Muore poliziotto a Catania:LA FIGC SOSPENDE I CAMPIONATI

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Silvietta82
00sabato 3 febbraio 2007 01:29
Catania-Palermo, morto poliziotto (TGCOM)
Durante scontri tra tifosi nel derby
Dramma a Catania: un agente del reparto mobile della Questura della città siciliana è morto durante gli scontri tra le forze dell'ordine e i tifosi etnei durante il derby con il Palermo. L'agente, Filippo Raciti di 38 anni, sarebbe stato colpito al viso da una bomba carta. Secondo le ultime notizie sarebbero numerosi i feriti. La gara era stata sospesa per lancio di lacrimogeni, poi ripresa dopo oltre mezz'ora.
Secondo quanto si è appreso, lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino. Le forze dell'ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras. L'agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta ed è stato trasferito d'urgenza nell'ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi. All'ospedale Garibaldi di Catania, dove era stato ricoverato l'ispettore capo Raciti, si è recato il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Ignazio Fonzo, uno dei due magistrati titolari del fascicolo. L' ispettore capo di polizia Filippo Raciti, quando è arrivato al pronto soccorso, ''era in condizioni disperate''. Lo ha affermato il responsabile del reparto di rianimazione del nosocomio, Sergio Pintaudi, confermando la morte dell' agente di polizia. ''Sono partiti subito i tentativi di ripresa del cuore - ha aggiunto il medico - e per circa tre quarti d'ora ha continuato a battere dopo una prima ripresa. Alla fine le pupille però si sono dilatate e non c'è stato più nulla da fare''.
Intanto si è saputo che nessuno è in pericolo di vita tra i feriti ricoverati all'ospedale "Garibaldi" di Catania dopo gli scontri. Secondo quanto si apprende da fonti ospedaliere, non ancora in grado di precisare il numero esatto dei ricoverati, le condizioni più serie sono quelle di due poliziotti. Uno di loro è ricoverato in rianimazione, ma cio' sarebbe dovuto solo a esigenze logistiche legale agli esami diagnostici da compiere, tra i quali la tac. Un altro poliziotto è al momento in osservazione per un trauma cranico subito durante i disordini, quando e' stato investito da uno scooter ed e' caduto a terra battendo il capo.

Catania-Palermo, stop a calcio
Annuncio del commissario Figc
Annuncio shock del commissario straordinario della Figc, Luca Pancalli, dopo i disordini durante e dopo la partita Catania-Palermo. La Federcalcio ha infatti deciso di sospendere tutte le partite di calcio fermando di fatto tutti i campionati ed anche le prossime partite della Nazionale. La decisione, che potrebbe anche essere a tempo indeterminato, è nata anche in seguito all'uccisione di un agente di polizia durante gli incidenti.
Il provvedimento del blocco è stato deciso all'istante in serata da Pancalli, dopo un consulto telefonico con il presidente del Coni, Gianni Petrucci, che aveva avallato qualsiasi decisione dei vertici federali, e i contatti con il ministro Giovanna Melandri, potrebbe non essere circoscritto ad una sola giornata. "Così io non vado più avanti - ha detto il commissario straordinario della Federcalcio - la prima decisione l'abbiamo presa all'istante appena saputa la tragica scomparsa dell'agente. Seguiranno gli approfondimenti del caso e il ministro Melandri mi ha detto che si aprirà un tavolo d'emergenza, lei che aveva già parlato con il ministro Amato e con Prodi''.
Si tratta di uno stop a tempo indeterminato: ''Non si ripartirà fino a quando non verranno fermati i facinorosi. Si tratta di delinquenza e come tale va combattuta''. E d' urgenza nella palazzina di via Allegri è stato convocato anche il vice commissario Gigi Riva. Pancalli ha infatti deciso anche di non far giocare le partite delle due Nazionali: quella dell' Under 21 a Chieti e l' impegno degli azzurri campioni del mondo a Siena con la Romania. Un segnale particolarmente forte, come ha voluto sottolineare il commissario, che ha aggiunto che quella trascorsa è "una settimana che non ha nulla a che fare con lo sport". E anche Riva ha definito "inaccettabile" quanto accaduto a Catania.
"Il segnale più forte lo darà proprio la Nazionale campione del mondo - ha insistito Riva - perché gli azzurri si fermano e protestano contro la violenza. Questa certo é una pesante sconfitta per il calcio, ma era inaccettabile che una volta fermati i campionati si dessero i convocati e si giocassero le due partite delle Nazionali".
Una sospensione di tutti i campionati era già stata decisa dodici anni fa, quando tutto lo sport italiano, e non solo il campionato di calcio, si fermò domenica 5 febbraio, dopo la morte, una settimana prima, di Vincenzo Spagnolo, tifoso rossoblù accoltellato in occasione di un Genoa-Milan (la partita venne interrotta alla fine del primo tempo). La decisione venne presa sulla spinta di una richiesta dell'associazione calciatori e dopo un vertice tra l'allora presidente del Coni Mario Pescante, i suoi vice Bruno Grandi e Bartolo Consolo, con Antonio Matarrese, che allora presiedeva la Figc e Luciano Nizzola che era il n.1 della lega professionisti.

