messe nere

mr.si
00mercoledì 5 settembre 2007 12:08
Messe nere

I suoi fari accennavano, nella nebbia, la notte, mentre sulla mano guaivano le cicatrici fantasma di una carezza non consumata. Distratto con le anche scivolate nella pedaliera, ed un sorriso strappato dalle note rauche dello stereo, dove il paesaggio diveniva la distorsione di un rumore gracile.

Mancava poco a casa.

Non avrebbe voluto un viaggio lungo, né uno breve che gli ricordasse il motivo per cui era partito, e perché ora stava tornando. Quella sera pensava che fosse facile separarsi da tutto: persino scucire un filo di bava dalla sua bocca titanica, sembrava una cosa da nulla.

Le strisce bianche che spezzavano l’impeto forsennato delle ruote, parevano isolarsi tra loro, nonostante la velocità cercasse di attrarre l’occhio in linea retta.

La tristezza poggiava la sua brina da impastare sul vetro - ad ogni modellazione ce ne era una che fuggiva dalla presa. Rimaneva con i polmoni vuoti, assorbendo la voce in un trattino che, avrebbe ripreso il suo discorso interiore dopo la pausa.

Arrivato al cancello - con la gola chiusa e le molle sul collo tese allo scatto.

La luna si frantumava nel suo occhio tremulo. Il cancello era chiuso e il nero dipanava nel suo ventre le luci assonnate dei lampioni.

Era un affresco con le parti dorate appena intinte su un buio che colava dissolvendo.

Sceso dalla macchina prese le chiavi, le girò con calma. Oltre già fletteva il dubbio.

Le spine deserte arricciavano le ombre delle persiane che, zitte osservavano la paralisi di ogni suono destinato all’eterno.

Le labbra respingevano le vocali dell’angoscia. Rimasero una serie di consonanti a strofinare un porto senza banchina.
Maggiofrancese
00mercoledì 5 settembre 2007 14:31
felice di ritrovare il tuo stile inconfondibile! [SM=g27823]
luigi38
00mercoledì 5 settembre 2007 14:37
per la direzione artistica
perchè non lo spostate nei " racconti " come fate con le lezioni filosofiche del Poeta 1?
Non mi direte che questa è poesia ?
Se volete chimarla prosa poetica, fate pure, però, il suo posto non è qui, secondo me.
lemieparole
00mercoledì 5 settembre 2007 14:42
scusate ma luigi mi fa troppo ridere "direzione artistica" [SM=g27828]

comunque, stefano, come ti ho già scritto per l'altro questo per me è un racconto -

tu sei bravo a sperimantare ma in questo caso mi sembra un'inutile esagerazione. Opinione discutibile la mia ma onesta.
mr.si
00mercoledì 5 settembre 2007 14:43
scusami Luigi, ma credo che questa sia una poesia. Non credo che sia giusto spostarla in altre cartelle. Non è forse la poesia una storia che richiama al senso stesso della poesia e che contiene al suo interno richiami sintetici e analogici nell'insieme del messaggio?

Non è forse la ricerca a stabilire delle equazioni che non hanno uguaglianze?
luigi38
00mercoledì 5 settembre 2007 15:20
Re:
mr.si, 05/09/2007 14.43:

scusami Luigi, ma credo che questa sia una poesia. Non credo che sia giusto spostarla in altre cartelle. Non è forse la poesia una storia che richiama al senso stesso della poesia e che contiene al suo interno richiami sintetici e analogici nell'insieme del messaggio?

Non è forse la ricerca a stabilire delle equazioni che non hanno uguaglianze?


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se c'è qualcuno che la pensa come te, è pregato di dirlo con chiarezza.
io credo cha sia un tentativo di racconto e non lo nascondo.
poi tu pensala come vuoi.


Sal 70
00mercoledì 5 settembre 2007 15:46
Pienamente d'accordo con Luigi, ci si trova davanti ad un testo di prosa e nulla più.

