Zona Darsena, MuMa, Ponte Parodi

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ClaudioBrignole
00lunedì 23 ottobre 2006 18:33
Ponte Parodi è l'ennesimo esempio di quante chiacchere si riescono a fare senza nessun risultato concreto. Ora sembra che ci siamo ma lo dissero anche nel 2001 alla presentazione del progetto. Allego articolo del Secolo XIX

C'è l'accordo per Ponte Parodi
LA SVOLTA Definiti l'indennizzo per la demolizione del silos e la ripartizione dei compiti per la liberazione delle aree
A giorni la firma della convenzione tra Autorità portuale e Porto Antico

All'incontro di ieri c'erano tutti. Il sindaco, Giuseppe Pericu, il presidente dell'Autorità portuale, Giovanni Novi, il consigliere delegato di Porto Antico Spa, Carlo Cricchio, il rappresentante dell'associazione temporanea di imprese guidata da Altarea, Gianfranco Molisani: tutti accompagnati dai rispettivi legali, compreso Sergio Maria Carbone, consulente di Palazzo San Giorgio.
Sempre parco di parole, il sindaco Pericu si è limitato a un laconico «è stato un incontro positivo». Tanto è bastato per capire che la piazza sul Mediterraneo disegnata da Ben Van Berkel per Ponte Parodi ha fatto un decisivo passo avanti. La convenzione per la concessione del pontile che Autorità portuale e Porto Antico devono sottoscrivere potrebbe essere firmata la prossima settimana. I contenuti, questa volta, sembrano davvero essere stati delineati.
Authority e società si sono accordate su chi deve liberare le aree: ai rimorchiatori penserà il porto, mentre i piccoli artigiani e i commercianti saranno ricollocati dalla Porto Antico.
Persino l'indennizzo alla società Ceres Ferruzzi per la demolizione del silos, un nodo che molto preoccupava l'avvocato Sergio Maria Carbone, sembra essere stato risolto. E tuttavia devono ancora essere messi nero su bianco gli elementi fondanti la convenzione: il canone e la durata della concessione con la quale l'Autorità portuale affitterà Ponte Parodi alla Porto Antico, società controllata dal Comune (51%) e partecipata dalla Camera di commercio (39%) e dall'Authority (10%).
I bene informati sostengono che il valore del canone dovrebbe oscillare tra i settecentomila euro di prezzo base e i novecentomila euro di prezzo aggiornato al 2011, anno in cui l'opera dovrebbe teoricamente vedere la luce. Quanto al periodo della concessione, l'Autorità portuale è ancora in attesa della parola definitiva dell'Agenzia del demanio: i numeri sono però quelli di sempre, tra gli 87 e i 90 anni.
Sembra così chiudersi il capitolo più complicato di un progetto, la cui realizzazione, oltre a slittare di anno in anno, è costata al sindaco e alla città le dimissioni di Renato Picco. Picco ha lasciato la presidenza della società un mese fa, in aperta polemica con Giovanni Novi, a suo avviso colpevole di tergiversare, procrastinando la definizione della convenzione. Uscito di scena Picco - sostituito da Pierluigi Assirelli alla presidenza di Porto Antico, ma da Carlo Cricchio per la gestione del progetto Ponte Parodi - il sindaco è entrato nella trattativa a pié pari e sembra riuscire a portare a casa il risultato.
La piazza sul Mediterraneo disegnata dall'architetto Ben Van Berkel, che a suo tempo è stato selezionato tra 150 concorrenti, ieri è stata per l'ennesima volta ritoccata.
La Stazione Marittima - originariamente di 4.000 metri quadrati, poi ridimensionata a 2.000 metri quadrati, quindi tornata a 4.000 metri quadrati - si è definitivamente dimensionata su 3.740 metri quadrati. Sarà costruita dal promotore del progetto, per essere poi utilizzata dall'Authority, che a sua volta la destinerà al business crocieristico dandola in gestione a una compagnia di navigazione. L'investimento del costruttore sarà ammortizzato nel canone di concessione del pontile.
Nel suo complesso la piazza sul Mediterraneo disegnata dall'architetto olandese richiede un investimento di 140 milioni di euro. L'operazione implica la riqualificazione di 23 mila metri quadrati.
Sono previsti un polo di attività ludiche e sportive con palestra e free climbing, un auditorium musicale da 700-800 posti a sedere trasformabile in discoteca, un polo specializzato destinato alla nautica con negozi, bar e ristoranti correlati. Copertura a prato con percorso passeggiata e piccole aree verdi.
Quando la convenzione sarà firmata, Porto Antico potrà mettere in gara il progetto: se qualcuno offrirà condizioni migliori (canone e durata) di quelle proposte dal promotore, si aggiudicherà la realizzazione dell'opera. Se tutto andrà bene, i lavori potrebbero cominciare nel 2007, una volta che l'area sarà liberata, per terminare nel 2011.
Con Ponte Parodi si completa la riqualificazione del waterfront genovese cominciata con il Porto Antico di Renzo Piano e proseguita con la Darsena.
Gilda Ferrari
euge1893
00mercoledì 25 ottobre 2006 20:08
Re:

