicazione della pena di morte in Iraq è stata sospesa dall'Autorità Provvisoria della Coalizione, sebbene sia rimasta nelle leggi del paese e ci siano molte probabilità di una sua re-introduzione nella nuova costituzione.
    Per saperne di piu' :

    ONU. EX GOVERNATORE RYAN CHIEDE MORATORIA MONDIALE DELLE ESECUZIONI
    19 aprile 2004: un pressante appello per una moratoria internazionale delle esecuzioni capitali e' stato rivolto dall'ex Governatore dell'Illinois ed attuale Presidente d'Onore di NtC, George Ryan,
    intervenuto alla Commissione Onu per i diritti umani, in corso a Ginevra.
    ''L'ho fatto perche' il sistema della pena capitale del mio stato era - ed e' ancora - guasto, razzista ed impreciso (...). Su scala mondiale la situazione non e' migliore e in molti paesi e' anche peggio'', ha detto Ryan, noto per aver commutato in ergastolo la pena di 167 condannati a morte del suo stato.
    ''Nel nome dei diritti umani, dell'etica e della clemenza, perche' non fermare la macchina della pena capitale per studiarne l'accuratezza, l'imparzialita' e gli errori?'', ha chiesto Ryan, prendendo la parola per il Partito Radicale Transnazionale. Per Ryan e' quindi giunta l'ora di rafforzare il processo per l'abolizione della pena capitale con una moratoria stabilita dall'Assemblea Generale dell'Onu.
    Per saperne di piu' : http://coranet.radicalparty.org/pressreview/print_right.php?func=detail&par=9693

    ITALIA. INCONTRO RYAN-FORMIGONI, SOSPENDERE CONDANNE CAPITALI
    20 aprile 2004: una moratoria universale, cioe' una sospensione delle condanne a morte in tutti i Paesi membri dell'Onu, e' il primo passo per abolire la pena capitale. Lo hanno ribadito il Presidente Onorario di NtC George Ryan ed il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, incontrandosi oggi.
    E'' stato accompagnato nella sua visita a Formigoni dal capogruppo regionale dei Radicali Alessandro Litta Modignani e dalla Tesoriera di NtC, Elisabetta Zamparutti.
    In particolare si è discusso di un nuovo progetto dell'Associazione per fare in modo che a presentare una risoluzione per la moratoria all'Assemblea Generale dell'Onu siano quei paesi africani che si sono mostrati piu' sensibili a questo tema, come Senegal, Kenya, Nigeria, Mali, Zambia e Ghana.
    ''E' un progetto - ha spiegato Litta - affinché da quei paesi parta la richiesta di moratoria che l'anno scorso gli stati europei non hanno avuto il coraggio di presentare alle Nazioni Unite''.
    ''Quando ero governatore dell'Illinois ho capito quanto fosse importante la moratoria - ha detto Ryan - per cercare di rompere con un sistema che e' minato alle sue radici''.
    ''Ryan - ha proseguito Formigoni - ha saputo con coraggio prendere decisioni politiche coerenti con le sue posizioni e con il rispetto della vita umana. Io ho confermato il mio sostegno e mi muovero' perche' queste iniziative abbiano il massimo consenso possibile''.







    Rapisca, ti prego, o Signore,
    l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia
    da tutte le cose che sono sotto il cielo,
    perché io muoia per amore dell'amor tuo,
    come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.
    (San Francesco d'Assisi)



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    00 04/05/2004 17:25
    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : NTC DEDICA IL RAPPORTO 2004 SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO AL PRESIDENTE DELLO ZAMBIA MWANAWASA
    2. NEWS FLASH: AFGHANISTAN. PRIMA ESECUZIONE DALLA CADUTA DEI TALEBANI
    3. NEWS FLASH: TAGIKISTAN. LA PENA DI MORTE POTREBBE ESSERE PRESTO SOSPESA
    4. NEWS FLASH: IRAQ. PROCESSO A SADDAM SOLO TRA DIVERSI MESI
    5. NEWS FLASH: USA. IL FALUN GONG INTENTA CAUSA CONTRO MINISTRO CINESE
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    NTC DEDICA IL RAPPORTO 2004 SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO AL PRESIDENTE DELLO ZAMBIA MWANAWASA


