....a Matteo IM. dal topic su Artesina, ho vissuto sciisticamente quel periodo.....
1)sì, la diversa situazione economica , gli Stati Uniti però un c'entrano, il piano Marshall era terminato da un pezzo
2)un pò le imprese dela valanga azzurra, Thoeni, Gros e compagnia, lo sci era il secondo sport d'Italia, +o- come la F1 adesso con la Ferrari, tutto si sentivano Thoeni, il DT Cotelli di quel periodo era famoso come il Lippi di oggi.La RAI trasmetteva di tutto di più.
A tal propposito, chicca: nel 1975(o 76?)la RAI trasmise la discesa libera dei campionati italiani assoluti da Limone Piemonte, non ricordo se in diretta o in differita, ma fino al numero 60 o giù di lì, fecero vedere anche gli "scarsi" dei comitati regionali, in quel periodo anche una manifestazione di quel livello era seguitissima. Ricordo quella gara in TV sull'Olimpionica e lo slalom sul Gorba(non ancora Armand)come fosse adesso.
3) LA COSA PIU' IMPORTANTE: è sparita la neve, ossia....
la materia prima. E' come se prosciugassero la Costa Smeralda e rimanesse un pò di terreno paludoso....un disastro.
Tutti hanno vacillato, i più avveduti e dotati di pecunia si sono attrezzati e ce l'hanno fatta benino(Dolomiti,Via Lattea) ,o a stento( Limone ad es.), gli altri sono andati a bagno.Ricordo sciate in Gardena su lingue di neve sparata, ma tutto il Sella Ronda aperto, figuratevi, che so.....Schilpario, tanto per fare un esempio.
Solo oggi si comincia a prendere coscienza del fenomeno e si cercano rimedi( impianti aerei, ad es. più efficienti con poca neve, per lo più sparata.
Ora il riflusso sembra terminato, e sono moderatamente ottimista, a patto però che....ritorni la neve, la ns materia prima. Neve che sopra i 1000m dovrebbe ragionevolmente esserci per 3-4 mesi l'anno, magari con anni no, ma mediamente sì.
L'artificiale è FONDAMENTALE come integrazione, ma da sola non ce la farebbe, se non i. pochissime realtà.
Ciao