Re:
Ti Malice, 22/08/2009 2.46:
L'ho finito. E sono di fretta, quindi non posso produrre un adeguato commento.
Lestat non si smentisce mai... si è offeso perchè al Talamasca hanno il dossier di tutti, tra un po'anche quello di Edward Cullen, ed il suo no! Non se lo filava nessuno! Povera primadonna, ci sono rimasta male per lui! "Però ho il libro"... meraviglioso!
Non preoccuparti, Lestat farà in modo che nessuno al Talamasca si dimentichi di lui. Per cominciare sta inviando i video delle sue canzoni.
Ad ogni modo, una delle cose che amo della Regina dei Dannati è la fine, con la congrega a Night Island a divertirsi, e Lestat che dopo aver fatto la sua bella figura trascina Luis per tutta Londra e pensa già di andare dal sarto.
C'è un'atmosfera così umana, in fondo.
Mi immagino Marius nella casetta di Miami:
-Lestat, so che non uscirai, ma se per caso dovessi uscire noterai un grande sacco nero nel tinello: non portarlo fuori nel cassonetto per nessuna ragione al mondo, mi hai compreso? Non farlo!-
-Certo Marius, figurati, chi, io?-
Marius torna dagli altri, che lo guardano con aria di aspettativa, ed alza i pollici in alto.
-Ok ragazzi, a posto, oggi la spazzatura la porta via Lestat!-
*ride*
Allora. Diciamo che ultimamente ogni volta che m'imbarco in una saga ci rimango male perchè non c'è la mega battaglia finale quando io me l'aspetto, e purtroppo non c'è stata neanche qui... cioè, dai, arriva Tarzan in gonnella e mi secca Akasha così, come niente (secondo me Gabrielle c'è rimasta male, voleva spaccare anche lei un po'di culi)? Ma non si fa! Votiamo per riportare in auge la battagliona finale!
E' colpa di Anne Rice. Ha creato delle donne guerriere e degli uomini che invece sospirano e fanno della filosofia a ogni piè sospinto. Scommetto che è Gabrielle a dover uccidere gli insetti fastidiosi, mentre Lestat e Marius sono lì a contemplare le zanzare e a chiedersi la loro origine, a riflettere su come anch'esse predino sangue e a domandarsi se hanno mai avuto a che fare con il Padre e la Madre.
Sclerate da giocatrice di ruolo a parte... no, anzi, non abbandoniamo il filone "collega gli indizi, che se il master te li ha messi servono a qualcosa": ma Jesse (che tra l'altro nel film sembra la nuova morosa metallara di Lestat e in realtà ha una tresca con chiunque, tra un po'anche Gabrielle, tranne che con lui) non aveva mai pensato che sua zia fosse, diciamo, un po'particolare? E passi all'inizio, che certe cose gliele fanno dimenticare ed altre uno razionalmente tende a giustificarle in qualche modo; ma una volta che sei nel Talamasca non ci ripensi? Gli spiriti sì e altre cose strane no? E quando poi ti dicono che esistono i vampiri ed hanno le caratteristiche peculiari A, B e C a te non viene in mente nient'altro che andare al concerto di Lestat e comportarti come una vecchia zia che va a vedere i California Dream Men? Io se ero in David Talbot la licenziavo per mancata connessione di neuroni (e David Talbot è MERAVIGLIOSO. Punto.).
Jesse è raccomandata, in realtà Maharet pagava David sotto banco rifornendolo delle preziose opere degli altri vampiri. (David Talbot E'.) Tra l'altro, il film fa capire chiaramente quanto il regista avesse letto i libri, da Lestat che si aggira piagnucolando "Ah, nessuno mi ama! E io non amo nessuno, quindi finirò solo e triste". a Marius che vestito e pettinato come Hugh Hefner continua a ringhiare "No, no, dovete stare tutti lontani dagli umani!".
In effetti appena è entrata in scena m'ispirava. Poi, boh... Anche se la scena di lei che guarda telefilm tutta la notte è comica! Ma che cavolo succede in quella casa? Uno che va a zonzo col motoscafo, uno che ha otto telefoni e chiama a caso in tutto il mondo quando non è intento a giocare con il frullatore, una che piange su Beautiful, uno che scrive le sue cavolate al computer con gli altri che gli dicono di non farlo ma poi vanno lì di nascosto a dirgli cosa deve scrivere, uno che si sveglia dicendo "Oddio, l'incenso, gli inni, la partita del Milan per Enkil!" e poi si ricorda che è in pensione... l'ultimo capitolo è un capolavoro.
Hai dimenticato Khamudi, che dato che è Figlio dei Millenni se ne approfitta per aggirarsi tenendo delle conferenze su tutti gli eventi storici a cui ha assistito e temendo continuamente un attacco di Alzheimer.
(Beninteso, io ascolterei tutte le conferenze)
Ah, e come non immaginare una scena così?
Armand che entra nel salone squisitamente arredato con mobili d'antiquariato italiani ed opere d'arte inestimabili, poi si ferma di botto per guardare lo strano oggetto che vi campeggia al centro.
-Danieeeel! Chi ha messo qui questo coguaro?-
(Scommetto)Un frullato di Armand che quel coguaro l'ha messo Ti Malice con la scusa di guardarsi la partita del Milan di Enkil, che tanto lui ormai da lassù se le vede sul megaschermo e con una bottiglia di birra.