    29 aprile 2004: Nessuno tocchi Caino, la campagna internazionale per una moratoria universale delle esecuzioni capitali in vista dell'abolizione definitiva, ha deciso di dedicare il Rapporto 2004 sulla pena di morte nel mondo al Presidente dello Zambia Mwanawasa per aver deciso di commutare le condanne a morte di 44 soldati condannati nel 1999 per tradimento e per aver dichiarato che la pena di morte è "inumana" e non dovrebbe essere mantenuta nelle leggi dello Zambia, rendendo noto che il suo governo avrebbe formalmente chiesto l'abolizione.
    Mwanawasa ha inoltre detto di non voler firmare alcun ordine di esecuzione finché sarà Presidente, una decisione che per Nessuno tocchi Caino rappresenta l'introduzione di una moratoria politica delle esecuzioni capitali.
    Negli anni precedenti il Rapporto di Nessuno tocchi Caino è stato dedicato al Papa Giovanni Palo II (2000), al Governatore dell'Illinois George Ryan (2001), al Presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo (2002) e al Presidente del Kenya Mwai Kibaki (2003).
    Per saperne di piu' : http://www.nessunotocchicaino.it/

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    AFGHANISTAN. PRIMA ESECUZIONE DALLA CADUTA DEI TALEBANI
    27 aprile 2004: Abdullah Shah, ex comandante militare, è stato giustiziato il 20 aprile con un colpo d'arma da fuoco alla nuca. Si tratta della prima esecuzione ufficiale nel paese dalla caduta del regime islamico dei Talebani, avvenuta nel novembre 2001.
    Il governo di Kabul non ne aveva però data notizia, e l'avvenuta esecuzione si è appresa solo oggi, per il tramite di una lettera di protesta di Amnesty International.
    L'esecuzione è stata effettuata nel carcere di Pul-e-Charkhi, nella zona orientale della capitale, alla presenza di rappresentanti della polizia afghana e dell'ufficio del Procuratore Generale, ha detto Abdul Mahmood Daqiq, direttore dell'ufficio stesso.
    Shah era stato riconosciuto colpevole nell'ottobre 2002 dell'omicidio di più di 20 persone, comprese una delle sue mogli ed una figlia.
    "Sebbene a malincuore, il presidente Hamid Karzai ha firmato l'ordine di esecuzione", ha detto Jawed Ludin, portavoce del leader afgano. "In precedenza il Presidente ha commutato due condanne a morte, ma in questo caso i crimini commessi erano talmente gravi che non ha avuto scelta".
    Nessuno tocchi Caino ha notizia di due persone condannate a morte quest'anno in Afghanistan: il 10 febbraio un tribunale di Kabul ha condannato a morte due cittadini afgani, Zia Ahmad e Abdul Nabi, per l'omicidio di Bettina Goislard, 29 anni, operatrice francese dello staff Onu. I due, attualmente in attesa del processo d'appello, avrebbero ucciso la donna con armi da fuoco, il 16 novembre 2003. Nel 2002 è stata emessa nel paese una sola condanna a morte. Nel 2001, ultimo anno di regime dei Talebani, le esecuzioni sono state almeno 68, molte delle quali effettuate in pubblico.
    Per saperne di piu' : http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/3666215.stm

