MESSINA: La Rivoluzione é quì!

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La Medusa
00martedì 2 agosto 2005 21:09
[SM=x584450] [SM=x584450] [SM=x584450]

Una giostra infinita di caroselli d'auto, la città bloccata, clascson che suonano all'impazzata, urla e strepiti!

Protestano per la Sanità distrutta? Si tratta di delusi dal Governo??
Sono forse i numerosissimi senza lavoro o 'quelli che 's'arrangiano', decisamente stufi 'd'arrangiarsi'???

Nulla di tutto ciò: si tratta d'una squadra di calcio, della quale si decide... il destino nel corso di questa serata (ricorso al T.A.R.)!

VAFFANCULO ALLA MAGGIORANZA!!!

Slobodan
00martedì 2 agosto 2005 21:14
scandaloso che 400analfabeti possano aver bloccato le comunicazionifra ilcontinete e l'isola
Bavabeccaris,altro che!
manganelli a gogò,dov'èlapolizia quando serve?[SM=x584475]

p.s..inevitabilmente questoèilmioultimopost,almenofinoa quando non compreròunatastieranuova11!
La Medusa
00martedì 2 agosto 2005 23:23
Però vedi... alla fine, minacciare serve:
MESSINA salvo, unica squadra tra quelle che presentano ricorso!
Così passerà il fatto che chi minaccia, vince: complimenti!![SM=x584427]


P.S.: Comunque, il fatto del MESSINA é schematicamente riassumibile così:
Il presidente del Messina calcio, tale Sig. Franza, detto anche 'il Berluschino di Messina', come molti commercianti ed imprenditori messinesi, si pappava gl'incassi e pagava tutto ciò che da pagare c'era alla fine dei tempi ed anche oltre, per guadagnare capitalisticamente anche il più piccolo centesimo sugli interessi di banca.
Il giochino però gli andava male una volta, quando si presentava con ritardo di un giorno alla regolarizzazione con la Regione, dato che la dritta che gli avevano dato era sbagliata: lui sapeva che si sarebbe prorogato, invece la Lega fissava i limiti al 12 giugno. Lui si presentava il 13.
Poco male: peccato veniale, in effetti: in fondo la società si presenta ancora sana, priva di grossi debiti e regolarizzata.
Quel marpione del Sig. 'Idrolitina', tale Gazzoni di Bologna, già retro-cesso, ne approfittava immediatamente e denunciava vigliaccamente il tutto: da che pulpito, dice il Franza! Il Gazzoni effettua giri da piroette incredibili, compartizzando varie società in modo ambiguo e risulta tra i più indebitati!! 31 squadre di A e B risultano non essere in regola col fisco: il Messina sì. Volete che il Messina scompaia - dato che manco si può più iscrivere né alla B ne agli altri campionati - per un vizio di forma (leggi: una cazzatina del Sig.Franza?)?
Ed io ti sguinzaglio i tifosi, coi famosi blocchi!

