La nostalgia e la canzone

Ambrosya0
00giovedì 21 maggio 2015 18:31
Riassunto: Rashin al giardino della quiete trova un posto abbandonato e in ogni caso un pò isolato, dove conduce Had. Mostra un lato di sè che di rado si è veduto.
Le canta persino una canzone elfica, lasciandosi andare a una profonda malinconia e a una irruenza che trova il suo apice, sotto all'ombra del salice piangente. Lascia che lei tocchi il suo segno sul viso sentendo cosa ispira, cose che solo il tempo ricorda.

Commento: Una giocata scorrevole, che voleva riportare alla luce il giardino della quiete, così magari ce lo giochiamo da ora in poi.

N.B. Il tatuaggio di had si è macchiato del sangue di Rashin e ha cambiato colore.
Non dà mostra di alcuna cosa particolare per ora.
Il tatuaggio in sè è un vincolo del Medaglione su Had.
Ambrosya0
00giovedì 21 maggio 2015 18:56


QUEST START, ATTENDERE

Era inquieto, particolarmente inquieto, il Cacciatore. Vagando per la torre come un'anima in pena, alla fine ha incrociato in un corridoio la Conoscitrice. Le ha chiesto di accompagnarlo. Verso dove? ''Vedrai''. Una sola risposta, una marcia non poi tanto lunga. L'elfo ha indosso la sua solita armatura chiusa da fibbie, una cintura con le sue due lame. Una coppia di lame adesso di fattura >>

elfica, anzi, fattura Estas, stavolta. Potenziare equipaggiamento. Non parla lungo il tragitto. Ma il luogo parla da sè. Had viene condotta lungo il viale degli incanti che sta prossimo alla fortezza ancestrale. E' è un piccolo parco il quale terreno è ricoperto da un fitto tappeto di dicondra. Un angolo celestiale di paradiso e calma, dietro il palazzo del governatore, ignoto ai più. >>

. Un luogo speciale e visitatori saranno questi due strani compagni di serata, che per ora, non scambiano parola. Perlomeno l'eldar. Si intravede la guardia sulle mura cittadine e tre panchine a ridosso della stessa. Una fontana, piccola, in pietra. >>

Ci sono alberi di ulivo, qualche piccolo melo, tre querce ed un grande salice piangente centrale. La quiete….……cosa strana per una città caotica come Barrington ma possibile…..almeno nelle ore diurne quando si può passeggiare tra gli alberi, sedere su una panchina per leggere un libro o per incontrare la persona amata, ma nelle ore notturne? Quali creature oscure passeggeranno tra ulivi,>>

e querce? Chi si nasconderà in agguato al riparo delle fronde del grande salice piangente centrale? [GDR PLAY, TURNI: HAD- RASHIN ]

HAD_DE_MORLOCK {Giardino della Quiete} Zitta e muta. Cosi avresti seguito Rashin Kovask, senza obiezioni, senza pretendere troppe spiegazioni e soprattutto senza che lui fosse un minimo disposto a concedertele. “ E vabbè” hai pensato , tanto lo conosci com’e . L’unica cosa che per fortuna indossi è il tuo ciondolo antizombie, non si dica in giro e, soprattutto non lo dica più Alantair , che sei una >>

HAD_DE_MORLOCK che non bada alla sicurezza, tanto ci badi che proprio non lo capisci quando ti riprende additandoti come una suicida. Dal giorno del Grande Buio, non avresti fatto altro che stare in torre e predisporre tutto, questa sarebbe la tua prima uscita ufficiale e , oltre al pendolo sei con il più abile ammazza tutto che giri nei paraggi, più sicurezza di cosi, che pretendeva lo Shalafi? Uno scafandro?

HAD_DE_MORLOCK >>

HAD_DE_MORLOCK Sperando di no, non Avresti fatto che assecondare l’elfo , prima che desse segni di pazzia più di quanto già non fosse, inoltre la proposta ti faceva più che piacere, è vero che hai mandato l’allieva al mercato a comprare lana, ma di certo non era perché volevi iniziare a fare la maglia in torre. Indi, la proposta dell’elfo, non avrebbe fatto altro che assecondare il tuo animo ribelle >>

HAD_DE_MORLOCK costretto , purtroppo, a stare da troppo tempo chiuso in torre. Sia mai incontrassi qualche zombie o strano mostro, sia mai fosse una serata un po’ più movimentata del solito, mica ti dispiaceva troppo. Ecco appunto, alcune cose è meglio che le terresti per te, altrimenti poi la gente capisce perché sei pazza suicida . Via, via che attraversi il cammino, puoi forse notare >>

HAD_DE_MORLOCK il viale degli incanti e un piccolo parco avente come tappeto un terreno ricoperto da dicondra e al centro un meraviglioso salice piangente (//focus m. +3). Una volta dentro al parco non faresti altro che ammirare quel luogo, esterrefatta dal posto resteresti ancora in silenzio per lungo tempo., se ti fosse concesso e non fossi interrotta dall’elfo bipolare.>>

HAD_DE_MORLOCK Infine cercheresti lo sguardo dell’elfo, interrogandoti sulle ragioni per le quali saresti li, diciamocelo tu ti aspettavi Orchi, streghe cattive, mannari , vampiri e forse addirittura il Mago di Oz, e invece ti ha portata nel posto più bello che probabilmente Barrinton consoce e ha e, che ovviamente è sconosciuto ai molti , questo lo deduci perché per entrare ah dovuto sradicare >>

HAD_DE_MORLOCK il portone. E’ si nel frattempo ne hai ammirato la potenza e anche il controllo, perché la potenza non è nulla senza il controllo, però questo ti ha fatto ben pensare che , forse, il loco non era aperto , almeno non a tutti. [E’ meraviglioso qui.. ]diresti interrompendo il silenzio, ovviamente parli in elfico , oramai ti era sempre più facile e fluente, il vivere >>

HAD_DE_MORLOCK con loro ti agevolava e non poco in questo.[Mi hai portata in un posto magnifico, allora anche tu un cuore ce l’hai ] lo prendi in giro , non sei mai certa se elfi capiscano tutte le battute, e , forse non sempre le capiscono, ma te ne freghi almeno con Rashin te ne freghi , ci vivi insieme e seppur fosse non ti capiva sempre almeno il più delle volte aveva la decenza di bofonchiare tra se e sé.