    TAGIKISTAN. LA PENA DI MORTE POTREBBE ESSERE PRESTO SOSPESA
    30 aprile 2004: il presidente del Tagikistan, Imomali Rakhmonov, ha detto che il paese sta per sospendere la pena di morte, rendendo l'Uzbekistan l'unico dei cinque stati centro-asiatici dell'ex Unione Sovietica a praticare la pena capitale.
    Il Presidente ha fatto l'annuncio durante un discorso in Parlamento, senza però rendere noto quando la moratoria entrerà in vigore né per quanto tempo sarà applicata.
    Il Tagikistan esegue le condanne capitali tramite plotone. Quest'anno sono state emesse due condanne a morte: il 19 febbraio, nei confronti di O. Alimardonov e K. Laqayev. I due sono stati condannati per l'omicidio di U. Safarov, avvenuto il 21 novembre 2001. Le condanne a morte nel 2003 sono state almeno 34. Il 1° luglio dello scorso anno, su proposta del Presidente, il Parlamento ha emendato il codice penale abolendo la pena di morte per le donne e i minori di 18 anni. La nuova legge, entrata in vigore ad agosto, ha ridotto anche il numero di reati capitali da 15 a 5, ossia: omicidio premeditato e aggravato, stupro con circostanze aggravanti, atti terroristici, genocidio e reati compiuti con armi chimiche, nucleari o biologiche.
    Per saperne di piu' : http://www.itar-tass.com/eng/level2.html?NewsID=765632&PageNum=0

    IRAQ. PROCESSO A SADDAM SOLO TRA DIVERSI MESI
    26 aprile 2004: è improbabile che Saddam Hussein venga processato nei prossimi mesi, dal momento che "la necessità di scegliere i giudici e di trovare una sede adatta, ha causato un ritardo nei tempi di istituzione del tribunale speciale iracheno per i crimini commessi contro l'umanità", ha detto il giudice Dara Noor al-Din, incaricato di preparare il processo cui sara' sottoposto l'ex dittatore iracheno.
    Tra i motivi del ritardo, anche le denunce dell'associazione Human Rights Watch, secondo cui le norme del Consiglio di Governo provvisorio iracheno che hanno sancito la nascita del tribunale ''non sono sufficienti per assicurare un processo legittimo e credibile''.
    Le norme non consentono di assegnare il processo ad un giudice non iracheno, tuttavia al-Din ha sottolineato come i magistrati del paese non possiedano esperienza in materia di processi su gravi crimini come quelli commessi nella ex Jugoslavia, in Ruanda e nella Sierra Leone'', per cui "un certo numero di giudici iracheni potrebbe seguire dei corsi preparatori".
    Nel paese l'applicazione della pena capitale è stata sospesa dall'Autorità Provvisoria della Coalizione, ma se dovesse riprendere con il trasferimento dei poteri del 30 giugno, ''Saddam Hussein, se giudicato colpevole, potrebbe essere condannato a morte'', ha detto al-Din, osservando però che ''forse sarebbe meglio non tornare a comminare la pena di morte'', facendo riferimento alle pressioni esercitate da organizzazioni per la difesa dei diritti umani e da organismi internazionali.
    Nel suo "Rapporto 2004 sulla pena di morte nel mondo" di prossima pubblicazione, NtC ha registrato almeno 113 esecuzioni in Iraq nel 2003, la maggior parte delle quali effettuate a seguito di processi sommari e avvenute tutte fino al 9 aprile, giorno della caduta del regime di Saddam Hussein. Da allora, l'applicazione della pena di morte in Iraq è stata sospesa dall'Autorità Provvisoria della Coalizione, sebbene sia rimasta nelle leggi del paese e ci siano molte probabilità di una sua re-introduzione nella nuova costituzione.
    Per saperne di piu' : http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/3653591.stm

    USA. IL FALUN GONG INTENTA CAUSA CONTRO MINISTRO CINESE
    22 aprile 2004: membri del movimento spirituale Falun Gong hanno intentato causa, presso un tribunale federale Usa, contro il ministro per il commercio cinese, Bo Xilai, per genocidio e tortura. Prima di divenire Ministro per il Commercio nello scorso febbraio, Bo, in questi giorni a Washington con una delegazione cinese guidata dal vice premier Wu Yi, per tre anni è stato governatore della provincia di Liao Ning, sede del campo per lavori forzati di Masanjia e di tre ospedali psichiatrici.
    Durante il suo mandato, "Bo è stato uno tra i più attivi persecutori dei praticanti del Falun Gong, rendendosi responsabile di arresti, detenzioni, torture ed esecuzioni arbitrarie ed illegittime", è scritto nella denuncia.
    Per il Falun Gong, Bo sarebbe quindi colpevole di genocidio, definito dal diritto internazionale come "azioni finalizzate all'eliminazione, completa o parziale, di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso".
    La Cina giustizia ogni anno più persone di tutto il resto del mondo messo insieme. Il numero preciso delle esecuzioni viene tenuto nascosto dalle autorità in quanto segreto di stato, tuttavia lo scorso 15 marzo il China Youth Daily ha riportato una dichiarazione di Chen Zhonglin, deputato al Congresso Nazionale del Popolo, secondo cui "ogni anno la Cina condanna a morte e subito dopo giustizia circa 10.000 persone".
    Per saperne di piu' : http://www.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=8535