Morale della favola: ciò che probabilmente si voleva dall'inizio.
Messina reinserito dal T.A.R., Bologna tirato dentro dalla Lega: campionato a 21 squadre!
Il calcio ostaggio sempre più d'interessi extracalcistici (leggi Imprenditori e Murdock).
Fanculo al calcio![SM=x584455]
zvan
00mercoledì 3 agosto 2005 12:13
Il popolo, come ho già detto, era diviso da tempo nelle due fazioni dell'ippodromo. Egli [Giustiniano] si schierò con quella degli azzurri, della quale già prima era sostenitore: riuscì così a creare un disordine e uno sconvolgimento generali. Con ciò mise in ginocchio lo Stato romano. Non tutti gli azzurri, comunque, approvavano le sue idee, ma solo gli estremisti. Ed essi, man mano che la situazione si aggravava, finirono per configurarsi come moderati, perché i loro delitti erano ben pochi rispetto all'impunità concessa. Non è che gli estremisti dei verdi fossero da meno: commettevano delitti su delitti, anche se venivano continuamente colpiti come singoli; anzi, questo li imbaldanziva sempre più. È un fenomeno consueto: gli uomini vittime di ingiustizie non ragionano più. Giustiniano prese a sobillare e aizzare apertamente gli azzurri e l'Impero romano ne fu scosso dalle fondamenta, come per un improvviso terremoto o diluvio o come se tutte le città fossero in mano al nemico. Si verificò un ribaltamento generale, nulla restò più al suo posto: le leggi e l'ordinamento sociale furono interamente sovvertiti dal caos dilagante. La prima rivoluzione si manifestò nella pettinatura, con un netto distacco dalle consuetudini romane: gli estremisti non si radevano barba e baffi, ma se li facevano crescere all'ingiù, conforme all'uso persiano. Si facevano rapare davanti sino alle terapie, dietro invece lasciavano penzolare i capelli lunghissimi e incolti, come i massageti: perciò questa moda fu detta «alla unna». In secondo luogo volevano essere tutti degli elegantoni quanto a abbigliamento; si vestivano con uno sfarzo superiore alle loro possibilità: evidentemente avevano entrate speciali che glielo consentivano. Portavano le maniche della tunica strettissime intorno al polso ed esageratamente ampie verso la spalla. E quando nei teatri e nell'ippodromo si sbracciavano, come si usa, per gridare o incitare, questa parte della tunica si gonfiava e svolazzava in alto e dava l'impressione agli sciocchi che avessero bisogno di abiti tanto ampi per coprire un corpo straordinariamente bello e robusto, mentre, a pensarci bene, proprio il turgore e l'inconsistenza di quei vestiti denunciava la magrezza fisica. Sceglievano mantelli, brache e soprattutto scarpe secondo la foggia e la denominazione unne. Allora cominciarono a girare di notte quasi tutti visibilmente armati, di giorno portavano lungo la coscia pugnaletti a doppio taglio, nascosti sotto il mantello; appena imbruniva, si riunivano in bande e rapinavano la gente per bene tanto nel mezzo delle piazze che nei vicoli, spogliando i malcapitati di mantelli, cinture, fìbbie d'oro, e qualunque cosa avessero indosso. Oltre che rapinare, qualcuno pensavano bene di ammazzarlo, per evitare de-nunzie. La gente non ne poteva più, compresi i meno scatenati degli azzurri, che non venivano risparmiati neanche loro. Visto l'andazzo, molti cominciarono a indossare cinture e fibbie di bronzo e mantelli assai più modesti di quanto comportasse la loro classe sociale per non rimetterci la pelle per il gusto dell'eleganza; appena buio, tutti si rintanavano in casa. Perdurando l'allarmante situazione senza che l'autorità di polizia intervenisse contro i responsabili, l'impudenza di quegli uomini cresceva di giorno in giorno. Il crimine, se gli si concede licenza, dilaga inarrestabile, se è vero che non si riesce a sradicarlo completamente nemmeno quando si colpisce severamente: infatti, per natura la maggior parte della gente è pronta a indirizzarsi al male. Così si comportavano gli azzurri. Alcuni degli avversari passavano dalla loro parte, attratti dalla possibilità di diventarne complici e di non pagare il conto; altri cercavano rifugio segretamente fuori dal paese. Molti di loro però furono raggiunti anche fuori Bisanzio dall'odio degli avversari o dalle sanzioni dei magistrati. Questa associazione banditesca attirava masse di giovani che prima non avevano mai provato desiderio per cose del genere, ma che ora