Scritto da: ClaudioBrignole 23/10/2006 18.33

La Stazione Marittima - originariamente di 4.000 metri quadrati, poi ridimensionata a 2.000 metri quadrati, quindi tornata a 4.000 metri quadrati - si è definitivamente dimensionata su 3.740 metri quadrati. Sarà costruita dal promotore del progetto, per essere poi utilizzata dall'Authority, che a sua volta la destinerà al business crocieristico dandola in gestione a una compagnia di navigazione. L'investimento del costruttore sarà ammortizzato nel canone di concessione del pontile.



Io un'idea ce l'avrei su chi sarà quella compagnia di navigazione, che prenderà in gestione la nuova stazione marittima destinata al traffico crocieristico. Non voglio però andare OT, visto che c'è già un topic aperto sul tema.

In generale il progetto di Van Berkel non mi fa impazzire... quel prato finto mi fa un po' di tristezza.

Certo è che se effettivamente Ponte Parodi non diventerà l'ennesimo centro commerciale un po' "plasticoso", che finirà per far chiudere le poche botteghe sopravissute nella parte più problematica del vicino centro storico, ma offrirà anche servizi e uno sfogo per il tempo libero ad un quartiere come quello di Pré che ne ha grande bisogno, alla fine potrebbe essere una realizzazione positiva per la città e non solo un affare importante per Altarea (che, detto per inciso, è specializzata nel costruire centri commerciali [SM=g28001] ).
titoit
00venerdì 3 novembre 2006 22:39
Euge, come sai io invece sono per forma mentis favorevole ai progetti urbanistici più innovativi per la città per cui a me il progetto piace e molto.
Tra l'altro oggi su Repubblica è ripresa la notizia e si danno perfino dei tempi sulla gara (entro fine dicembre).
Però ancora una volta è veramente desolante vedere come le lungaggini burocratiche e le sovrapposizioni di competenze (Comune, Aut. Portuale, Porto Antico spa) si stiano divorando questa città: 5 anni di ritardo nell'avvio dei lavori e alla fine dall'inagurazione programmata per il 2007 si va al 2012!!!!!
Il tutto è condito dal solito balletto dei soliti nomi per la guida della Porto Antico spa:il nuovo che avanza è rappresentato da Merlo, Flick e Gallanti. W il futuro!!!
euge1893
00sabato 4 novembre 2006 12:29
Eh Paolo, le elezioni incombono e chi governa la città ha giusto il tempo di piazzare i soliti "amici" nelle poltrone succulente... questa è l'Italia purtroppo.

Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e speriamo che dopo tanti ritardi l'operazione ponte parodi parta davvero... puoi mica allegare un link per l'articolo di Repubblica al quale ti riferisci?
lordtiranus
00sabato 4 novembre 2006 13:21
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Vi faccio notare anche la presenza di un sito interessante:
www.architetturaitalia.it/concorsi_detail.aspx?IDConcorso=308 (scaricabile il bando di gara)

[Modificato da lordtiranus 04/11/2006 13.25]

steorix
00sabato 4 novembre 2006 14:49
Visto che mancano praticamente strutture per concerti a Genova, Ponte Parodi, si poteva anche sfuttare in questa direzione.Piu' che altro per far arrivare a Genova Artisti o gruppi Internazionali di rilievo, senza obbligarli a riepiegare sistematicamente nella nebbia Milanese.
Il Goa Boa di alcuni anni fà, aveva lasciato una bella impressione, e tutti avevano notato come si prestava il posto a questi eventi. Peccato !!!!!!
euge1893
00mercoledì 3 gennaio 2007 18:02
Da Il Messaggero Marittimo del 20/12/2006

