Ci scusiamo per il ritardo con il quale pubblichiamo i risultati.
Una delle giudici ha avuto problemi con il computer, non potendo avvisare, perciò abbiamo atteso per un po' prima di decidere di pubblicare.
Inoltre, ieri sera, ci sono stati problemi con i codici html del forum.
Detto ciò, ecco i risultati.
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Contest: The Grinch
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Partecipanti: OrangeLoLLipop [IMG]http://i35.tinypic.com/r0tj78.png[/IMG] -Roxar- [IMG]http://i35.tinypic.com/r0tj78.png[/IMG] Cathy_94 [IMG]http://i35.tinypic.com/r0tj78.png[/IMG] hanairoh [IMG]http://i36.tinypic.com/28cfqxv.png[/IMG]
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Risultati a cura di: Ulissae
“Cold coffee" di OrangeLollipop
Lessico; grammatica: a) correttezza verbale - b) punteggiatura: 7,25
La storia non è stata riletta: lo si nota da piccoli errori di battitura sparsi per il testo, che potevano essere facilmente evitati con una semplice lettura. Si ha un
fina invece di
fino;
deve’essere invece di
deve essere o
dev'essere;
scossando invece di
scuotendo;
gradi al posto di
grandi.
Per una scelta stilistica, visto che è presente più volte nel testo, alcune frasi iniziano senza la preposizione
con o al loro interno mancano di un aggettivo, risultando un po' ostiche e pesanti, oltre che erroneamente ellittiche.
La fronte aggrottata, Quil allungò la mano per stringere quella che Levi gli porgeva. - Sentiva stoffa morbida sotto le dita per esempio.
L'espressione
Ingoiò una boccata di bile non è corretta, sarebbe meglio scrivere
ondata o
un conato. Stessa questione per
Diede una boccata d’aria per cercare di riprendere fiato. Non si dice
dare una boccata d'aria, piuttosto
prendere.
Nella frase
che si trovava ancora appoggiata nella medesima posizione in cui l’aveva posta lui prima, quel
prima andrebbe meglio specificato, scrivendo il
quando, visto che l'azione è stato fatta in un passato non prossimo - il pomeriggio prima o la mattina, questo non si sa.
C'è un punto e virgola che sarebbe stato meglio se sostituito da un due punti, in quanto segue l'introduzione di una descrizione:
Quella sera non faceva eccezione; la lampada giallastra era puntata sulla scrivania.
Si era quasi scordato di lui, dal gran che era silenzioso. Messa in questo modo, la seconda proposizione non ha un gran senso perché incompleta.
Nelle ultime due pagine, la punteggiatura inizia a vacillare: mancano delle virgole incisive, una davanti al
ma, per esempio.
È presente una piccola ripetizione della parola
cena a una sola riga di distanza, che poteva essere sostituita con il sostantivo
pasto per citare un sinonimo.
Dopo un discorso diretto che finisce con un punto fermo è d'obbligo inserire la maiuscola.
L'ultima segnalazione da fare è in questa frase:
Ora lo sentiva anche nella schiena; si diffondeva in gradi onde calde, attraversandolo completamente; trattasi più un consiglio che di una vera e propria correzione (sorvolando sul
gradi al posto di
grandi, già fatto notare. La parola
ondate si adatterebbe meglio alla forma scelta, così come il
con al posto dell'
in.
Veramente buono il lessico scelto: si adatta benissimo alla trattazione di un personaggio adolescente, confuso e pessimista.
2. Originalità e svolgimento della trama: 7
La prima cosa che balza all'occhio, leggendo la storia, è l'originalità. La storia basa tutta la sua forza su questo perno, utilizzando una vecchia generazione che nella Saga è solo accennata. L'IC, perciò, non può essere valutato; nonostante si riscontri in Ephriam un atteggiamento da capo branco quale è e in Levi degli accenni di incostanza, che si potrebbero ritrovare, secondo interviste all'autrice, nel figlio, così come in Quil senior ritroviamo un richiamo al nipote.
Purtroppo, però, un'enorme falla nella trama. Come secondo lo schema di introduzione, il lettore si sarebbe dovuto trovare davanti a Quil senior. Da un punto di vista cronologico ci sono delle imperfezioni. Infatti Levi e Ephriam dovrebbero avere l'età del padre, mentre qui sono definiti ragazzi. Inoltre il padre, che nella storia è all'oscuro di tutto, nella Saga faceva già parte del branco di tre.
