Milan 08 / 09

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ti61no
00sabato 7 giugno 2008 12:36
Maldini rinnova, saranno 'nozze d'argento'

Almeno per un altro anno Paolo Maldini continuera' a calcare i terreni di gioco, sempre con la maglia rossonera del Milan. La societa' di via Turati ha annunciato con una nota 'di aver prolungato il contratto al proprio Capitano Paolo Maldini fino al 30 Giugno 2009'. Una notizia che fara' sicuramente felici i tifosi milanisti, che per un'altra stagione potranno sostenere il difensore nato nel capoluogo lombardo il 26 giugno 1968. Maldini affrontera' dunque la prossima stagione da quarantenne: per lui sara' la venticinquesima annata in maglia rossonera dal suo esordio, avvenuto nell'ormai lontanissimo 1984/85.

Vere e proprie 'nozze d'argento' per capitan Maldini, 618 presenze e 29 gol all'attivo in campionato con i 'Diavoli', piu' 72 gare giocate in Coppa Italia e 180 nelle Coppe europee. Il suo palmares e' ricchissimo e parla di sette Scudetti vinti, 5 Supercoppe italiane, una Coppa Italia, a cui si aggiungono la Coppa del Mondo per club vinta a fine 2007, ultima di una serie di trionfi internazionali che ha visto Maldini protagonista con 5 Coppe dei Campioni/Champions League, altrettante Supercoppe UEFA e due Coppe Intercontinentali.
ti61no
00lunedì 4 agosto 2008 00:12
Russian Railway Cup: Milan umiliato dal Chelsea
Nella finalina per il 3°/4° posto della Russian Railway Cup, disputata a Mosca, il Milan esce umiliato dal nuovo Chelsea di Felipe Scolari: 5-0 il risultato finale, che non ammette repliche. I rossoneri, nonostante la parziale scusante dell’assenza di tutti gli attaccanti, tranne il giovane Paloschi, subentrato nella ripresa, hanno offerto una prestazione sconcertante, che rappresenta un serio campanello d’allarme in vista dell’inizio di questa nuova stagione.

Gli uomini di Ancelotti sono stati letteralmente annichiliti in tutti i reparti del campo e la difesa composta da Bonera, Maldini, Simic e Favalli, ha vacillato costantemente sotto i colpi dei Blues, assoluti dominatori dell’incontro. Per i rossoneri si è messa subito malissimo, con tre reti subite in soli diciotto minuti, la prima su punizione (con papera di Kalac) del mancato interista Frankie Lampard, le altre due del francese Anelka, non certo un attaccante di caratura mondiale.



L’estremo difensore australiano, in lotta con Abbiati e Dida per la maglia da titolare, è assolutamente disastroso, ma con lui tutto il reparto arretrato che lascia libere vere e proprie praterie, con le quali i giocatori avversari vanno a nozze. Il modulo scelto dal tecnico del Milan è poi quanto di più assurdo si possa immaginare, una sorta di 4-4-1-1, con Zambrotta e Jankulovski esterni di centrocampo, Gattuso e Flamini centrali, e Pirlo trequartista dietro ad un quasi inedito Ambrosini unica punta.

Nella ripresa Ancelotti cerca di correre ai ripari inserendo Seedorf, Kaladze, Digao, Antonini e Paloschi, ma la musica non cambia e anzi gli inglesi segnano altre due reti, ancora con lo scatenato Nicolas Anelka, probabilmente al primo poker della sua non certo trascendentale carriera. Nel finale persino lo spento Andriy Shevchenko, subentrato al match-winner francese, semina il panico nella difesa dei suoi ex compagni di squadra. Per il Milan dunque una giornata da dimenticare al più presto e un segnale che i gravi problemi, già evidenziati nel corso della passata stagione, potrebbero essere ben lungi dall’essere risolti, con l’innesto dei soli Zambrotta, Flamini e Ronaldinho.

anto.73
00martedì 5 agosto 2008 13:07
Galliani: "Basta figuracce"
L'a.d. del Milan non cerca scuse dopo la batosta col Chelsea: "Abbiamo molte attenuanti, ma ricordiamoci che siamo campioni del Mondo. Lo dirò anche ad Ancelotti. Il mercato? E' chiuso, Thiago Silva non ci interessa"



MILANO, 4 agosto 2008 - "Il Milan è la squadra campione del mondo in carica: ha il dovere di onorare tutti gli impegni e di non fare queste figuracce in giro per il mondo". All'indomani del 5-0 subito per mano del Chelsea, in casa Milan Adriano Galliani alza la voce e richiama tutta la squadra ad un maggiore impegno. "La cosa che mi ha dato più fastidio? Mi ha turbato il risultato - afferma l'amministratore delegato rossonero in un'intervista a Premium Calcio 24 -. Certo, quello di ieri è stato un Milan particolare con uno solo dei sei attaccanti di partenza, ma questo giustifica lo zero per quanto riguarda le reti segnate, un po' meno i cinque gol subiti". Per Galliani, dunque, quello di ieri "è un campanello d'allarme e tutti ci auguriamo che rimanga tale. Domattina parlerò con Ancelotti e faremo il punto della situazione. La partita di ieri è stata incomprensibile, vedremo di porre rimedio".
NESSUN ACQUISTO - Galliani è categorico sul mercato: il Milan non insegue nessuno. Thiago Silva non è mai stato un nostro obiettivo". Porte aperte solo in uscita, perche se Paloschi "rimane" Simic "può partire, vediamo se chiudiamo la trattativa con una squadra spagnola. La difesa? Invito ancora Ancelotti a provare Ambrosini nel ruolo di centrale, è una possibilità di cui abbiamo già parlato". Poi l'a.d. rossonero parla degli infortunati in casa milanista, Kakà su tutti: "La sua tendinite è sotto cura, è un problema che conosciamo e che faremo in modo di evitare. Kaladze sta bene e Nesta sta migliorando".

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anto.73
00mercoledì 6 agosto 2008 17:45
«Pato e Ronaldinho restano in Cina»
Il Milan ha deciso: nonostante la sentenza del Tas, i due brasiliani giocheranno le Olimpiadi



MILANO, 6 agosto - Nonostante la sentenza del Tas, il Milan ha deciso che Ronaldinho e Pato non torneranno in Italia ma resteranno in Cina, col Brasile, per tutta la durata delle Olimpiadi. Il club di via Turati fa prevalere, come peraltro ha chiesto il Tas di Losanna, lo spirito sportivo e olimpico e non seguirà la linea del Barcellona, del Werder Brema e dello Schalke 04 per Messi, Diego e Rafinha. E questo nonostante le difficoltà attuali della squadra.

