Il nuovo trend per la prossima stagione
Eco-compatibili e low cost. In legni e resine pregiate, con conchiglie e sabbie marine, lapis e pietre dure, argenti e ferri smaltati, ma anche lacci di cuoio e raso che stringono preziosi monili, tulle e stoffe che avvolgono perle (anche false) e sfere dai bagliori luminescenti. E ancora, per un tocco di esoticità paglie dell'Amazzonia, semi di piante, acciai policromi, cortecce di alberi, fiori essiccati, meteoriti. E' il nuovo trend dei gioielli per la prossima stagione. Con un occhio all'ambiente e uno al portafoglio.
Anche i gioielli si adattano insomma e ricevono il beneplacito di celebri griffe, storiche maison, aristocratiche signore del jet - set, artiste e creatrici affermate. Da Buccellati a Diesel, da Donatella Versace a Consuelo Castiglioni per Marni, da Bliss ad Emlio Pucci, da Chopard a Ferragamo, dalle principesse Borghese, Odescalchi, ad Osanna Visconti di Modrone e Cristina Rotondaro dal Pino sono tutti d'accordo.
L'emozione e l'unicità possono scaturire anche da materiali apparentemente poveri, dal recupero di oggetti dimenticati o in disuso, dal segno essenziale, minimalista, sempre coloratissimi. E in tempi di 'riciclo', recupero e perfetta razionalizzazione delle risorse non sono elementi da sottovalutare. Ad ognuno il suo stile.
Cristina Rotondaro dal Pino, dal suo buen retiro brasiliano, sceglie materiali insoliti. Denti di mare, croci trattenute da lacci di camoscio, legni lavorati con oro e amazzoniti, madreperla e conchiglie (vere) impreziosite, a richiesta, da oro, zaffiri e rubini. E presto nel su atelier arriveranno anche paglie speciali realizzate in Amazzonia, semi di piante, cortecce di alberi, fiori essiccati, gusci di noce lavorati a mano da indigeni del luogo. "La vera bellezza", spiega la Rotondaro dal Pino, "è racchiusa nelle cose semplici e autentiche. Infondo loro semplicemente una nuova vita e nuove forme. Più nobili e raffinate". Del resto non è un caso che Barney New York per le sue clienti abbia scelto quest'anno i suoi anelli in legno wenge o in ciliegio,
La principessa Lucia Odescalchi, ex mannequin per Valentino, Chanel, Armani, appassionata ricercatrice di materiali e pietre insolite, ama invece soprattutto gemme, meteoriti, legni fossili e fossili piritizzati, plexiglass, siliconi con i quale crea gioielli unici e insospettabili. E dalla prossima stagione arrivano bijioux realizzati con ali di scarabeo sapientemente incostonati in bracciali in legno wengé, quello dei parquet, resistentissimo. Eco-friendly inevce i gioielli creati con scarti pressati, plastiche foderate di madreperla, argento, rame, metalli placcati come pizzi valenciennes, plastica, vetro, corno, molle trasformate in sensuali girocollo, 'foulard' in acciaio con agate placcate. E il l'autunno-inverno 2008-2009 sarà tutto sotto il segno della gomma, del caucciù e dei tessuti.
Sperimentazione e antiche passioni per un'altra principessa romana, Grazia Borghese, che nella splendida dimora-laboratorio di Passeggiata di Ripetta, realizza gioielli con diamanti, perle, rubini, quarzi fumé (la sua passione) ma per il prossimo autunno-inverno anche con ossa di animali incastonati in oro rosa, papillon all'uncinetto, collier de chien realizzati con zanzariere, zucche che si trasformano in sac-bijoux, anelli con il cuore di conchiglia.
Legni, sassi e conchiglie, quelli raccolti sulla spiaggia di Porto Ercole e della Sardegna, corni sapientemente lavorati su lastre finissime di oro, argento e rame, come fossero tessuti pregiati nell'atelier di Osanna Rebecchini, duchessa Visconti di Modrone. "Mi diverto a trasformare oggetti definiti 'semplici', ispirandomi anche a bijoux di famiglia ai quali do sempre un tocco di sofisticata modernità".
Mario Buccellati ha firmato, invece, la 'free time collection', proponendo per la prossima stagione gioielli fantasiosi e trasformabili, come l'elegante girocollo in shantung di seta con pendentif a forma di stella marina, Donatella Versace ha ideato spettacolari anelli over size montati su cristalli swarovsky colorati, Swatch ha messo in commercio eleganti orecchini di ispirazione floreale con petali realizzati con palline colorate, maxi collane con anelli smaltati per Bliss (possono anche trasformarsi in cinture), stampe geometriche e tessuti optical per i bracciali supersagomati e drappeggiati del marchio Emilio Pucci, mentre Renzo Rosso, fondatore del marchio Diesel e il designer Ugo Cacciatori hanno firmato la nascita di una nuova collezione di gioielli d'alta gamma, Diesel Silver Jewellery Holiday '08 Collection. Catene, orecchini, fibbie, minuscoli pendenti, vintage futurista con dettagli denim placcati in oro e cesellati con tecniche manuali.
E i materiali non tradizionali, "presi" direttamente dalla natura affascinano i designer di tutto il mondo. Come il brasiliano Marzio Fiorini che realizza spille in caucciù, silicone e spugna o quelle di Tzuri Gueta che lavora trame di tessuto e silicone, come pizzi, ispirandosi alla natura. Diego Percossi Papi, uno dei maggiori creatori di gioielli del cinema italiano, amato dai Fratelli Taviani e da Lina Wertmuller si unisce al coro. "Ogni materiale, anche il più semplice, il più povero, mi emoziona, mi incuriosisce. Marmi, legni, ferri smaltati, vetri, ognuno di loro ha la sua storia, irripetibile". Ed ecco così gioielli incastonati nel legno, su superfici di sabbia, su nastri sottili che si avvolgono intorno al collo o al braccio. Anche Marzio Forcella, il giovane designer di 'Amaltea' ha ideato bracciali in ebano ricoperti di pietre dure e plexiglass, conchiglie ricoperte di foglie d'argento. Da indossare sempre anche in autunno o in inverno. Gioielli senza stagione insomma.
Come quelli di Annamaria Cammilli, designer fiorentina. Per lei oro prima di tutto, ma designe che trae ispirazione dagli elementi della natura, margherite, rose, calle, che, grazie alle esclusive tonalità dell’oro ricreano la morbida setosità dei petali. In legno e alabastro di Volterra invece l'esclusiva confezione Cammilli, all'interno della quale il gioiello è avvolto in una preziosa seta tessuta con un effetto a "rete" dai colori tenui ma cangianti.