Il presidente della Porto Antico di Genova spa Giuseppe Pericu e il presidente dell'Autorità portuale di Genova Giovanni Novi hanno firmato l'atto di concessione per la realizzazione del progetto di Ponte Parodi: 31.000 mq di aree e 11.000 mq di specchi acquei. Su quest'area, dopo i necessari lavori di riprofilatura, di competenza dell'Autorità portuale, che renderanno possibile l'accosto delle più moderne navi da crociera, si concretizzerà la Piazza del Mediterraneo così come l'aveva disegnata l'architetto Ben Van Berkel. La realizzazione sarà possibile dopo la conclusione della procedura di Accordo di Programma in corso tra Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, Autorità portuale e Università di Genova. L'Accordo di Programma riguarda l'approvazione della variante al piano urbanistico comunale, del progetto unitario di distretto e la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie all'accessibilità verso il nuovo Ponte Parodi.
ClaudioBrignole
00mercoledì 3 gennaio 2007 18:27
Poi 'sti babaloni devono fare pure una nuova gare per vedere se c'è qualcun'altro che farebbe i lavori ad un importo inferiore. Qui diventiamo tutti vecchi prima di vedere Ponte Parodi finito...
euge1893
00mercoledì 24 gennaio 2007 10:11
Qualcuno ha per caso il Secolo XIX on line ed è in grado di copiare l'articolo apparso questa mattina? Sarebbe interessante poterlo commentare!
Keynesian
00mercoledì 24 gennaio 2007 11:49
Ponte Parodi: sport ristoranti e crociere, piano da 200 milioni
Parte la gara d'appalto

La Darsena torna a vivere, via alla fase 2 del recupero Accanto all'Hennebique una nuova piazza De Ferrari


SI DICEVA che l'impresa di trascinare la Darsena in città non sarebbe mai stata completata, senza il traino del restyling di Ponte Parodi. Ora, dopo una lunga fase di trattative, il maxi progetto da 200 milioni di euro che prevede un terminal crociere, ristoranti e un polo ludico-sportivo, è stato finalmente messo a gara dalla Porto Antico spa, titolare della concessione dell'area. O meglio, è stata avviata la "fase 2", quella decisiva, della gara per assegnare progettazione, realizzazione e gestione delle opere previste.
La pubblicazione del bando arriva a sei anni dal concorso internazionale di idee bandito dalla Porto Antico spa per dare un nuovo volto a un pontile sede finora esclusivamente di attività vicine al porto. Ora gli eventuali - secondo molti improbabili - sfidanti dell'Associazione temporanea d'imprese Ponte Parodi Due (composta da due società del gruppo francese Altarea e dalle locali Unieco, Carena e Serteco), promotore del progetto, avranno tempo fino al 23 febbraio prossimo per presentare la loro offerta. Altrimenti sarà l'Ati italo-francese ad aggiudicarsi il maxi-appalto (tecnicamente un project financing). Chi vincerà potrà gestire l'intera area e incassarne i frutti fino al 31 dicembre 2090, in cambio dovrà versare nelle casse della Porto Antico spa un canone annuo di 228.863 euro fino al rilascio del decreto di agibilità del centro polifunzionale, 845.000 euro (più adeguamento Istat) dal rilascio di tale decreto fino al 2090. A Ponte Parodi si accederà tramite una strada da realizzarsi in ambito portuale che consentirà di bypassare via Gramsci (la rotatoria, necessaria, su via Milano, verrà realizzata da chi si aggiudicherà l'opera a gara).

Le gru dell'Hennebique. Ma oltre al ponte-terminal pensato dall'olandese Ben Van Berkel, in questa Darsena sempre meno area portuale, sempre più città-quartiere sull'acqua, c'è dell'altro. Il "sasso" fu l'arrivo della facoltà di Economia, ora un nuovo maxiprogetto rifarà il look all'Hennebique, il grande silos granario che verrà sventrato, restaurato e consegnato per il 60% dei suoi spazi alla facoltà di Lingue. Il resto ospiterà parcheggi e residenze. In questo progetto non c'è posto per lo storico pontile di Santa Limbania, dal quale un tempo si scaricava la merce diretta al silos: nei prossimi mesi verrà demolito, ma non prima di aver "salvato" le due gru che lo sovrastano, che verranno restaurate e sistemate una all'interno dello stesso Hennebique restaurato, l'altra davanti al Galata Museo del Mare.

L' "open air" museum. A proposito del Galata, quello che si è appena aperto sarà un anno di notevole importanza per il rilancio del museo. Dentro e fuori sarà oggetto di cospicui investimenti per attrarre in futuro ancora più visitatori. In particolare davanti all'ingresso, sullo specchio acqueo compreso tra la passeggiata pedonale e il Cembalo, arriveranno diverse imbarcazioni storiche che diventeranno la prosecuzione all'esterno dell'esposizione dedicata al mare. Il progetto di ampliamento è ancora top secret, ma si sa già che nel museo sull'acqua arriverà lo Swan fan Makkum (il cigno di Makkum), il più grande brigantino del mondo, 64 metri, olandese, e soprattutto lo storico sommergibile Nazario Sauro, che farà bella mostra di sè davanti al Cembalo.