    Rapisca, ti prego, o Signore,
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    perché io muoia per amore dell'amor tuo,
    come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.
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    00 04/05/2004 17:26
    Contenuti del numero:

    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : NTC DEDICA IL RAPPORTO 2004 SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO AL PRESIDENTE DELLO ZAMBIA MWANAWASA
    2. NEWS FLASH: AFGHANISTAN. PRIMA ESECUZIONE DALLA CADUTA DEI TALEBANI
    3. NEWS FLASH: TAGIKISTAN. LA PENA DI MORTE POTREBBE ESSERE PRESTO SOSPESA
    4. NEWS FLASH: IRAQ. PROCESSO A SADDAM SOLO TRA DIVERSI MESI
    5. NEWS FLASH: USA. IL FALUN GONG INTENTA CAUSA CONTRO MINISTRO CINESE
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    NTC DEDICA IL RAPPORTO 2004 SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO AL PRESIDENTE DELLO ZAMBIA MWANAWASA


    29 aprile 2004: Nessuno tocchi Caino, la campagna internazionale per una moratoria universale delle esecuzioni capitali in vista dell'abolizione definitiva, ha deciso di dedicare il Rapporto 2004 sulla pena di morte nel mondo al Presidente dello Zambia Mwanawasa per aver deciso di commutare le condanne a morte di 44 soldati condannati nel 1999 per tradimento e per aver dichiarato che la pena di morte è "inumana" e non dovrebbe essere mantenuta nelle leggi dello Zambia, rendendo noto che il suo governo avrebbe formalmente chiesto l'abolizione.
    Mwanawasa ha inoltre detto di non voler firmare alcun ordine di esecuzione finché sarà Presidente, una decisione che per Nessuno tocchi Caino rappresenta l'introduzione di una moratoria politica delle esecuzioni capitali.
    Negli anni precedenti il Rapporto di Nessuno tocchi Caino è stato dedicato al Papa Giovanni Palo II (2000), al Governatore dell'Illinois George Ryan (2001), al Presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo (2002) e al Presidente del Kenya Mwai Kibaki (2003).
    Per saperne di piu' : http://www.nessunotocchicaino.it/

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    AFGHANISTAN. PRIMA ESECUZIONE DALLA CADUTA DEI TALEBANI
    27 aprile 2004: Abdullah Shah, ex comandante militare, è stato giustiziato il 20 aprile con un colpo d'arma da fuoco alla nuca. Si tratta della prima esecuzione ufficiale nel paese dalla caduta del regime islamico dei Talebani, avvenuta nel novembre 2001.
    Il governo di Kabul non ne aveva però data notizia, e l'avvenuta esecuzione si è appresa solo oggi, per il tramite di una lettera di protesta di Amnesty International.
    L'esecuzione è stata effettuata nel carcere di Pul-e-Charkhi, nella zona orientale della capitale, alla presenza di rappresentanti della polizia afghana e dell'ufficio del Procuratore Generale, ha detto Abdul Mahmood Daqiq, direttore dell'ufficio stesso.
    Shah era stato riconosciuto colpevole nell'ottobre 2002 dell'omicidio di più di 20 persone, comprese una delle sue mogli ed una figlia.
    "Sebbene a malincuore, il presidente Hamid Karzai ha firmato l'ordine di esecuzione", ha detto Jawed Ludin, portavoce del leader afgano. "In precedenza il Presidente ha commutato due condanne a morte, ma in questo caso i crimini commessi erano talmente gravi che non ha avuto scelta".
    Nessuno tocchi Caino ha notizia di due persone condannate a morte quest'anno in Afghanistan: il 10 febbraio un tribunale di Kabul ha condannato a morte due cittadini afgani, Zia Ahmad e Abdul Nabi, per l'omicidio di Bettina Goislard, 29 anni, operatrice francese dello staff Onu. I due, attualmente in attesa del processo d'appello, avrebbero ucciso la donna con armi da fuoco, il 16 novembre 2003. Nel 2002 è stata emessa nel paese una sola condanna a morte. Nel 2001, ultimo anno di regime dei Talebani, le esecuzioni sono state almeno 68, molte delle quali effettuate in pubblico.
    Per saperne di piu' : http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/3666215.stm