venivano trascinati dalla prospettiva di una violenza esercitata senza rischi. Non c'è tipo di scelleratezza nota agli uomini che non sia stata commessa allora impunemente. Il primo passo fu sterminare gli avversari di partito, il secondo ammazzare anche chi era assolutamente innocuo per loro. Molti se li comprarono e fornirono i nomi dei propri nemici personali: gli azzurri provvedevano a assassinarli subito, dopo averli etichettati come verdi, anche se non li conoscevano neppure. Non erano cose che accadessero nell'ombra e in un angolo, ma in ogni ora del giorno, in ogni parte della città e, se capitava, sotto gli occhi delle autorità. D'altra parte, che bisogno avevano di nascondere i loro misfatti, quando non c'era da temere il castigo? Anzi, c'era l'ambizione di distinguersi, di dare prova di forza e di virilità, uccidendo con un sol colpo uno dei tanti malcapitati disarmato; chi sperava più di sopravvivere in tempi così malsicuri? Il terrore faceva sospettare a tutti una morte imminente e non sembrava più esserci un posto o un momento che offrissero garanzie di sicurezza, dato che anche nelle chiese più venerate e nelle feste massacravano con la massima disinvoltura e non c'era neanche da fidarsi di amici e parenti: molti furono vittime proprio delle macchinazioni dei familiari. Non si aprivano inchieste: la disgrazia arrivava imprevista e nessuno offriva il suo aiuto. La forza delle leggi e delle convenzioni, che si fonda sulla saldezza del sistema, si era dissolta: regnavano violenza e caos: il governo assumeva sempre più il volto di una dittatura: e almeno fosse stata stabile, invece ogni giorno cambiava e ricominciava da capo, senza sosta. Le decisioni dei magistrati sembravan quelle di mentecatti, il loro cervello era schiavo della paura di un uomo solo: quando i giudici si trovavano davanti a tesi contrastanti, non erano certo l'equità e la legge a dettare i loro verdetti, ma i rapporti (buoni o meno) che ciascuno dei contendenti intratteneva con gli estremisti; del resto la morte incombeva come castigo sul capo del giudice che non avesse preso sul serio i loro avvertimenti. Molti creditori furono vivacemente costretti a restituire ai debitori i documenti del debito, senza aver riscosso un soldo, molti schiavi furono liberati contro la volontà dei loro padroni. Persine molte donne, pare, dovettero subire le attenzioni non richieste dei loro schiavi. Parecchi rampolli di famiglie ragguardevoli si intruppavano con questi mascalzoni e obbligavano i padri riluttanti a concedere varie altre cose e specialmente a sborsare quattrini. Tanti ragazzi, che pure si rifiutavano, furono forzati a ignobili rapporti carnali con gli estremisti, e i padri lo sapevano. Violenze del genere furono esercitate anche su donne sposate. Si racconta che una dama molto elegante e suo marito stavano attraversando in barca lo stretto, diretti ad un sobborgo sulla costa di fronte, quando si imbatterono in un gruppo di estremisti. Questi strapparono minacciosamente all'uomo la moglie e la fecero salire sul loro battello. La donna passò sull'imbarcazione dei teppisti: ma aveva fatto cenno di nascosto al marito di star tranquillo e di non temere nulla di oltraggioso per lei; non avrebbe subito violenze fisiche. Mentre il marito la stava guardando, straziato, si gettò in acqua e subito morì. Queste le belle imprese dei teppisti di Bisanzio. Chi ne subiva le conseguenze pativa meno per i soprusi che per i colpi inferti da Giustiniano allo Stato: perché se uno è stato crudelmente offeso da dei delinquenti, si consola ampiamente del dolore conseguente al disordine finché si aspetta da un momento all'altro l'intervento salutare della legge e della autorità. Gli uomini sopportano più agevolmente e con minor pena il presente, se nutrono buone speranze per il futuro, ma quando è proprio il potere statale ad angariarli, com'è logico, soffrono ancora di più per quello che succede e cadono nella disperazione, poiché è inutile attendersi vendetta. Giustiniano ebbe il grave torto non solo di non essersi voluto schierare dalla parte delle vittime, ma nel non aver disdegnato di erigersi, ostentatamente, a protettore degli estremisti. Finanziava largamente questa gentaglia, se ne teneva molti d'intorno ed alcuni pensò bene di sistemarli in magistrature e in altri posti chiave.
 