IL NO A KAKA’ - Va detto che, come è successo per Kakà (al quale è stata negata l’autorizzazione di partecipare ai Giochi Olimpici come fuori quota), la società rossonera avrebbe impedito anche a Ronaldinho (uno dei fuori quota voluti da Dunga) di andare a Pechino se il giocatore non avesse ottenuto a suo tempo (prima cioè che venisse definito il suo trasferimento in Italia) il ‘sì‘ del Barcellona. Una volta acquistato, il Milan ha deciso di mantenere la promessa che gli aveva fatto Laporta, anche se la situazione tecnica e ambientale era diversa: dopo la rottura della scorsa stagione, nessuno in Catalogna si sarebbe rammaricato se Dinho avesse lasciato il Barcellona nel mese di agosto, mentre i rossoneri avrebbero bisogno adesso di vedere il loro gioiello in campo. La richiesta di Kakà (e di Dunga) era stata respinta perchè da Milanello si sarebbe mosso già Pato, diciottenne e quindi in età per essere convocato come under 23.

IL GIRO DEL MONDO - Il Milan ha comunque deciso di far rientrare in Italia i due brasiliani il giorno dopo la fine del torneo olimpico, il 24 agosto se il Brasile va in finale o altrimenti prima. Niente vacanze per Ronaldinho e Pato che il 31 agosto giocheranno la prima di campionato contro il Bologna, poi torneranno in Brasile per disputare le due gare di qualificazione al Mondiale il 7 e 10 settembre e quindi rientreranno definitivamente a Milano per giocare il 14 settembre a Marassi contro il Genoa. Dalle Olimpiadi a Genova, i due brasiliani metteranno sul loro personale tachimetro 34.000 chilometri in poco più di un mese.

corrieredellosport

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anto.73
00giovedì 7 agosto 2008 12:50
Milan, scoppia il caso Kakà
Dal Milanlab: «Operazione al menisco inutile e dannosa»



MILANO, 7 agosto - Scoppia il caso, la polemica. Il responsabile del Milanlab, Jean Pierre Meer­sseman, commenta così lo stato di forma di Kakà: «Con l'operazione che il giocatore ha voluto si è perso tempo perchè ha dovuto fare la riabilitazione, senza poter se­guire le cure fatte in precedenza». Un chiaro messaggio al professor Runco, proprio lo stesso medico che operò Ronaldo: «La lesione al menisco che è stata sistemata nell'operazione -ha detto Meersseman- non era la cau­sa dell'infiammazione tendinea».

NESTA - Anche la situazione del difensore è abbastanza complicata: «Gli abbiamo fatto un'infiltrazione e ora dob­biamo aspettare qualche giorno. Il chirurgo che lo segue è ottimista -ha detto il medico belga- cerchiamo di esser­lo anche noi. Bisognerà aspettare almeno un'altra settimana». [SM=g28000] [SM=g27996] [SM=x1322617]
anto.73
00giovedì 7 agosto 2008 20:29
Seedorf lancia l'allarme "Kakà? Siamo preoccupati"
L'olandese del Milan non nasconde i suoi timori sul recupero fisico del brasiliano: "È giusto che lui si prenda il tempo dovuto". Per il responsabile dello staff medico, Jean Pierre Meersemann sarà necessario avere molta pazienza e "stargli dietro"



MILANO, 7 agosto 2008 - A questo Milan mancano pezzi d'autore. Da Pato a Ronaldinho, impegnati con il Brasile alle Olimpiadi, agli infortunati che affollano l'infermeria. Tantissimi: Nesta, Borriello, Inzaghi, Kaladze, Emerson. Alcuni vicino al recupero completo come Nesta, presumibilmente pronto per la prima di campionato con il Bologna. Poi Kakà: l'anello di congiunzione della squadra. Il totem per eccellenza.
TENDINITE - In casa Milan le condizioni del suo ginocchio un po' preoccupano. Il fuoriclasse milanista è stato operato lo scorso maggio, è ora è alle prese con una tendinite che rischia di tenerlo ancora lontano dai campi di gioco. Clarence Seedorf lo ammette: "C'è un po' di preoccupazione. Se nel corso della preparazione non si riesce ad avere la giusta tranquillità - ha aggiunto l'olandese, le cui parole sono riportate dal sito ufficiale della società di via Turati -, credo sia giusto prendersi il tempo necessario per poter tornare al cento per cento e poi poter essere a disposidizione della squadra. È giusto che lui si prenda il tempo dovuto, perché è giovane e non può rischiare di giocarsi la carriera".
PARLA MEERSEMANN - Il responsabile dello staff medico rossonero, Jean Pierre Meersemann, non fa scattare la sirena, ma avverte comunque che occorre avere pazienza. "Un allarme vero e proprio non c'è, per ora Kakà dovrà fare esercizi precisi e mirati al ginocchio - ha spiegato -. Adesso faremo una cura per recuperarlo come si deve per inizio stagione. Ma c'è bisogno di un minimo di tempo per recuperare".
L'OPERAZIONE - Come è noto l'intervento chirurgico al termine della stagione scorsa è stato effettuata in Brasile dal dottor Runco, e Meersemann a proposito ha sottolineato che "le cure che avevamo fatto nell'ultima parte della stagione avevano dato i loro frutti, tanto che Kakà è andato bene nel finale di stagione ed è partito da qui giocando". "Poi - ha aggiunto - hanno ritenuto opportuno operare ed è stato fatto, ma non bisogna pensare che si tratti di una barzelletta. Andava fatto, ma l'operazione ha ritardato la guarigione".
PROGNOSI DIFFICILE - Azzardato, quindi, fare previsioni: "È difficile fare prognosi, difficile dire come procede". Ma Meersemann è stato chiaro: "Sostenere che il malanno sia diventato cronico è fuori luogo, anche se bisognerà starci dietro: questo è poco ma sicuro". [SM=g27996] [SM=g28000] [SM=x1322617]

gazzetta dello sport
anto.73
00lunedì 18 agosto 2008 00:38
Milan-Juve, 4-1 Rossoneri super
Jankulovski, doppietta di Ambrosini e Inzaghi. Pasquato per bianconeri.



MILANO, 17 agosto - Con un secco 4-1 alla Juventus nel trofeo Berlusconi, il Milan non cancella tutte le delusioni d'agosto ma quasi. Davanti al suo presidente, i rossoneri fanno un figurone per la prima volta in questo precampionato molto avaro di soddisfazioni, mentre la squadra di Ranieri fa un grande passo indietro rispetto a tutto quanto di buono ha fatto vedere finora. Se Adriano Galliani è in cerca di un difensore, altrettanto dovrebbe fare il suo pari grado bianconero Jean Claude Blanc, perchè il reparto arretrato juventino ci mette molto del suo nel semplificare la vita agli uomini di Ancelotti, e l'infortunio di Chiellini fa scattare l'assoluta emergenza, anche perchè si tratta con ogni probabilità di una distorsione ai legamenti del ginocchio sinistro e quindi non certo di cosa di poco conto.