    TAGIKISTAN. LA PENA DI MORTE POTREBBE ESSERE PRESTO SOSPESA
    30 aprile 2004: il presidente del Tagikistan, Imomali Rakhmonov, ha detto che il paese sta per sospendere la pena di morte, rendendo l'Uzbekistan l'unico dei cinque stati centro-asiatici dell'ex Unione Sovietica a praticare la pena capitale.
    Il Presidente ha fatto l'annuncio durante un discorso in Parlamento, senza però rendere noto quando la moratoria entrerà in vigore né per quanto tempo sarà applicata.
    Il Tagikistan esegue le condanne capitali tramite plotone. Quest'anno sono state emesse due condanne a morte: il 19 febbraio, nei confronti di O. Alimardonov e K. Laqayev. I due sono stati condannati per l'omicidio di U. Safarov, avvenuto il 21 novembre 2001. Le condanne a morte nel 2003 sono state almeno 34. Il 1° luglio dello scorso anno, su proposta del Presidente, il Parlamento ha emendato il codice penale abolendo la pena di morte per le donne e i minori di 18 anni. La nuova legge, entrata in vigore ad agosto, ha ridotto anche il numero di reati capitali da 15 a 5, ossia: omicidio premeditato e aggravato, stupro con circostanze aggravanti, atti terroristici, genocidio e reati compiuti con armi chimiche, nucleari o biologiche.
    Per saperne di piu' : http://www.itar-tass.com/eng/level2.html?NewsID=765632&PageNum=0