La sfortuna dell'autrice risiede probabilmente nel fatto che tutti gli Ataera si chiamino Quil.
Tale imprecisione ha influito nel giudizio di questa voce, che in originalità brillava in modo particolare.
Un'altra segnalazione, che questa volta non ha influito nel giudizio perché non suffragata da prove concrete, è il trasferimento di Steven e della sua famiglia dalla riserva. Le riserve indiane, soprattutto quella di La Push (che ha ottenuto l'indipendenza solo nel '37), sono molto povere; ed è difficile immaginare un trasferimento, che implica costi - oltre che una separazione fisica da dei territori che sono veramente sentiti come
patria.
Sorvolando su questi errori, la costruzione della fabula della singola storia si tiene. Gli atteggiamenti dei personaggi seguono un filo logico, agiscono in un certo ambiente e in un certo modo risultando credibili. Anche il personaggio originale, creato dall'autrice, è ben inserito, descritto e reso verosimile. Dubito, però, che negli anni cinquanta, in America, si mangiasse panettone.
3. Utilizzo degli obblighi.: 9
Una buona trattazione degli obblighi: il Natale è stato rovinato dai poveri Levi e Ephria, che interpretano la parte del Grinch. Per Quile, l'aver passato la festività sotto forma ferina, sperduto in un fossato fangoso, con sensi di colpa come condimento, è stato un finale estremamente triste e drammatico.
Il motivo per cui non si ha un punteggio pieno è stato la trattazione un po' troppo distaccata della festività, resta solo un accenno.
Totale: 23.5/30
"Rispetto" di Cathy_94
Lessico; grammatica: a) correttezza verbale - b) punteggiatura: 4
Lo spazio dopo i segni di punteggiatura, che non è presente in questa fanfiction, è obbligatorio.
Così come il numero dei puntini di sospensione: sono sempre e comunque
tre. Non di più, non di meno.
Ci sono un po' di problemi con la punteggiatura: mancano alcune virgole, mentre altre sono messe letteralmente a caso (
il vestito rosso mi fasciava delicatamente le forme e,un magnifico diamante brillava sul mio anulare), i due punti e virgola sostituiscono due coppie di due punti.
Il verbo
ruggì è errato, in quanto è usato per la terza persona singolare, e va sostituito da
ruggii. Lo stesso errore è presente per il verbo
sentì, che dovrebbe essere scritto
sentii; e
aprì invece di
aprii.
La particella pronominale
sé ha l'accento acuto, non grave (
sè), come presente nella storia.
Stessa cosa per il
perché, che viene scritto
perchè.
Il maiuscolo va usato con parsimonia, è sempre meglio usare i verbi per indicare un grido o un urlo, invece che scrivere tutto a caratteri cubitali; soprattutto se sono farsi lunghe. Se si scrive la frase in maiuscolo, allora vanno scritte tutte lettere maiuscole come
É, ottenuta digitatando alt+0201.
L'inserimento di due punti interrogativi è assolutamente non necessario, dato che ribadisce un concetto già espresso dal precedente (al massimo, visto che la frase che lo precede è anche un'esclamazione, sarebbe stato meglio mettere un punto esclamativo).
La parola
miglionesima non esiste, la forma corretta è
milionesima.
Il verbo
gongolare non necessita di un pronome personale:
Mi gongolai.
Il gerundio
partondo non esiste, al massimo è
portando.
Quando il discorso diretto inizia una frase, la lettera va maiuscola.
Si consiglia una buona approfondita rilettura del testo - visto che alcune sono sviste che lo stesso computer segnala - e si suggerisce l'uso di un BetaReader in futuro.
Originalità e svolgimento della trama: 4,5
Non brilla per originalità: sinceramente non vedo niente di nuovo nella litigata dovuta al carattere alterato del fidanzato - che per di più non si spiega come mai sia in quella condizione -, che lo porta a picchiare la propria donna.
Si parte dal fatto che si tratti di un
What if...? non segnalato, in quanto il primo Natale di Nessie viene narrato in Breaking Dawn, e non è quello proposto dall'autrice.
Sorvolando su ciò, va fatto notare che Rosalie, quando raccontò la sua storia a Bella, disse che Royce era un ragazzo che all'apparenza sembrava gentile ed educato, quindi si escluderebbe a priori questa litigata, che urta con la storia della Meyer stessa.