RASHIN_KOVASK (Giardino)Soddisfatto entra in quel luogo di cui aveva una memoria antichissima, perchè su quelle terre lui ci aveva vissuto. Tanto tempo prima. Prima di ora, quand'è ritornato. Scruta tutt'attorno e nonostante l'evidente selvaggia natura predomini, tutto è piuttosto simile >>

RASHIN_KOVASK a com'è sempre stato. Scuro e ombroso, riposante. Had gli parla e si concede anche la battutina. Non ha ancora imparato che odia le battute da parte di chi non è più che amico. ''Dubiti che io abbia un cuore, Custode? Dovresti darti da fare per poterlo asserire. Lo hanno cercato in molti....con spade e pugnali, con artigli e zanne, persino con veleni.'' risponde amaramente, Ancora una volta>>

RASHIN_KOVASK mettendo bene in chiaro chi è lui rispetto a lei. Ma quel luogo lo rasserena e quelle paturnie che lo assalgono. Non dormire mai ha i suoi svantaggi e il dolore accompagna sempre la sua razza. ''Ero stanco di girare nudo per la torre, ora che ci sono sempre ospiti è diventato scomodo. Almeno qui posso spogliarmi.'' e ammicca verso di lei, invitandola a sedere su una panchina, dove si appoggia>>

RASHIN_KOVASK con un sospiro contro lo schienale. E' umida ma comoda e a lui non interessa nient'altro, anche se c'è del muschio sopra non si formalizza sicuramente. ''Lieto che ti piaccia, amica del mio amico.'' le risponde in elfico, anche se la sua sfumatura è più metallica di quello di Estas e meno antiquata di quello di Alantair. Più adatta a orecchie umane. Lui non sembra mai che canti, piuttosto, la>>

RASHIN_KOVASK intona con una nota di basso, che sa di profonda rassicurazione e di acciaio. ''Siediti pure.'' tiene le gambe allargate, molto marziale e siede come fa spesso, come se fosse il padrone di casa. Appoggia sulla coscia una mano, l'altra contro lo schienale della panca. La guarda, un pò a farsi un'idea di che cosa ha addosso, un pò perchè semplicemente ha voglia di farlo, ora. I segni sul suo >>

RASHIN_KOVASK volto, quel tatuaggio inciso quasi nella carne, sembra grondare sangue liquido, sembra animarsi a tratti, come se fosse vero sangue quello che vi scorre nelle venature simili a un circolo. Forse è vero, Non è dato saperlo.

stessi turni, play

HAD_DE_MORLOCK {Giardino della Quiete} il cacciatore fa il simpatico, bhe almeno ha capito la battuta o chissà ti sta rispondendo seriamente, avevano un tale umorismo inglese che a volte si capivano da soli. Ecco l’umorismo elfico era l’unica cosa meno comprensibile della razza e, che nonostante ci vivessi con gli elfi ti risultava ancora un ‘enigma peggiore di quello delle sfingi. [Bhè si vede che la >>

HAD_DE_MORLOCK gente non sa cercare o forse non sa ..trovare]ammicchi sarcastica [è chiaro che cercare un cuore con veleni , spade o zanne non voglia dire trovarlo..forse per trovarlo tutto questo non serve , forse basta una piuma] sul serio Had una piuma? E ora dove la trovi una piuma per fare la cretina in mezzo al nulla [o magari basta soltanto il soffio del vento o le carezze di un salice]ecco brava , usa

HAD_DE_MORLOCK >>

HAD_DE_MORLOCK quello che hai a disposizione, non hai ancora capito che ci facevate li, però una volta tanto ti volevi concedere del riposo, del relax, una serata avventuriera o anche semplicemente diversa dalle ultime e cosa più importante fuori dalla torre. Eccone un altro che girava nudo per la torre, ma che cavolo era forse un vizio elfico “girare nudi”? Ma nelle loro città >>

HAD_DE_MORLOCK fantastiche giravano mica nudi?? Si siede non fa storie, tanto con lui sarebbe improbabile e inutile [Anche tu giri nudo?è certo mi dispiace ci siano ospiti a impedirvelo, in effetti con gli ospiti sarebbe un poco fuori luogo]invero la sua è una battuta ma il tono è serio, se fosse un umano di certo capirebbe che lo dice fintamente sul serio, ogni tanto si dimentica che lei >>

HAD_DE_MORLOCK non è un elfo e loro non sono umani, deformazione professionale forse. Lui la guarda e lei si concede altrettanto, tra tutti gli elfi era quello più aspro, più spinoso che avesse mai conosciuto, insomma in un certo senso il meno elfo di tutti, la vita condotta probabilmente lo aveva forgiato cosi e, quello non farebbe altro che confermargli quanto siano radicate le sue >>

HAD_DE_MORLOCK convinzioni, i suoi modi di essere, anche lui come gli altri due , era un elfo antico e, checché la strega scherzasse con loro, sapeva bene che non c’era troppo da scherzare, sapeva di avere un grande privilegio. (//focus m. +3) Indosso non ha altri che il suo vestito usuale. >>

HAD_DE_MORLOCK (//http://www.weddingsluxury.it/script/uploads/2014/04/MarylinB-S.jpg E www.abilio.it/media/catalog/product/9/_/9_1_2.jpg).

RASHIN_KOVASK (Panchina)Ascolta la risposta, di una donna che dentro è ancora ragazzina, specie ai suoi occhi. ''Una piuma. Mhmh...o forse basta un bacio. O il bacio di piuma di una fanciulla a un salice umido di rugiada.'' le dirà componendo ogni sua parola in una nuova frase, con uno sguardo divertiti quasi sfidandola a raccogliere quelle provocazioni. ''Premurosa verso i tuoi scarsi ospiti.'' ironizza ben

RASHIN_KOVASK memore di chi le ha visto accogliere. ''Specie giacchè prendi cani e porci e moriquendi.(//elfi oscuri)'' il tono duro rivela che è facile alla rabbia ora che ha avuto modo di rivelare quanto odioso sia chi è sotto quel tetto. Odia le razze oscure, senza alcuna eccezione. I suoi occhi scorrono sulla veste, insistendo sulla schiena, che trova particolarmente interessante, si vede, fin quando >>

RASHIN_KOVASK lei sedendosi obbediente, non torna di nuovo a celarla. ''Conoscete la storia di Nimrodel, Had de Morlock?'' le chiede, fissando gli occhi oltre la chioma ondeggiante lievemente del salice, alla ricerca delle stelle. ''Sono così vicine....nella luce. Così lontane. Non vi siete mai chiesta cosa siano da vicino e davvero? Noi elfi discendiamo da quelle. I lycan credono di derivare dalla luna. >>

RASHIN_KOVASK Eppure siamo talmente diversi che sembra impossibile siano intessuti sullo stesso cielo.'' stasera la sua voce è più remota, pacata. Meno ferrea, più eloquente, ma sempre algida. ''Ti siedi sempre troppo lontana, Had.'' il tono è quasi di rimprovero, ma lo sguardo, quello no, quello cerca di nuovo gli occhi della donna, di un grigio che sfuma nel verde, molto simili ai suoi. Sfumature diverse di

RASHIN_KOVASK medesimi colori. Non fa nessuno spostamento per avvicinarsi a lei o per toccarla. Solo un gesto, verso di sè, come a indicarle di venire più vicino. Non un gesto, ma un invito, quello sì.

