Utenti web credono a notizie false anche dopo smentite

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KOSLINE
00sabato 26 gennaio 2013 19:08
Il 'fact checking', che cerca di smascherare le bufale, non funziona sulle persone a cui 'piace' la notizia letta

Il cosiddetto 'fact checking', che cerca di smascherare soprattutto sul web bufale e affermazioni false, non funziona sulle persone a cui 'piace' la notizia che legge, anche se non veritiera, neanche se e' fatto in tempo reale. Lo ha dimostrato uno studio della Ohio State University. I ricercatori, che presenteranno lo studio ad un congresso sul Social Computing a fine febbraio in Texas, hanno diviso 574 adulti, a cui e' stato fatto leggere un finto blog politico contenente l'affermazione falsa che le autorita' Usa possono avere libero accesso alle cartelle cliniche elettroniche, in tre gruppi.

Continua..

fonte dati: www.ansa.it/web/notizie/rubriche/tecnologia/2013/01/25/Utenti-web-credono-notizie-false-anche-dopo-smentite_8135...



Un vecchio detto recita: Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere, ma bastavano che ci contattavano a noi, quelli della Ohio State University e gli passavamo un po di post, dove si conferma e certifica questa ricerca, senza scomodarsi più di tanto ... [SM=g8298]


[SM=g8278]
D.tom
00sabato 26 gennaio 2013 21:34
bhè non ce da meravigliarsi, oramai anche quando si hanno delle prove schiaccianti continuano a credere alla bufala, vedi i seguaci del 21.12.2012 che dopo l'ora della fine hanno danneggiato i templi [SM=g2201342] , non accettano la verità è questo il problema[SM=g6794]
darkman66
00sabato 26 gennaio 2013 23:31
Argomento,molto interessante,ogni giorno,riceviamo migliaia di informazioni tv,giornali,internet,la pratica di verificare notizie,
è diventata,un fenomeno sociale,il ragionamento logico,ogni tanto,
si inceppa,magari, il fact checking,,rientra, in un ramo della
psicologia di massa,tutti vogliono conoscere la verità,qualcuno ci
riesce,altri si arrendono,alcuni,vengono condizionati,attraverso
messaggi subliminali incosci..
eone nero
00domenica 27 gennaio 2013 00:41
Ripropongo anche questa discussione

Perché crediamo (fermamente) anche alle peggiori «bufale»

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

In Italia è presente un sito che si occupa di Fact Checking

factchecking.civiclinks.it/it/

Una recensione del sito

www.ahref.eu/it/media/comunicati-stampa/fact-checking

Kabukiman_
00domenica 27 gennaio 2013 12:31
Sai come si dice: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Personalmente ho parlato con gente che credeva a città aliene sulla Luna, al fatto che la Terra fosse cava e con un mini-Sole al suo interno... addirittura mi è capitato di parlare con un tizio convinto che la Luna fosse "a colori" e che le foto che vediamo di questa sono semplicemente in bianco e nero.
Bè, quando ti trovi di fronte a tale blasfemia intellettuale c'è poco da convincere e spiegare... se uno in vita sua non si fa una cultura appropriata ed è ostinato a non farsela, leggendo solo notiziole da siti per mentecatti, c'è veramente molto poco da fare... una soluzione sarebbero i campi di cotone, ma credo sia anticostituzionale e ormai obsoleto. [SM=g1950687]
_INSIDER_
00domenica 27 gennaio 2013 18:45
Dallo stesso articolo c'è una parte piuttosto curiosa ed interessante che riporto:

Secondo l'esperto il 'timing' della correzione ha la sua importanza: "Per chi è portato a credere alle 'bufale' la correzione immediata, appena letta la notizia, ha l'effetto opposto rispetto a quello cercato - sottolinea Garrett - forse è meglio rimandarla almeno di qualche minuto".

Dovrò tenerne conto? [SM=g2854182]
Kabukiman_
00lunedì 28 gennaio 2013 11:38
Re:
_INSIDER_, 27/01/2013 18:45:

Dallo stesso articolo c'è una parte piuttosto curiosa ed interessante che riporto:

Secondo l'esperto il 'timing' della correzione ha la sua importanza: "Per chi è portato a credere alle 'bufale' la correzione immediata, appena letta la notizia, ha l'effetto opposto rispetto a quello cercato - sottolinea Garrett - forse è meglio rimandarla almeno di qualche minuto".

Dovrò tenerne conto? [SM=g2854182]




Sarà, ma io sono poco fiducioso a riguardo.

