www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2011/03/14/AOKHYXE-raddoppio_tunnel_milio...
L’Anas ha reso noti, nei giorni scorsi, i primi dettagli progettuali del Tenda bis, strategico raddoppio dello storico traforo il cui appalto è ormai dato per imminente. Di un certo interesse, i due imbocchi ai tunnel: soprattutto sul lato Italia dove spariscono tutte le costruzioni attuali per far spazio ad un maxi-piazzale sul quale si affacceranno le due gallerie (la vecchia e la nuova). Anche sul lato Francia l’odierno piazzale sarà ampliato, sarà necessaria però una modesta bretella per collegare il nuovo tunnel alla statale 20 del Tenda.
Quanto all’interno, sono stati confermati i collegamenti tra le due gallerie per ragioni di sicurezza: nell’eventualità d’incidenti o, peggio ancora, di incendi gli automobilisti potranno rapidamente allontanarsi e mettersi in salvo raggiungendo in poco tempo il tunnel “gemello”.
Ma a che punto è l’iter procedurale per aprire il cantiere? A fine gennaio sono stati approvati i documenti di appalto predisposti da Anas; entro la primavera potrà essere avviata la fase di scelta dell’impresa che dovrà redigere il progetto esecutivo e realizzare i lavori.
L’accordo di Parigi del 12 marzo 2007 prevede che l’importo complessivo dell’intervento, circa 209,4 milioni di euro, sia suddiviso per il 58,35% a carico della parte italiana e per il 41,65% a carico della parte francese.
Il progetto del nuovo tunnel del colle di Tenda nasce dalle indicazioni espresse dalla Commissione intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti franco-italiani nelle Alpi del Sud per la quale «la sicurezza del tunnel stradale del Tenda rappresenta una priorità assoluta…..».
Sono stati approvati nel 2005 a Roma il progetto preliminare e lo studio ambientale delle due soluzioni (”alta” e “bassa”) ed è stata scelta la soluzione “alta” (nuovo tunnel parallelo a quello attuale).
Il progetto prevede la costruzione di una nuova canna mono-direzionale nel senso Italia-Francia (6,5 metri di carreggiata, con una corsia di marcia di 3 metri e mezzo e una corsia di emergenza di 2,70 metri) mentre il collegamento Francia-Italia avviene attraverso l’attuale tunnel debitamente ampliato (alesaggio) sino a raggiungere le dimensioni della nuova canna; le due gallerie – come si diceva- saranno collegate da by-pass pedonali e carrabili.
I lavori all’aperto in territorio italiano sono limitati all’adeguamento degli imbocchi e del piazzale di accesso e al ripristino della viabilità locale mentre, in territorio francese, è prevista la realizzazione di una nuova opera di scavalco del “Fosso della Cà” e il rifacimento dei tornanti presenti dall’imbocco sino all’attuale “ponte di Romanin”.
I lavori dovrebbero durare almeno sette anni. Si comincerà dal nuovo tunnel, nel quale – dopo quattro anni – sarà dirottato tutto il traffico. Contemporaneamente sarà chiuso e completamente risistemato l’attuale tunnel (in programma un cantiere triennale). Teminati tutti gli interventi, le gallerie diventeranno monodirezionali: una Italia-Francia, l’altra Francia-Italia.