Re:
Scritto da: AERIALS-88 27/12/2005 23.58
penso che per ignoranza sia inteso non solo non saper le cose, ma anche l'essere menefreghisti di fronte ai problemi, non crearsi problemi alla ricerca di un senso di tutto quanto, e questo non crea problemi per colui che non se li fa, rendendolo felice. ma per lui questa felicità non può durare in eterno, può essere indifferente fino ad un certo punto, prima o poi deve affrontarli i problemi, deve soffrire, deve porsi domande.
Beh, a questo punto a me vengono in mente un paio di domande:
1) cos'è la felicità?
2) come si raggiunge?
3) per quanto tempo?
Se penso alle risposte, a me viene solamente da pensare che questa della felicità, nella società moderna, sia una bella presa in giro. Se usiamo come definizione "di base" il completo raggiungimento di qualsiasi obiettivo ci si propone e, diciamo, la "pace dei sensi", è paradossale il fatto che, nella nostra società, si proponga e si cerchi questo raggiungimento attraverso il gretto materialismo (compra quest'auto e sarai felice, sii magro, bello, simpatico, sempre giovane alla moda e lo sarai), mentre a chiunque pensi alla felicità viene in mente non il corpo ma lo spirito. Lo spirito si cura attraverso la cura della mente (corpore sano in mens sana, per ribaltare un vecchio modo di dire), ma la cura della mente cos'è? E quanto dura una cura prima che ci si "ammali" di nuovo?
Io dico soltanto che l'uomo è un animale incontentabile. Perlomeno, lo è finchè si cerca la risposta nelle cose anzichè dentro se stessi. Ma, come ho già detto, nessuno ha mai detto che questo processo è indolore.
Soprattutto, per quanto mi riguarda, la felicità sempiterna è, oltre che una balla, un'utopia in senso negativo.
Per commentare il tuo post, posso dire che mi trovo parzialmente d'accordo. Non faccio rientrare la volontà di essere ignoranti sotto la categoria "ignoranza", ma sotto quella di stupidità. Visto come stanno le cose oggi, ci si deve guadagnare la "libertà" almeno mentalmente. Chi vuole mettersi a 90 di fronte a concetti pre-costituiti al fine di non pensare (cosa che poi succede) per me non è ignorante, è stupido. E non credo nemmeno che prima o poi il menefreghista possa smettere di fregarsene. E' la famigerata sindrome di NIMBY, ma al contrario (not in my back yard, non nel mio giardino), cioè una persona se ne frega dei problemi esistenti finchè non capita a lei. E spesso, vedo, una volta passata l'emergenza torna ad essere il solito menefreghista di sempre.