HAD_DE_MORLOCK {Panchina} Scuote la testa, divertita perché no, stare sola con elfo antico potentissimo in mezzo al nulla o comunque in un posto sconosciuto a tutti o quasi , non può che divertirla se ci aggiungi che l’elfo è pure bipolare pazzoide, hai fatto il mix perfetto per ‘arcana che è strana come lui, ma diversamente. Della serie tra “diversamente abili” ci si intende. [Il >>

HAD_DE_MORLOCK sapere è strano e a volte proviene da chi meno te lo aspetti, la drow è importante per la sua razza ed è una maga, fintanto che fa parte della congrega con cui abbiamo un patto nessuno rischia nulla e a me poi fa gioco averla li, non ci puoi mica essere sempre tu a salvare donzelle sa]sarcasticamente beccati questa, ma questi due la faranno mai finita di beccarsi? [E’ qualche >>

HAD_DE_MORLOCK giorno, dal buio che non vedo Alantair, sono preoccupata hai sue notizie?]ecco questa è una domanda sulla quale torna seria, molto seria, non si scherza con il supremo sarà pure un elfo antico ma con questa situazione e lui fuori dai paraggi non c’era da scherzare. Lo guarda , intensamente mentre lui parla e racconta la storia di Nimrodel, delle stelle e della luna, è sempre >>

HAD_DE_MORLOCK più evidente quanto lui segua le sue convinzioni esattamente come Had, pur se umana e molto più giovane di lui. Alza la gonna , un poco , quel tanto che basta affinché non le impedisca i movimenti. SI sposta, si avvicina, le gambe ora, forse, potrebbero sfiorarsi, se lui non si spostasse, chissà forse distante poco più che qualche centimetro dall’elfo , per la prima >>

HAD_DE_MORLOCK potrebbe forse sentirne il suo odore, ma poi gli elfi e le stelle un odore ce l’hanno? Stasera per la prima volta lo vede diverso, chiaramente diverso , come mai lo aveva veduto. [Fai ciò che fai perché hai scelto o perché è ciò che ti è stato sempre insegnato? Io sono colei che sono perché mi è stato insegnato ma in realtà avevo delle scelte, e differentemente da mia >>

HAD_DE_MORLOCK sorella scelsi ciò che sono, scelsi di combattere con questa]indicando la testa con la mano dx , la stessa detentrice del tatuaggio [ Non so se sarei in grado di usare un’arma, ma non ho mai temuto la morte..forse sarei in grado di uccidere, questo si, da come la vedi io la morte non è che un nuovo inizio, una nuova vita, un nuovo modo di vedere le cose..dico sempre che è al >>

HAD_DE_MORLOCK mio fianco e che mi darà la mano quando sarà il momento, per quanto folle io sia]quella frase la pronunci guardano anche tu le stelle. Torni a guardare lui e nel farlo poggi la schiena contro lo schienale della panchina, alzi un braccio che scosti sul confine superiore della seduta che vi sorregge, lo pieghi e cosi ti tieni la testa tra le mani, con il busto un poco girato verso >>

HAD_DE_MORLOCK l’elfo per guardarlo [ Se mai dovessi proteggermi dai vampiri o dai mannari cosa dovrei fare? Come potrei proteggere miei congregati da esseri cosi forti, non sono che un’umana..].

RASHIN_KOVASK (Panchina) Che si fidi di qualcun altro oltre i limiti della sicurezza è certo follia eppure è là con quella umana. Per un attimo ha persino pensieri su idee poco monde che potrebbe essersi fatto verso quella mortale, o forse persino una trappola dei sensi per lui. Comunque no, non teme. Non teme di sentirla vicina e al suo accostarsi non si scansa. Sensi allerta e bene attento, con >>

RASHIN_KOVASK quell'eleganza quale solo chi possiede la sua destrezza è in grado. Domande di lei ''Quale elfo insegnerebbe questo?'' domanda seguita da una risata bassa, insinuante, che accarezza la pelle. Si volta ad accarezzarle con il dorso della mano la spalla più vicina, osservando il suo tatuaggio. Se non si scansa prosegue, con calma ''Frutto di scelte. Cose che marchiano ma non impedimentano. >>

RASHIN_KOVASK Non posso dire scelta autonoma....fu doverosa. Molti forse avrebbero accettato la loro sorte, ma io no. In ogni caso....siete così umana e fragile Had. Non potete nulla, soprattutto voi che fate della voce un'arma, contro chi non ascolta le ragioni di nessuno. Chiedetevi solo: perchè dovrebbe un vampiro o mannaro, odiare proprio voi? Vedete di non farveli nemici e sarete sicura. Non esiste>>

RASHIN_KOVASK protezione non implichi una azione e per quanto voi possiate averne in mente, saranno sempre più rapidi. Non vorrete girare con fuochi e fiaccole costantemente?'' la sua risata è di nuovo come fragore di neve. Fredda. Razionale ''Il vostro acume vi dovrebbe suggerire di stare altrove. Alla larga. Dovrebbe suggerirvi la stessa cosa su di me. E' improbabile che vedendovi con me non cerchino di>>

RASHIN_KOVASK uccidervi, o usarvi.'' assicura piano. Lei è voltata a guardarlo e l'areldar inclina un pò il viso ad avvicinarlo al suo. Ha un odore che ancora ricorda fresche, le valli. Spazzate da un sole intenso, più che umide di fronde. Elfi areldar. Diversi dai figli della selva. Nei modi, nell'arroganza assoluta, nella bellezza più eterea che delicata. Più apparentemente forte e volitivo di questi. >>

RASHIN_KOVASK ''Magia. Luce. Fiamme. Qualcosa di magico è una protezione tale per cui non ti occorrerebbe uno studio profondo e accurato. '' propone a sua volta. ''Io adotto la tecnica più definitiva. Gli mozzo la testa. Ma è poco delicato parlartene.'' ride di nuovo ''Non che sia semplice, essere sempre pronti, sempre armati.'' allude a se stesso, a ciò che ha addosso anche ora. ''Sì. Sei folle. Ma ricordi>

RASHIN_KOVASK quella canzone.'' fa una pausa e, senza alcuna esitazione, canta in elfico, le prime strofe, di quella melodia, rivelando che per quanto distante, anche il suo cuore ricorda cosa significa essere Eldar, >>

RASHIN_KOVASK **Elfica fanciulla d'un tempo passato,Stella che brilla al vento,Bianco il suo mantello e d'oro bordato,E le scarpe grigio argento./Una stella sulla sua fronte,Una luce nei suoi capelli,Il sole brilla tra le fronde, A Lórien dei giorni belli./Lunghi i capelli, bianca la pelle, chiara la voce Della libera fanciulla volante Nell'aria e nel vento come luce veloce, Come sul tiglio foglia vibrante./>>

RASHIN_KOVASK Nel Nimrodel fra le cascateDalle acque chiare e spumeggianti,La sua voce come gocce argentate,Squillava tra i flutti scintillanti./Nessuno sa per quali alti valichi, Se all'ombra o al sole ella errando vada,Perchè Nimrodel smarrita in tempi antichi,E persa fu nei monti e nella rugiada.***>>

RASHIN_KOVASK ne intona solo poche strofe, prima di fermarsi. Stavolta non guarda altrove, ma Had, osservandone la reazione.

