Magari rinuncia alla vacanza o alla cena al ristorante, ma non chiedetegli di lasciare spento il cellulare.
E' il profilo dell'italiano medio che emerge dal rapporto annuale sui consumi presentato da Bankitalia. Un consumatore che spende meno per mangiare, andare in ferie e curarsi, ma non rinuncia ai divertimenti e al telefonino.
Nel 2004, la spesa per la telefonia è triplicata rispetto al 2003: basti pensare che si spende per il cibo “solamente” il triplo rispetto a quanto si spende per telefonare.
Se i consumi delle famiglie sono aumentati nel 2004 di un modesto 1%, la spesa per alimentari e bevande è calata dello 0,4%. Nel 2003, questa voce era in attivo, +1,3% e rappresentava il 17,6% del budget, ora è al 15,8%. In calo dello 0,2% anche la spesa per le medicine, nel 2003 in crescita invece del 2,4%.
Quali sono le spese in aumento? Vestiario e calzature, dopo il -1,6% del 2003, crescono di un misero 0,1% nel 2004. Ma è per il telefono che la famiglia italiana non bada a spese: +19,1% di spesa nel 2004, triplicato rispetto ad un già elevato +6% del 2003. La voce rappresenta ormai il 5% del budget, per ogni 100 euro spesi, 5 vanno nella telefonia (e poco meno di 16 nelle cibarie).
Cresce anche la spesa per l'hi-tech, +3,4% (era 4,2% nel 2003) e quella per i servizi culturali (+7,6%), calano alberghi e ristoranti (-0,8%). /R3