Scritto da: emi. 30/04/2007 13.39
Il nuovo IG recensito ottimamente sul numero di maggio di Blow UP.
Quando ho un attimo di tempo, riporto il tutto...
Faccio io che ora ho tempo e la capa fresca
IG
Bastian contrario
Dopo due mini nei due anni precedenti, il gruppo nato dall'incontro tra Gianni Maroccolo e Ivana Gatti giunge all'esordio su album. E mostra di aver raggiunto una maturità notevole, fugando le ombre che l'ascolto delle prime prove aveva alimentato. Non siamo a livelli di originalità assoluta, ma IG sa quel che vuole e lo raggiunge con grande applicazione: canzoni perfettamente costruite, suono impeccabile, esecuzione perfetta. Lo stile è un pop di derivazione down-tempo che però ha ben poche parentele con il trip hop; piuttosto si vuole un'evoluzione della canzone melodica che investe coraggiosamente sia sulla tecnologia, sia sulle influenze più disparate: sonorità orientali in
Se vuoi(molto bella), ritmi drum'n'bass in
Capita, atmosfere classiche in
Pace e veleno, flirt con il glitch melodico in
Resta, insinuazioni etniche in
Presunti accenni che fan piovere e in
Bastian contrario....e così via. A fare da collante in una composizione così articolata, eppure sempre fruibile e mai eccessivamente ambiziosa(salvo forse nella title track, che ha addirittura inserti operistici, mentre nella già citata Presunti accenni i continui cambi di registro sono molto ben congegnati), la voce di Ivana Gatti, duttile e sensuale, capace di tonalità quasi degne di una Kate Bush, ispirata e mai così espressiva. E le canzoni sono dei gioiellini melodici da sentire più e più volte, capaci di rivelare lati nascosti ad ascolti ripetuti.
D'altronde un metodo per riscoprirle è offerto dal dvd allegato, che traduce in immagini fortemente evocative ciascuna di esse, e che vale mezzo punto in più nel voto finale.(7/8)
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Una domanda per Obama. Ci invadete spontaneamente o dobbiamo proprio rifarlo tutto, il fascismo?
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La palla che lanciai giocando nel parco non è ancora scesa al suolo.