Lo Monaco: "Lascio il calcio"
L'ad del Catania: "Mi sembra assurdo"
Anche il Catania è sotto choc per la morte del poliziotto nel corso degli incidenti fuori dallo stadio Massimino al termine del derby contro il Palermo: "Parlare di calcio credo che sia perfettamente inutile - ha spiegato l'ad dei peloritano Pietro Lo Monaco - anzi con questo io ho finito, lascio il mondo del calcio. Non mi riconosco assolutamente in tutto questo. Mi sembra così assurdo, non ho più parole".
''Bisogna smettere di fare calcio a Catania. Questo uomo e' morto, è inutile parlare. Tutto va in fumo...''. Sono le uniche amarissime parole pronunciate dal presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, entrando nell' ospedale Garibaldi dove si trova la salma dell' ispettore capo di polizia Filippo Raciti. ''E' una cosa mostruosa, non ho parole. Non riesco a parlare, e' una cosa assurda, inimmaginabile, inaccettabile...''. Le parole del sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, entrando anche lui in ospedale.

Zamparini: "Nessuno ha vinto"
"Penso a genitore dell'agente"
"Considero dei delinquenti chi va allo stadio a fare a botte. L'ho sempre detto fin da quando sono arrivato a Palermo che, nel caso di gravi incidenti nel nostro stadio, sarei andato via subito. In questo momento penso solo ai genitori di quel povero ragazzo". Così il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha commentato la notizia della morte del poliziotto a Catania. "Stasera nessuno ha vinto, ma abbiamo perso tutti".
"Sono molto deluso, non si può andare avanti così". Il tecnico del Palermo, Francesco Guidolin, commenta così ai microfoni di Sky gli incidenti che hanno portato alla momentanea sospensione del derby con il Catania. "Noi non sapevamo niente - spiega Guidolin -, eravamo in attesa di notizie, siamo rientrati perchè non si riusciva più a respirare. Se non ci mettiamo in testa che il calcio è uno sport, non si respira più veramente nel mondo del calcio. Quello che è successo stasera offende lo sport e una città bella e civile come Catania. Non puo' durare così. Se non recuperiamo certi valori, non può durare. Perdere o vincere cosa poteva cambiare -prosegue il tecnico rosanero-, cosa poteva cambiare per una giornata così nefasta per lo sport".

Prodi:"Stop a degenerazione sport"
"Necessario un segnale forte e chiaro"
"Dopo i gravissimi incidenti che si sono verificati a Catania, il primo pensiero va alle persone rimaste coinvolte e alle loro famiglie. Ma subito dopo, sento il dovere di dire che è necessario un segnale forte e chiaro per evitare la degenerazione dello sport a cui siamo purtroppo drammaticamente sempre più spesso assistendo". Lo afferma il Presidente del Consiglio Romano Prodi, dopo quanto accaduto durante e dopo Catania-Palermo.
Ma quella che arriva dal mondo della politica è una condanna unanime per i gravissimi incidenti che hanno portato alla morte di un ispettore di polizia a margine della partita
Catania-Palermo. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, appresa la notizia, ha subito espresso il suo cordoglio alla famiglia dell'ispettore Raciti. "Un profondo dolore'' nei
confronti dell' ispettore vittima di una "cieca violenza" che il presidente della Repubblica condanna fermamente. Al riguardo, il capo dello Stato auspica "scelte e comportamenti coerenti" da parte di tutte le autorità responsabili contro la "degenerazione" che infanga lo sport e "offende la coscienza civile del paese".