Miro.72
00lunedì 28 gennaio 2013 14:37
Suonerà strano ma secondo me è una fortuna che esista un meccanismo che renda difficoltoso il cambiare idea all'istante. [SM=x2976657] Il contrario avrebbe effetti devastanti sull'esistenza di una persona che,anche con convinzioni discutibili,basa sul suo vissuto e relativo sistema di informazioni tutta una serie di scelte e/o pianificazioni.Cambiare idea ogni momento renderebbe insicuri o addirittura non farebbe muovere un passo in nessuna direzione ,cosa che, per come la vedo io ,renderebbe tutto decisamente più caotico.
Non resta che armarsi di pazienza e ,come riportato nell'articolo ,aspettare che si abbassi il livello di guardia,ogni forzatura è energia e tempo perso. [SM=g6813]
Kabukiman_
00lunedì 28 gennaio 2013 22:36
@Mirò... quello che dici è vero, ma qui non si parla di cambiare idea di fronte ad altre supposizioni o convinzioni... qui si parla di cambiare idea di fronte a prove ed evidenze che smentiscono le proprie errate convinzioni.
In questo caso, che poi è il caso qui trattato, non cambiare idea non è sinomino di sicurezza ma di ottusità.
Se io fossi convinto che la velocità della luce è di 100 km/h, mentre l'evidenza dice 300.000 km/s... sarei una persona sicura o un cretino se non cambiassi idea in merito?

Il problema qui è che molta gente vuole credere a quello che, per qualche motivo, le fa comodo e difficilmente cambierebbero idea di fronte ad una realtà che in qualche modo li deluderebbe.
WOODOK
00lunedì 28 gennaio 2013 22:59
Re:
Kabukiman_, 28/01/2013 22:36:


Il problema qui è che molta gente vuole credere a quello che, per qualche motivo, le fa comodo e difficilmente cambierebbero idea di fronte ad una realtà che in qualche modo li deluderebbe.



Dipende anche quanto è convincente chi li persuade


eone nero
00lunedì 28 gennaio 2013 23:28
Di fronte all'evidenza dei fatti inconfutabile taluni continuano ostinatamente a negare, e questa è tragica realtà ratificabile, ne vediamo ogni giorno esempi lampanti sia nel virtuale che nel reale.

Quello che è peggio che tali personaggi evocano beceri echi medioevali andando in deliri schiumanti degni del Malleus Maleficarum, arrivando ad atti insulsi che fanno capire quanto sono piccoli e pericolosi certi individui.


Miro.72
00martedì 29 gennaio 2013 10:15
Re:
Kabukiman_, 28/01/2013 22:36:



Il problema qui è che molta gente vuole credere a quello che, per qualche motivo, le fa comodo e difficilmente cambierebbero idea di fronte ad una realtà che in qualche modo li deluderebbe.



Ciao Kabuki ,forse stiamo dicendo la stessa cosa e non ci capiamo [SM=g6794] .Lo studio in questione ha sollevato una dinamica ma non ha spiegato il perché.Con il mio intervento ho tentato di dire la mia su quello che per me è un possibile meccanismo di base, che ha un sistema di "difesa" e i suoi tempi. Se poi una persona difronte all'evidenza non attiva il processo che porta a mettere in relazione la nuova informazione con ciò che conosce ,allora si che si può parlare di ottusità .Io comunque la chiamo paura. [SM=g8320]


Kabukiman_
00mercoledì 30 gennaio 2013 20:57
Re: Re:
Miro.72, 29/01/2013 10:15:



Ciao Kabuki ,forse stiamo dicendo la stessa cosa e non ci capiamo [SM=g6794] .Lo studio in questione ha sollevato una dinamica ma non ha spiegato il perché.Con il mio intervento ho tentato di dire la mia su quello che per me è un possibile meccanismo di base, che ha un sistema di "difesa" e i suoi tempi. Se poi una persona difronte all'evidenza non attiva il processo che porta a mettere in relazione la nuova informazione con ciò che conosce ,allora si che si può parlare di ottusità .Io comunque la chiamo paura. [SM=g8320]






Si bè, io parlavo di negazione davanti all'evidenza. Cambiare idea solo perchè ce lo ha detto qualcuno è da idioti.
E che cos'è l'ottusità se non una forma di paura?
PhotoBaster
00venerdì 29 marzo 2013 16:45
dipende da chi e da come vengono smetite
Nonsonosolo
00venerdì 29 marzo 2013 16:50
Re:
PhotoBaster, 29/03/2013 16:45:

dipende da chi e da come vengono smetite




Vero, quello che fa la differenza è l'autorevolezza della smentita agli occhi dell'interlocutore.
Stige81
00venerdì 29 marzo 2013 17:18
Re: Re:
Nonsonosolo, 29/03/2013 16:50:




Vero, quello che fa la differenza è l'autorevolezza della smentita agli occhi dell'interlocutore.


Non sempre risulta sufficiente. Molte volte c'è bisogno di una dimostrazione che venga recepita dall'interlocutore, non come semplice cambio di rotta, ma come dato di informazione corretto.
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