La nuova De Ferrari. A pochi metri dall'inizio di Ponte Parodi, in mezzo all'Hennebique recuperato, a Economia finalmente "liberata" dai new jersey messi a protezione del parcheggio e dei prefabbricati della Croce Verde (alla quale verrà trovata un'altra sistemazione), sorgerà una piazza grande quanto De Ferrari (nel "sottosuolo" sarà costruito un parcheggio da 1.050 posti auto). A breve verrà lanciato un concorso internazionale di idee per disegnarla, ma si sa già che dovrà avere una fontana al suo centro e che dovrà poter ospitare eventi e spettacoli all'aperto. La palazzina, che prima sorgeva sull'area del Porto Antico e faceva da sede a una stazione di polizia, tra Cembalo e Nautico verrà presto abbattuta. Nell'area che si otterrà si pensa a un park sotterraneo, ma non c'è certezza sulla possibilità di riuscire effettivamente a realizzarlo (dipenderà da cosa c'è sotto questa prima parte del pontile).

Magazzini del Design. Anche i Magazzini del Design sono vicini allo sblocco. Nei prossimi giorni il nuovo progetto ("dimagrito" dopo il dietrofront della Fondazione Carige) passerà all'esame della conferenza dei servizi del Comune. A finanziare questo "container" di cemento costruito sul pontile del Bacinetto, saranno il Comune con un milione e 300 mila euro, e la Provincia con 300 mila euro. «Sarà bellissimo - assicura Beneddetta Spadolini, preside della Facoltà di Architettura - non avrà quel costoso impianto-palafitta sul mare previsto all'inizio, ma attrarrà ugualmente nuovi sponsor interessati a una dignitosa vetrina sul mare».
Entro il 2013 il completamento dell' "urbanizzazione" della Darsena potrà arrivare a compimento, a meno di intoppi e nuovi stop. Mancherà soltanto un elemento che gli stessi investitori non intendono trascurare: il collegamento tra la città vecchia di Pré - Balbi e quella nuova costruita sull'ultimo pezzo di porto conquistato dal centro.

euge1893
00mercoledì 24 gennaio 2007 12:25
Hennebique
Sono sempre stato affascinato da questa enorme costruzione costruita nei primi del '900 e sono felice che invece della demolizione possa trovare una ristrutturazione che lo valorizzi come si merita (per me è bellissimo) [SM=g27985]

Per chi volesse approfondire e vedersi qualche bella foto segnalo il link: www.smartlab.dibe.unige.it/smartlab/home/Hennebique/Hennebi...

Quello che mi fa impazzire di questo edificio è che nella sua parte sud è a picco sul mare!

[Modificato da euge1893 24/01/2007 18.47]

Keynesian
00mercoledì 24 gennaio 2007 18:39
Re: Hennebique
Se si pensa a quanto spazio (metri quadri) si possono ricavare in quell'edificio... è un business eccezionale.

Il giorno che quella zona sarà interamente ristrutturata, sarà il polo più importante della città moderna. Due facoltà (economia e lingue), MuMa, appartamenti e uffici, terminal crociere, spazio aperto alla città e attività commerciali... non da poco sarà la progettazione complementare delle vie di accesso, dei parcheggi e dell'integrazione (per così dire) con la città vecchia. Potrebbe aiutare a riqualificare la zona di Pré (cosa non semplice... ma potrebbe aiutare)

Di sicuro valorizzerà tantissimo la stazione Darsena della metro.

[Modificato da Keynesian 24/01/2007 18.44]

a1893
00mercoledì 24 gennaio 2007 21:20
Re:

Scritto da: steorix 04/11/2006 14.49
Visto che mancano praticamente strutture per concerti a Genova, Ponte Parodi, si poteva anche sfuttare in questa direzione.Piu' che altro per far arrivare a Genova Artisti o gruppi Internazionali di rilievo, senza obbligarli a riepiegare sistematicamente nella nebbia Milanese.
Il Goa Boa di alcuni anni fà, aveva lasciato una bella impressione, e tutti avevano notato come si prestava il posto a questi eventi. Peccato !!!!!!