    IRAQ. PROCESSO A SADDAM SOLO TRA DIVERSI MESI
    26 aprile 2004: è improbabile che Saddam Hussein venga processato nei prossimi mesi, dal momento che "la necessità di scegliere i giudici e di trovare una sede adatta, ha causato un ritardo nei tempi di istituzione del tribunale speciale iracheno per i crimini commessi contro l'umanità", ha detto il giudice Dara Noor al-Din, incaricato di preparare il processo cui sara' sottoposto l'ex dittatore iracheno.
    Tra i motivi del ritardo, anche le denunce dell'associazione Human Rights Watch, secondo cui le norme del Consiglio di Governo provvisorio iracheno che hanno sancito la nascita del tribunale ''non sono sufficienti per assicurare un processo legittimo e credibile''.
    Le norme non consentono di assegnare il processo ad un giudice non iracheno, tuttavia al-Din ha sottolineato come i magistrati del paese non possiedano esperienza in materia di processi su gravi crimini come quelli commessi nella ex Jugoslavia, in Ruanda e nella Sierra Leone'', per cui "un certo numero di giudici iracheni potrebbe seguire dei corsi preparatori".
    Nel paese l'applicazione della pena capitale è stata sospesa dall'Autorità Provvisoria della Coalizione, ma se dovesse riprendere con il trasferimento dei poteri del 30 giugno, ''Saddam Hussein, se giudicato colpevole, potrebbe essere condannato a morte'', ha detto al-Din, osservando però che ''forse sarebbe meglio non tornare a comminare la pena di morte'', facendo riferimento alle pressioni esercitate da organizzazioni per la difesa dei diritti umani e da organismi internazionali.
    Nel suo "Rapporto 2004 sulla pena di morte nel mondo" di prossima pubblicazione, NtC ha registrato almeno 113 esecuzioni in Iraq nel 2003, la maggior parte delle quali effettuate a seguito di processi sommari e avvenute tutte fino al 9 aprile, giorno della caduta del regime di Saddam Hussein. Da allora, l'applicazione della pena di morte in Iraq è stata sospesa dall'Autorità Provvisoria della Coalizione, sebbene sia rimasta nelle leggi del paese e ci siano molte probabilità di una sua re-introduzione nella nuova costituzione.
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    USA. IL FALUN GONG INTENTA CAUSA CONTRO MINISTRO CINESE
    22 aprile 2004: membri del movimento spirituale Falun Gong hanno intentato causa, presso un tribunale federale Usa, contro il ministro per il commercio cinese, Bo Xilai, per genocidio e tortura. Prima di divenire Ministro per il Commercio nello scorso febbraio, Bo, in questi giorni a Washington con una delegazione cinese guidata dal vice premier Wu Yi, per tre anni è stato governatore della provincia di Liao Ning, sede del campo per lavori forzati di Masanjia e di tre ospedali psichiatrici.
    Durante il suo mandato, "Bo è stato uno tra i più attivi persecutori dei praticanti del Falun Gong, rendendosi responsabile di arresti, detenzioni, torture ed esecuzioni arbitrarie ed illegittime", è scritto nella denuncia.
    Per il Falun Gong, Bo sarebbe quindi colpevole di genocidio, definito dal diritto internazionale come "azioni finalizzate all'eliminazione, completa o parziale, di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso".
    La Cina giustizia ogni anno più persone di tutto il resto del mondo messo insieme. Il numero preciso delle esecuzioni viene tenuto nascosto dalle autorità in quanto segreto di stato, tuttavia lo scorso 15 marzo il China Youth Daily ha riportato una dichiarazione di Chen Zhonglin, deputato al Congresso Nazionale del Popolo, secondo cui "ogni anno la Cina condanna a morte e subito dopo giustizia circa 10.000 persone".
    Per saperne di piu' : http://www.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=8535







    Rapisca, ti prego, o Signore,
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    00 08/05/2004 10:32
    1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : LIBIA. CONDANNA A MORTE PER CINQUE INFERMIERE BULGARE ED UN MEDICO PALESTINESE, DICHIARAZIONE DI NTC
    2. NEWS FLASH: IRAN. CONFERMATA CONDANNA A MORTE DI AGHAJARI, 19ENNE CONDANNATA A MORTE PER INCESTO
    3. NEWS FLASH: TORTURA. D'ELIA, 'NO' ALLA LOGICA DEL FINE CHE GIUSTIFICA I MEZZI
    4. NEWS FLASH: ITALIA. PRESIDENTE COMMISSIONE ESTERI SELVA CRITICA IL VIETNAM SU PENA DI MORTE E MONTAGNARD
    5. NEWS FLASH: UGANDA. LA PENA DI MORTE POTREBBE PRESTO ESSERE SOSTITUITA DAL CARCERE
    6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


    LIBIA. CONDANNA A MORTE PER CINQUE INFERMIERE BULGARE ED UN MEDICO PALESTINESE, DICHIARAZIONE DI NTC
    6 maggio 2004: i sei sono stati condannati alla fucilazione per aver intenzionalmente diffuso il virus dell'Hiv tra i bambini ricoverati in un ospedale di Bengasi.