HAD_DE_MORLOCK {Panchina} Non si scansa dal suo tocco, non lo fa, resta li immobile ad osservarlo. Ad ascoltarlo. (//focus m. +3)[il più delle volte gli umani sono sciocchi]se non fosse chiaramente un’umana, si direbbe che quella frase l’abbia pronunciata un’elfa, tanto vive con loro e ne apprezza ogni lato,cosa che diversamente fa degli uomini [a volte mi chiedo come faccia alantair a >>

HAD_DE_MORLOCK fidarsi di me, che sono umana, so quanto siete antichi e so , anzi apprezzo il modo in cui mi trattate, sò quanto gli elfi non apprezzino seppur gentili, le altre razze e, solo il Supremo sa per quale assurda ragione si sia fidato di me..conosco molto i vostri ragionamenti ed essendo cosi longevi posso comprendere le ragioni che vi portano a taluni pensieri verso >>

HAD_DE_MORLOCK gli uomini, io stessa il più delle volte odio gli uomini, cosi stupidi cosi attaccati a dei beni materiali, al potere che a volte si perdono il senso reale e il gusto della vita, si perdono in coso poco che mancano di apprezzare le cose più semplici, più vere..il rumore del vento contro gli alberi, i fiori, il freddo dell’inverno, la neve che accarezza le montagne, come si può barattare >>

HAD_DE_MORLOCK tutto questo per una corona o per della gloria, bisognerebbe sapere chi siamo , sempre e bastarci per questo]un lungo sproloquio il suo che forse non trova spiaggia in cui approdare con Rashin, tra tutti gli elfi è quello più cinico, il più pratico. Eppure stanotte, cosi diversi, m ain un certo senso simili, cosi distanti ma in un certo senso vicini, sono li. Godendo di una notte senza >>

HAD_DE_MORLOCK fine, ognuno della compagnia del’altro. Entrambi scosti dalla vita dell’alltro e forse anche da quella dei propri simili, eppure li. [Non temo farmi vedere con voi e, forse non temo neppure loro, chi non ascolta ragione, chi non ascolta affatto non sa pensare e, per quanto si possa avere agilità e praticità ad usare l’armi, è sempre il cervello che ha la meglio]. [Perché temere >>

HAD_DE_MORLOCK te, Rashin, non vi è individuo che io conosca con cui essere più al sicuro]e sorridi, di un sorriso delicato che rende meno ruvidi i tratti nordici e le sfaccettature frigide che sei solita avere. [Magia , luce , fiamme.. e te, a quanto pare..il prossimo che ucciderai potrò studiarlo? Potrò sezionarlo? Mi permetterai ? Me lo mostrerai?]Come rovinare un momento romantico, >>

HAD_DE_MORLOCK di solito la Strega ci riusciva cosi, parlando del suo vizietto, della sua passione segreta, che poi alla fine più tanto segreta non era. [Non mi avevano mai dedicato una canzone e, se tu mi stai dedicando una canzone simile ne sono onorata. È molto bella e queste sono parole di cui andrò sempre fiera, paragonarmi ad una donna elfa, una della vostra stirpe, è il complimento >>

HAD_DE_MORLOCK più bello e credo più sentito abbia mai ricevuto]forse arrossisce anche un po’, in fondo era vera a tutto si era dedicata fin’oggi tranne che all’amore e di certo non si aspettava un Rashin cosi, ma probabilmente non si aspettava proprio che un elfo potesse dire queste parole a un’umana..sbagliando perché in fondo se esistevano i mezzelfi una ragione doveva >>

HAD_DE_MORLOCK pur esserci no?[mi doni una canzone e io non ho altro con cui contraccambiare, posso solo ascoltarti , guardarti..].
Ambrosya0
00giovedì 21 maggio 2015 18:57

RASHIN_KOVASK (Panchina)Nessuna reazione, è una reazione inusitata della quale l'areldar non aveva alcuna previsione. L'ha sfiorata, facendolo con una delicatezza che nessuno gli saprebbe attribuire, ma quella mano resta adesso al suo posto senza posa. Studia la sua espressione, senza svelarne il suo tradursi in qualsivoglia pensiero. Lei riconosce molte cose che tanti avrebbero dato per scontato. >>

RASHIN_KOVASK Lei comprende bene la loro razza, anche se è molto distante da quello che lui realmente è. Quel solo pensiero basta a trattenerlo in uno stato di silenzio, nel quale è versato quando pensieri troppo fondi e fatidici lo attraversano. Una sensazione che si amplifica ancora di più dilagando senza controllo in lui e senza che possa capirne la ragione: in un momento diviene scuro in viso, incupito.

RASHIN_KOVASK >>

RASHIN_KOVASK Non se lo spiega nemmeno lui, il perchè della vibrazione roca, rabbiosa nella sua voce ''Non temo, non temo....è sempre il cervello che ha la meglio...'' ripete le parole di lei, quasi fremendo ''Tu dici questo ora, deprechi gli umani per le loro vane ambizioni, senza godimento, proprio loro che hanno vite così brevi, senti la vita pulsare nelle loro vene, per soli pochi battiti di ciglia agli>>

RASHIN_KOVASK occhi di un Immortale. Non conoscono il senso dell'estetica e della bellezza salvo pochi, persino il loro brulicare è incessantemente confuso e si ammassano, stringendosi vicini, sciocchi come pecore. Per quanto il pastore e il cane cerchino di condurle al sicuro, scappano impazzite proprio nelle fauci del lupo. Ho smesso di credere negli uomini, salvo rare eccezioni. Mi dici>>

RASHIN_KOVASK che 'tu riusciresti'. No, Had. '' dice usando il suo nome, spoglio di ogni altro titolo, nudo ''Tu come tutti coloro che non Sanno armarsi, moriresti come un agnello.'' il respiro gonfia i muscoli sul torace, nell'espirare, un soffio sfiora le orecchie di lei mentre si china a sussurrarle, tanto prossimo che per poco le labbra non sfiorano il lobo dell'arcana ''Dovresti temere, invece. Non sei >

RASHIN_KOVASK sempre con me. Sei vulnerabile, al sicuro solo se nascondi questa verità.'' preludio di scelte, forse, anche pesanti. La forte rabbia che non è ben chiara, che dilaga in lui come un incendio, non trova strada, si riabbassa nuovamente, restando quiescente. Prosegue nel discorso ''Ho conosciuto una donna che avrebbe voluto anche lei quel che mi chiedesti, ne sono sicuro. Fu una delle poche >>

RASHIN_KOVASK umane a cui diedi qualcosa di mio.'' nel modo in cui lo dice lascia intendere varie opzioni al riguardo. Ha il viso molto vicino a quello della Conoscitrice, ma nel suo antico scintillare quelli dell'elfo sembrano carpire e riflettere la luce di stelle inesistenti nel cielo di stanotte. Immutabile come quelle, nella loro sequenza nei cieli, antico come quelle nella loro stasi implacabile. >>