Diceva Alvaro de Campos (eteronimo di Pessoa):

"La poesia è una forma di prosa con un ritmo artificiale. Questo artificio, che consiste nel creare continuamente pause speciali ed innaturali, diverse da quelle segnate dalla punteggiatura, seppure a volte con queste coincidenti, è ottenuto dalla composizione di un testo formato di linee separate, chiamate versi, che iniziano di solito con la maiuscola quasi ad indicare che sono periodi assurdi, pronunciati separatamente.
Si creano, attraverso questo procedimento, due tipi di suggestione inesistenti nella prosa: una suggestione ritmica, di ogni verso in se stesso, come persona indipendente; una suggestione di accentuazione, che incide sull'ultima parola del verso, dove si produce una pausa artificiale, o su un'unica parola, se il verso è formato da una parola sola, che così guadagna stacco e isolamento, senza bisogno di essere in corsivo.
E poichè dire è parlare e non si può gridare parlando, è necessario cantare parlando e cantare parlando significa mettere musica nella parola. E dato che alla parola la musica è estranea, si dà musica alla parola disponendo ogni singola parola in modo da formare una musica che non le appartenga, cioè che sia artificiale.
E' questa la poesia: cantare senza musica. Per questo i grandi poeti lirici, nel senso migliore dell'aggettivo "lirico", non sono musicabili. Come potrebbero esserlo, se sono musicali?".


te_verde
00mercoledì 5 settembre 2007 15:47
Ultimamente ho letto un testo stupendo di Stefano che pur avendo la struttura non propriamente della poesia poteva a tutti gli effetti rientrare in questa categoria. Qui con tutto lo sforzo possibile (stando molto attenta ad effetti secondari [SM=g27828] ), sinceramente ritengo essere questo brano assolutamente pura prosa.

Dai Stefanuccio non arrampicarti sugli specchi [SM=g27828] [SM=g27838]


sandra
dueanime
00mercoledì 5 settembre 2007 22:40
scusa mr.si

ma io della tua risposta non ci ho capito una mazza [SM=g27828], e per il poco che ho capito no, non credo che la poesia sia una storia.
Ho letto altri testi tuoi, in cui la versificazione era assente, e procedevano COME un brano di prosa, ma si trattava di poesia, o di scritti che stavano in bilico su un confine, secondo me.
Qui non trovo niente di più che un racconto. Potrei postarne decine e decine di miei, con la stessa struttura narrativa. Anzi, magari lo faccio, così qualcuno li legge [SM=g27828]

in amicizia

b. [SM=g27822]
piccolo folletto
00mercoledì 5 settembre 2007 23:24
mio caro amico sono convinto delle vostre buone azioni e della vostra correttezza ma sul fatto che questa sia poesia beh qualcosa non quadra.... non perchè esista un pro-formama pel semplice fatto che la sintesi è da sempre un elemento cardine della poesia, e non dei racconti

cito da quanto scritto da voi:

Non avrebbe voluto un viaggio lungo, né uno breve che gli ricordasse il motivo per cui era partito, e perché ora stava tornando. Quella sera pensava che fosse facile separarsi da tutto: persino scucire un filo di bava dalla sua bocca titanica, sembrava una cosa da nulla.


mi spiegate qui dove sta la poesia?

perdonatemi ma è compito e dovere di chi dirige la direzione artistica, come la chiama il nostro luigi, non di stabilire cosa sia lapoesiama di differenziare un testo da unaltro secondo uno schema generale ben condiviso da tutti.

l'esempio è quanto accade con i post del poeta1 che non hanno forma nè cntenuto poetico ma puramente riflessivo o testi di prosa

ebbene pur annoverado questo vostro come un testo in porsa e non un raccoto ben capite che non di poesia si tratta.

sperimentare una logica del forum ma ad ogni post è giusto dare il proprio ambito artistico

non credete?

di più essendo voi parte di questa direizione mi meraviglie la difesa che avete fatto del post


dite:

scusami Luigi, ma credo che questa sia una poesia. Non credo che sia giusto spostarla in altre cartelle. Non è forse la poesia una storia che richiama al senso stesso della poesia e che contiene al suo interno richiami sintetici e analogici nell'insieme del messaggio?