Anche il presidente del Senato, Franco Marini, si associa alle espressioni di cordoglio del capo dello Stato e nel contempo chiede "misure energiche" per fronteggiare una
situazione che a volte fa diventare lo sport "un pò come un campo di battaglia".
Ferma anche la condanna del presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che rileva come ormai questi fenomeni di violenza costituiscano dei segnali di una "crisi di civiltà" su cui la politica è chiamata a riflettere. Sulla stessa lunghezza d'onda gli interventi dei parlamentari di maggioranza e opposizione, tutti rivolti verso una ferma condanna di quanto accaduto e all'apprezzamento della decisione di sospendere il campionato.
"Così non si può continuare, bisogna fermarsi e riflettere", dice il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani. Cordoglio per l'accaduto viene espresso dalla vice presidente della Camera, Giorgia Meloni, mentre il ministro dello Sport, la diessina Giovanna Melandri chiarisce che "il Governo non tollererà più che ogni giornata di campionato siano dispiegati migliaia di agenti delle forze dell'ordine se a rischio rimane la loro incolumità e quella dei cittadini".
Il ministro delle Politiche per la Famiglia Rosy Bindi esprime alla famiglia e al capo della polizia Gianni De Gennaro, "il più sentito cordoglio per l'assurda morte dell'ispettore Raciti". "Quanto accaduto - sottolinea il ministro Bindi - è assolutamente inaccettabile e deve farci riflettere su come una partita di calcio possa scatenare tale follia''.
Silvietta82
00sabato 3 febbraio 2007 01:30
Ci sarebbero altri articoli da postare..ma ora non ne ho voglia..e tantomeno ho voglia di commentare l'accaduto..
Giusta la sospensione, come era stata giusta nel 95, ma non basta..

Condoglianze alla famiglia dell'ispettore capo Raciti, non si deve morire per un "gioco"
Grifone per sempre
00sabato 3 febbraio 2007 12:06
Io non sono d'accordo con le sospensioni perchè sono soltanto atti ipocriti. Oggi siam fermi ma tanto si ricomincia la volta dopo, cosa cambia? Non è tanto il calcio che si deve fermare,la gente dovrebbe darsi una calmata ma sono anche le autorità dello stato che dovrebbero impedire l'accesso agli stati a sta gente e condannare come si deve chi compie questi atti osceni.Come si fa a fare entrare bombe carta, o motorini come a milano, allo stadio? Non è solo chi li compie il responsabile di tutta questa situazione, ma anche chi dovrebbe tutelare la sicurezza e finisce per rendere lo stadio un luogo tutt'altro che sciuro.e non parlo dei poliziotti in se ma chi dovrebbe dall'alto tutelare anche loro. Ora le solite parole, i soliti servizi, non si può morire per il calcio etc etc.. Oltre a cambiare la mentalità bisogna anche che chi ha già fatto casino allo stadio non ci deve più entrare, bisogna che i controlli siano seri visto che ormai andare a vedere la partita non è solo divertimento.. Forse così qualcosa cambia, non è certo lo stop di una giornata dei campionati a cambiare la situazione

[Modificato da Grifone per sempre 03/02/2007 12.27]

Sestri Potente
00sabato 3 febbraio 2007 12:58
Re:

Scritto da: Grifone per sempre 03/02/2007 12.06
Io non sono d'accordo con le sospensioni perchè sono soltanto atti ipocriti. Oggi siam fermi ma tanto si ricomincia la volta dopo, cosa cambia? Non è tanto il calcio che si deve fermare,la gente dovrebbe darsi una calmata ma sono anche le autorità dello stato che dovrebbero impedire l'accesso agli stati a sta gente e condannare come si deve chi compie questi atti osceni.Come si fa a fare entrare bombe carta, o motorini come a milano, allo stadio? Non è solo chi li compie il responsabile di tutta questa situazione, ma anche chi dovrebbe tutelare la sicurezza e finisce per rendere lo stadio un luogo tutt'altro che sciuro.e non parlo dei poliziotti in se ma chi dovrebbe dall'alto tutelare anche loro. Ora le solite parole, i soliti servizi, non si può morire per il calcio etc etc.. Oltre a cambiare la mentalità bisogna anche che chi ha già fatto casino allo stadio non ci deve più entrare, bisogna che i controlli siano seri visto che ormai andare a vedere la partita non è solo divertimento.. Forse così qualcosa cambia, non è certo lo stop di una giornata dei campionati a cambiare la situazione

