Esteban Cambiasso

L'Inter blinda Cambiasso: El Cuchu nerazzuro fino al 2014


Quando si chiuderà quest’ultimo rinnovo di contratto firmato oggi Esteban Cambiasso avrà 34 anni, per allora sarà diventato con tutta probabilità capitano dell’Inter al posto di un altro argentino, quel Javier Zanetti già ora prossimo ai 36 anni. L’Inter blinda il suo centrocampista più importante, El Cuchu, come è soprannominato sin dai tempi dell’Independiente, potrà raggiungere i 10 anni consecutivi di militanza in nerazzurro.

Arrivato nel 2004 a parametro zero dal Real Madrid che aveva smesso di credere in lui nonostante l’avesse ingaggiato dagli Argentinos Juniors nel ‘96 quando non aveva ancora esordito fra i professionisti, è stato uno dei colpi di mercato che hanno smentito la fama di Massimo Moratti. Il Presidente dell’Inter, noto per le spese folli su giocatori che si “perdevano” non appena giunti alla Pinetina, puntò su Cambiasso quando nessun top team europeo l’avrebbe fatto ed è stato abbondantemente ripagato.

Ora l’annuncio del prolungamento di contratto fa tirare un deciso sospiro di sollievo ai tifosi interisti che possono vedere in Cambiasso un nuovo punto di riferimento per il futuro. Recentemente riscopertosi, per necessità, jolly di centrocampo capace di rivestire anche il ruolo di centrale difensivo, Cambiasso si dichiara entusiasta per l’accordo raggiunto.

Sono molto felice di essere qui e sono convinto che questo rinnovo, il secondo da quando sono nell’Inter, sia molto più bello di un acquisto. L’acquisto infatti è una scommessa, mentre alla base del rinnovo c’è un rapporto di fiducia. Sono molto più contento adesso che il giorno del mio arrivo. Sono felice di aver vissuto questi anni bellissimi. ma lo potrei essere ancora di più se quelli appena passati fossero i peggiori cinque anni della mia carriera, perché questo vorrebbe dire che il mio futuro sarà ancora migliore.

Anche José Mourinho è naturalmente più che soddisfatto e dedica a Cambiasso uno dei suoi elogi riservati a pochissimi campioni:

Credo che un contratto non serva per pagare quello che un giocatore ha fatto, ma alla sua base c’è la convinzione che un calciatore possa fare tanto anche nel futuro. Sappiamo tutti quello che Esteban può fare, credo che quello attuale sia il miglior momento della sua carriera, del suo percorso di sviluppo mentale e l’Inter ha fatto benissimo ad offrirgli un rinnovo adesso. Considero Cambiasso tra i più veloci giocatori che ho avuto da quando sono allenatore, e quando dico veloce voglio dire che lo è mentalmente

MILANO, 15 maggio 2009 - "Sprecato" il primo match ball domenica scorsa col pareggio di Verona (ma era finità in parità anche Milan-Juve), l'Inter potrebbe tagliare domenica il traguardo-scudetto. E fra i nerazzurri si respira già aria di festa: "Sicuramente sarà un partita diversa perchè il traguardo è lì". Lo scudetto passa ancora una volta davanti al Siena, prossimo avversario dell'Inter nella cavalcata nerazzurra verso la conquista del diciassettesimo titolo. Esteban Cambiasso spiega cosa cambia nell'approccio a questa partita, che potrebbe essere decisiva anche se il Milan dovesse vincere con l'Udinese: "Nelle altre gare si sa dove si vuole arrivare ma l'obiettivo non è vicino- dice il centrocampista ai microfoni di Sky-. Adesso invece... Noi però dobbiamo affrontare il Siena con lo stesso spirito delle altre volte, anche se è un match point e vincendo avremo lo scudetto. Lavoriamo da dieci mesi con l'obiettivo di vincerlo, non possiamo decidere come arriverà perchè il campionato porta delle sorprese, ma l'importante è poter festeggiare domenica. E quello dipende da noi".

Può un giocatore dinamico e intelligente come Esteban Cambiasso, già convocato puntualmente della Seleccion argentina, venire completamente ignorato dal nuovo allenatore dell’albiceleste Diego Armando Maradona? La risposta è sì, perché nel centrocampo della nazionale guidata dall’ex Pibe de Oro, i titolari indiscussi sono Gago e Mascherano, con Battaglia pronto a subentrare nel caso di una defezione. Ma come la prende il Cuchu questa esclusione? A sentirlo con la giusta filosofia.

“Non considero conclusa la mia esperienza con la nazionale. Il calcio è un mondo molto dinamico, e molte scelte dipendono dai gusti e dalle necessità del momento; tuttavia giocare con continuità in nazionale è la più grande aspirazione per un calciatore. Ho accettato ogni sacrificio e ogni posizione in campo, e sono contento di dove sono arrivato, non mi è andata male. Comunque alla nazionale bisogna solo dare, mai chiedere” ha saggiamente osservato il mediano interista, che di recente ha prolungato il suo contratto col club di Via Durini.

Altri cinque anni a Milano, un sodalizio che durerà dunque (almeno) fino al 2014: “Se stai bene in un posto e sono soddisfatti di te, è inutile cambiare. Per di più, mi sono già tolto già parecchie soddisfazioni a livello di club. La grande delusione della passata stagione? Non essere andati più avanti in Champions League” le sue parole circa la sua esperienza in nerazzurro. Ricordiamo che Cambiasso ha indossato la maglia interista per 211 volte (con 26 gol), mentre è sceso in campo con l’Argentina in 44 occasioni (condite da 5 centri), l’ultima delle quali risalente al 15 ottobre scorso, quando la Seleccion perse 1-0 contro il Cile.