Il mondo low cost dopo Madrid

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Trammax
00sabato 23 agosto 2008 09:28
Inserisco qui, in mancanza di cartelle ad hoc sul trasporto aereo in generale, una discussione che prende le mosse dal terribile incidente di Madrid. Al di là delle ipotesi sulle presumibili responsabilità della compagnia Spanair, e anche nel contesto della corrente crisi energetica, è probabile che in un prossimo futuro si ridefiniscano le coordinate del mondo low cost. Che ha finora goduto di grandissima popolarità e ha visto il proliferare incontrollato di una miriade di compagnie, serie e meno serie. Sarebbe auspicabile una sorta di selezione darwiniana che lasci sopravvivere le compagnie più forti, con maggiore disponibilità finanziaria e maggiore affidabilità gestionale. Sarebbe auspicabile che in sede comunitaria venissero varate delle severe normative per porre un tetto alle ore di volo degli aeromobili e stabiliscano controlli più incisivi sulle revisioni periodiche. Ma sarebbe anche l'occasione buona per ridare sensatamente, ove possibile, fiato al trasporto ferroviario: non è possibile che in nome del "mercato" si siano soppresse comodissime relazioni notturne (Italia - Parigi, Italia - Amsterdam, Italia - Francoforte), peraltro molto apprezzate dal pubblico per assistere allo sviluppo incontrollato di rotte aeree che come si può intuire non è il massimo in fatto di consumi energetici e di impatto ambientale.

Nessuno vuole criminalizzare i voli low cost, che hanno reso i collegamenti aerei accessibili al grande pubblico e restano insostituibili in molti collegamenti, soprattutto verso le isole e su grandi distanze. Ma credo che l'esperienza vissuta da molti faccia pensare (al di là di episodi catastrofici come quello spagnolo)che sia necessario un riordino della situazione.

Lascio aperto il dibattito.
lordtiranus
00sabato 23 agosto 2008 10:56
Sono d'accordo con te Max, anche perchè con i problemi legati all'aumento dei costi del carburante compagnie storiche dei costi bassi stanno puntando al rialzo, e neanche di poco. Era notizia di alcune settimane fa: un giornale americano (non ricordo quale, ma un nome altisonante forse il NY Post) aveva tirato in ballo una compagnia a basso costo USA che, per risparmiare, volava con pochissimo carburante a bordo, quasi al limite della riserva per dirlo in versione automobilistica.
Tutto questo deve far riflettere sulle reali potenzialità del mezzo aereo ,che davvero ha aperto rotte incredibili (pensiamo ad es. il FR da Alghero a Dublino...) a prezzi accessibili anche agli squattrinati come me, ma a che prezzo?
Detto questo non mi piace il solito can-can mediatico contro compagnie di questo tipo (si legga Ryanair) al primo problema o, purtroppo, dopo incidenti come quello di Madrid, mettendo in campo quel servilismo tipico del giornalista moderno, più attento allo scoop "morbido" piuttosto che alle inchieste di ampio respiro: del tipo "prendi i low cost e guarda che fine fai". Come avvoltoi sulle carogne...
Detto questo, volo Ryanair e continuo a farlo anche perchè i 400 euro a tratta per la scalcinata alitalia non li ho, e tanto meno li ha la cordata fantasma che, in campagna elettorale, l'alta carica bassa aveva farfugliato di avere nel cilindro accanto al coniglio.
undergoa
00sabato 23 agosto 2008 16:13
Vorrei fare una precisazione doverosa su cosa è "lowcost" o meno.

Il termine viene generalmente usato dalla stampa ma anche dalle persone comuni un pò a caso. In realtà bisogna distinguere tra due categorie:

-voli lowcost nel senso originale: vale a dire vettori che nascono con una struttura aziendale contenuta, costi di gestione competitivi e un'offerta dei servizi al pubblico ridotta all'essenziale.

-voli lowcost nel senso largo: voli con una tariffa al pubblico bassa.