analogici e sintetici? puramente riflessivi? apodottici? di che natura?

ed ancora

Non è forse la ricerca a stabilire delle equazioni che non hanno uguaglianze?


ovvero?

insomma credo di aver spiegato con i toni misurati che francamente ualche dubbio l'avrei nelmerito delpost in questione e credo sia LEGGITTIMO che venga postato nella cartella dei raconti

a meno che non apriamo una cartella dellaprosa, che è ben diversa dal racconto tourt court

grazie
tzitzeraz
00giovedì 6 settembre 2007 00:45
sulla forma
sì, signor si, probabilmente è la ricerca a stabilire delle equazioni che non hanno uguaglianze,
ma allora la chiamiamo "RICERCA" e non "POESIA"

tuttavia sono molto stupita della tua difesa a spada tratta di questo scritto nella categoria poesia; è talmente paradossale, da farmi pensare che ci sia un significato recondito che proprio non riesco a cogliere ...

ti va di provare a essere più chiaro ?


Nina

tzitzeraz
00giovedì 6 settembre 2007 00:54
dimenticavo

complimenti socio per aver trovato questa bellissima e illuminante definizione del grande poeta Pessoa

[SM=g27811] Nina
mr.si
00giovedì 6 settembre 2007 09:21
mi scuso innanzitutto per le mazze che non ho espresso [SM=g27828]

comunque la storia non è in questo brano la storia normalmente definita ma solamente il testo cronologico ambientato in un tempo del soggetto e non oggettivo. La poesia puo' essere formata solamente dalla metafora - ho pensato di allargare quest'ultima di ridimensionarla sotto una forma meno sintetica per portarla ad un livello elastico che possa sottolineare il testo nella poesia - essendo questa un'estensione non un cambiamento di generis.


Poi non è problema, né vi tiro pietre se ritenete la mia considerazione in modo diverso [SM=g27822]
te_verde
00giovedì 6 settembre 2007 09:35
Re:
mr.si, 06/09/2007 09.21:

mi scuso innanzitutto per le mazze che non ho espresso [SM=g27828]

comunque la storia non è in questo brano la storia normalmente definita ma solamente il testo cronologico ambientato in un tempo del soggetto e non oggettivo. La poesia puo' essere formata solamente dalla metafora - ho pensato di allargare quest'ultima di ridimensionarla sotto una forma meno sintetica per portarla ad un livello elastico che possa sottolineare il testo nella poesia - essendo questa un'estensione non un cambiamento di generis.


Poi non è problema, né vi tiro pietre se ritenete la mia considerazione in modo diverso [SM=g27822]




Se ho ben capito (in soldoni), il tuo è il tentativo di abbattere l'esile linea che divide il terreno poetico dalla prosa. Dimostrare che si può passare gradualmente da un campo all'altro senza oltrepassare barriere e confini ben definiti; una sorta di tavolozza pittorica dove i colori pur se decisi e ben definiti, degradano nelle varie tinte seguendo delle sfumature graduali dove non si discerne esattamente il passaggio dall'uno all'altro colore.


Interessante... ma, secondo me, le sfumature non sono ancora abbastanza graduali.


VuotoSilente
00giovedì 6 settembre 2007 18:24
personalmente penso sia una ingiustizia equiparare questo scritto a quelli del poeta, in quanto quelli di lorenzo sono discorsi filosofici che vengono postati in poesia con l'unico scopo di dargli visibilità. Stefano al contrario sta sperimentando un poetare differente, magari questo tentantivo non è riuscito ma altri sulla stessa linea potevano esser considerati poesia.

Privargli quindi di visibilità perchè non rientra nei canoni poetici tradizionali mi sembra ingiusto. L'intenzione è poetica e quindi meriterebbe di stare nella cartella poetica.