RASHIN_KOVASK C'è un'espressione di fiducia, nuova, verso di lei in questi ''Lo farò. Ma non ne sarai soddisfatta. Tutto ciò che davvero sono, è solo ciò che sembrano. Tutto ciò che non sono, è ciò che sono.'' un mormorìo nel vento della sera, che si leva ondeggiando le foglie sottili del salice. ''Questo luogo diverrà molto piacevole per loro. Ma oggi è nostro.'' e dopo quella inquietante e certo più ferale

RASHIN_KOVASK >

RASHIN_KOVASK che cordiale promessa, solleverà le mani rimaste a lungo ferme, senza lussuria, in un tocco adesso soltanto di piacevole conforto e di rispetto. Cercando nei suoi occhi un consenso o una obiezione, le passerà le dita nei capelli, lisciandoli, separandoli lentamente. Smette di parlare e rimane in silenzio. Le sue dita scorrono a scioglierli con abilità, ne compie intrecci disinvolto. Gesti>>

RASHIN_KOVASK che un tempo conosceva. Che una volta erano abituali. Che poi ha perduto, oblìato, dimenticato, a quanto pare, mai. Le acconcia i capelli con le dita in uno stile puramente elfico. Tocchi lievi come vento, un grande silenzio fra di loro, come un brivido lungo la schiena. Non sempre occorrono le parole, a volte basta restare in silenzio, ad ascoltare quel luogo attorno e quel luogo dentro >>

RASHIN_KOVASK loro, dove ognuno dell'altro ha qualcosa. La mano sinistra raggiunge il suo volto, non con la caparbietà arrogante con cui costrinse la contrabbandiera a fissarlo in viso. Eppure con il medesimo scopo, in uno sfiorarle la guancia più leggero. Neppure ora c'è lussuria. La sta guardando, osservando come quel volto esprime tante scelte fatte, volitive. Esattamente come il Cacciatore, che si >>

RASHIN_KOVASK specchia per un momento su quel volto. Non vi è passione, è un'emozione dall'impronta diversa, più indefinita ancora. E ancora una volta non spezza quella calma che attorno a sè di rado prova, senza neppure sapere di immaginarla.

HAD_DE_MORLOCK {Panchina} TACE. Lui tace, per la prima volta tace, non commenta, non reagisce, non dà adito alla solita ammenda ne alla solita (e a volte forzata) reazione cinica, irruenta. Si ferma a pensare, a riflette, si ferma a lungo e non parla e, tu Strega , non faresti altro che guardarlo , studiarlo, cercare di carpirne le sue espressioni , le sue emozioni, i suoi pensieri , palesemente cupi >>

HAD_DE_MORLOCK (//empatia +1, focus m . +3) . Per la prima volta ti sembra che lui stia riflettendo , stia incupendosi. Rompi il silenzio , se ti fosse concesso, delicatamente, quasi sussurrando a toni appena udibili [Io vivrò poco, pochissimo tempo confronto a voi] un discorso già affrontato con il tuo Shalafi e, fin’ora solo con lui.[Ma ho intenzione di vivere e non di sopravvivere, che siamo circondati >>

HAD_DE_MORLOCK o no da bestie immonde non mi interessa, non è affar mio giudicare, ma non intendo nascondermi perché so cosa nasconde la luce del sole] si dice proprio luce del sole, perché in quel posto li era al buio che le bestie uscivano , non alla luce del sole. Poi taci. Taci e lo guardi. Chissà per quanto tempo , non conti i minuti , una volta tanto li lasci passare senza la solita fretta degli umani, >

HAD_DE_MORLOCK quella no, quella forse non te la scrollerai mai di dosso. Ti ricorda quanto sei vulnerabile e, lo sai che lo sei, ma sei anche certa che il tuo giorno arriverà quando la tua opera sarà compiuta, non un attimo prima ne uno dopo. I fili che le Norne tessono sono già scritti dal padre. Si avvicina , sussurra , non ti scansi, alzi la mano dx e se te lo concedesse lo affereresti tra il collo e i cap

HAD_DE_MORLOCK e i capelli, delicatamente [Ma io non nascondo ciò di cui vado fiera, non sono una sciocca e so che non sono sempre con te , ma so dove arrivano i miei limiti e so quando posso superarli e quando invece no, se qualcuno dovesse usarmi perché ti conosco e ti rispetto che lo faccia, che mi uccida, non sarò che un altro braccio nelle fila del Vahalla, noi nordici adoriamo >>

HAD_DE_MORLOCK la morte non la temiamo, la temiamo soltanto quando essa arriva con disonore, fuggendo o tradendo]i toni sono sempre bassi quasi non volessi disturbare la quiete del loco o quella che apparentemente sembra aver raggiunto Rashin, per la prima volta. Ti racconta, di una donna. E allora? Tutti abbiamo un passato , figuriamoci quanto possa essere lungo quello di un >>

HAD_DE_MORLOCK immortale! [Se questa donna non è qui è perché , forse, non ha colto ciò che di meglio potevi darle, forse si è limitata alla scorza, alle nozioni più in superficie. Ma io non sono cosi, sono paziente e, so che devo avere tempo e darti spazio perché tu mi dica a modo tuo ciò che vuoi dire..chi sei? Che cos’ è il tuo tatuaggio e, cosa fai davvero..fallo ora se vuoi , oppure >>

HAD_DE_MORLOCK attenderò, non ho fretta].Ovviamente ti racconta , sempre nel suo modo eclettico, cosa è e, cosa quel posto diverrà e, queste sono informazioni che assimilerai nella tua testa, immagazzinandole in silenzio. E’ cosi che fa un arcano, recepisce, segna e porta a casa il pezzo del puzzle, pezzo che un giorno si unirà al resto. E lui di nuovo diventa un elfo che non ti aspetteresti. Delicato. >>

HAD_DE_MORLOCK Abile e destro ma delicato. Avvicina le mani, ti sfiora i capelli, lo guardi in silenzio , slaccia l’acconciatura semplice lasciando scivolare la chioma libera , ovunque voglia andare. Non c’e malizia in quei gesti, non c’e lussuria. E allora glielo lasci fare, chiudi gli occhi e assapori il suo silenzio , il suo gesto, il suo profumo. Siete vicini. C’e un tempo infinito che vi concedete per >>

HAD_DE_MORLOCK assaporare le cose che sa di eterno, che lascia la tua umanità, e il semplice battito di ciglia a cui appartieni , fuori da quello spazio. Ti sistema i capelli in un’acconciatura elfica. Riapri gli occhi e lo guardi, si che lo guardi. Non lo avevi mai veduto cosi. Calmo. In realtà , per la prima volta da tanto tempo , lo sei anche tu. Non ti importa del buio, non ti importa della maledizione, >

HAD_DE_MORLOCK vada al diavolo anche il popolo una volta tanto e, tutti quelli che parlano di equilibrio ledendolo. E’ una bolla la vostra, in cui ti senti sospesa ma non chiusa ne imprigionata. E il rumore del salice e delle fronde dell’albero che sfiorate dal vento , piangono e cantano. Se non si fosse scansato, se non ti avesse tolto la mano, se ti avesse concesso di toccarlo >>

HAD_DE_MORLOCK (cosa assai rara per un elfo), allora dovresti ancora avere la mano dietro la sua nuca, tra il collo e i capelli. Delicatamente la sposteresti, tentando di toccare i contorni del suo viso, del suo tatuaggio. Lui è quel tatuaggio. Se ti concedesse di farlo , lo sai , staresti sfiorando niente altro che la sua anima, la sua forza, il suo essere più profondo: RAshin. E allora con le dita >>

HAD_DE_MORLOCK centrali disegneresti il suo tatuaggio, seguiresti ogni sentiero partendo dal volto sino a finire li dove ti fosse concesso. Senza malizia, senza lussuria. L’unico desiderio è quello di sfiorare la parte più vera, quella più profonda, cosi come , forse, già stanno facendo parlando.