    I 426 bambini sarebbero stati contagiati con del sangue infetto, e 43 di loro sarebbero già morti.
    L'anno scorso Luc Montagnier, il medico francese che per primo ha isolato il virus responsabile dell'Aids, ha detto che l'epidemia, con ogni probabilità dovuta a controlli sanitari carenti, si era verificata nell'ospedale nel 1997, cioè un anno prima dell'arrivo degli operatori sanitari che sono stati condannati.
    Nel commentare la notizia, Emma Bonino ha dichiarato di essere preoccupata per le aperture praticamente incondizionate da parte di leader europei, segnatamente di Berlusconi, Blair e Prodi, nei confronti del Colonnello Gheddafi. A suo avviso non si doveva accreditare il leader libico come interlocutore "responsabile ed affidabile" senza porre alcuna condizione, e l'abolizione o almeno una moratoria della pena di morte in Libia avrebbe potuto essere una, sul cui rispetto verificarne l'affidabilità e la responsabilità.
    I recenti incontri europei di Gheddafi sarebbero stati un'occasione importante inoltre per vincolare in modo serio e concreto Tripoli sulla strada della democrazia, dei diritti umani e dello stato di diritto secondo quanto stabilito anche dalla Dichiarazione di Sana'a su democrazia e diritti umani nel mondo arabo, volontariamente sottoscritta da una delegazione ufficiale libica tre mesi fa.
    In Libia, il cui sistema giuridico si basa sul codice italiano e su quello islamico, l'ultima esecuzione risulta essere stata praticata nel 1997. I metodi di esecuzione sono la fucilazione e l'impiccagione.
    Per saperne di piu' : http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/3692963.stm

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    NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

    IRAN. CONFERMATA CONDANNA A MORTE DI AGHAJARI, 19ENNE CONDANNATA A MORTE PER INCESTO
    7 maggio 2004: la condanna a morte di Hashem Aghajari, che era stata sospesa l'anno scorso dalla Corte Suprema, è stata confermata il 3 maggio dallo stesso tribunale di Hamedan che l'aveva emessa in origine. La condanna deve adesso essere nuovamente sottoposta alla Corte Suprema.
    Aghajari, docente universitario, si è rifiutato di presentare appello, sfidando la magistratura a far eseguire la sentenza. Era stato condannato a morte per blasfemia nel novembre 2002, per un discorso in cui aveva auspicato una riforma dell'Islam e criticato severamente il clero sciita.
    A seguito di proteste studentesche e di esponenti riformisti, il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei aveva imposto una revisione della sentenza. Nel febbraio 2003 la Corte Suprema aveva quindi sospeso la condanna a morte ed ordinato la ripetizione del processo.
    Il 5 maggio Leila M., una ragazza di 19 anni, e' stata condannata a morte per incesto, ha riportato il quotidiano Khorasan, aggiungendo che dai rapporti sessuali illeciti la giovane avrebbe avuto un bambino.
    La polizia ha reso noto che la ragazza era stata arrestata nel corso di indagini che hanno portato alla scoperta di cinque "centri di corruzione", cioe' di prostituzione. La ragazza avrebbe addirittura diretto uno di questi centri, ad Arak, 250 chilometri a sud-ovest di Teheran.
    In Iran sono punibili con la pena di morte: omicidio, rapina a mano armata, stupro, blasfemia e traffico di ingenti quantità di droga.
    Per saperne di piu' : http://news.yahoo.com/news?tmpl=story&u=/afp/20040504/wl_afp/iran_justice_aghajari_040504124021

    TORTURA. D'ELIA, 'NO' ALLA LOGICA DEL FINE CHE GIUSTIFICA I MEZZI
    3 maggio 2004: il segretario di Nessuno tocchi Caino, Sergio D'Elia, ha stigmatizzato le torture inflitte a detenuti iracheni da funzionari delle forze americane ed ha detto che il fine non può giustificare i mezzi, nemmeno quando si tratta di una guerra contro il terrorismo.
    In una nota diffusa oggi, D'Elia afferma tuttavia che è solo grazie alla libertà di stampa esistente negli Stati Uniti che la vicenda e' potuta venire alla luce. ''Dei torturati in regimi dittatoriali, autoritari, illiberali - ha osservato - non è dato sapere nulla, semplicemente perché lì non c'é libertà di stampa, quindi di inchiesta e prova indipendenti''.
    Per il segretario di NtC le democrazie non sono di per sé immuni da queste pratiche'' e la proposta di regolamentare la tortura che viene avanzata da campioni dei diritti civili come Alan Dershowitz ''è non solo rivelatrice di un fenomeno che esiste ma anche di una logica aberrante: quella della guerra al terrorismo e della sicurezza come fine che giustifica i mezzi''.
    ''Quante scosse elettriche e in quali parti del corpo possiamo infliggere? A quanti gradi sotto zero o sopra zero possiamo sottoporre un detenuto perché la tortura sia accettabile, non eccessiva, ma proporzionata al risultato della prevenzione e della legittima difesa?'', si chiede.
    ''Quand'anche noi riuscissimo a salvare vite umane innocenti grazie al fatto che torturando un terrorista sapremmo dove è collocata una bomba, quante altre bombe o uomini-bomba
    innescheremmo grazie all'imbarbarimento generale che la tortura di stato avrà provocato?'', si chiede ancora.
    ''La forza e la sicurezza di uno stato - afferma poi l'esponente radicale - sta innanzitutto nel diritto, cioè nel limite che noi poniamo a noi stessi, al nostro sacrosanto senso di giustizia, di rivalsa, di legittima difesa, e il limite in questo caso è stabilito dalla inviolabilità della persona detenuta''.
    Per saperne di piu' : http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/05_Maggio/07/torture.shtml