LA PARTITA - Tante le assenze da una parte e dall'altra, Ancelotti non tiene fede ai suoi propositi e non risponde un'altra volta agli insulti che ancora gli piovono dai tifosi juventini, mentre Ranieri ha altro a cui pensare visto che, anche con Chiellini al suo posto, la Juve mostra grosse pecche in difesa: nel primo gol di Jankulovski al 21' c'è lo zampino di Grygera, che si fa saltare secco, e poi ci mette molto del suo Chimenti che non capisce nulla della traiettoria del ceco e smanaccia solo l'aria mentre il pallone si infila in rete. Peggio ancora sul raddoppio al 25', con Seedorf che balla a lungo in area prima di trovare l'inserimento giusto di Ambrosini che si libera tranquillamente di Molinaro e schiaccia di testa in rete. L'ingresso di Legrottaglie per Chiellini si nota al 7' della ripresa quando ancora Seedorf può tenere palla per una vita prima di trovare Inzaghi lasciato completamente libero dal neo entrato. E il 3-0 è servito. Davvero tanta grazia per un Milan seppellito di gol nelle ultime amichevoli internazionali ma tornato bello davanti a una Juve con la testa altrove con l'unica attenuante di una rete annullata ingiustamente ad Amauri per un fuorigioco che non c'era quando ancora il punteggio era sullo 0-0. Ma è quella l'unica occasione in cui il brasiliano e Del Piero si trovano con i tempi giusti mentre per il resto la Juventus non gira a centrocampo dove la coppia centrale Poulsen-Tiago non combina nulla e per il portoghese è davvero ora di cambiare aria.

LE MOSSE - Nedved sulla fascia non sfrutta le amnesie di Zambrotta, che non è un ex della Juve ma un ex e basta, mentre Sissoko viene tenuto a bada dai centrocampisti di Ancelotti che fanno tutti il loro dovere. Seedorf fa quello che vuole, Pirlo, Gattuso e Ambrosini hanno evidentemente un grado di affiatamento molto maggiore rispetto al centrocampo improvvisato da Ranieri che solo nella ripresa trova qualche motivo di conforto grazie alla prestazione dei suoi giovani, che danno segnali interessanti soprattutto con Pasquato. È sua l'unica soddisfazione bianconera della serata con il gol della bandiera al 25' dopo un bello slalom davanti a Bonera chiuso con un sinistro sotto la traversa. Il giovane attaccante della Primavera classe 1989 prende anche un palo prima che Ambrosini ristabilisca le distanze con il quarto gol al 25' con un potente sinistro su assist di Inzaghi. Con Superpippo sempre affidabile e con il centrocampo in discreta forma, Ancelotti può quindi aspettare i suoi brasiliani con calma. Discorso diverso per Ranieri che prende quattro sberle per tornare bene sulla terra e rimettersi al lavoro per dare un'identità precisa a una squadra ancora da costruire davvero.

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Corriere dello Sport
ti61no
00lunedì 18 agosto 2008 01:24
Una cosa certa è
che le due squadre prendono gol... [SM=g27987]
buon segnale [SM=x1322614] [SM=x1322616] [SM=x1322614]
ti61no
00domenica 14 settembre 2008 17:25
Il Genoa punisce il Milan
Sculli-Milito, rossoneri a zero punti

Si aggrava la crisi del Milan. I rossoneri, chiamati al riscatto dopo la sconfitta contro il Bologna all'esordio in campionato, sono stati battuti anche dal Genoa a Marassi. La gara è stata decisa dalle reti di Sculli al 30' e Milito, su rigore, al 91'. Tra i rossoneri, male Kakà, Sheva e tutta la difesa. Era dal 1986/87 che il Milan non cominciava il campionato con due sconfitte. La panchina di Carlo Ancelotti adesso è a rischio.

IL TABELLINO
Genoa (3-4-3): Rubinho; Biava, Ferrari, Criscito; Mesto (7' st Rossi), Milanetto, Juric (21' st Vanden Borre), Modesto; Sculli, Milito, Gasbarroni (40' st Palladino). A disp.: Scarpi, Bocchetti, Papastathopoulos, Vanden Borre, Olivera. All. Gasperini
Milan (4-3-2-1): Abbiati; Zambrotta, Bonera, Maldini, Favalli; Flamini (24' st Pato), Pirlo, Ambrosini; Kakà, Ronaldinho (1' st Seedorf); Shevchenko (1' st Borriello). A disp.: Dida, Jankulovski, Kaladze, Emerson. All. Ancelotti
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 30' Sculli, 91' rig. Milito (G)
Ammoniti: Favalli, Zambrotta, Kakà, Ambrosini (M), Juric, Sculli (G)
Espulsi: nessuno
anto.73
00lunedì 15 settembre 2008 14:32
Chelsea, Sheva re dei flop
Per il 'Sun' è il peggior acquisto con Crespo e Mutu



LONDRA, 15 settembre - Provengono tutti dal campionato italiano i principali flop di mercato del Chelsea. Almeno secondo la speciale classifica dei 'bidoni' acquistati dai 'blues' stilata dal tabloid 'The Sun' che mette Andriy Shevchenko davanti a Hernan Crespo e Adrian Mutu.

SHEVA RE DEI FLOP - Con i 37 milioni di euro spesi da Abramovich per prenderlo dal Milan, Sheva si pone saldamente al comando dei peggiori acquisti degli ultimi quattro anni. Dietro all'attaccante ucraino altre due conoscenze della Serie A: Crespo, acquistato nel 2003 per circa 20 milioni di euro, e Mutu, la cui esperienza in Premier Leaguesi è conclusa amaramente con la squalifica per cocaina.

IN CLASSIFICA ANCHE VERON - Appena fuori dal podio un altro vecchia stella del campionato italiano, l'argentino Juan Veron, acquistato dal Manchester United per 19 milioni di euro nel 2003. Citazione, al quinto posto, per l'ala Shaun Wright-Phillips, arrivato alla corte di Jose Mourinho per 26 milioni di euro e ceduto al Manchester City quest'estate per poco più della metà (15 milioni). Nella speciale classifica dei bidoni trovano posto anche Damien Duff, Geremi, Scott Parker, Asier Del Horno e Khalid Bhoularouz.

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ti61no
00lunedì 15 settembre 2008 16:25
iniziano già a punzecchiare....
Se il Milan non gira non si può addossare la colpa
solo a Sheva [SM=x1322621]
Appena inizia a fare i goal( perchè li farà [SM=g27988] )diventerà il campione di sempre [SM=x1322619] [SM=x1322617]
ti61no
00lunedì 15 settembre 2008 19:36
Ancelotti: riunione e' andata bene


Vertice tra il tecnico e Galliani dopo crisi campionato


(ANSA) - ROMA, 15 SET - 'E' andata bene'. Con queste parole Ancelotti commenta il vertice di due ore in casa Milan con Galliani, lo staff medico e quello tecnico. 'Abbiamo fatto una riunione con la societa', lo staff tecnico e quello medico per valutare il momento e cercare di trovare le soluzioni piu' idonee'', ha detto il tecnico del Milan all'uscita degli uffici di via Turati.
anto.73
00venerdì 19 settembre 2008 13:18
Ancelotti: «Milan, ora continua così»
Pato: «Felice per il gol e per la vittoria». Borriello: «Ecco il vero Milan»




MILANO, 18 settembre - Boccata d'ossigeno dopo l'inizio shock delle due sconfitte in campionato per il Milan. Ancelotti vede un po' di luce all'orizzonte e sprona i suoi a continuare a risalire la china: «Dovevamo fare un passo avanti e lo abbiamo fatto, direi bene, con un buon atteggiamento della squadra. Ora avremo altri esami perché la squadra deve migliorare».