Se si vuole uno spazio "piccolo" e al coperto c'è il Mazda Palace (7000 posti), se si vuole uno spazio medio c'è il Ferraris (40mila posti, es. Vasco Rossi qualche anno fa!), se vuoi uno spazio grande c'è l'area di P.za della Vittoria (150mila posti, forse anche 200 mila se il palco fosse sotto l'arco della vittoria come doveva essere fatto nel concerto, poi saltato, di baglioni negli anni 90, cmq di recente Nek, laura pausini nello show di MTV).
Insomma mi sembra che, anche se non siamo al top, come strutture per i concerti non siamo messi poi cosi' male...

[Modificato da a1893 24/01/2007 21.21]

euge1893
00sabato 24 febbraio 2007 16:33
Ponte Parodi
Notizia risolutiva di oggi (fonte il Secolo XIX). La gara è andata deserta, come previsto, per cui il progetto di Van Berkel può finalmente essere eseguito da Altarea e le altre imprese consorziate. I lavori cominceranno all'inizio del 2008.
euge1893
00lunedì 2 aprile 2007 17:21
Ecco un altro pezzo della Darsena che va a posto
E' stata inaugurata nel weekend la nuova sede del "Nautico" che sostituirà quella storica in Piazza Palermo.

Dal secolo di questa mattina:
rassegnaweb.comune.genova.it/pdf/archivio/2007/20070401/20070401secolo022dyhiq20070...
lordtiranus
00lunedì 11 febbraio 2008 18:56
dopo mesi e mesi di silenzio si torna a parlare di Ponte Parodi...
Ecco il video di Primocanale

VIDEO
metrosur
00lunedì 11 febbraio 2008 23:28
Giusto ieri pensavo a Ponte Parodi. Questo è un altro esempio di come vanno le cose a Genova e in Italia, sono passati 7 anni da quando è stato scelto il progetto e l'unica cosa che hanno fatto è stato tirare giù il silos per metterci un parcheggio! Mi viene da rimettere (ci vorrebbe un icona ad hoc per questo) [SM=x1445360] [SM=x1406607] [SM=x1405307] [SM=x1405307] [SM=x1405307] [SM=x1405307]
euge1893
00giovedì 14 agosto 2008 09:28
da www.ilsecoloxix.it

Ecco la city sul mare

14 agosto 2008| Daniele Grillo




Le prime pietre davanti all’Hennebique sono state rimosse, i riempimenti saranno l’immediata conseguenza, il tutto mentre il maxi-progetto milionario cambia volto nell’organizzazione dei suoi spazi interni: più terminal (e qui potrebbe scattare la corsa tra Aponte e Costa per conquistarli), meno divertimenti, più spazio per sedi direzionali e saloni che fitness e centro commerciale. Anche perché ai nuovi volumi è interessato il colosso Eataly, sorta di salone permanente per la vendita di prodotti alimentari di altissima qualità che da tempo vorrebbe aprire una sede a Genova.

Una panoramica dell’area

Sono partiti i lavori dell’Autorità portuale di Genova per la “riprofilatura” del pontile un tempo sormontato da un silos granario, di fatto l’ultima parte portuale in centro che verrà ceduta alla città. Il progetto da 200 milioni che prevede un terminal crociere, ristoranti e un polo ludico-sportivo, arriva a uno sblocco dopo quasi sette anni dal concorso internazionale di idee bandito dalla Porto Antico spa per dare un nuovo volto all’area. Sarà come previsto l’associazione temporanea d’imprese Ponte Parodi Due (composta da due società del gruppo francese Altarea e dalle locali Unieco, Carena e Serteco), promotore del progetto, a realizzare quanto previsto. E a incassarne i frutti fino al 31 dicembre 2090, in cambio del versamento nelle casse della Porto Antico spa di un canone annuo di 229 mila euro fino al rilascio del decreto di agibilità del centro polifunzionale, 845 mila euro (più adeguamento Istat) dal rilascio di tale decreto fino al 2090.

