31.10.05
Vita da poeta
Scrivere come camminare in punta di piedi
senza fare troppo rumore
spostando le idee
dall'etere alla carta
Cosi' vivo, di briciole d'aurora
e strisce d'oro
sempre in attesa di una poesia
o di una preghiera
Sono fatta di pochi versi
stropicciati
ed ho regalato alla mia musa
tutte le lacrime vecchie
Traccio cerchi con il cuore
mentre l'anima spesso se ne va
in cerca di avventure
o di quadri dipinti
Ondeggio pericolosamente
sul filo sottile tra l'una e l'altra me
e uso lo specchio come rete
sperando di non cadere
o semmai credendo fermamente
che quando dovessero servire
spunteranno le ali
per farmi volare via.
[Modificato da Seshat 28/11/2005 12.55]
Scrivo, ma perchè?
Ho sempre detto di non avere interesse ad essere considerata "una poetessa"...... ma mentivo. Non è sempre stato cosi. Ci sono stati tempi in cui ho limato i miei versi, ho cercato parole, ho usato concetti astratti: volevo dimostrare di essere un'intellettuale. Non mi rendevo conto che non era per me, in realtà. Era la vanità a farmi muovere, era il desiderio che "si parlasse se non di me almeno delle mie poesie".
Poi, un giorno, ho capito una cosa: avevo un dono, io SAPEVO SCRIVERE. Decisi di cominciare a farne cio' che veramente volevo, il problema era capire cio' che VOLEVO farne. Cosi' smisi per un po' di scrivere, ed iniziai ad ascoltare, invece. Mi accorsi che un sacco di cose avevano voce: le piante, la natura, gli animali. Per gioco provai una volta a comunicare con un'ape, e sembro' capirmi. Riprovai, e accadde di nuovo. E ancora, e ancora. Provai con i ragni. Provai con le formiche (difficilissimo, vi assicuro). Provai con il ficus beniamina. Provai con l'acqua.....e non mi sono piu' fermata. Ho parlato tutta l'estate con il Sole, ricevendo risposte. E dell'anima, ne vogliamo parlare? Dei colori?
[Modificato da Seshat 22/12/2005 8.30]