RASHIN_KOVASK (Panchina)Tutt'attorno è pace, ma lui sa che un tempo, come ha detto che di nuovo sarà, quella pace sarà solo uno specchio. Quella realtà che sembra sarà peggiore. E' così che si sente, calmo. Per poco tempo e senza alcun incanto. Persino il suo respiro sotto un'armatura scura come di rado un areldar concede a sè, appare lento. Misurato. In un'oscurità calma. ''Una vita breve. Perchè >>

RASHIN_KOVASK accorciarla ancora, allora? Tu potresti tutt'altro. Con ciò che hai compreso, potresti vivere di più se ti sottomettessi un pò. '' le parla con il volto vicino e quel sorriso un pò arrogante un pò di sfida sulle labbra, a significare molte cose ''A volte non c'è niente di male a sottomettersi e lasciar fare al mondo il suo percorso, a qualcuno i suoi comodi. Per molti è utile, per alcuni >>

RASHIN_KOVASK persino estremamente piacevole.'' la sua non è una voce fatta per la delizia come quella di Alantair sa essere convincente e quella di Estas addirittura emozionante, ma è in grado di imprimervi la sfumatura giusta se vuole. E se vuole anche quella 'sbagliata', cosa che non esime di fare. ''Potresti farlo. Per me.'' è una richiesta a cui aggiunge la sua considerazione personale ''Nè Estas nè il >

RASHIN_KOVASK tuo shalafi, vorrebbero mai saperti morta per colpa di quanto ti abbiamo insegnato, o insegnato male. Tu lo sai. Nè io me lo perdonerei mai.'' lo dice lasciando che l'ultimo pronome, il suo, sia quello che chiude la frase con un mai che sa di eterno, che non rivela affetto ma lo sottintende. ''Forse non ha voluto seguirmi fino in fondo. Forse ha fatto bene. Forse era delusa. Chissà. Io non l'ho>

RASHIN_KOVASK cercata che una volta, poi basta.'' e di risposte non ne ha ricevute. Meglio così può darsi. Lei ha i capelli intrecciati da lui, in quel modo elfico e in qualche modo anche lui non sarà mai più ciò che era, somigliandole in questo, per molti aspetti i loro caratteri collimano. Scruta attento i lineamenti di Had, cercando traccia del suo disgusto, della sua curiosità per quei segni osceni. >>

RASHIN_KOVASK Sentimenti di ribrezzo, curiosità perversa. E' chiara quella sua aspettativa mentre la studia. Si aspetta questo. Sente le sue dita, lei passa prima la mano sul suo collo e sui capelli, gesto che lo stupisce perchè non tocca i tatuaggi soltanto. Potrebbe. Ma è oltre ciò che imprime la curiosità. C'è qualcosa di più intimo nel suo sfiorargli il collo. Inspira una volta profondamente. Espira >>

RASHIN_KOVASK una volta mentre il respiro vibra nella sua gola. Le dita della nordica passano sui tatuaggi. Li ravvivano nei colori senza accenderli e quando lei li tocca avverte una sensazione diversa di volta in volta. Prima come se fossero scavati nel viso, profondi, tridimensionali. Poi come se fossero umide ferite, sente i polpastrelli bagnarsi, come nel sangue. Rashin deglutisce. Può il Cacciatore, >>

RASHIN_KOVASK avere paura? Di cosa, se è lui che vince gli incubi? Sta trattenendo il fiato, rompe quel silenzio per domandarle ''Vuoi davvero saperlo?'' chinandosi di più su di lei, spostando il viso ancora più vicino al suo, lasciando che scenda a percorrere quei segni. Non è la donna che tocca l'uomo. E' un qualcosa di più ancora ''Esiste sangue e sangue, Had. Qualche volta il sangue può uccidere. Qualche

RASHIN_KOVASK volta dona potere. Qualche volta sottomette. '' la sta avvertendo.

HAD_DE_MORLOCK {Panchina} Sottomettermi? Mai! Rashin appare calmo, di una calma che di rado o forse affatto gli avevi mai veduto. Sussulti. LA calma soventemente è solo il preludio di una tempesta ben peggiore di una preannunciata dalle nubi. Sorridi, stavolta il dolce spazia in un sorriso misto a cinismo. {Sottomettermi? E perché mai? Già lo sono, a me stessa, ai miei dei, che non sono altri >>

HAD_DE_MORLOCK che uomini e donne tangibili eppure con poteri. Chiunque altri, oltre al sapere, mi chieda di sottomettermi allora non vuole la mia lealtà, non vuole la mia sincerità ne il mio rispetto e, in quel caso giocherei lo stesso gioco. Magari perché no, fingendo} spieghi serafica, lenta, e nel farlo dici la verità. Lui che è Luce e Buio allo stesso tempo, lui che in qualche modo ti ha strappato >>

HAD_DE_MORLOCK rispetto, lui che nonostante i suoi modi bruschi, irruenti privi di tatto, non ti strappa mai nulla che non sia già tolto. {Vivrò o morirò quando sarà il momento, ma non sarò mai nascosta sotto le gonnelle di qualcuno ne tanto meno dietro l’arma del silenzio o del servilismo. Se fossi tale..avrei pena per me, e non starei vivendo ma solo sopravvivendo} continui {Rashin..}lo >>

HAD_DE_MORLOCK chiami a toni bassi { Losò, nessuno di voi tre vi perdonereste mai per qualcosa che mi avete insegnato, so che un elfo non lo fa e le rare eccezioni di cui sono parte e di cui vado fiera non mi porteranno alla morte se tale non avrei dovuto comunque conquistare. Dopo la morte vi è altra vita, e la vita stessa non può esserci se non grazie alla morte} azzardi, sfiori la sua guancia in un tocco >>

HAD_DE_MORLOCK delicato come a toccare un fiore e non un guerriero, accarezzi quei tatuaggi, accarezzi lui sino in fondo perché quello sono quei tatuaggi: l’anima di ogni oscuro ucciso e ogni oscuro ucciso ha preso allo stesso tempo un po’ della luce dell’elfo stesso { viviamo costantemente con un piede nella favola e uno nell’abisso, come può una donna o un uomo scegliere e volere >>