Dopo aver demolito il ponte di Santa Limbania, una sorta di braccio proteso sul mare sul quale le navi scaricavano i sacchi di grano diretti al silos Hennebique, alcuni pontoni dotati di gru stanno procedendo ai lavori per ingrandire il pontile che dovrà ospitare la grande struttura di vetro e la banchina per l’attracco delle navi da crociera. Questi lavori dureranno mesi, e si ritiene che possano ragionevolmente chiudere per l’autunno o la fine del 2009. Da quel momento partirà il cantiere per costruire quanto previsto. Contemporaneamente si sta procedendo a definire gli spostamenti in altre sedi delle attività produttive di ambito strettamente portuale ancora presenti nella zona. E a precisare tutti i cambiamenti del progetto. Già, perché l’amministrazione Vincenzi ha voluto chiedere qualche modifica, rispetto a quanto previsto dal disegno dell’ati italo-francese. Tra i proponenti e gli uffici del Comune di Genova ci sono state molte riunioni, negli ultimi mesi. Oggetto degli aggiustamenti richiesti e messi al centro del tavolo le volumetrie degli spazi previsti, le “misure” delle diverse destinazioni inserite nel progetto. L’intenzione del Comune, condivisa dall’Autorità portuale e dagli altri soci all’interno di Porto Antico spa, sarebbe quella di trovare attività che valorizzino i nuovi spazi a disposizione, attività che diano un valore aggiunto all’offerta di Ponte Parodi e a quella del fronte mare tra Expò e nuova Darsena. L’intenzione è che Ponte Parodi sia una zona viva, frequentata e fortemente attrattiva per visitatori che arrivino anche da fuori. In questa chiave le pressanti richieste di Eataly di aprire un proprio punto anche nel capoluogo genovese sono in questi momenti tenute in alta considerazione. Eataly è una sorta di grande magazzino-salone del gusto, lanciato a Torino e diventato un esempio di assoluto successo. La filosofia di questo presidio, partecipato anche da Slow Food in qualità di supervisore, è quella di trasformare i prodotti tipici di nicchia in prodotti di largo consumo, attuando un’efficace politica sui prezzi ed eliminando gli intermediari tra consumatore e produttore. Eataly potrebbe accettare una location provvisoria, in attesa di spostarsi a Ponte Parodi.

Sullo sfondo di tutto c’è chi sostiene che si voglia gettare l’amo per riportare a Genova il gruppo Costa, che fino a oggi ha sempre negato di voler tornare a effettuare partenze laddove tutto cominciò. Ma le idee nel tempo possono cambiare, ed è un dato di fatto che la potenza di Msc Crociere, principale concorrente di Costa, si stia notevolmente sviluppando nel capoluogo ligure. Del resto Gianluigi Aponte, numero uno di Msc, nel corso di un’intervista rilasciata al Secolo XIX dichiarò senza mezze misure l’interessamento del proprio gruppo verso i nuovi spazi in costruzione.

Intanto, all’inizio dell’anno prossimo inizieranno le prime demolizioni. La palazzina tra le residenze del Cembalo e istituto Nautico, che prima sorgeva sull’area del Porto Antico e faceva da sede a una stazione di polizia, sarà tra le prime a cadere. Nell’area che si otterrà si pensa a un park sotterraneo.




Una bella immagine dell'Hennebique, edificio oggi abbandonato, che ospitava il silos granario. Oggi come oggi rimane l'ultimo spazio del Porto Antico disponibile per essere ristrutturato
lordtiranus
00giovedì 14 agosto 2008 10:16
quante belle cose... se poi pensiamo ad un mega centro commerciale in pieno centro sai finalmente quanti parcheggi? Altro che prendere quei pidocchiosi autobus dell'amt

[SM=x1567330] ma vaff...
Trammax
00giovedì 14 agosto 2008 10:53
Già, proprio ciò di cui Genova sente la mancanza: un bel mega centro commerciale in vetro, acciaio & cemento, con un pò di giardini di plastica e tanti e tanti parcheggi ( = attrattori di traffico ) [SM=g27996]

Prima domanda: dove cazzo sta la pianificazione urbanistica?
E la promozione turistica? Genova, con i suoi secoli di storia e di cultura non ha niente di meglio da proporre ai flussi di turisti che giungono all'ombra della Lanterna? Non basta quel concentrato di minchiate che al 90% è il porto antico? [SM=g28001]

Seconda domanda: qualcuno si rende conto o no che i centri commerciali non rivitalizzano una sega, e anzi prosciugano la vitalità del tessuto commerciale classico, e in più diffondono attorno a sè squallore e degrado? (vedi Fiumara, con particolare riferimento alle torme di intellettuali che vi stazionano da mane a sera, soprattutto il sabato)? [SM=x1406607]

Terza domanda: come si può pensare di trasformare i consumi di nicchia in consumi di massa? Queste megainternazionali del consumo mascherati da Slow Food pensano che tutti possano vivere quotidianamente di Castelmagno o lardo di Colonnata (che infatti vengono ormai spacciati da cani e porci, in quantità semindustriali, con stridente e sospetto contrasto con la loro produzione di nicchia)? [SM=x1405307]

Quarta ed ultima (last but not least) domanda: chi paga questo irrinunciabile salto nel futuro? Solo i privati che lanciano l'amo in attesa che Amministrazioni compiacenti e disponibili abbocchino? [SM=x1405309]
papupi
00giovedì 14 agosto 2008 11:53
resto veramente perplesso !