Capisco che ci sono delle regole, ma la flessibilità caso per caso penso non sia mai da dimenticare.

lemieparole
00giovedì 6 settembre 2007 19:45
Caro Vuoto, stefano sa benissimo che nessuno ha paragonato questo scritto a quelli del poeta. Semplicemente Luigi (ma a pensarla così sono in tanti) ha fatto notare che le regole sono chiare per tutti.
Nessuno toglie visibilità a nessuno.
Per quanto riguarda questo brano, il commento più centrato mi è sembrato quello di dueanime che, come me, aveva commentato un precedente esperimento di stefano di un paio di settimane fa - che in alcuni punti - superava il confine fra prosa e poesia.

Questo è un racconto non mi ha nemmeno sfiorato il pensiero che potesse essere una poesia. Poi "racconto" non sminuisce, anzi in un certo senso è un complimento; io stesso amo scrivere racconti e ti assicuro che non è affatto semplice.


Un saluto a Vuotosilente e un abbraccio di stima, mai mancata, a stefano
VuotoSilente
00giovedì 6 settembre 2007 23:31
quello che intendevo dire però è che l'intento di stefano è poetico, quindi meritava di stare nella cartella della poesia, che sia riuscito o meno... se no delle mie poesie che dobbiamo fare ? dovrebbe esistere anche la cartella cestino [SM=g27828]
raelmax
00venerdì 7 settembre 2007 08:53
Concordo pienamente con quanto scritto da VuotoSilente: propongo la creazione della cartella "paturnie", ove consentire agli autori di relegare le loro più abiette creazioni.

Non scherzo. Quanto vogliamo scommettere che, nel giro di poche settimane, la stessa sarà tra le più frequentate del forum?

M.
lemieparole
00venerdì 7 settembre 2007 09:24
immagino di si, massimo, sarebbe un successo.

ps: battutacciax vuotosilente - ma se poi facciamo la cartella cestino, a s Vuotarla ci pensi tu? [SM=g27828]
kerianseray
00venerdì 7 settembre 2007 09:54
No no, non cestino, PATURNIE come ha detto Massimo, sono sicura anch'io che sarebbe molto frequentata [SM=g27822] [SM=g27828] [SM=g27828]
VuotoSilente
00venerdì 7 settembre 2007 12:50
ufffaaaaaaaaaaaaaa adesso chiederò ad ivana di cambiare il nick [SM=g27828] [SM=g27828]

penso che come idea quella delle paturnie non sarebbe male anche se un po' pericolosa...
Versolibero
00sabato 8 settembre 2007 03:15
Il punto è che qualche poesia prosaica l'abbiamo scritta tutti. Prosaica nel senso di non poeticamente riuscita.

Infatti qualche frase prosaica, Stefano, io te l'ho a volte contestata, e tu mi rispondevi che era poesia, e la cosa finiva lì.

Finiva lì perché magari versificavi così:


I suoi fari accennavano, nella nebbia, la notte, 
mentre sulla mano guaivano le cicatrici fantasma 
di una carezza non consumata. 

Distratto con le anche scivolate nella pedaliera, 
ed un sorriso strappato dalle note rauche dello stereo, 
dove il paesaggio diveniva la distorsione di un rumore 
gracile. 



Insomma, io sono d'accordo con VuotoSilente [SM=g27811] , e anche con Raelmax [SM=g27811], io pure voglio il Cestino!, e sono però stra-daccordo con Sal [SM=g27823], però attenzione, dove sta poi il limite? Dove mettiamo le mie prose poetiche di non tanto tempo fa? Allora spostiamo anche quelle! Una non l'ha commentata nessuno, doveva proprio essere prosa-prosa! dunque spostiamo anche quelle!

Comunque Stefano, per la tuaprecedente prosa poetica avrei lottato una contro tutti, ma questa è indifendibile, è solo prosa, magari non ti è riuscito bissare la bellezza della precedente, oppure hai sbagliato cartella, succede! [SM=g27828] [SM=g27828]


Baci a tutti, però per questo incidentino non avrei tirato in ballo confronti sul piano del Caso del Poeta1, e dài! [SM=g27817]

Nel rispetto delle idee di tutti questa è la mia [SM=g27817] .

Rosanna

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