[Modificato da Grifone per sempre 03/02/2007 12.27]




Concordo non al 100%, ma al 1000%. Il fatto di sospensione resta un atto simbolico per far riflettere e distogliere momentaneamente l'attenzione dai campi di gioco. Anche quando era morto il Papa avevano sospeso il campionato... E dalla giornata dopo tutti a bestemmiare spensieratamente!
Silvietta82
00sabato 3 febbraio 2007 14:45
Per me il calcio continua ad essere un gioco,un divertimento che deve coinvolgere famiglie e singoli tifosi senza essere un rischi. Io penso che gran parte della responsabilità sia anche delle società che si piegano ai ricatti dei "tifosi delinquenti". Non so se sia vero, ma dicevano oggi in tv che il presidente del Catania ha iniziato a dire no alle richieste dei "tifosi" per cui questi si sono vendicati..
Credo che bloccare il campionato sia una scelta simbolica ma che andava fatta, per lo stesso motivo per cui è stata fatta nel 1995 dopo la morte di Spagna, ma a distanza di 12 anni ci rendiamo conto che non è cambiato niente--
Prendono in esemprio gli stadi inglesi dimenticandosi che siamo due popoli con tradizioni diverse e che non è detto che le cose che là funzionano funzionino anche qui..
Il blocco per la morte del papa era tutt'altra cosa, e non credo che possa rientrare nel paragone.
Le società e i tifosi dovrebbero prendere coraggio e denunciare chi si sa che può "destebilizzare"la situazione, e chi di dovere deve assicurarsi che chi sbaglia paghi e seriamente..
Ma non bastano 6mesi di carcere, in certe situazione le pene devono essere adeguate..ma siamo in Italia..

Fra l'altro stanno ipotizzando di eliminare le squadre italiane dal torneo di Viareggio..sarebbe un grosso errore..non devono essere i giovani a pagare..
Suggs71
00sabato 3 febbraio 2007 21:14
Domanda...ok, tutto. Giusto aver fermato il campionato.
Giusto affinchè tutto si fermi. Ma il dopo è quello che mi preoccupa....
Sestri Potente
00domenica 4 febbraio 2007 02:08
Re:

Scritto da: Silvietta82 03/02/2007 14.45
Per me il calcio continua ad essere un gioco,un divertimento che deve coinvolgere famiglie e singoli tifosi senza essere un rischi. Io penso che gran parte della responsabilità sia anche delle società che si piegano ai ricatti dei "tifosi delinquenti". Non so se sia vero, ma dicevano oggi in tv che il presidente del Catania ha iniziato a dire no alle richieste dei "tifosi" per cui questi si sono vendicati..
Credo che bloccare il campionato sia una scelta simbolica ma che andava fatta, per lo stesso motivo per cui è stata fatta nel 1995 dopo la morte di Spagna, ma a distanza di 12 anni ci rendiamo conto che non è cambiato niente--
Prendono in esemprio gli stadi inglesi dimenticandosi che siamo due popoli con tradizioni diverse e che non è detto che le cose che là funzionano funzionino anche qui..
Il blocco per la morte del papa era tutt'altra cosa, e non credo che possa rientrare nel paragone.
Le società e i tifosi dovrebbero prendere coraggio e denunciare chi si sa che può "destebilizzare"la situazione, e chi di dovere deve assicurarsi che chi sbaglia paghi e seriamente..
Ma non bastano 6mesi di carcere, in certe situazione le pene devono essere adeguate..ma siamo in Italia..

Fra l'altro stanno ipotizzando di eliminare le squadre italiane dal torneo di Viareggio..sarebbe un grosso errore..non devono essere i giovani a pagare..