Un centro commerciale o negozi alimentari in quella zona ?
Centri fitness ?

NO COMMENT !
euge1893
00martedì 25 novembre 2008 17:10
da www.ilsecoloxix.it

Il Galata galleggerà con il Sauro
25 novembre 2008


Il Nazario Sauro approda a Genova. A Roma domani ci sarà il passaggio formale e sostanziale del Sauro che diventerà patrimonio della cultura e della storia marinara e no della realtà genovese con il suo ultimo approdo nella darsena cittadina a cura del Museo Galata.
Il Sauro in navigazione con l’equipaggio schierato

Il Sauro oggi in pensione, tra qualche tempo sarà nella Darsena di Genova

L’Ammiraglio Dino Nascetti, Direttore Generale degli Armamenti Navali del Ministero della Difesa, Maria Paola Profumo e Pierangelo Campodonico, Presidente e Direttore dell’Istituzione firmeranno il documento con cui la Marina cede “a titolo gratuito” il battello “Nazario Sauro”, primo esemplare della sua classe di sommergibili italiani che per decenni hanno rappresentato la spina dorsale delle forze subacquee italiane.

«E’ un momento importante del percorso che il Comune di Genova e l’Istituzione Mu.MA hanno intrapreso da alcuni anni per realizzare un progetto: quello della musealizzazione, nelle acque della Darsena - spiegano al Galata - di un sottomarino quale padiglione galleggiante del Galata Museo del Mare. Da oggi, ufficialmente, il sommergibile non appartiene più alla Difesa ma al Galata Museo del Mare, di cui sarà la prima nave storica galleggiante».

LA CARTA DI IDENTITA’ DEL SAURO

Lungo 64 metri, largo e alto 5 metri, alla “vela” (la torretta nel gergo dei sommergibilisti), e con un dislocamento di oltre 1500 tonnellate, il “Nazario Sauro” è stato operativo dalla sua entrata in servizio fino al 2002, quando venne ammainata la bandiera di combattimento ed è rimasto a disposizione delle Forze Armate fino al 30 settembre 2005, quando è stato radiato. Attualmente il sottomarino è a La Spezia, dove è stato sottoposto a una prima serie di lavori di adattamento che proseguiranno nei prossimi mesi.
L’onorata attività militare del Sauro e delle unità gemelle della marina italiana

LA “MUSEALIZZAZIONE”

Con il prossimo anno, terminati i lavori di carpenteria quali la realizzazione di nuove scale d’accesso, il battello verrà rimorchiato a Genova presso la Calata Andalò Di Negro, a fianco del Galata Museo del Mare dove verrà completata la musealizzazione e dove si conta di aprirlo al pubblico entro l’estate 2009. Forte l’impegno economico e progettuale del Comune di Genova che da oggi è il primo comune italiano a dotarsi di un sommergibile in acqua e dell’Istituzione Mu.MA: «Passo dopo passo – spiega il Direttore Campodonico consegnatario della nave nella sua qualità di Direttore del Galata Museo del Mare - dalla conferenza dei servizi alle pratiche per il finanziamento con i Fondi Residui ex Colombiane ’92 e con la buona volontà di tutti, si sono potuti comporre i tasselli di un puzzle complesso che porterà alla prima nave storica italiana, galleggiante e visitabile. E’ nostra intenzione dotare il sommergibile di un’ambientazione molto fedele all’originale: il visitatore dovrà avere l’impressione di scendere in un battello in piena operatività, con i suoni, i rumori, le luci e la strumentazione accesa. Pochissimo “museo”, molta “emozione”, come è nel nostro modo di approcciare i nuovi allestimenti».

La Presidente del Mu.Ma Maria Paola Profumo ha evidenziato «il ringraziamento ai nostri due partner, la Marina Militare che ha creduto nel nostro progetto e lo ha appoggiato malgrado tutte le difficoltà oggettive e ha spianato la strada della burocrazia con grande determinazione e la Fincantieri. Quest’ultima, nella persona dell’ Amministratore Delegato Giuseppe Bono, ci ha supportato nella progettazione e nella ricerca delle soluzioni più adeguate a rendere visitabile questo battello, così importante nella storia della marina italiana. L’azienda leader nel settore della cantieristica navale da sempre impegnata nella valorizzazione del legame storico – culturale con la nostra città ha già realizzato la Nave Italia al Porto Antico e l’Urban Lab ormeggiato davanti al Galata Museo del Mare».
La cessione è stata resa possibile da una norma, l’articolo 49 della Legge Finanziaria 2001 con il quale lo Stato ha permesso alle forze armate di mettere in disponibilità gratuita di musei pubblici, riconosciuti dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, macchinari e imbarcazioni “demilitarizzati”, materiali divenuti obsoleti per le attuali tecnologie ma che possono essere, come nel caso del “Nazario Sauro”, una importante testimonianza per lo sviluppo della nostra marina. Il Galata Museo del Mare, il maggior museo marittimo del Mediterraneo e uno dei più innovativi del mondo, ha puntato molto su questo progetto: dalla sua “galleggiabilità” (la visita avverrà in acqua e si scenderà sotto la superficie per visitarlo) alla sua ambientazione multimediale.
lordtiranus
00sabato 26 settembre 2009 14:38
Ecco un video dedicato all'arrivo del sommergibile Nazario Sauro al Museo del Mare in Darsena