    ITALIA. PRESIDENTE COMMISSIONE ESTERI SELVA CRITICA IL VIETNAM SU PENA DI MORTE E MONTAGNARD
    6 maggio 2004: ricevendo a Montecitorio una delegazione parlamentare del Vietnam, informa una nota, "il presidente della Commissione Esteri della Camera, Gustavo Selva, ha messo l'accento sul mancato rispetto dei diritti umani nel paese, dimostrato dall'esistenza nel codice penale della pena di morte, e dalla persecuzione civile e religiosa dei Montagnard".
    La delegazione vietnamita era guidata dal Presidente della Commissione Esteri dell'Assemblea Nazionale vietnamita, dott. Vu Mao, che, prosegue la nota, "a una specifica richiesta del presidente Selva, ha detto che nello scorso anno le condanne a morte eseguite in Vietnam sono state 50. Dopo aver detto che sulla pena di morte e' in atto un dibattito nel paese, si e' impegnato a riportare, in sede governativa, l'esigenza di arrivare alla sua abolizione."
    "Sulla questione dei Montagnard, alle critiche fatte da Selva alle iniziative del Governo del Vietnam tendenti a sradicare quelle popolazioni dalle loro terre, l'esponente vietnamita non ha dato risposte soddisfacenti e tali, in ogni caso, da attenuare le preoccupazioni per la sorte di quella comunità".
    Per saperne di piu' : http://www.montagnard-foundation.org/homepage.html

    UGANDA. LA PENA DI MORTE POTREBBE PRESTO ESSERE SOSTITUITA DAL CARCERE
    30 aprile 2004: il governo presto sostituirà la pena capitale con lunghe pene detentive, ha detto la ministra della Giustizia e degli Affari Costituzionali Janat Mukwaya. Non è chiaro tuttavia se si sia riferita a tutti i reati attualmente puniti con la condanna capitale. "Il governo sta pensando di rinunciare alla pena capitale perché essa nega ai condannati la possibilità di essere recuperati" ha detto la ministra, aggiungendo che la riforma consentirà ai tribunali di grado inferiore di gestire quei casi che oggi possono concludersi con una condanna a morte, dal momento che le alte corti hanno troppo lavoro arretrato.
    Per reati come la deturpazione e lo stupro, la pena di morte sarà sostituita con l'ergastolo, per dare modo ai condannati di essere recuperati socialmente.
    Attualmente la Costituzione ugandese prevede la pena di morte per i reati di tradimento, stupro, rapina aggravata, omicidio e traffico d'armi.
    Ad ottobre del 2003 i detenuti nei bracci della morte erano 400, e quest'anno il paese ha già emesso 7 condanne a morte.
    Per saperne di piu' : http://www.newvision.co.ug/D/8/20/357667







    Rapisca, ti prego, o Signore,
    l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia
    da tutte le cose che sono sotto il cielo,
    perché io muoia per amore dell'amor tuo,
    come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.
    (San Francesco d'Assisi)