Il mistero del villaggio di Eskimo.

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Kabukiman_
00martedì 8 maggio 2012 18:21
bella storia per un romanzo
Nell’inverno 1930, nei pressi del piccolo
villaggio di Eskimo, sulle rive del lago Anjikuni, Canada, popolato da 1.200 anime, il cacciatore Armand Laurent ed i suoi due figli erano fuori dalla loro baita, quando videro un misterioso oggetto volante in cielo che cambiava forma continuamente . Pochi giorni dopo, due ufficiali della Royal Canadian Mounted Police arrivarono alla baita di Laurent e gli chiesero se poteva ospitarli per la notte. Erano stati inviati da Churchill perché c’erano problemi sul lago Anjikuni. Quando Laurent raccontò loro della strana luce che aveva visto, gli chiesero da che parte fosse volata e lui rispose che stava proprio andando verso il lago. Fin qui tutto a posto. La storia per Laurent ed i suoi figli era finita.

Invece per un altro cacciatore, di nome Joe Labelle, era l’inizio della tragedia. Si era recato al villaggio di Eskimo pochi giorni prima di questo avvenimento, per andare a trovare degli amici, attraversando la landa ghiacciata per passare il tempo con loro. Ben presto però, mentre s’avvicinava al villaggio, fu invaso da una strana inquietudine. Non c’era nessuno. Era deserto. Sul lungolago c’erano due kayakas battuti dalle onde. Le baite erano deserte, le porte erano aperte, le pelli di caribou erano stese e ridotte a stracci dall’azione del vento gelido, pentolame con cibo ormai avariato sulle ceneri dei fuochi a lungo spenti, un abito in pelle di foca, forse appartenuto ad un bambino, aveva ancora un ago con filo penzolante. Una
donna probabilmente stava cucendo. Qualcosa doveva averla fermata. Cosa?
Labelle girò per un’ora in cerca di qualcuno, ma inutilmente. I fucili erano tutti lì, abbandonati accanto alle porte. Per un cacciatore navigato come lui risultava molto strano questo: un fucile è per un cacciatore di Eskimo la cosa più importante. Nessuno di loro se ne sarebbe andato lasciandoselo dietro, a meno che non avesse avuto intenti suicidi. Eppure se n’erano andati tutti senza nessun mezzo di protezione, né di sopravvivenza. Labelle allora se ne andò da quel posto desolato e corse al più vicino ufficio telegrafico per fare una denuncia alla polizia di Churchill. Poi insieme a due di loro, tornò al villaggio. Scoprirono i cani da slitta a 100 iarde da Eskimo, incatenati ad alcuni alberi rinsecchiti, tutti ridotti a statue di ghiaccio, morti di fame. Il mistero si aggiungeva al mistero.

Alla periferia del villaggio c’era un cimitero di pietre ove era stato sepolto un membro della comunità. Quando Labelle ed i Mounties vi si recarono, trovarono il tumulo vuoto. Le pietre erano state divelte e accatastate di lato, ed il corpo rimosso. Nessuno capì mai perché, o come avessero potuto togliere il corpo visto che il terreno era ghiacciato. Furono fatte altre ispezioni ed una ricerca su tutto il territorio nazionale con l’ausilio di ricercatori
navigati, ma non fu mai ritrovato nessuno dei villici.


L’unica conclusione era che ad un certo punto, per un motivo incognito, tutti i 1.200 abitanti di Eskimo erano fuggiti in massa dalle loro baite, lasciandosi dietro abiti, cibi non consumati, fucili, cani, e non erano mai più tornati. I loro kayak erano pure stati lasciati sulle rive del lago, e questo significava che non avevano solcato le sue acque immote. Nel 1989 uscì la novella di Whitley Strieber ‘Majestic’, nella quale l’autore suggerì una possibile, intrigante soluzione all’enigma del tumulo vuoto. Dato che gli abitanti di Eskimo notoriamente nutrivano un profondo rispetto per i loro defunti, forse questi erano stati portati via assieme a loro in segno di alta considerazione per questo loro credo? Ma chi l’ha fatto? La risposta a tutt’oggi non c’è ed il file della Royal Canadian Mounted Police è ancora aperto sulla questione.

Alcuni pensano che il resoconto di Labella sia completamente fasullo: non esiste infatti alcun documento che confermi l’avvenuto. L’episodio fu riportato (non si sa su quali basi) dallo scrittore statunitense frank Edwards nel suo libro Stranger than science pubblicato nel 1959 e poi ripreso da altri senza alcuna verifica. Anzi, il numero degli scomparsi è a poco a poco salito da 30 a 2 mila!


(fonte: absurdityisnothing.net)
_Thomas88_
00mercoledì 9 maggio 2012 17:26
Re: bella storia per un romanzo
Kabukiman_, 08/05/2012 18.21:


Alcuni pensano che il resoconto di Labella sia completamente fasullo: non esiste infatti alcun documento che confermi l’avvenuto. L’episodio fu riportato (non si sa su quali basi) dallo scrittore statunitense frank Edwards nel suo libro Stranger than science pubblicato nel 1959 e poi ripreso da altri senza alcuna verifica. Anzi, il numero degli scomparsi è a poco a poco salito da 30 a 2 mila!


(fonte: absurdityisnothing.net)




Bella storiella...
Ma l'ultima parte, quella che ho quotato, mi ha colpito più delle altre.
La dice lunga:
nessun documento e l'episodio è arrivato alla gente comune attraverso uno scrittore e il suo libro.
Si chiama pubblicità. [SM=g2201354]
Kabukiman_
00mercoledì 9 maggio 2012 18:36
Un romanzo del genere lo comprerei.
Magari nello stile di Franz Schatzing.
_Thomas88_
00mercoledì 9 maggio 2012 18:59
Re:
Kabukiman_, 09/05/2012 18.36:

Un romanzo del genere lo comprerei.
Magari nello stile di Franz Schatzing.




Certo...come romanzo può andare.
Ma dal racconto di fantasia al dire che è una storia vera ne passa di acqua sotto i ponti [SM=g2201342]
papero16
00venerdì 11 maggio 2012 23:09
Molto fantasiosa.....complimenti all' autore [SM=g1420767]
Kabukiman_
00lunedì 17 dicembre 2012 19:52
Re:
papero16, 11/05/2012 23:09:

Molto fantasiosa.....complimenti all' autore [SM=g1420767]




[SM=g8284]
Kabukiman_
00lunedì 17 dicembre 2012 20:23
Chiedo agli amministratori di chiudere questa vecchia discussione... il mistero è risolto: soldi.
papero16
00martedì 18 dicembre 2012 15:17
Re:
Kabukiman_, 17/12/2012 20:23:

Chiedo agli amministratori di chiudere questa vecchia discussione... il mistero è risolto: soldi.




Posta almeno un link dove è riportata la notizia. [SM=g3061176]
Kabukiman_
00giovedì 20 dicembre 2012 18:37
No, non è che c'è una notizia che prova la speculazione... ma se i documenti con ci sono e l'unico che ne ha parlato l'ha fatto nel suo libro... mi puzza forte.
papero16
00giovedì 20 dicembre 2012 18:53
Re:
Kabukiman_, 20/12/2012 18:37:

No, non è che c'è una notizia che prova la speculazione... ma se i documenti con ci sono e l'unico che ne ha parlato l'ha fatto nel suo libro... mi puzza forte.




Aaaaa vabbè, si oggettivamente è strana la cosa, ma dobbiamo essere certi prima e avere le prove prima di affermare qualcosa.
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