HAD_DE_MORLOCK solo uno senza l’altro?} eccola è qui che parte la donna di sapere, qui che parte la filosofia { Probabilmente non vivrò tanto quanto te, ma ciò non toglie che non possiamo “giocare” ad armi pari che non possiamo ‘renderci’ all’altro allo stesso modo} –giocare- lo sottolinei come anche –renderci- in quel modo tutto vostro di parlarvi>>

HAD_DE_MORLOCK il tocco , i tatuaggi poi ti danno letteralmente l’impressione di toccarlo in fondo, ti toccare ciò che di più intimi e profondo è, il suo sangue, le sue ferite. Può un elfo cosi forte aver paura di una carezza? Può una donna cosi testarda non averlo della stessa? E come ‘digressione ‘ che ti esce quanto segue, ma allo stesso tempo , impressionabilmente collima anche con quanto si >>

HAD_DE_MORLOCK dicono { transizione di fase..mi piace questa cosa! La transizione di fase è un evento cosi catastrofico dove un nucleo, un universo, un mondo prima di riorganizzarsi rade ogni cosa sia al suo interno..}lo guardi , negli occhi, è più vicino ora {si voglio saperlo} non ignori i suoi ravvisi ma sai che a volte la ‘transizione ‘ è indispensabile affinché qualcosa di vecchio lasci il posto >>

HAD_DE_MORLOCK a qualcosa di nuovo. Qualcosa muoia e si sgretoli purché altro viva sui resti del morto.

RASHIN_KOVASK (panchina) Non si aspettava nient'altro che questo da lei, eppure voleva tutt'altro. ''Sapevo che avresti declinato la via della sopravvivenza per un suicidio sicuro. Non ho mai dubitato del tuo coraggio, o del tuo cuore, o della tua lealtà e sincerità....io dubito proprio della tua umanità. Di questa tua ambizione a tuffarti nel buio, che pochi che Osavano, prima di te, ha condotto in fondo >

RASHIN_KOVASK all'abisso e quasi nessuno a tornare a questo piano. E' vero, oltre la morte c'è molto....e molto di questo io lo uccido.'' spiega il suo pensiero ''Perchè fra vita e morte ci sono molte altre cose che strappano via il nucleo stesso dell'anima e a questa catastrofe, no, non ti concedo di votarti. A costo di ucciderti con le mie stesse mani, sappilo. Perchè io ritengo che una morte conclusa >>

RASHIN_KOVASK sarebbe di gran lunga più dignitosa di una scelta corrotta.'' come sempre un assolutista. Le dita di Had però ora sono sporche di sangue caldo e gocciolante. Lo sono davvero. Eppure lui non è ferito nè scivolano sul suo volto striature di sangue, anzi i segni sembrano ora tridimensionali ma assai più scuri. Eppure erano ferite quelle che lei toccava. ''Molte cose tu vuoi, Had de Morlock.'' dirà>

RASHIN_KOVASK alzandosi in piedi, a chinarsi su di lei ''Ti darò quello che chiedi e di più.'' ma anzichè spendere tempo in parole, cerca di afferrarla per i fianchi e di sollevarla, senza troppe cerimonie. La terrà su con la semplicità con cui si solleva un fuscello, manifestando il proprio vigore nel piantarle la schiena poco delicatamente stavolta, sotto la cortina del salice, contro quel tronco.>>

RASHIN_KOVASK ma senza spingercela, solo appoggiandola ad esso; potrebbe facilmente ferirla se così non fosse (//potenza +4). Non gli importa se dopo avrà la schiena scorticata e i lividi. Non gli importa quello che in questo momento sta pensando. ''Forse vuoi vivere poco, in quel caso Vivi.'' le impone, accostandosi con il corpo contro il suo, schiacciando le labbra contro le sue per un bacio che non è >>

RASHIN_KOVASK esitante e non è tenero, quasi a divorarla, con un impeto infernale. Le mani lungo i suoi fianchi a trattenerla sospesa, sotto le dita di lei il calore del lato sinistro del viso che sembra arroventarsi, senza bruciare. Di un calore diverso. Nella mente di lei rovescia i ricordi di qualcosa. (//sussurro di Manwe) come se fra quel salice e quei corpi scorresse luce e linfa e ricordo. >>

RASHIN_KOVASK Spezzoni di un rituale. Rashin incatenato. Urla di dolore da parte sua. Una secchiata di sangue nella gola. Le sue maledizioni, le sue suppliche, le sue preghiere. Ha urlato infinite volte....'basta'. Che cessasse. Qualcosa che aveva chiesto e a cui si era votato, qualcosa di talmente tremendo che nessuno mai avrebbe avuto il coraggio di resistere. Eppure era il più forte degli areldar. >>

RASHIN_KOVASK Eppure era il più fiero. Lui che supplicava, inerme come Ulisse appeso all'albero maestro, per avere una sirena. Attorno a lui nessuno ha avuto pietà. Hai scelto. Had sente la crosta di sangue sugli occhi di Rashin come se fosse fresca. Sente oltre il suo bacio tutta la sua sofferenza di allora, ne sente gli occhi aprirsi, spezzando il velo di sangue. Forza che fluisce. Potere. Potere che >>

RASHIN_KOVASK cresce in lui. Una passione che si anima nel suo corpo contro il suo, persino oggi, fino ad oggi da allora. Vede reami e re schiacciati dalle sue parole. Il potere nella voce, il potere di celarsi, il potere di non apparire se stesso ai propri nemici, fino a sopraffarli. Vede la sua solitaria vita, in aspre terre selvagge. La sua abilità con qualsiasi arma di fortuna e qualsiasi cosa in mano>>

RASHIN_KOVASK sua, sotto le sue carezze divenire arma letale. E in assenza delle stesse il suo stesso corpo, un' arma perfetta. Veleno nella sua bocca. Magia nelle ferite incise sul suo corpo come cicatrici. Un Athame potente che le traccia. Gli occhi di Estas riflessi nei suoi. La voce di Alantair incomprensibile in sottofondo. Vede l'elfo il più rapido in corsa più di qualsiasi altro, rapido come un >>

RASHIN_KOVASK lupo. La fermezza della sua mente che vince ogni dominio mentale. Ma scorge anche la solitudine. Sente l'orrore che ha di lui persino quel creatore di magie. Estas. Che rifiuta di toccarlo, perchè gli incubi che Rashin ha nella mente, lo rendono folle per notti intere, dopo. Eppure è lì con lei, contro di lei, nonostante quell'incubo veda uno scudo non meno inquietante. ''Volevi sapere e ora>>

RASHIN_KOVASK sai. Ma ciò che non sai non può ucciderti, mentre questo...sì. Per cui mi hai chiesto più morte che vita, conoscitrice. La conoscenza a volte è letale. Nessuno più di me può garantirlo. Ti ho risposto. Ma non ti ho mostrato cosa è stato del mio passato, perchè è qualcosa...che potrebbe perderti..'' sussurra.