PATO, CONTINUA COSÌ - Un pensiero al 'Papero', bistrattato in questo periodo ma capace di una grande invenzione per il raddoppio: « Pato ? Sta lavorando bene, è più incisivo, più deciso, è sulla strada giusta». Il giovane attaccante brasiliano si è detto «felice perchè ho fatto questo bel gol e sono ancora più contento perchè la squadra ha fatto una gran partita. Mi alleno sempre tranquillo e devo continuare a fare così. Ancelotti mi ha detto di fare quello che ho fatto l'anno scorso, devo fare del mio meglio per tornare in Nazionale».

BORRIELLO: VEDRETE IL VERO MILAN - «Ho segnato al mio esordio a San Siro, non potevo fare meglio. Forse mi manca ancora un po' di condizione». C'è anche la firma di Marco Borriello sul 3-1 sullo Zurigo, per il bomber questo Milan è in rampa di lancio: «Questo è un gruppo che prima di avere un valore tecnico ha valori umani, ci siamo ricompattati nella crisi. Questa è la forza di questa squadra, che sa ripartire e ricompattarsi nei momenti difficili. Purtroppo ad inizio mese ci sono state le nazionali e ci siamo allenati in pochi, ora abbiamo più allenamenti da fare con tutta la rosa e si vedrà un altro Milan».

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anto.73
00venerdì 19 settembre 2008 21:11
Milan, ko Pirlo più grave del previsto
Lesione muscolare al bicipite femorale: stop di 45-60 giorni

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MILANO, 19 settembre - È grave l'infortunio subito da Andrea Pirlo nell'allenamento di tre giorni fa: il giocatore del Milan è stato sottoposto a Milano a un esame ecografico che ha evidenziato «una complessa lesione muscolare di secondo grado al bicipite femorale della coscia destra». Secondo quanto riferito dal sito rossonero, i tempi di recupero si valutano intorno a 45-60 giorni.

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anto.73
00lunedì 22 settembre 2008 19:05
Milan, Ancelotti: «Grande reazione»
MILANO, 22 settembre - Domenica si stringeranno la mano prima e dopo il derby tra Milan e Inter. Ma niente visite speciali. Carlo Ancelotti e Josè Mourinho non andranno a vedere l'uno gli allenamenti dell'altro... Il loro «è un rapporto a distanza, diciamo così- ha scherzato il tecnico rossonero a Sky Sport24- Però devo dire che quella di Mourinho è una presenza nel calcio italiano sicuramente positiva, sia per le capacità, che per quello che dice. Non è mai banale. Qualche volta è, diciamo così, un po' provocatorio, ma credo che sia una provocazione fatta con molta intelligenza»




«QUANDO SMETTERO' DI ALLENARE...» - In estate c'era stato un invito: Ancelotti ad Appiano Gentile, Mourinho a Milanello... «È stata una cosa che è nata un po' così. Poi, sembrava avesse preso una piega reale. In realtà, non c'è il tempo per fare una cosa del genere perchè, credo, che sarebbe solo un incontro per far parlare un po' i giornali. Andare a vedere gli allenamenti dell'Inter per un giorno, come quelli del Milan per un giorno, non ha molto senso. Il giorno in cui smetterò di allenare, sicuramente Mourinho sarà un allenatore che mi interesserà seguire».

«NON SOLO L'ALLENATORE DEVE FARE MEA CULPA...» - «Credo che quella con i biancocelesti sia stata una partita che può diventare un ottimo esempio, un ottimo ricordo- ha spiegato il tecnico rossonero- proprio perchè abbiamo giocato da squadra. Questo è stato l'aspetto più positivo». Ma una vittoria non fa primavera... Anche se certamente «i giocatori si sono resi conto del periodo, del momento, ed hanno capito, attraverso una critica costruttiva, quelle che erano le difficoltà che incontravano». «Io non mi sono arrabbiato- ha continuato- Abbiamo fatto, credo, una valutazione molto lucida delle difficoltà. Credo che abbiamo capito tutti quello che era il problema. Di conseguenza, abbiamo reagito nella maniera giusta. Credo che, come ha detto Kakà, forse ci fidavamo troppo delle qualità individuali, del talento. C'era un pò di superficialità nell'affrontare le partite, non venivano affrontate con la giusta intensità. Penso che erano questi i problemi».

PROBLEMI IN ATTACCO - Ancelotti, comunque, non si è mai perso d'animo, nemmeno quando sono iniziate le voci circa un suo possibile esonero. «Abbiamo avuto molte difficoltà in questa preparazione, perchè non abbiamo mai potuto provare quello che avevamo in testa. L'assenza di tutti gli attaccanti non ci ha permesso di provare delle cose che potevano essere utili». Per quanto riguarda le voci «so che è così. È un mondo, questo, che quando una squadra non vince, come il Milan, è normale che sull'allenatore cadano le responsabilità. La ritengo una cosa giusta, la ritengo comprensibile. È anche normale che ci sia, nei confronti di un allenatore che non vince, una pressione superiore alla norma. Ma questo, come ho detto, per me è una cosa comprensibile. Quello che m'interessa, che è importante, è che quando c'è un problema, quando una squadra ha un problema, non ci può essere solo ed esclusiva un mea colpa dell'allenatore. Parlo in generale. Qui, credo che tutti, dalla società, ai giocatori, a tutto lo staff tecnico, abbiamo fatto una serena e lucida autocritica».

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anto.73
00martedì 23 settembre 2008 13:59
Ronaldo ritrova il gol.Guai in vista per Ronaldinho
L'ex Fenomeno torna a giocare in allenamento con le giovanili del Flamengo e spera di tornare in campo entro tre mesi. Il nome del milanista è stato invece inserito negli atti dell'inchiesta su un narcotrafficante, arrestato nella casa di Anderson del Manchester



RIO DE JANEIRO, 23 settembre 2008 - Ronaldo è tornato in campo. Sette mesi dopo l'infortunio al ginocchio, e qualche giorno dopo l'ultima festa fino all'alba, l'ex Fenomeno ha ripreso ad allenarsi col pallone e ha partecipato a una mini-partita con le giovanili del Flamengo. "E' stato meraviglioso riprendere a giocare col pallone", ha commentato Ronaldo, la cui speranza è di tornare a giocare tra meno di tre mesi. Nel frattempo, guai in vista per Ronaldinho, il cui nome è comparso nelle indagini che hanno portato all'arresto di un noto trafficante di droga brasiliano, secondo quanto ha riportato il quotidiano brasiliano O Globo.

