Ferite gravi, incidenti stradali e conseguenze

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(setsuna)
00martedì 18 dicembre 2012 00:34
domandine di medicina
Dunque, due domande, due curiosità per due fanfiction diverse che sono ancora prevalentemente nella mia testa, quindi non ben definite.

1 - Nella storia il protagonista (un uomo di 39 anni, generalmente sano, almeno dal punto di vista fisico) viene ferito. Partendo dal presupposto che devo ancora decidere COME, anche se propendo principalmente per un colpo di pistola, che conseguenze gli può portare? Quanto può durare l'intervento e quanto la degenza in ospedale? Che complicazioni potrebbe avere, evitando, possibilmente, di tirare le cuoia? (insomma, giusto per non far durare la degenza due giorni, ecco, mi serve che ci passi un po' di tempo.)

2 - Quattro persone, all'interno della stessa macchina hanno un incidente stradale. Sono due adulti e due ragazze di 16 anni (l'età delle ragazze può calare di un paio d'anni, non di più). Tutti moriranno a seguito di quest'incidente, tranne una delle ragazze. Come posso renderlo quantomeno plausibile? Come può essere che di quattro persone se ne salvi una sola, restando nell'ambito reale (quindi niente strani poteri o simili)? Non è necessario che siano coinvolte altre persone oltre loro o che muoiano altri oltre loro

Grazie anticipatamente a chi risponderà [SM=g27985]
suinogiallo
00martedì 18 dicembre 2012 03:19
Per la prima domanda, hai necessità che venga colpito in un punto preciso o meno? Una pallottola in una gamba o in un braccio potenzialmente è meno pericolosa di una pallottola nel torace o in addome così come sarà diversa la durata dell'intervento e il decorso post operatorio. Poi, ti serve che sia di nuovo in piedi in un certo periodo di tempo o non hai necessità di aggiustare i tempi per rispettare i tempi della storia (per farti un esempio, una ferita all'addome che non abbia coinvolto organi vitali o grossi vasi ha di norma una degenza media più bassa di una ferita al torace).
La storia, poi, è ambientata ai giorni nostri? Dove è ambientata (un conto che ci si trova vicino ad un grosso polo ospedaliero ed un conto è che ci si trovi a mille miglia dal più vicino ospedale. I tempi del soccorso possono modificare sia la prognosi che la durata del ricovero).

Sulla seconda domanda, la mia risposta è: inventa.
Ti serve che si salvi una sola persona? Può capitare, basta che leggi un qualsiasi giornale e facilmente puoi trovare articoli che parlano di incidenti in cui una sola persona sopravvive. Magari era l'unica che aveva indossato le cinture oppure l'unica che è riuscita ad uscire dall'auto prima che questa prendesse fuoco, oppure la sera prima una zingara le aveva predetto che sarebbe morta a novantadue anni colpita da una meteora mentre faceva sci d'acqua.
La possibilità che qualcuno si salvi, anche da incidenti spaventosi, comunque esiste, così come che non riporti ferite anche se, quest'ultima cosa, può essere rara.

Hasta Luego
(setsuna)
00martedì 18 dicembre 2012 12:50
Re:
suinogiallo, 18/12/2012 03:19:

Per la prima domanda, hai necessità che venga colpito in un punto preciso o meno? Una pallottola in una gamba o in un braccio potenzialmente è meno pericolosa di una pallottola nel torace o in addome così come sarà diversa la durata dell'intervento e il decorso post operatorio. Poi, ti serve che sia di nuovo in piedi in un certo periodo di tempo o non hai necessità di aggiustare i tempi per rispettare i tempi della storia (per farti un esempio, una ferita all'addome che non abbia coinvolto organi vitali o grossi vasi ha di norma una degenza media più bassa di una ferita al torace).
La storia, poi, è ambientata ai giorni nostri? Dove è ambientata (un conto che ci si trova vicino ad un grosso polo ospedaliero ed un conto è che ci si trovi a mille miglia dal più vicino ospedale. I tempi del soccorso possono modificare sia la prognosi che la durata del ricovero).

Sulla seconda domanda, la mia risposta è: inventa.
Ti serve che si salvi una sola persona? Può capitare, basta che leggi un qualsiasi giornale e facilmente puoi trovare articoli che parlano di incidenti in cui una sola persona sopravvive. Magari era l'unica che aveva indossato le cinture oppure l'unica che è riuscita ad uscire dall'auto prima che questa prendesse fuoco, oppure la sera prima una zingara le aveva predetto che sarebbe morta a novantadue anni colpita da una meteora mentre faceva sci d'acqua.
La possibilità che qualcuno si salvi, anche da incidenti spaventosi, comunque esiste, così come che non riporti ferite anche se, quest'ultima cosa, può essere rara.

Hasta Luego



Grazie per la seconda domanda [SM=g27985]

Per la prima sono stata molto vaga, hai ragione, specifico.
Dunque, la storia è ambientata a Roma, nel 2000. La protagonista è un chirurgo plastico di 32 anni che ha studiato in America (e che quindi esercita da 4/5 anni, se ho fatto i conti giusti) che al momento lavora lì, in una clinica privata specializzata soprattutto in chirurgia plastica, ma che, con gli anni ha avuto anche le autorizzazioni per mettere altri reparti ed è quindi attrezzata per poter ricoverare il paziente di cui sopra. Lei assisterà in diretta al ferimento, ma dato che lui sarà colpito per difendere lei, perderà qualche secondo prima di reagire "da medico" anche perché i suoi trascorsi col tizio di cui sopra non sono esattamente idilliaci.
Non so bene dove potrebbe essere colpito il tizio, di sicuro mi serve che stia ricoverato per una decina di giorni, anche qualcosa di più... praticamente la storia gira tutta intorno a questa cosa xd, dal ricovero di lui partirà tutto.
suinogiallo
00mercoledì 19 dicembre 2012 06:24
La prima cosa che mi viene in mente è che è difficile che un ferito da arma da fuoco venga portato in una clinica privata, la seconda è che se la clinica è specializzata in chirurgia plastica l'emergenza/urgenza probabilmente non sanno neanche dov'è di casa. Quindi, è probabile che il 118 porti il ferito nel pronto soccorso di un ospedale pubblico più vicino dove c'è una chirurgia d'urgenza (sala operatoria d'urgenza h24, anestesisti h24, rianimazione, emocentro) e non in una clinica privata.

Venendo alla ferita, se ti servono solo una decina di giorni di degenza senza troppe complicazioni (paziente sveglio, senza rischi di reliquiati e via dicendo) io opterei per una ferita ad un arto con una discreta emorragia legata alla lesione di un vaso (per il pathos - schizza tanto sangue - per giustificare il ricovero in rianimazione e per la prognosi riservata all'inizio della degenza ). Sala operatoria, due, tre giorni di terapia intensiva (il primo giorno ancora intubato), una settimana, dieci giorni di ricovero in chirurgia e poi la dimissione.

Hasta Luego
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