HAD_DE_MORLOCK {Panchina} Lo guardi , intensamente e poi sorridi, un sorriso quasi ingenuo { credi che io voglia trasformarmi in una qualche bestia oscura?} ti scappa una risata e poi dissenti con il capo { non sarebbe possibile, non lo permetterei mai, quando parlo di morte intendo proprio la morte, se mai dovessi trasformarmi in una qualche bestia come farei a godere di ciò che il vahalla mi riserva? >>

HAD_DE_MORLOCK Certo diventerei potente e temibile ma non lo sarei come lo desidero ne avrei io stessa la pace di godermi tutta quella ‘forza’ del tutto priva di essenza} ti afferra e ti pianta al salice. Lo lasci fare ma ritrai le dita, le senti sporche, gocciolanti e invero trasudano sangue non tuo, sangue di una ferita mai inferta eppure sempre esistita ai tuoi occhi. Guardi la tua mano destra , quella >>

HAD_DE_MORLOCK con il suo sangue e il tuo tatuaggio. La tieni dritta a te, rivolta con le dita in alto, posizione che probabilmente farà cadere del sangue sul tuo di tatuaggio. Forse accadrà qualcosa o forse no , sta di fatto, che guardi il suo sangue gocciolare e se nulla te lo impedisse porteresti la mano ad annusarlo e poi lentamente porteresti il dito alla bocca ad assaggiarlo facendo attenzione ad >>

HAD_DE_MORLOCK ogni odore e sapore, come se volessi sentire ogni parte di quell’elfo, sino in fondo, pur mostrandoti allo stesso tempo la tua di ‘oscurità’. A lui mai celata. (//focus m. +3) Lo fai se ti riuscisse in quel lasso di tempo che lui usa per piantarti al salice, parlare e tentare di baciarti. Lo lasci fare, ti lasci baciare ma inverosimilmente dovreste entrambi essere sporchi di sangue, del suo sang

HAD_DE_MORLOCK del suo sangue. Luce, linfa, ricordi, sangue, tutto insieme, sono per te un mix di eccitazione e scombussolamento. E ‘ allo stesso tempo come se fossi lucida e presente ma anche ubriaca e altrove. Ricambi il bacio. Passione. Morte. Vita. Entusiasmo. Lo stomaco di ferma a un passo dall’abisso e a un passo dalla favola. Bilico. E’ un crash travolgente, un potere che ti porta come >>

HAD_DE_MORLOCK naufraga in un mare in tempesta. Non hai la forza per soffrire ma non riesci neppure a gioire. E’ , forse, ciò che più si avvicina alla transizione di fase dell’universo. Ogni atomo distrugge se stesso e l’altro ma allo stesso tempo si riformula in modo diverso ma mantenendo la versione originale precedente. E’ , forse, ciò di più vicino esista alla’altra faccia della medaglia. >>

HAD_DE_MORLOCK Il fiato si ferma, non respiri, forse il cuore perde qualche battito della sua esistenza. Potenza. Senti il suo corpo contro il tuo in tutta la sua fierezza e al contempo disgrazia. Reami caduti, solitudine mal celata. Terre selvagge senza nessun appiglio. Ora comprendi perché Alantair il saggio si comporti con lui in modo diverso. Ora lo vedi, cosi come vedi le sue ‘maschere’, cosi >>

HAD_DE_MORLOCK come senti Alantair e vedi Estas. Li dove avevi chiuso gli occhi prima , credendo di perderti solo in un bacio, li riapri ora, di colpo, continuando a vedere la favola ma stavolta persa nell’abisso. Un’arma. Lui è un’arma che non necessita di altre armi. Con entrambi le mani , afferri il suo volto, in modo poco delicato come ad afferrar quel bacio che al contempo è Grazie e dolore. >>

HAD_DE_MORLOCK Gioia e rancore. Perversione. Poteva in fondo essere altro ? Abbandona le tue labbra ancora umide di un bacio mai avuto da altri. Parla. Ti prendi qualche secondo per riodirdinare le idee, come se fosse possibile. (//focus m. +3, resistenza +1, sangue freddo +2). {Le emozioni a volte sono sopravvalutate, altre sono tutto ciò che abbiamo. A volte anche il vuoto è tutto ciò che>>

HAD_DE_MORLOCK abbiamo. Il nulla, è più pieno di noi stessi ed è tutto ciò che ci resta} come a volere giustificare la sua forza che poi è al contempo la sua debolezza. L’hai veduta. Ne sei abbagliata e rabbuiata. Contraddizione. Ma è come se ne volessi ancora. Può una donna dopo aver trovato in quel bacio tutto ciò volerne d altri individui al mondo? Probabilmente no. O forse no per te. >>

HAD_DE_MORLOCK {Sei luce e buio}sussurri {sei la mia luce e il mio buio} dichiari possessiva come se ci fosse uno specchio davanti a te e non vorresti altre donne a specchiarvici. Come se fosse la tua droga. Coem se quel bacio ti avesse mostrato il dolore più atroce , di cui hai pena ma di quella stessa pena ti nutriresti. Non è forse vero che per essere forti bisogna usare le stesse paure che >>

HAD_DE_MORLOCK ci indeboliscono? Unico modo per vincere, vincerle e cosi abbattere il ‘tallone di achille’. Lo prendi ancora, quasi a pretenderlo. Infili le tue mani, se ti fosse concesso, dietro la sua nuca, nel tentativo di avvicinarla al tuo viso. E’ forte e lo sai, ti bacerà ancora solo se lo vorrà, non hai sufficiente forza, se non quella interiore per convincerlo. Avvicini il tuo viso , lo accarezzi anco

HAD_DE_MORLOCK >>

HAD_DE_MORLOCK lo accarezzi ancora prima di perderti in un altro bacio, sperando si conceda e ti conceda un altro giro di boa.

[ATTENDERE RESPONSO]

Scintilla il sangue, come luce fusa e del colore della luce diviene il faro di legami che ha Had sulla mano. Un gesto incauto e un gesto astuto. Un gesto che muta il colore di quel segno e che lo condurrà forse a prove diverse, a mondi differenti a differenti manifestazioni. Ha il colore dorato dei medaglioni, della luce e dell'oro. Il colore della mutazione. >>

Resta a perdersi in un nuovo bacio e ancora chiede e ancora sarà dato, ancora vuole, ancora vuole il Cacciatore. Stanotte è lei preda e non ammette che mai sarà diversa, eppure oscura sì. Per questo brama quella luce diversa. Nel buio profondo sono soli e ci sono momenti in cui essere soli è la sola cosa importante, per quanto possa apparire una maledizione. Perchè ora nessuno dei due lo è >>

più. ''Lo sono, lo sarò.'' sussurra in risposta, celando ancora di sè qualcosa, ma dopo averle mostrato più che a qualsiasi mortale, quanto sia profondo l'abisso di sè. [QUEST END]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:38.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com