Chissà se anche voi avete avuto in passato un’idea simile: è possibile recuperare energia dalla caduta delle gocce di pioggia? Se lo sono chiesto alcuni ricercatori francesi che hanno osservato come ogni goccia che impatta su una superficie è un’occasione sprecata. Chiaro, ogni goccia ha un impatto diverso da un’altra e dipende dalla sua misura; l’energia scambiata nell’impatto varia comunque tra i 2 microjoules fino ad 1 millesimo di joule.
I ricercatori di Grenoble hanno identificato un materiale piezolettrico per catturare questa energia. Per ora è possibile recuperare da 1 nanojoule fino a 25 microules per goccia, sempre tenendo conto delle differenze tra le varie gocce. Il sistema, ricordiamo che siamo sempre alla fase sperimentale, per è ora in grado di produrre un microwatt.
Siamo ancora agli inizi e gli scopi sono attualmente indirizzati verso il campo dei sensori per pioggia. Ma perchè no, a noi ogni tanto piace sognare e ci immaginiamo il giorno in cui, causa temporale improvviso, oltre a portar dentro la biancheria stesa porteremo fuori la nostra piccola centrale elettrica…