FENOMENO - Ronaldo, che ha compiuto 32 anni lunedì, era reduce dalle ultime polemiche sulla sua festa di compleanno, tenutasi nella nottata di venerdì in una discoteca di Rio. Tra qualche birra di troppo e la rissa sfiorata con un estraneo, l'ex Pallone d'Oro era tornato sulle pagine di tutti i quotidiani locali. La risposta del giocatore è arrivata e non a parole, ma sul campo d'allenamento. "Sono stato fermo molto tempo per la fisioterapia e riprendere ad allenarmi col pallone è importante, è uno stimolo in più: è meraviglioso". Queste le parole del brasiliano al termine della partitella contro i ragazzi della squadra carioca nel campo d'allenamento del Mengao.

L'ALLENAMENTO - Ronaldo ha giocato a ritmo basso, realizzando qualche gol e si è fermato a dare consigli ai giovani sul modo di calciare il pallone. "Abbiamo giocato con attenzione, sapendo di non poterlo nemmeno toccare - ha commentato uno dei giocatori - perché Ronaldo sta tornando e nessuno vuole pregiudicare il ritorno di un idolo". A sette mesi dall'intervento chirurgico inizia così una nuova fase per il recupero dell'ex milanista, che spera di tornare in campo entro tre mesi: il Flamengo vorrebbe metterlo sotto contratto, ma alle porte c'è anche il Paris Saint Germain, mentre sembra essere definitivamente sfumata l'ipotesi di raggiungere Robinho al Manchester City.

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anto.73
00mercoledì 24 settembre 2008 12:26
Il settembre nero di Ronnie Tra festini e intercettazioni
Dal Brasile l'ultima grana per Ronaldinho: intercettato mentre parla al telefono di un narcotrafficante con il connazionale Anderson (Manchester). La sua vita privata ancora al centro dell'attenzione dopo il caso del festino a luci rosse. E a Reggio di nuovo panchina [SM=g27996]



REGGIO CALABRIA, 24 settembre 2008 - Ronaldinho sale per ultimo sul pullman che trasporta il Milan dall'aeroporto di Reggio Calabria all'hotel di Scilla. E' indaffarato con i soliti cacciatori di autografi e fotografie ricordo. I tifosi cercano e vogliono soltanto lui, il calciatore più mediatico del pianeta. Per adesso i rossoneri se lo portano in giro come la statuetta del santo protettore: il brasiliano non giocherà dall'inizio, gli verranno concessi i canonici venti minuti per incantare la folla con un doppio passo o un colpo di tacco, e poi verrà rimesso dentro al laboratorio atletico nel quale si sta preparando per l'imminente (così garantiscono) resurrezione. Contro la Reggina, sfida tosta dalla quale ci si aspetta un segnale di continuità dopo la vittoria di domenica, in campo Pato, Kakà e Shevchenko o Borriello: Ancelotti deciderà solo questa mattina.
PROGRAMMI - Ronaldinho, tuttavia, non se la prende per la panchina. "Sto cercando di trovare continuità", dice. Sa che deve migliorare la condizione fisica e per questo si sta sottoponendo a un lavoro piuttosto intenso e faticoso: ha bisogno di ritrovare la forza nei muscoli e, al più presto, deve arrivare allo stesso livello dei compagni. Chi dice che lo vedremo al massimo della forma nel mese di novembre, giorno più giorno meno, non sbaglia di molto: questi sono i tempi necessari per assorbire gli allenamenti e per riempire il serbatoio.
INDAGINE - Nonostante il palcoscenico del campo non lo veda ancora protagonista, come del resto era ampiamente prevedibile, Ronaldinho non perde occasione per ritagliarsi il suo spazio mediatico. Ieri la notizia, giunta da Rio de Janeiro, di un intercettazione telefonica nell'ambito di un'indagine della polizia brasiliana su un narcotrafficante. In sostanza Richard Alex da Silva Martins, detto Gigi, boss del narcotraffico, è stato arrestato a Porto Alegre nella casa di Anderson, giocatore brasiliano del Manchester United. E del suddetto "Gigi" proprio Ronaldinho e lo stesso Anderson parlavano al telefono, in una conversazione intercettata dalla polizia su autorizzazione della magistratura. Nello specifico, secondo quanto riportato dal quotidiano O Globo, i due giocatori discutevano di una festa organizzata con il narcotrafficante. Non esiste alcun riferimento all'uso di sostanze stupefacenti, in questo dialogo tra Ronaldinho e Anderson, e dunque non ci sono termini di rilevanza penale. Tuttavia il boss "Gigi", che di Anderson dev'essere molto amico, si sarebbe servito della Porsche del centrocampista del Manchester in occasione dell'evasione dal carcere di Rio de Janeiro il 24 giugno scorso. Nell'operazione antidroga la polizia ha arrestato 31 persone.

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anto.73
00domenica 28 settembre 2008 18:26
Desailly: «Milan, non mi convinci»
L'ex rossonero: «Il derby? La vedo brutta...»



MILANO, 28 settembre - «Questo Milan non è organizzato per vincere in questo momento, e anche guardando al derby non lo vedo tanto bene»: anche un ex rossonero come Marcel Desailly nutre qualche dubbio sulla squadra allestita dal club di via Turati, che non gli sembra al livello degli anni migliori. «Non è equilibrata e non offre la stessa sicurezza del passato perchè dipende da troppe variabili», è convinto il francese, che ha giocato nel Milan dal 1993 al 1998 ed è intervenuto come testimonial della fondazione onlus Laureus a un evento sociale e di sport a Milano.

«BUONO L'ARRIVO DI RONALDINHO» - Quindi, Desailly prevede «un anno di transizione in cui, soprattutto perchè non faremo la Champions League, sarà importante recuperare fiducia arrivando tra le prime tre o quattro in classifica». L'ex centrocampista di Milan e Chelsea giudica invece positivo l'arrivo di Ronaldinho perchè «dà entusiasmo ai tifosi e garantisce un collegamento tra centrocampo e attacco. Inoltre - sottolinea - potrà approfittare dell'assenza di Pirlo per inserirsi meglio». Desailly non è quindi molto ottimista in vista del derby di stasera: «Penso che finirà 1-1 con l'Inter che andrà in vantaggio per prima - pronostica - ma, se dovesse vincere il Milan, potrebbe essere l'inizio di una serie positiva». [SM=g1658263] [SM=g1658284] [SM=x1322617]
anto.73
00domenica 28 settembre 2008 23:02
Cade Mourinho, il derby al Milan
I rossoneri battono 1-0 l'Inter con un gol di Ronaldinho. Espulsi Burdisso e Materazzi (dalla panchina).



ROMA, 28 settembre - Il Milan conquista il derby con un gol di Ronaldinho e costringe Mourinho alla prima sconfitta stagionale (Juve e Napoli restano le uniche squadre imbattute). La notte di San Siro è ricca e piena di emozioni fino all'ultimo, quando Adriano in pieno recupero sfiora il pareggio con un colpo di testa da distanza ravvicinata. Ma per l'Inter, che conclude in 10 per l'espulsione per doppia ammonizione di Burdisso e che si vede cacciare dalla panchina anche Materazzi per proteste, è una domenica da dimenticare in fretta. Anche perché significa addio al primo posto in classifica, dove - da sola - resta la Lazio. Festeggiano invece i rossoneri, autori di un'ottima prestazione soprattutto grazie alla prova frizzante del tridente d'attacco Pato-Kakà-Ronaldinho. E' stato proprio un triangolo lungo fra questi ultimi a decidere il match: l'ex blaugrana ha ispirato, il Pallone d'Oro ha rifinito e lo stesso Ronaldinho ha insaccato di testa in mezzo a tre nerazzurri.