Marius poveretto devono farlo Santo Subito!
"Non andare da solo dalle Conserve!" Tac.
"Non creare vampiri giovani!" Tac.
"Non andare da quelli del Talamasca!" Tac.
E poi Lestat si chiede anche se Marius è arrabbiato. E Marius non è arrabbiato. Sta a vedere che in realtà lo scopo di Lestat è prendere un rullo di botte da Marius!
Marius è l'uomo che voleva crescere Armand. E' masochista di natura.
E Lestat. Ma come fa uno a sembrarmi cosi cazzaro e Mary Sue ed allo stesso tempo a piacermi così tanto? Ho la netta impressione che ogni volta che parla di un evento lo gonfi del duecento per cento circa; il termine che usa più spesso è "lo amavo" seguito a ruota da "sartoriale", a volte nella stessa frase. S'innamora perfino di Akasha, la donna più antipatica mai vissuta dal tempo dei Sumeri (e alla quale, ribadisco, bisognava presentare un uomo vero: lì l'aveva capita giusta Marius che la voleva portare in giro nel mondo reale!), fa i drammi per Claudia poi appena gli dicono che c'è in giro il suo spirito rompe le scatole a Louis che poverino va a vedere se è vero, e pensa solo alle sciocchezze. Povera Gabrielle: "Ma dimmi..." "Vuoi sapere se l'amavo? Sì, l'amavo!" "Ma cosa me ne frega! Voglio sapere che poteri ti ha dato, no?"
Che cos'ha di così splendido Lestat, me lo spiegate? Sarà che fa morire dal ridere?
Perchè Lestat è l'unica e vera Mary Sue. Siamo costrette ad amarlo a priori.
O più semplicemente, Lestat come principino viziato è quel tipo d'uomo che alle donne fa tenerezza e a cui gli uomini offrono un bicchere di vino. Gli si perdona tutto, proprio perchè è una dannata primadonna.
Adorabile.
Anne Rice scrive buoni libri gotici con un protagonista comico. Come fecero di IT un film horror avendo come protagonista un pagliaccio.
Forse se scrivo un thriller dove l'assassino è Geronimo Stilton faccio fortuna anch'io.
Eh, D'Artagnan è bravo, se quello che gioca con lui non è distratto di solito vince. Di solito. Suoni qualche strumento (il citofono non è uno strumento)?
Giusto la pianola, ma la mia brillante istruzione è ferma alle scuole medie. Ma non credo ci sia da preoccuparsi. Tu sai suonare, no?
deerockt94, 26/08/2009 12.13:
Emh...
Domanda.
Sono in procinto di ordinare su internet "Intervista col vampiro" poiché non riesco a trovarlo in nessuna libreria...
Ma... Kagura92 nel primo post dice che preferisce la trilogia "Intervista-Scelti dalle tenebre-la regina dei dannati"...
Ho dato un'occhiata a Wikipedia e sotto il nome "Cronache dei vampiri" ci sono ben dieci titoli.
Dunque vorrei capire: i primi tre sono a parte? La storia di Lestat si conclude con "La regina dei dannati", o per conoscerla tutta devo leggerli fino al decimo?
No, la definiscono trilogia perchè sono gli unici davvero legati, (anche se Intervista col Vampiro è meno legato agli altri, tanto che non è assolutamente necessario), ovvero ognuno innesca l'altro; Lestat si accaparra il ruolo di narratore da "Scelti dalle Tenebre" a "Memnoch il Diavolo", e quelli di seguito sono libri narrati da altri e solitamente autobiografici(cosa che si capisce perchè hanno titoli come "Marius il Vampiro". Perchè non lasciare "Gold and Blood"? Misteri della traduzione). "Il Ladro di Corpi" e "Memnoch il Diavolo" comunque, per quanto narrati da Lestat, non hanno molti collegamenti con le opere precedenti, così come quelli seguenti; sono molto più autoconclusivi e sono più opere a sè stanti.
Il film l'ho visto e proprio per questo vorrei leggere i libri. Dell'esistenza di film sugli altri libri ne ho solo sentito parlare ma sinceramente non ho nemmeno molto interesse nel vederli...
Non vedere mai La Regina dei Dannati, a meno che tu non voglia giocare a "prendiamo per i fondelli il regista e critichiamo ogni fotogramma". Intervista col Vampiro è bello, ma confrontandoli poi quasi si rimpiange Antonio "Armand" Bandera. Quasi, eh.
Premetto che non so risponderti di preciso; io ho cominciato con "intervista col vampiro" e poi ho letto "scelti dalle tenebre" e "la regina dei dannati". Non so se sia l'ordine di lettura giusto, perchè cronologicamente avvengono prima gli eventi di "scelti dalle tenebre" in cui Lestat racconta di come è diventato vampiro (esagerandola parecchio, secondo me, ma questo è un parere personale!),
Sì, l'ordine di lettura è giusto; certo, cronologicamente viene prima la storia di Lestat che quella di Luis sui loro settant'anni di convivenza, ma io preferisco seguire l'ordine, almeno ho capito cos'hanno provato ne "La Regina dei Dannati" ascoltando la storia delle gemelle, dopo tutto il pandemonio scoppiato per la prima storia raccontata sul Padre e la Madre precedentemente. Povero Marius, secoli a raccontare una storia fasulla.