Procopio, Carte segrete, a cura di L.R. Cresci Sacchini, Garzanti, Milano 1977, pp. 36-41
Modificato da zvan 03/08/2005 12.45
zobmie
00mercoledì 3 agosto 2005 16:39
Grazie al tifo ruspante di Medusa, incominciava a starmi simpatica questa quadra terruncella.[SM=x584430]

Ora spero solo che retroceda regolarmente secondo tutti i crismi in modo che non ci siano più sommosse.


La Medusa
00mercoledì 3 agosto 2005 17:09
Re:

Scritto da: zobmie 03/08/2005 16.39
Grazie al tifo ruspante di Medusa, incominciava a starmi simpatica questa quadra terruncella.[SM=x584430]

Ora spero solo che retroceda regolarmente secondo tutti i crismi in modo che non ci siano più sommosse.




Spezzo uno stuzzicadenti però in favore di popolo e squadra 'terruncella' suddetta:

Voi 'noddici' avete tante cose, noi 'terruncelli' nun c'avemo tutto sto granché: ergo, ci s'aggrappa a una squadra, la quale, malgrado tutto, funziona.
E' il simbolo di una specie di rivalsa e rappresenta anche una valvola di sfogo per migliaia di tifosi, alcuni dei quali, magari, se non avessero la possibilità di andare allo stadio, dato che di lavoro ne gira assai poco, tranne quello nero e da ultrasfruttato coi fiocchi, gira e gira, che minghia farebbero?
Magari andrebbero a delinquere pure o a fottermi le ruote della macchina, appena acquistata a via di lacrime e sangue.
Ergo... FORZA MESSINA!!!!
E così pure l'auto del Medusa ha qualche chance un più di cavarsela...[SM=x584472]

P.S.: E poi, mi risulta per la verità, che si minacci e si facciano cortei anche a Torino e a Genova...[SM=x584437]
ISKRA!
00mercoledì 3 agosto 2005 17:17
Re: Re:

Scritto da: La Medusa 03/08/2005 17.09

Spezzo uno stuzzicadenti però in favore di popolo e squadra 'terruncella' suddetta:

Voi 'noddici' avete tante cose, noi 'terruncelli' nun c'avemo tutto sto granché: ergo, ci s'aggrappa a una squadra, la quale, malgrado tutto, funziona.
E' il simbolo di una specie di rivalsa e rappresenta anche una valvola di sfogo per migliaia di tifosi, alcuni dei quali, magari, se non avessero la possibilità di andare allo stadio, dato che di lavoro ne gira assai poco, tranne quello nero e da ultrasfruttato coi fiocchi, gira e gira, che minghia farebbero?
Magari andrebbero a delinquere pure o a fottermi le ruote della macchina, appena acquistata a via di lacrime e sangue.
Ergo... FORZA MESSINA!!!!
E così pure l'auto del Medusa ha qualche chance un più di cavarsela...[SM=x584472]

P.S.: E poi, mi risulta per la verità, che si minacci e si facciano cortei anche a Torino e a Genova...[SM=x584437]



Ed un po' di coscienza di classe e capacità di incanalare costruttivamente le energie no?

Scusa Med, ma ho sempre considerato che il tifo, specie nelle borgate, segua il vecchio meccanismo da panem et circenses... Nulla più che una illusione da propinare come calmieratore di situazioni difficili... Solo che non c'è da rallegrarsene, per nulla.

H.S.... [SM=x584430]
zvan
00mercoledì 3 agosto 2005 17:55
Re: Re:

Scritto da: La Medusa 03/08/2005 17.09

Spezzo uno stuzzicadenti però in favore di popolo e squadra 'terruncella' suddetta:


P.S.: E poi, mi risulta per la verità, che si minacci e si facciano cortei anche a Torino e a Genova...[SM=x584437]


appunto, il che contraddice tutto il resto che hai detto. macchè sfogo di emarginati, macché nord e sud, il giro del tifo è una delle facce del potere, da sempre e ovunque
ISKRA!
00mercoledì 3 agosto 2005 18:32
Re: Re: Re:

Scritto da: zvan 03/08/2005 17.55

appunto, il che contraddice tutto il resto che hai detto. macchè sfogo di emarginati, macché nord e sud, il giro del tifo è una delle facce del potere, da sempre e ovunque



