L'uomo Armani, nuovo chic
Dalla passerella di re Giorgio un invito a non ostentare ricchezza e a cercare nuova serenità. Trionfa lo spezzato, in colori da mischiare - rosa, glicine, arancione - e giacche e camicie che dichiarano guerra alla rigidità. E' il manifesto finale di questa edizione milanese dedicata alla moda per la prossima estate 2009
Tempi strani per la moda: in vista della recessione economica prevista, annunciata e temuta, gli stilisti si preparano alla battaglia a modo loro. Giorgio Armani ha le idee chiare a riguardo. La sua passerella, per la prossima estate, sembra annunciare agli uomini: non sembrate troppo ricchi, rilassatevi, spogliatevi del completo formale e indossate uno spezzato. È infatti un elogio alla scomposizione di giacca e pantaloni il punto focale della sua nuova collezione: una sorta di schizofrenia creativa con la parte superiore sempre formale in tessuti e tagli classici e quella inferiore rilassata, magari di shantung oppure anche da Maraja.
Anche le camicie non scappano a questa guerra contro la rigidità: per la maggior parte hanno il collo alla coreana e si aprono generosamente sul petto (che, come nell'Emporio Armani, si consacra a punto sexy del corpo maschile).
Nel finale arrivano anche i colori, dopo uno tsunami di grigi, verdini e marroncini: nel particolare, si tratta di tinte forti, ascetiche e vagamente indiane come il rosa, il glicine e l'arancione. Che forse re Giorgio voglia ammonire hedge-founders, furbetti del quartiere e dei sub-prime, amministratori delegati e politici in generale della necessità di fare piazza pulita dell'arroganza in favore di una consapevolezza, almeno negli abiti, più ragionevole, rilassata e umana?
Cosa ricordare: i nuovi colori da mischiare, ovvero rosa, glicine e arancione. L'eleganza discreta ottenuta accostando una giacca formale a un paio di pantaloni di shantung leggeri e un po' vaporosi.
La parte superiore dei completi è sempre formale, realizzata con tessuti e tagli rigorosi, mentre quella inferiore è morbida e rilassata. Anche le camicie dichiarano guerra alla rigidità: per la maggior parte hanno il collo alla coreana e si aprono generosamente sul petto