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ti61no
00lunedì 29 settembre 2008 00:26
Ancelotti: "Fine della crisi"
MILANO, 28 settembre 2008 - Tre indizi, per Carlo Ancelotti, fanno una prova: "Direi che il ciclo negativo può dirsi concluso". Terza vittoria consecutiva, e il suo Milan sembra essersi ritrovato, proprio nella partita più attesa.
RONALDINHO - "Ronaldinho non è al top - ha detto il tecnico del Milan ai microfoni di Sky - e lo vediamo sopratutto in allenamento. Ma sta lavorando bene e in partita, complice l'adrenalina, riesce a dare qualcosa di più. E' un giocatore atipico e dovremo lavorare ancora per trovargli il miglior ruolo possibile: ma non è uno fine a se stesso, gioca per la squadra ed è in grado di mettere i compagni davanti alla porta".
ALLARME - "Le sconfitte contro Bologna e Genoa - ha aggiunto Ancelotti - sono state un campanello d'allarme utile, per farci capire quale deve essere l'atteggiamento quando si affrontano certe squadre".

DECISIVO - Su Ronaldinho ha parlato anche il suo amico e connazionale Kakà, che sull'abbraccio con Dinho a fine gara ha detto: "Ha segnato, è stato decisivo ed è molto bello vederlo così. Anche se facciamo scelte di vita diverse, lui è un amico e in campo funziona tutto a meraviglia".

MOURINHO - Lo "Special One", dopo il turnover con Beppe Baresi, è tornato a parare e ha analizzato a lungo la partita. "Il Milan - ha spiegato Mourinho - ha dimostrato di essere una squadra di grande esperienza: sanno come controllare la partita, come rallentare il ritmo quando hanno bisogno. Sono una squadra di transizione, con giocatori veloci, come Kakà e Pato, bravi a giocare sugli spazi aperti, contro squadre che attaccano e perdono palla. E' stata una partita equilibrata, nessuna delle due squadre è stata migliore dell'altra, ma il pragmatismo del calcio è questo".
ARBITRO - Il portoghese in un primo momento ha riferito di non voler parlare dell'arbitraggio, "per poter tornare in panchina domenica", ma poi ha commentato l'espulsione di Burdisso. "Credo che non meritasse nessuno dei due gialli. E per quanto riguarda Materazzi, si tratta di un film già visto. Ma in realtà è stata una partita corretta: anche il fallo di Stankovic su Kakà, è un intervento tattico, così come molte entrate di Gattuso, che io stimo per come gioca"
CLASSIFICA - "Quando guardo la classifica - ha concluso Mourinho - non guardo dove sono Lazio, Atalanta o Catania. Io guardo il Milan, la Juve e la Roma e sono tutte dietro di noi. Sono fiducioso, è solo una partita persa. Adesso dovremo concentrarci per vincere contro il Bologna, e poi ci saranno due trasferte difficili contro Roma e Fiorentina".

POLEMICA - Sull'arbitraggio ha detto la sua anche Ibrahimovic, senza peli sulla lingua. "Oggi ha vinto l'arbitro, non il Milan", il secco commento dello svedese mentre abbandonava lo stadio Meazza.
anto.73
00venerdì 3 ottobre 2008 20:36
Emerson: «Torno protagonista»
Il centrocampista brasiliano sicuro: «Sto migliorando, ma penso di poter fare ancora di più rispetto alla partita di ieri contro lo Zurigo»



VARESE, 3 ottobre - «Sto cercando di fare il possibile per tornare ad essere il giocatore che tutti conoscono». Novanta minuti giocati contro lo Zurigo nel ritorno del primo turno di Coppa Uefa sono bastati a Emerson per guadagnarsi la sufficienza. Una prestazione senza particolari sbavature, che ha permesso al brasiliano del Milan anche di riconquistare la fiducia di Ancelotti dopo l'operazione dello scorso 13 maggio a causa di un frattura alla tibia. «Sto migliorando, ma penso di poter fare ancora di più rispetto alla partita di ieri contro lo Zurigo - ha proseguito Emerson - La partita di ieri mi è stata comunque utile perchè era tanto tempo che non disputavo una partita ufficiale per novanta minuti. Mi sento meglio e devo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine e che sanno quanto abbia sofferto per il mio intervento, un'operazione che ha bisogno di parecchio tempo per recuperare. Sono contento e la cosa più importante in questo momento è migliorare ancora».

«GRANDI ATTACCANTI» - Dopo aver disputato gli ultimi 5' nella gara di debutto contro il Bologna (persa per 2-1), a 32 anni il brasiliano può ancora essere una valida pedina al centro della linea mediana, come ha dimostrato contro lo Zurigo. La vittoria per 1-0 firmata Sheva è stata la quinta consecutiva e la seconda partita senza subire gol. «È una cosa positiva perchè abbiamo davanti giocatori con grandi qualità quindi se riusciamo a non prendere gol cresce sempre più la possibilità di segnare». Dopo le polemiche di questo inizio stagione, quindi, ora sono arrivati anche gli applausi. E il primo a complimentarsi è stato proprio Ancelotti nello spogliatoio. «L'allenatore ci dice sempre delle belle cose dopo le vittorie ed eravamo tutti contenti per le cinque gare utili consecutive, la squadra sta vivendo un momento buono e speriamo di continuare così perchè siamo sulla strada giusta».

SOCIETA' FELICE - Alla soddisfazione del tecnico rossonero, è poi seguito anche il plauso della società. «Ieri erano tutti contenti - ha raccontato ancora Emerson - perchè ieri sono scesi in campo alcuni giocatori che non giocano spesso. Tutti abbiamo cercato di dare il massimo e ci hanno ringraziato per quello che abbiamo fatto in campo, ma siamo consapevoli del fatto che il nostro dovere è quello di rappresentare bene questa maglia. Fa comunque piacere sentire che le persone che ci vedono dall'esterno ci dicono belle cose». [SM=g28002] [SM=g1658271] [SM=g1658288] [SM=x1322617]
anto.73
00lunedì 6 ottobre 2008 20:07
Galliani: «Persi punti col Bologna non a Cagliari»
«Ancelotti come Ranieri? Serve più equilibrio»




MILANO, 6 ottobre - «Il pareggio è un risultato giusto e non ho rimpianti per questo. Gli unici gli rimpianti veri ce li ho per i tre punti persi con i Bologna alla prima giornata di campionato. Essere a tre punti dall'Inter non è un problema perché il cmapionato è aperto». Così l'ad del Milan, Adriano Galliani, commenta il pareggio per 0-0 col Cagliari nel posticipo di ieri sera. Il Milan di questo avvio di stagione si conferma grande con le grandi, piccolo con le piccole: «Non mi inquieta - commenta Galliani-. Abbiamo ottenuto 4 punti nelle trasferte di Reggio e Cagliari. Il problema vero è stato quello con il Bologna».

