NORDEST: DIAMANTI, INDUSTRIALI PERDONO CONSENSO CAUSA DELOCALIZZAZIONE

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Demos
00martedì 7 giugno 2005 22:47

(ASCA) - Venezia, 7 giu - Sono circa 50 mila i posti di
lavoro a rischio nel Veneto, secondo i sindacati confederali,
e nell'opinione pubblica sta diminuendo il consenso nei
confronti degli imprenditori, a causa della
delocalizzazione.
Se nel giugno del 2001 erano l'8,5% i nordestini che
ritenevano vantaggioso per le imprese e l'economia del Veneto
e delle altre regioni trasferire all'estero, vicino ai
mercati di consumo, alcune attivita' produttive, oggi la
percentuale e' scesa al 6%.
''Il 38% considera la delocalizzazione un fatto del tutto
negativo - sottolinea il sociologo Ilvo Diamanti, presentando
un sondaggio sugli orientamenti civici a Nordest della
Fondazione omonima e di Demos - e questo orientamento investe
soprattutto alcuni settori della popolazione: le persone che
osservano il mondo economico dall'esterno e, per questo,
faticano a comprenderne le trasformazioni, e' il caso in
particolare dei pensionati (44%) e delle casalinghe (46%). Ma
anche di chi, all'interno del mercato del lavoro, occupa una
posizione marginale: gli operai (44%), le persone con un
livello d'istruzione piu' basso (44%). Anche tra chi esprime
maggiore apertura, del resto, si manifesta il timore che le
scelte (legittime) degli imprenditori possano indebolire il
tessuto economico regionale. E' questa, nella fase attuale,
la lettura dominante tra i cittadini, condivisa dal 56% delle
persone''.
Nel Nordest dell'impresa familiare, era molto alto, fino
all'anno scorso, il consenso sociale verso gli imprenditori,
ora sta calando. E' al 19,6% nel Nordest contro il 21,5% in
Italia, quando la Cgil, da sola, e' al 27,5% a Nordest e al
32% in Italia, mentre la Cisl e la Uil sono, rispettivamente,
al 24,4% e al 23,9%. Di questa classifica, che vede in testa
le forze dell'ordine e il presidente della Repubblica, la
Borsa occupa l'ultimo posto con il 5,9%, a Nordest, ed il
6,2% in Italia.
''Si e' consumata una seconda separazione tra l'economia e
la societa', dopo quella, di meta' degli anni '90, tra
l'economia e la politica e le istituzioni'', riassume
Diamanti. Il diminuito consenso e', secondo Diamanti, un
problema che gli imprenditori devono porsi con urgenza,
perche' ''l'impresa deve porsi il problema della
responsabilita' sociale; deve cioe' rendersi conto che ogni
sua scelta crea un impatto che esige risposta''.
E, in questo senso, secondo Diamanti ''la delocalizzazione
e' un problema molto avvertito; gli industriali devono capire
che nell'opinione pubblica questo e' considerato un pericolo,
non viene affatto percepito come una opportunita'''.
fdm/cam/lv
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