A bordo dell’aereo, i ghouls di Coldwell si sentono al sicuro, ma il loro padrone sa bene che non è così. Poco prima di sentire quella voce che credeva perduta, stava riflettendo su ciò che ha appena scatenato nel mondo.
Forse la custode diceva il vero, è possibile che quel libro porti il mondo in un inferno che nemmeno il mio Clan amerebbe… ma non avevo scelta. Chiamare i Giovanni è stata una buona idea, loro potrebbero, se non altro, mettere “fine” a questa dannata faccenda. Non so cosa dirà il mio Clan, non ho ancora chiamato Mordraud perché non posso conoscerne la reazione, ma anche perché sono furente con lui. Ora è tempo di metter mano al salvabile e di agire nell’ombra, come al solito.
La mano di Coldwell raggiunge il cellulare, contattare quella “voce amica” sarà più semplice, con un pizzico di tecnologia.
Ho sentito il tuo richiamo, Man Kind. Aggiornami.
La cotérie è caduta. Non resta granché del Nido di New York, quei maledetti hanno ucciso tutti, ma sembra che si siano dimenticati di me.
La loro fretta è stata la tua fortuna. D’altro canto, solo Requiem sapeva in quale stanza ti trovavi, ed ha ben altre incombenze. Lawrence mi ha informato della morte della mia Infante, mi addolora sapere che tutti gli altri sono caduti. Soprattutto perché pare sia stato invano…
La sua voce si fa debole, stanca e addolorata.
Come, invano!? sono morti TUTTI, Maestro… e per cosa!!??
La rabbia e il dolore di Man Kind raggiungono Coldwell, che pare altrettanto ferito. Seppure nel suo modo composto.
Il mio Sire non mi ha preparato a ciò che è successo. Il Libro era incontrollabile, aveva una coscienza propria e non l’ho potuto portare con me. Londra pagherà per la caduta di New York, te lo prometto. Ho perso un’Infante che mi era immensamente cara e degli alleati preziosi e fidati. Qualcuno ne pagherà il prezzo.
Pronunciando queste parole, nella mente di Coldwell si forma l’immagine di una porta rossa, nascosta sotto l’Hide House. Lentamente le sue labbra mutano la piega addolorata in un sorriso mefistofelico.
Ascoltami bene, Man Kind. Scendi in cantina e apri la Porta Rossa.
Ma signore…
Fa come ho detto. Al resto ci penserà Lei. Tu lascia il Nido. Presto sarà pieno di ficcanaso, poliziotti e cainiti. Prendi il tuo furgone e va’ all’aeroporto Kennedy, dirò al pilota di cambiare rotta. Non ti lascerò solo. Quest’interminabile notte deve finire.
All’interno dell’Hide House, l’unico sopravvissuto del Nido di New York raccoglie le sue armi, si fa largo tra le macerie e altri più macabri resti. Scendendo in cantina, il suo passo è visibilmente incerto e timoroso.
Alla fine della rampa di scale c’è la Porta Rossa. Un bizzarro lucchetto che sembra più un sigillo, la chiude; ma Man Kind ha la chiave. Infila quello che pare un minuscolo pugnale in una fenditura a forma di cuore e lo affonda girandolo per sei volte. Il cuore si apre, spandendo un leggero fumo rosso che reca una fragranza di fiori esotici, poi il sigillo cade a terra. Il baali lo scosta con un piede e socchiude la porta.
Bisbiglia alcune parole verso l’interno, ma senza guardare cosa contiene.
Il mio Signore ha un incarico per te.
Dall’altra parte della porta si avverte un sospiro voluttuoso di piacere e trionfo, uscire da una gola innegabilmente femminile ma ben lontana dall’essere umana o cainita. Un debole vento freddo e fragrante esce con quel sospiro, ma pare non succedere nulla, quand’ecco che una voce sussurra alla mente del baali.
…si, lo so…[Modificato da Coldwell 13/07/2005 22.21]
8) "It's Good To Be Bad." 8)