Bè Zvan... guarda che a Torino gli emarginati non mancano...
Non sono tutti confinati a Messina... [SM=x584452]
yakomos
00mercoledì 3 agosto 2005 18:34
Re: Re:

Scritto da: La Medusa 03/08/2005 17.09

P.S.: E poi, mi risulta per la verità, che si minacci e si facciano cortei anche a Torino e a Genova...[SM=x584437]



E questo che cosa vorrebbe dire, di grazia? Il fatto che un branco di deficienti metta a ferro e fuoco Genova o Torino per motivi "sportivi", giustifica che a Messina si facciano le stesse cose?

Modificato da yakomos 03/08/2005 18.35
Dott.Zivago
00mercoledì 3 agosto 2005 19:11
Re: Re:

Scritto da: La Medusa 03/08/2005 17.09

Spezzo uno stuzzicadenti però in favore di popolo e squadra 'terruncella' suddetta:

Voi 'noddici' avete tante cose, noi 'terruncelli' nun c'avemo tutto sto granché: ergo, ci s'aggrappa a una squadra, la quale, malgrado tutto, funziona.
E' il simbolo di una specie di rivalsa e rappresenta anche una valvola di sfogo



Medusa scusa se te lodico ma dai i numeri anche tu con sta storia?
Tu sei una persona in gamba e soprattutto sei parte dell'elite intellettuale della tua regione!
Eccheccazzo!!
"Voi noddici?" "Rivalsa?" "avete tante cose?"
[SM=x584444]
a parte che è proprio sbagliato parlare di "rivalsa", ma qualsiasi cosa sia il sentimento di cui parli dovrebbe manifestarsi su tutt'altri campi, ben più vasti di 110mx70, o no?

Come è andata qui: Napoli in c1 con due scudetti e vari altri trofei e nessuno ha detto- giustamente - una parola perchè i bilanci erano più falsi di una copia di windows XP venduta dai cinesi.
Gli amministratori- Jervolino e Bassolino- si sono giustamente tenuti fuori da queste beghe prendendosi il rischio di passare per impopolari. La gente ha capito e quelli che non hanno capito e contestano sono prezzolati della destra che se la terra se li inghiottisse con tutto lo stadio contribuirebbe nettamente a migliorare la città.
Per cui basta con queste storie da curva B.

Io non sono tifoso ma non mi dispiace il calcio e qualche partita la seguo ogni tanto, ma contribuire a trasformare un gioco in una leva per esercitare il potere o come simbolo di rivalse sociali o campanilistiche mi sembra proprio una cosa da minimi termini
Dott.Zivago
00mercoledì 3 agosto 2005 19:16
Re: Re: Re:

Scritto da: yakomos 03/08/2005 18.34


E questo che cosa vorrebbe dire, di grazia? Il fatto che un branco di deficienti metta a ferro e fuoco Genova o Torino per motivi "sportivi", giustifica che a Messina si facciano le stesse cose?

Modificato da yakomos 03/08/2005 18.35



[SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482]

ed è la riprova che è proprio sbagliato parlare di rivalse campanilistiche visto che intonro al calcio gira la stessa merda a qualsiasi latitudine
Modificato da Dott.Zivago 03/08/2005 19.34
La Medusa
00mercoledì 3 agosto 2005 20:48
Re: Re: Re:

Scritto da: yakomos 03/08/2005 18.34


E questo che cosa vorrebbe dire, di grazia? Il fatto che un branco di deficienti metta a ferro e fuoco Genova o Torino per motivi "sportivi", giustifica che a Messina si facciano le stesse cose?