Richzena
00sabato 26 settembre 2009 20:47
Un altro passo verso una Genova più turistica e attrattiva, meno male!

Il museo del mare è molto carino ma aveva bisogno di un pezzo forte per attrarre visitatori.

Ed è anche bello che un mezzo usato per fare la guerra e distruggere venga trasformato in un qualcosa di pacifico, innocuo, piacevole.
lordtiranus
00domenica 27 settembre 2009 18:14
Quello che non capisco è perché all'estero quasi tutti i musei fanno sconti agli studenti (o almeno agli under 26) e il MuMa non si degna di levare un euro da un biglietto tutto sommato caro, soprattutto se si aggiunge la visita all'acquario...

Quest'estate in Grecia il sottoscritto ha visto diversi musei, l'Acropoli di Atene, le rovine di Delfi, le rovine di Cnosso e non ho sborsato un centesimo! E non stiamo parlando di due pietre messe in croce...
ralco
00domenica 27 settembre 2009 19:39
Anche in Italia alcuni musei pubblici ( quelli gestiti dalle sovraintendenze ai beni culturali - non so se tutti)) mi risulta facciano sconti agli studenti. Questo è un museo di fatto privato.
Rudolf86
00venerdì 30 luglio 2010 19:06
Copio qui il link dell'articolo del Secolo sull'ennesima modifica al progetto di Ponte Parodi gentilmente segnalato da Lucamax-ge, qui sicuramente IT.

www.ilsecoloxix.it/p/genova/2010/07/30/AMNCikuD-ponte_parodi_commercia...

Come già detto, spero vivamente non si trasformi in una fiumara 2...
marcox2110.
00venerdì 30 luglio 2010 20:52
Re:
Rudolf86, 30/07/2010 19.06:

Copio qui il link dell'articolo del Secolo sull'ennesima modifica al progetto di Ponte Parodi gentilmente segnalato da Lucamax-ge, qui sicuramente IT.

www.ilsecoloxix.it/p/genova/2010/07/30/AMNCikuD-ponte_parodi_commercia...

Come già detto, spero vivamente non si trasformi in una fiumara 2...




Indubbiamente i negozi puntano ad attirare i turisti più che i residenti quindi credo che sia rivolto a un bacino di utenza completamente diverso; mi sembra che un centro commerciale simile, "il terminal", funzioni abbastanza bene visto che ci sono alcuni negozi che sono li praticamente da quando è stato aperto.
Inoltre il progetto prevede due accosti per navi da crociera e non 1 come inizialmente previsto quindi personalmente l'operazione la considero positiva.
Ora vado un po' OT e chiedo a risposta secca (cosi l'OT finisce subito!!) quanti saranno a regime gli accosti cruise, considerato che se non ho capito male Ponte Doria verrà dedicato a questa tipologia di traffico con lo spostamento dell'extra schengen a Voltri...??
Richzena
00domenica 1 agosto 2010 12:17
io ho contato:

2 a ponte Mille (ora sono 3 ma la banchina di ponente sta venendo risagomata per poter ospitare le navi più grosse (mi pare 340m)

2 a ponte Parodi

2 a ponte Doria (la banchina lato levante viene già stabilmente usata da MSC)

in più mi pare che anche l'accosto di levante di ponte Colombo abbia i confort per le navi da crociera (vedi passerelle dal terminal alla nave.

inoltre anni fa qualche nave da crociera di ridotte dimensioni attraccava ai magazzini del cotone dove era stato installato un piccolo terminal provvisorio...
marcox2110.
00venerdì 25 febbraio 2011 21:00
Confermato ieri dall'Autorità Portuale che a brevissimo termine partiranno i lavori per Ponte Parodi

ecco il link del progetto

www.commerces.altarea-cogedim.com/Presentation,454.html

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