Non volevo paragonare i due fatti ma solo spiegare che in certe occasioni si fa presto a bloccare tutto, ma si fa ancora prima a dimenticare in fretta!
Suggs71
00domenica 4 febbraio 2007 20:39
volevo solo ricordare che... pare nessuno ora si ricordi più della uccisa, in modo ignobile, la settimana prima senza alcun motivo anche lui....

...non è che si denota, che l'italiano medio ha anche la memoria corta....oltre a scandalizzarsi perchè un trans nn sa in che cesso andare o scandalizzarsi del perchè al Senato della Repubblica i parrucchieri costano zero euro....

...se iniziassimo a "scandalizzarsi" delle cose più dirette e meglio identificabili come il rispetto del prossimo, delle vita, del rispetto sportivo (o sportività...), forse...

...forse sogno...
Sestri Potente
00domenica 4 febbraio 2007 21:21
Sento parlare di partite a porte chiuse, e questo sarebbe un abuso bello e buono, perchè mettono la gente nelle condizioni di guardare la partita alla tv... Ipocriti! Il campionato deve finire. D'estate, invece di rigirarsi i pollici, che provvedano a fare delle leggi EFFICIENTI!
old nord 2
00lunedì 5 febbraio 2007 13:14
Il calcio è da fermare per un anno almeno.
Pulizia totale.
Punizioni severissime per tutti. Moggi è da tutte le parti, ci hanno preso per il culo. Paparesta arbitra. L'unico è De Santis che è uscito dal gioco. La moviola stà spappolando le balle! Su Primocanale e sulle TV locali parlano di calcio in continuazione. E basta! Che si calmino anche i giornalisti che esasperano gli animi. Moviola in campo, non in Tv. Belin, il Palermo ha vinto con 2 goal irregolari alla grande....tanto polverone per moggiopoli e siamo alle solite.
In Italia non si conosce la parola fermezza.
Si ad un modello inglese, un pò più elastico per differenze culturali e di costume ma regole severe e certe....per tutti.
Addetti al lavoro, forze dell'ordine, tifosi.
Conclusione: stop ancora per una giornata....da recuperare velocemente e via al vecchio sistema di nuovo.
Stadi non a norma....adesso uno in 15 giorni li deve mettere a posto? Già si parte con stronzate abominevoli tanto per non tenere la bocca chiusa.
Fermiamo gli stadi non a norma? Il nostro lo è? Ogni anno ce n'è
una. Si a stare seduti in gradinata, ma libertà di posto.
I bambini se hanno uno davanti non vedono una mazza! Ma basta non essere 180 cm per avere talvolta delle difficoltà.
Questo calcio mi stà facendo sempre più schifo!
Stadi vuoti? ci arriveremo nel giro di 4-5 anni.
[SM=g27812]
volailgrifone2
00martedì 6 febbraio 2007 16:35
condoglianze alla famiglia del poliziotto ucciso, la morte è sempre una tragedia.
Sul fatto di fermare tutto non so che dire, se fosse morto un tifoso purtroppo si sarebbe continuato
Suggs71
00martedì 6 febbraio 2007 19:56
Secondo me tutto quello che succederà è questo:

tra due o tre settimane....parleremo di quel fallo in area di tizio o dell'arbitraggio di caio....e nn ci fregherà più nulla nè del poliziotto che del dirigente morto....

[SM=g27812]
Grifone per sempre
00mercoledì 7 febbraio 2007 13:23
com'è sempre stato del resto..l'italia è questa. Quello però mi fa ancora arrabbiare è che sotto accusa ci sono solo i tifosi quando invece anche lo stato ha le sue colpe belle e buone: fanno tutti il predicozzo ma se avessero applicato già da tempo il pugno di ferro a quest'ora certi elementi non circolerebbero per gli stadi, grazie anche a una legge chiamata indulto..
Sestri Potente
00sabato 10 febbraio 2007 11:41
Re:

Scritto da: Suggs71 06/02/2007 19.56
Secondo me tutto quello che succederà è questo:

tra due o tre settimane....parleremo di quel fallo in area di tizio o dell'arbitraggio di caio....e nn ci fregherà più nulla nè del poliziotto che del dirigente morto....

[SM=g27812]



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