Un'altra segnalazione è l'OOC devastante e non segnalato di cui sono intrisi i personaggi: Rosalie non si comporterebbe mai e poi mai, di fronte alla propria famiglia, in questo modo, e tanto meno davanti a Nessie. Assurdo sfogare la propria rabbia prima sul tavolo e poi contro un povero albero di Natale. Sembrava una folle psicotica.
La reazione è completamente fuori dal personaggio, così come la risposta alterata di Edward. Da quando in qua Edward ruggisce contro qualcuno? Soprattutto davanti alla figlia?
Non è consono a Rosalie neanche il pianto, nel quale scoppia durante la cena con King. La Meyer ci presenta una donna forte, decisa, estremamente chiusa in sé stessa, che mai e poi mai si sarebbe lasciata andare davanti ad altre persone.
Non c'è approfondimento dei personaggi, Royce, in particolare, risulta completamente illogico, in quanto non vengono approfondite le sue reazioni.
L'unico a rimanere nel personaggio originario è Emmett, che va a consolarla gentile, cullandola tra le sue braccia, senza dire altro.
Una domanda, però, sorge spontanea: cosa ci facevano più di cinquanta stoviglie in una casa di vampiri? Pur ipotizzando un enorme cenone, con tanto di branco al completo, mi sembra un numero esageratamente spropositato.
Altra stonatura è l'aver collegato Royce e Rosalie a una coppietta convivente, quando negli anni 30 era un'eventualità inconcepibile, soprattutto per una ragazza borghese come lei, andare a vivere con il proprio fidanzato, se non sposati.
Utilizzo degli obblighi: 7
Non è presente il tentativo di salvare il Natale che era richiesto nel bando.
15.5/30
“Il gustafeste” di -Roxar-
Lessico; grammatica: a) correttezza verbale - b) punteggiatura: 7.9
Dopo il punto fermo nel discorso diretto è obbligatoria la lettera maiuscola.
C'è una minuscola ripetizione della parola
prima (
disse neutro, prima di stamparle un bacio gelido sulle labbra piene e calde, prima di dissolversi nell’ambiente.); e della parola
porta, usata a neanche una riga di distanza dalla precedente.
La prima persona plurare di
restare,
restammo, è errata; nel testo c'era bisogno della testa plurale,
restarono.
Il nome
Renèe è errato, l'accento nella forma corretta è differente:
Renée.
Per il resto non ci sono che complimenti: un uso magnifico del lessico, curato e particolare, s'intrecciano parole ricercate ad altre più comuni, creando un'altalena di vocaboli che rendono la lettura piacevolissima.
Stessa cosa per lo stile e la sintassi: si fa uso di frasi più lunghe, seguite da altre molto corte, donando al racconto una ritmicità apprezzabile.
Originalità e svolgimento della trama: 8,5
Veramente carina, particolare; la scelta di un
What if...? ha permesso all'autrice di narrare un episodio che non si sarebbe mai potuto presentare nella Saga, ma che, allo stesso tempo, sembra scritto dall'autrice stessa.
È facile immaginare Bella che supplica Charlie, chiamato
papà unicamente per bisogno, provocando uno sforzo per le abitudini della protagonista.
L'IC è il punto di forza della fanfiction: tutti i personaggi seguono i binari costruiti dalla Meyr, nonostante la fabula tracciata dall'autrice se ne discosti, con l'eliminazione degli ultimi due libri.
Charlie è, probabilmente, il megliore riuscito: davanti alla tv, deciso, testardo e taciturno.
I dialoghi con Bella mantengono i toni dei libri originali: sarcastici. Il testa a testa tra padre e figlia rispecchia entrambi i temperamenti, che si confrontano a suon di silenzio e battutine.
Anche Edward è particolarmente IC, soprattutto grazie alla descrizione che se ne fa; lo si dipinge con poche pennellate precise. Eppure la mossa finale di portare Renée, incastrando Charlie, è la situazione che lo definisce al meglio: furbo e con quel sorriso sghembo sempre pronto.
Utilizzo degli obblighi: 10
Il Natale è presente per tutta la trama, così come i tentativi di risanarlo. La figura del Grinch è perfettamente calzante nel personaggio di Charlie.
26.4/30
Classifica:
1° -Roxar- con 26.40
2° OrangeLollipop con 23.5
3° Cathy_94 con 15.5
PREMI:
1° Il guastafeste, di -Roxar-
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2° Cold cofee, di OrangeLollipop
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3° Rispetto, di Cathy_94
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