Modificato da yakomos 03/08/2005 18.35


Mannò Yak!
Semplicemente quello che ho cercato di dire, forse esprimendomi male: che l'essere 'terruncelli' non é in automatica correlazione col fatto che parte di una città protesti per una squadra di calcio non ammessa in serie A![SM=x584427]
Non giustifico nulla ma si può anche capire, no? In una città nella quale non esistono molte possibilità di acculturamento e di... svago, va da sé che l'elemento 'subculturale' calcistico rappresenti qualcosa di persino più di una semplice 'valvola di sfogo'![SM=x584450]
La Medusa
00mercoledì 3 agosto 2005 20:51
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: La Medusa 03/08/2005 20.48

Mannò Yak!
Semplicemente quello che ho cercato di dire, forse esprimendomi male: che l'essere 'terruncelli' non é in automatica correlazione col fatto che parte di una città protesti per una squadra di calcio non ammessa in serie A![SM=x584427]
Non giustifico nulla ma si può anche capire, no? In una città nella quale non esistono molte possibilità di acculturamento e di... svago, va da sé che l'elemento 'subculturale' calcistico rappresenti qualcosa di persino più di una semplice 'valvola di sfogo'![SM=x584450]


Paradossaqlmente, vedi, sarebbe molto più stigmatizzabile che questi fatti accadano a Torino o Genova, città che possibilità di notevole acculturamento - almeno sulla carta - e di impegno dovrebbero offrire, piuttosto che... nella mia Messina, abbandonata da tutto e da tutti da secoli![SM=x584437] [SM=x584458]
La Medusa
00mercoledì 3 agosto 2005 20:53
Re: Re: Re:

Scritto da: Dott.Zivago 03/08/2005 19.11


Medusa scusa se te lodico ma dai i numeri anche tu con sta storia?
Tu sei una persona in gamba e soprattutto sei parte dell'elite intellettuale della tua regione!



Ma che mmminghia scrivi???[SM=x584444]
Vuoi mica offendere???[SM=x584464]

[SM=x584424] [SM=x584427] [SM=x584424]
La Medusa
00mercoledì 3 agosto 2005 20:59
Re: Re: Re:

Scritto da: ISKRA! 03/08/2005 17.17


Ed un po' di coscienza di classe e capacità di incanalare costruttivamente le energie no?

Scusa Med, ma ho sempre considerato che il tifo, specie nelle borgate, segua il vecchio meccanismo da panem et circenses... Nulla più che una illusione da propinare come calmieratore di situazioni difficili... Solo che non c'è da rallegrarsene, per nulla.


Se permetti, per la mia nuova auto... spero di sì.[SM=x584472]
(M'han già fregato due copriruote, da quand'é finito il campionato![SM=x584470] )
Slobodan
00mercoledì 3 agosto 2005 21:10
Re: Re: Re:

Scritto da: zvan 03/08/2005 17.55

appunto, il che contraddice tutto il resto che hai detto.



strano
non
l'avrei
mai
detto...
[SM=x584429]
Slobodan
00mercoledì 3 agosto 2005 21:11
aldilàdelfattochesupaneetcircensemlapensocomete...

Scritto da: ISKRA! 03/08/2005 17.17


nelle borgate




te
lodico
sempre
che
sei
unfottuto
pariolino...[SM=x584431]
Dott.Zivago
00mercoledì 3 agosto 2005 21:53
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: La Medusa 03/08/2005 20.53

Ma che mmminghia scrivi???[SM=x584444]
Vuoi mica offendere???[SM=x584464]

[SM=x584424] [SM=x584427] [SM=x584424]

ma non lavori all'università tu?
E allora sei parte dell'elite culturale, e ho detto tutto
La Medusa
00mercoledì 3 agosto 2005 22:09
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Dott.Zivago 03/08/2005 21.53
ma non lavori all'università tu?
E allora sei parte dell'elite culturale, e ho detto tutto


Veramente non é esatto:
lavoro - con contratto di 'collaboratore professionale temporaneo' (sigh![SM=x584442] ) ed in qualità di rilevatore e/o ricercatore- per conto indiretto della Regione (Centri Servizio vari, Osservatorii, ecc...) ed a volte - come per uno dei contratti attuali - per l'Università.[SM=x584432]
Non lavoro sempre 'all'Università': spesso lavoro altrove ed anche da casa, come in queste due occasioni attuali. (Così posso avere la scusa per collegarmi con voi anche più spesso! [SM=x584443])
zobmie
00giovedì 4 agosto 2005 00:03
Re: Re:

Scritto da: La Medusa 03/08/2005 17.09

:

P.S.: E poi, mi risulta per la verità, che si minacci e si facciano cortei anche a Torino e a Genova...[SM=x584437]




Stai tranquillo, ora mi stanno sul cazzo pure loro.
Ma almeno non hanno avuto finora un TAR a dar loro ragione.
Il quale TAR (e forse dico un'enormita' ma...mica tanto) nel dubbio doveva condannare il Messina comunque.Queste assoluzioni che sembrano fatte a furor di popolo ci fanno tanto paese da operetta.



ISKRA!
00giovedì 4 agosto 2005 01:30
Re: aldilàdelfattochesupaneetcircensemlapensocomete...

Scritto da: Slobodan 03/08/2005 21.11


te
lodico
sempre
che
sei
unfottuto
pariolino...[SM=x584431]



Appena te trovo vedi...
[SM=x584475] [SM=x584428]
eptadone
00giovedì 4 agosto 2005 07:43
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Dott.Zivago 03/08/2005 19.16


[SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482] [SM=x584482]

ed è la riprova che è proprio sbagliato parlare di rivalse campanilistiche visto che intonro al calcio gira la stessa merda a qualsiasi latitudine
Modificato da Dott.Zivago 03/08/2005 19.34



Già, la sostanza è la stessa ovunque.
Anche la Spal , indebitata , è stata venduta, ma non c'era acquirente, e poi come iscriverla al campionato senza quattrini, e poi chi so muove ?...
Slobo saprà spiegare meglio di me , che non sono esperta di questi intrighi, come si fa a rimettere in corsa una squadra ormai messa piuttosto male.
Comunque la sostanza è la stessa ovunque. Gli interessi che si celano dietro il calcio sono paurosamente oscuri, non si sa cosa accade davvero, da dove vengano fuori i soldi e dove se ne vadano.... Anche per questo il calcio più che uno sport è un enorme affare dove, qualche volta , accade anche casualmente che si guardi a come viene tirato il pallone.
La Medusa
00giovedì 4 agosto 2005 11:00
Re: Re: Re:

Scritto da: zobmie 04/08/2005 0.03



Stai tranquillo, ora mi stanno sul cazzo pure loro.
Ma almeno non hanno avuto finora un TAR a dar loro ragione.
Il quale TAR (e forse dico un'enormita' ma...mica tanto) nel dubbio doveva condannare il Messina comunque.Queste assoluzioni che sembrano fatte a furor di popolo ci fanno tanto paese da operetta.





Caro Zombie, il calcio - come dice Beppe Grillo, nel corso dei suoi spettacoli - dovremmo proprio cominciare ad 'odiarlo' davvero, per come l'hanno veramente ridotto...
Dott.Zivago
00venerdì 5 agosto 2005 01:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: La Medusa 03/08/2005 22.09

Veramente non é esatto:
lavoro - con contratto di 'collaboratore professionale temporaneo' (sigh![SM=x584442] ) ed in qualità di rilevatore e/o ricercatore- per conto indiretto della Regione (Centri Servizio vari, Osservatorii, ecc...) ed a volte - come per uno dei contratti attuali - per l'Università.[SM=x584432]
Non lavoro sempre 'all'Università': spesso lavoro altrove ed anche da casa, come in queste due occasioni attuali. (Così posso avere la scusa per collegarmi con voi anche più spesso! [SM=x584443])



beh ancora peggio.

Se parte dell'elite intellettuale e pure con contratto precario, per cui sei parte dell'elite intellettuale TRENDY della tua regione.

ISKRA!
00venerdì 5 agosto 2005 01:26
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Dott.Zivago 05/08/2005 1.19
Se parte dell'elite intellettuale e pure con contratto precario



Non ci sono più le care vecchie elite culturali di una volta...
[SM=x584437] [SM=x584438] [SM=x584436]
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