Tutta la vita davanti

Ieri sera ho visto in dvd "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì e mi sono resa conto di come le cose stiano veramente andando avanti miseramente. Non perchè ce lo descrive un film qualsiasi, ma perchè quel film non fa altro che descrivere sinceramente e realmente il mondo che ci circonda.
Quando si dice che la nostra è la prima generazione in cui i figli stanno estaranno peggio dei genitori bè... è vero.

Con Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Valerio Mastrandrea ed altri incontriamo Marta, brillante ragazza appena laureatasi con lode in filosofia.
Nonostante il brillantissimo percorso accademico, Marta stenta a trovare un'occupazione e ben presto lascia perdere il sogno un lavoro adeguato al suo studio. Esasperata e senza soldi ripiega su un lavoro in un call center, lavoro che ottiene comunque solo perchè conosce un ragazza ch vi lavora.
Marta entra in un mondo nuovo, fatto di stipendi bassissimi, balletti motivazionali osceni e rimproveri mensili. Licenziamenti illegittimi, vessazioni e stupidi gadget per le migliori telefoniste.

Il film continua e non vi sto a raccontare la fine e gli eventuali intrecci romantici che a me personalmente non interessanto ma resta il fatto che è di una cruda realtà... ma talmente cruda che mi sembrava di essere tornata indietro, indietro a quando anche io, se pur per un brevissimo periodo ho fatto certi tipi di lavoro.

Anche io laureata, per carità, non un genio con Marta, ma nemmeno da buttare via e mi sono ritrovata a dover elemosinare per uno straccio di trecento euro al mese.

Grazie al cielo, la mia stella, molto dopo, mi ha sorriso, ma sono stati momenti bui ed effettivamente non amo parlarne.

Ad ogni modo è un film da vedere, assolutamente.
Mastrandrea poi, come membro del sindacato, mi è piaciuto tantissimo.
E non pensiate che sia una cosa drammatica, anzi, è piuttosto leggero e scorre che è una bellezza!

Anche io ho visto quel film, e la penso esattamente come te.
Io mi sto laureando in un campo non molto felice qui in Italia. sono prossima alla laurea in archeologia e purtroppo sono consapevole del fatto che qui non riuscirò mai a trovare un lavoro pertinente ai miei studi, a meno che, non voglia finire a pulire i bagni dei musei!
Purtroppo la situazione attuale e realmente deprimente, per non parlare poi dei call center che ti spremono come limoni, promettendoti grandi guadagni e possibilità di crescita aziendali, ma in realtà non fanno altro che sfruttarti per 4 lire per raggiungere i propri scopi.
Insomma, il film è da vedere..lo consiglio vivemente.