Ancelotti: "Fine della crisi"
MILANO, 28 settembre 2008 - Tre indizi, per Carlo Ancelotti, fanno una prova: "Direi che il ciclo negativo può dirsi concluso". Terza vittoria consecutiva, e il suo Milan sembra essersi ritrovato, proprio nella partita più attesa.
RONALDINHO - "Ronaldinho non è al top - ha detto il tecnico del Milan ai microfoni di Sky - e lo vediamo sopratutto in allenamento. Ma sta lavorando bene e in partita, complice l'adrenalina, riesce a dare qualcosa di più. E' un giocatore atipico e dovremo lavorare ancora per trovargli il miglior ruolo possibile: ma non è uno fine a se stesso, gioca per la squadra ed è in grado di mettere i compagni davanti alla porta".
ALLARME - "Le sconfitte contro Bologna e Genoa - ha aggiunto Ancelotti - sono state un campanello d'allarme utile, per farci capire quale deve essere l'atteggiamento quando si affrontano certe squadre".
DECISIVO - Su Ronaldinho ha parlato anche il suo amico e connazionale Kakà, che sull'abbraccio con Dinho a fine gara ha detto: "Ha segnato, è stato decisivo ed è molto bello vederlo così. Anche se facciamo scelte di vita diverse, lui è un amico e in campo funziona tutto a meraviglia".
MOURINHO - Lo "Special One", dopo il turnover con Beppe Baresi, è tornato a parare e ha analizzato a lungo la partita. "Il Milan - ha spiegato Mourinho - ha dimostrato di essere una squadra di grande esperienza: sanno come controllare la partita, come rallentare il ritmo quando hanno bisogno. Sono una squadra di transizione, con giocatori veloci, come Kakà e Pato, bravi a giocare sugli spazi aperti, contro squadre che attaccano e perdono palla. E' stata una partita equilibrata, nessuna delle due squadre è stata migliore dell'altra, ma il pragmatismo del calcio è questo".
ARBITRO - Il portoghese in un primo momento ha riferito di non voler parlare dell'arbitraggio, "per poter tornare in panchina domenica", ma poi ha commentato l'espulsione di Burdisso. "Credo che non meritasse nessuno dei due gialli. E per quanto riguarda Materazzi, si tratta di un film già visto. Ma in realtà è stata una partita corretta: anche il fallo di Stankovic su Kakà, è un intervento tattico, così come molte entrate di Gattuso, che io stimo per come gioca"
CLASSIFICA - "Quando guardo la classifica - ha concluso Mourinho - non guardo dove sono Lazio, Atalanta o Catania. Io guardo il Milan, la Juve e la Roma e sono tutte dietro di noi. Sono fiducioso, è solo una partita persa. Adesso dovremo concentrarci per vincere contro il Bologna, e poi ci saranno due trasferte difficili contro Roma e Fiorentina".
POLEMICA - Sull'arbitraggio ha detto la sua anche Ibrahimovic, senza peli sulla lingua. "Oggi ha vinto l'arbitro, non il Milan", il secco commento dello svedese mentre abbandonava lo stadio Meazza.