I "veri" vettori lowcost sono quelli che appartengono alla prima categoria, gli altri sono semplice tariffe "lowcost" che possono offrire tutti i vettori, anche quelli tradizionali. Anche vettori tradizionali quali Lufthansa, Alitalia o Iberia possono offrire tariffe "lowcost" pur non avendo nulla a che fare con i vettori di questo tipo. In Italia per un periodo il claim di Meridiana è stato "Low cost, high quality", peccato che il vettore in questione non sia un lowcost: la struttura del vettore è simile se non peggiore a quella di Alitalia, l'unico motivo perchè si facevano chiamare lowcost è che offrivano alcune tariffe a prezzi competitivi... Ora è lo stesso anche per Spanair: si tratta di un vettore tradizionale che da qualche anno ha deciso di abbassare la politica tariffaria in seguito all'invasione delle compagnie lowcost, ma con queste ha ben poco a che fare. Purtroppo su tutta la stampa nazionale e non si ha erroneamente insistito molto su questo dettaglio. La differenza tra vettori tradizionali, lowcost e charter è poi piuttosto sciocca, le differenza esistono essenzialmente a livello commerciale, mentre per il resto le differenze sono assai limitate. Molte compagnie poi operano come mix di queste "categiorie", quindi ha davvero poco senso puntare sul fatto che si trattasse di un vettore lowcost, cosa che poi in realtà non è...

Ciao,
Rick.
Trammax
00sabato 23 agosto 2008 18:36

Si Rick, ma in ogni caso vi sono compagnie specializzate che offrono servizi rigorosamente low-cost : è il caso di Ryanair, Easyjet ed altri vettori che magari affiancano le compagnie di bandiera (come la spagnola Clickair, che fa parte della famiglia Iberia)su su fino a compagnieche pur specializzate nel low-cost, fanno parte della "fascia alta" a tariffe non propriamente stracciate (come Air Berlin).

Il problema, comunque, al di là delle definizioni, non riguarda tanto il blocco delle compagnie low-cost (nel quale vi sono comunque "parvenus" come in tutti i settori di servizi non in monopolio), quanto l'esasperazione di un modello gestionale che impone un utilizzo esasperato degli aeromobili ( e turni massacranti per il personale): e se poi questi sono progettualmente e strutturalmente datati (e questo è il caso del tragico MD82 di Spanair) le percentuali di rischio si fanno più elevate. Le grandi compagnie come Ryanair sono avantaggiate dalla flotta omogenea e giovanissima, e anche da una politica commerciale forse sgradevole con i passeggeri ma a conti fatti oculata: se ci sono problemi l'aereo non parte, inizia la stressante avventura per i rimborsi, ma non si azzarda nulla sulla pelle dei passeggeri, e non si ricorre al noleggio di qualche scalcinato catorcio di compagnie sconosciute per effettuare comunque il volo. Ho letto di gente che, davanti a simili "sorprese", ha preteso (e ottenuto) di rimanere a terra.

Vi sono compagnie dell'ultima ora che hanno capitali ridicoli e tre-quattro aerei di terza mano di fine anni ottanta. Evitare queste (come pure i farabutti che decollano con i tank mezzi vuoti, che è insensato prima ancora che criminale) non è pregiudizio, è segno di salute mentale. [SM=g27988]


undergoa
00sabato 23 agosto 2008 21:02
Re:
Trammax, 23/08/2008 18.36:


SI PREGA DI EVITARE IL QUOTE QUANDO NON NECESSARIO. IL MODERATORE EUGE 1893 [SM=g27988]




Non è proprio tutto vero quello che dici. Ad esempio quello sull'utilizzo esasperato degli aeromobili, anche i vettori tradizionali fanno fare lo stesso numero di rotazioni agli aeromobili della stessa tipologia. Un 737 British o Ryanair opera lo stesso numero di rotazioni, l'unica cosa che cambia è il turnover negli aeroporti. Spesso i 25 minuti programmati da Ryanair sono fasulli in quanto il tempo di volo schedulato è assai gonfiato e quindi l'aeromobile arriva prima (e possono anche cosi vantarsi di essere puntuali), poi ovviamente c'è da aggiungere il minor numero di bagagli sbarcati/imbarcati, ecc..

A Ryanair poi conviene cancellare il volo e "riprotegge" i pax. Tra virgolette perchè quasi sempre Ryanair non rispetta la Carta dei diritti del passeggero che è obbligatoria e prevede riprotezione su qualunque altro vettore, anche con scalo. Il modo tradizionale di Ryanair di riproteggere è quello di farti imbarcare sul loro prossimo volo disponibile su quella rotta, questo però è un problema quando il volo è bi o trisettimanale oppure si è in alta stagione e tutti i voli successivi sono pieni... Ovviamente alberghi, pasti ecc non vengono assicurati da Ryanair...