«NIENTE ALIBI» - Il dirigente rossonero analizza poi la gara coi rossoblu: «Cagliari? Il fatto di essere arrivati venerdì da Zurigo e essere ripartiti sabato per una nuova trasferta non ci ha agevolati. Però non è un alibi. Sapevamo che la Uefa ci avrebbe portato questi inconvenienti. Niente scuse». «Ronaldinho ha fatto quello che doveva fare -aggiunge- ha giocato 3 partite di fila, derby Zurigo e Cagliari e adesso approfitterà della sosta per potersi preparare adeguatamente».

ANCELOTTI NON SI MUOVE - In conclusione Galliani assicura che Ancelotti non è in bilico come Ranieri: «In questo calcio non c'è pazienza. Bisogna avere equilibrio. Mai pensato di mandarlo via».

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anto.73
00lunedì 6 ottobre 2008 23:11
anto.73
00sabato 11 ottobre 2008 21:11
Il Milan riacquista Gullit
L'olandese sarà ambasciatore per il Nord Europa. Intanto Borriello è pronto: i preparatori rossoneri hanno programmato per lui una settimana di intenso lavoro per averlo per la gara di San Siro contro la Sampdoria



MILANO, 11 ottobre 2008 - C’è un nuovo attaccante in arrivo al Milan. Non si preoccupi, tuttavia, Carlo Ancelotti, che di punte ne ha in abbondanza. Il neoacquisto si chiama Ruud Gullit, uno di casa, che ieri è stato negli uffici di via Turati, a Milano, ha parlato a lungo con Adriano Galliani, Ariedo Braida e gli altri dirigenti, e quasi certamente sarà l’ambasciatore rossonero nel nord Europa. La società farà riferimento a lui quando sarà il momento di muoversi sui mercati, soprattutto quello olandese. Gullit, che ha portato in sede i figli Quincy (17 anni) e Cheyenne (15 anni) e si è fatto fotografare assieme a loro nella ricchissima sala dei trofei, dopo aver lasciato l’incarico di allenatore a Los Angeles, proseguirà nella sua attività di commentatore sportivo e osserverà con particolare attenzione i giocatori che possono entrare nell’orbita Milan. Adesso Carlo Ancelotti, che di Gullit è grande amico, ha una bella prima punta di peso e di sostanza al suo servizio.



IN GRUPPO - Un’altra prima punta che l’allenatore segue con grande interesse è, logicamente, Marco Borriello. Dopo l’infortunio subito a Reggio Calabria, quando ormai pareva che il posto di titolare fosse suo, l’attaccante si è ormai rimesso. Sta bene, si allena regolarmente con il gruppo, non avverte più alcun fastidio al muscolo e, adesso, si tratta di riportarlo nella perfetta condizione atletica. Non sarà certo un problema e, a questo proposito, la sosta del campionato è arrivata al momento giusto.

IN VELOCITA' - Borriello non parteciperà alla trasferta di martedì a Tirana: i preparatori rossoneri hanno programmato per lui una settimana di intenso lavoro fisico, in modo da averlo pronto per la gara interna contro la Sampdoria. La sua presenza è fondamentale per il gioco del Milan. Però Borriello deve migliorare sulla velocità, stando sempre attento a non appesantire troppo i muscoli.

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anto.73
00martedì 14 ottobre 2008 19:56
Ancelotti: «Gourcuff tornerà al Milan»


ANCELOTTI SU GOURCUFF - Prima della partenza, Anchelotti ha parlato del futuro di Gourcuff, talento ancora di proprietà del Milan, ma messosi in evidenza al Bordeaux. «Sono contento per lui, spero abbia trovato la situazione migliore per esprimere le sue qualità. Qui le aveva espresse - afferma Ancelotti - poi si è un pò perso, soffriva il fatto di giocare poco. Adesso sta facendo bene e di questo siamo davvero tutti contenti. Tornerà sicuramente, visto che è in prestito. Se poi mi dite che c'è incompatibilità fra di noi, magari torna lui e vado via io» scherza l'allenatore, che poi passa in rassegna l'intero attacco rossonero: «Ronaldinho è molto migliorato, sicuramente con il lavoro di questo periodo. Borriello e Inzaghi? Per determinate partite averli, o anche averne uno solo dei due, migliora la nostra capacità offensiva». Chiusura su Adriano e su un suo possibile arrivo al Milan: «Kakà - dice sorridendo - me li propone tutti, per cui non è molto attendibile...». [SM=g28002] [SM=x1322612] [SM=g1658288] [SM=x1322617]
anto.73
00domenica 19 ottobre 2008 17:48
Ronaldinho fa volare il Milan
I rossoneri battono 3-0 la Sampdoria che resiste all'insegna del bel gioco per un'ora, fino al rigore (discusso) trasformato dal brasiliano che raddoppia dopo un duetto con Kakà. Di Inzaghi la terza rete. Blucerchiati in dieci dal 55' per l'espulsione di Lucchini



MILANO, 19 ottobre 2008 - Un'ora di oblio. Inspiegabile quanto insopportabile. Una Sampdoria brillante, ordinata e cocciuta. Una grande occasione per Cassano sventata da Abbiati, poi il vento che cambia il destino: un rigore discusso con conseguente espulsione di Lucchini, la trasformazione di Ronaldinho che bissa dopo un duetto con Kakà, lanciato nella ripresa. Ci pensa Inzaghi al 90' a fissare il risultato.
SENZA KAKA' - "Mister non me la sento" aveva detto questa mattina Kakà ad Ancelotti. Così il tecnico decide di schierare Ronaldinho alle spalle di Borriello e Pato. Scambio tra fantasisti brasiliani rischioso, ma affidabile secondo il tecnico che sostituisce Gattuso con Flamini. E la panchina? Da sballo: con Kakà ecco Nesta. Ma anche Favalli, Inzaghi, Emerson e Shevchenko. Cosa darebbe Mazzarri per averne almeno uno. Lui, senza Palombo, si difende con un 3-5-1-1 dove il suo brasiliano Antonio Cassano gioca avanzato rispetto a Delvecchio.
CASSANO - Ti aspetti bollicine rossonere e invece è bella Samp. Contribuiscono l'esasperante lentezza del Milan, stucchevole quando rumina gioco con decine di passaggi inutili; la posizione di Ronaldinho che in mezzo ci sta come il cavolo a merenda, la debolezza del centrocampo, già orfano di Pirlo e Gattuso, e con un Seedorf opaco e confuso. Proprio una bella Samp, capace di gestire il gioco, impedire al Milan di ragionare e di iscrivere sul tabellino l'unica vera occasione da gol. Capita a Cassano che penetra in area con un colpo di genio impegna duramente Abbiati con un diagonale.