Gli aerei sono fatti per durare, se sono più vecchi di altri dal punto di vista sicurezza non cambia. I quasi 80 Md80 della flotta Alitalia sono degli annni '80 ma mi sentirei sempre molto sicuro a salirci a bordo, invece sarei più scettico a salire anche su aerei più recenti di compagnie di paesi in via di sviluppo. Vanno sicuramente sostituiti con aeromobili più nuovi, in primis per il risparmio sul consumo di carburante e il maggior comfort a bordo, dal punto di vista sicurezza si può stare tranquilli. Fino all'anno scorso poi AirOne aveva due 737-200 in servizio della fine degli anni 70, altro che di terza mano.. [SM=g27987]

Ciao,
Rick.
marassi1960
00sabato 23 agosto 2008 23:37
Se è vero quanto dichiarato dalle agenzie di stampa, pare che il sospetto di un probema ai motori venne segnalato dal personale di volo, ma gli addetti al controllo non si avvidero di nulle e diedero il benestare alla pertenza. Se, ripeto se, è vero questo, il discorso low cost non c'entra nulla. la responsabilità è tutta sulle spalle di chi non ha fatto il proprio dovere ed ha causato una tragedia immane. Fortunatamente non si assiste a queste sciagure, ma anche nelle nostre ferrovie di "belinate" se ne fanno tutti i giorni, ma, guarda caso, la colpa non è mai di chi le compie. E' sempre colpa di Moretti, di Matteoli, di Burlando, del dirigente, del capo, ecc, ecc. Se cominciassimo a fare il mazzo a certa gente...........
lordtiranus
00venerdì 14 novembre 2008 19:29
Sempre in tema di low cost ho una domanda da fare agli esperti di trasporto aereo del nostro sito: io vorrei andare a trovare un amico che attualmente lavora/studia a Tolosa, ma la Ryanair non effettua praticamente alcun collegamento tra Francia e Italia (escludendo solo Parigi). Qualcuno sa dirmi come mai?

Ps. Tolosa tra l'altro non è neppure servita da voli Ryaniair, ma in zona ci sono diversi aeroporti, il più vicino dovrebbe essere Carcassonne
Trammax
00sabato 15 novembre 2008 10:20
Per Tolosa sei messo male, Da: ho controllato su whichbudget, che è una sorta di "motore di ricerca" per i voli low-cost e ho visto che Carcassonne è collegato solo con Gran Bretagna ed Irlanda, mentre Tolosa con altre destinazioni (Parigi, Lione, città tedesche ecc.) ma nessuna italiana. L'unico aeroporto "vicino" collegato con l'Italia è Bordeaux, collegato con Venezia(!) da MyAir via Parigi Orly.

Per come la vedo io, finchè non potrai volare con IelasyAir [SM=g27987] faresti meglio ad usare il sano vecchio treno: parti nel primo pomeriggio da Genova con l'IC Riviera dei Fiori per Nizza, arrivi alle 19,58 o giù di lì, e un'ora dopo prendi il Corail Lunèa per Bordeaux (è un notturno con posti a sedere reclinabili in carrozze salone e posti in cuccetta). Arrivi a Tolosa alle 5,20 circa, ma non ti complichi la vita.
Flowrest
00martedì 15 marzo 2011 17:58
[QUOTE:88282912=lordtiranus, 14/11/2008 19:29]Sempre in tema di low cost ho una domanda da fare agli esperti di trasporto aereo del nostro sito: io vorrei andare a trovare un amico che attualmente lavora/studia a Tolosa, ma la Ryanair non effettua praticamente alcun collegamento tra Francia e Italia (escludendo solo Parigi). Qualcuno sa dirmi come mai?

Ps. Tolosa tra l'altro non è neppure servita da voli Ryaniair, ma in zona ci sono diversi aeroporti, il più vicino dovrebbe essere Carcassonne[/QUOTE]

Ciao...

io per i low cost ho trovato sempre delle buone occasioni su www.edreams.it/offerte/voli/lowcost/ . A prescindere dalla compagnia in sé, i prezzi li ho sempre trovati buoni. Adesso per tolosa non so bene cosa ci sia, ma puoi trovare qualche bell'offerta su aeroporti vicini.
Considera anche che molti che vanno a Tolosa sfruttano la sua vicinanza con barcellona e quindi si recano direttamente in Spagna per poi muoversi da lí con treno o macchine a noleggio!

In bocca al lupo!
E buon viaggio [SM=g27987]
Flavio4687
00martedì 15 marzo 2011 19:17
benvenuto! [SM=x1406511]

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