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anto.73
00mercoledì 22 ottobre 2008 15:15
MILAN: ARRIVA BECKHAM


ROMA - David Beckham al Milan in prestito per alcuni mesi: la notizia, anticipata dal Corriere della Sera, è stata confermata dall'ad rossonero Adriano Galliani alla partenza della squadra per l'Olanda, dove domani si gioca la prima partita del raggruppamento Uefa con l'Herenven. "Resterà qui al Milan in prestito per qualche mese, ne stiamo parlando con il suo agente - ha detto Galliani alla Malpensa, secondo quanto riferisce il sito del club rossonero - Lo tessereremo per qualche mese e poi ripartirà". Positivo il commento del tecnico, Carlo Ancelotti: "Per me sarà un piacere, Beckham è un atleta serio, un grande professionista. Se sarà disponibile per quattro mesi con noi ne saremo molto contenti. Se diventerà disponibile per il Milan, lo sarà evidentemente sia in Italia sia in Europa".

L'ad del Milan Adriano Galliani sottolinea che l'arrivo del giocatore inglese non si spiega con la necessità di rinforzare la squadra. "Beckham ha scelto il Milan. La nostra squadra è ultracompetitiva e resterà così com'é, ma Beckham è qualcosa di diverso e di intrigante. Il Milan non fa la raccolta delle figurine, il Milan è invece molto orgoglioso della politica che sta facendo. Siamo l'unico club in controtendenza: la gente va allo stadio a vedere il Milan. Non è un caso - aggiunge Galliani - se 65.000 persone vanno a vedere Milan-Sampdoria. Se i 65.000 vanno allo stadio vuol dire che il Milan è un prodotto che piace. Rispetto a questi 65.000, Beckham ne porterà uno in più di tifoso piuttosto che uno in meno".Ansa

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ti61no
00mercoledì 22 ottobre 2008 15:19
Sarà un Milan ancora più stellare!!!!! [SM=g1658271]
anto.73
00domenica 26 ottobre 2008 16:08
Beckham: «Un onore giocare nel Milan»
«Che emozione, io con Kakà, Ronaldinho, Maldini e Seedorf in rossonero»

LOS ANGELES, 25 ottobre - «La stagione negli Usa è più breve che in Europa e il mio corpo è programmato per non fermarsi mai...». David Beckham sceglie il Milan per una questione di blasone e di opportunità.



LA 'TRIPLETTA' PERFETTA - E finalmente ne parla: «Andrò al Milan per pochi mesi- spiega in un'intervista video al sito degli LA Galaxy- ad allenarmi e a giocare. Ho giocato per due anni nei più grandi club al mondo, Manchester e Real, e ora ho l'opportunità di giocare nel Milan. E sono onorato di questo. È uno dei migliori club del mondo. Ho avuto la fortuna di giocare nel miglior club in Inghilterra, in Spagna e ora in Italia».

RITORNO A LOS ANGELES- «È una grande chance per me, giocare con i più grandi calciatori nel mondo, come Kakà, Ronaldinho, Seedorf e Maldini -spiega Beckham- . Allenarmi con loro è una grande occasione e un onore. Mi darà modo di migliorare la mia forma e tornare poi nel campionato americano. Non vuol dire che sto lasciando gli Usa. Sono venuto a Los Angeles per vincere dei trofei e voglio farlo». [SM=x1322611] [SM=g1658271] [SM=g1658288] [SM=x1322617]
anto.73
00domenica 26 ottobre 2008 19:19
Ancelotti: «Sono felice, l'Inter ci ha aspettato»
Kakà: «Ci siamo confrontati e nella ripresa abbiamo cambiato atteggiamento. Siamo più maturi»

MILANO, 26 ottobre - «Abbiamo sofferto la pressione dei nostri avversari per un'ora ma siamo stati bravi ad aspettare il momento giusto e ne abbiamo approfittato». Ancelotti ammette le difficoltà dei rossoneri ed applaude la squadra di Del Neri: «L'Atalanta ha giocato meglio del Milan, la sconfitta, per quello che hanno fatto, non la meritavano. Tante volte anche noi abbiamo meritato di vincere ma poi abbiamo pareggiato. Ronaldinho? È stato incisivo più in casa che in trasferta anche perchè siamo più prudenti fuori che a San Siro». Una battuta su Beckham: «Lui è stata una grande ala destra, ora può giocare in ruoli diversi. Ha perso vivacità e brillantezza. Giocherebbe meglio al centro visto che ha qualità, tecnica e assist. Il ritorno di Pirlo un problema? Sarà un problema per gli altri...». La rincorsa sull'Inter «Ci hanno aspettato e ci auguriamo di viaggiare a braccetto visto che negli ultimi anni sono sempre stati in vetta».




KAKA' - «Ci siamo detti un po' di cose alla fine del primo tempo nello spogliatoio e siamo entrati in campo con un altro spirito». Kakà ammette le difficoltà della prima frazione: «Siamo riusciti a cambiare atteggiamento, a dimostrazione che la squadra è matura. riesci a capire quello che succede in campo infatti nel secondo tempo abbiamo meritato la vittoria. C'è ancora molto da migliorare, c'è da dire però che siamo stanchi e non è facile giocare dopo il giovedì di coppa Uefa».

GALLIANI - « Il Milan non ha giocato bene assolutamente. Certo, però, c'era da aspettarselo: abbiamo giocato giovedì, viaggiato venerdì, poi domenica è difficile tenere certi livelli». Per il vicepresidente rossonero, Adriano Galliani, l'unica attenuate al brutto gioco espresso dal Milan contro l'Atalanta è da ricercare negli impegni ravvicinati. Dopo la vittoria in Coppa Uefa giovedì contro l'Heerenveen (3-1), la squadra di Ancelotti ha comunque strappato un successo anche a Bergamo grazie a una rete di Kakà a 10' dal termine. «Nel primo tempo abbiamo subito l'Atalanta- prosegue Galliani ai microfoni di Sky- Nella ripresa però loro sono calati molto e noi abbiamo fatto il nostro gioco. Non abbiamo rischiato nulla e abbiamo vinto con merito grazie a un gol molto bello». Per Galliani i tre punti di Bergamo hanno un valore particolare, soprattuto in relazione a tutti quelli persi dai rossoneri ad inizio stagione. «Ricordo che l'anno scorso abbiamo perso una partita che non potevamo perdere in casa contro l'Atalanta- aggiunge- Quest'anno col Bologna non meritavamo di perdere. Oggi abbiamo recuperato due dei tre punti persi nella prima di campionato con il Bologna. Tutti gli altri risultati nessuno li discute, ma quello con il Bologna ci ha cambiato l'inizio della stagione». Una battuta anche per Borriello:«Sono guarito, ho giocato 90 minuti e sto bene». L'attaccante è soddisfatto per l'assist a Kakà: «Il mister mi stava sostituendo poi però ho fatto l'assist. Questa vittoria è un segnale positvo: questa squadra venderà cara la pelle». [SM=x1322612] [SM=g28002] [SM=g1658288] [SM=x1322617]
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