Donna incinta muore per ascesso, sette avvisi di garanzia

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principessac
00lunedì 25 aprile 2011 19:58
Napoli, 25 apr. (TMNews) - Sette avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore in seguito alla morte di Maria Rosaria F., la giovane 23enne incinta di due gemelli e deceduta nel corso della notte presso l'ospedale Mauro Scarlato di Scafati nel salernitano. La donna, incinta all'ottavo mese, era stata sottoposta ad un piccolo intervento chirurgico per asportare un ascesso alla coscia destra, ma è deceduta dopo una crisi respiratoria.

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati dai carabinieri e riguardano sei medici del nosocomio del salernitano e il ginecologo che aveva in cura la 23enne nata a Castellammare di Stabia, ma residente ad Angri. In queste ore vengono ascoltati anche alcuni infermieri che prestavano servizio nelle ore in cui la donna era ricoverata. I medici indagati prestano servizio al Pronto soccorso e nei reparti di Rianimazione e Medicina generale dell'ospedale dove la donna è deceduta alle 3.30 di questa mattina con i due piccoli che portava ancora in grembo. Già questa mattina era stata sequestrata la cartella clinica e il magistrato di turno aveva disposto l'autopsia sulla salma per riuscire a risalire alle cause del decesso.
www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110425_194202.shtml
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parliamonepino
00lunedì 25 aprile 2011 21:17
Il mio è un commento a caldo, da persona che non conosce esattamente come siano andate le cose. E' difficile controllare le emozioni di fronte a una tragedia di questa portata. E' morta una ragazza di 23 anni che portava in grembo due vite. Una delle ultime inchieste sugli ospedali denunciava gravi carenze. Nei pronto soccorso le attese possono arrivare anche a 10 ore. E' di pochi giorni fa un caso in cui uno zio per far curare la nipote tredicenne aveva sfondato con la barella la porta del pronto soccorso; lo zio sapeva che la nipote non sarebbe sopravvissuta se doveva aspettare 50 persone davanti a lei. Ci sono medici e infermiere che fanno turni al limite delle forze fisiche. E' chiaro che diventa un rischio sottoporsi ad un intervento chirurgico quando chi opera ha gia fatto altri interventi e non si è preso neanche una pausa di riposo. Ecco perchè sono sempre più frequenti gli incidenti nei pronto soccorso o nelle sale operatorie. Spero che nei prossimi giorni si faccia luce su questa ennesima morte per un caso che doveva essere risolto senza problemi.

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principessac
00martedì 26 aprile 2011 11:55
Re:
parliamonepino, 25/04/2011 21.17:

Il mio è un commento a caldo, da persona che non conosce esattamente come siano andate le cose. E' difficile controllare le emozioni di fronte a una tragedia di questa portata. E' morta una ragazza di 23 anni che portava in grembo due vite. Una delle ultime inchieste sugli ospedali denunciava gravi carenze. Nei pronto soccorso le attese possono arrivare anche a 10 ore. E' di pochi giorni fa un caso in cui uno zio per far curare la nipote tredicenne aveva sfondato con la barella la porta del pronto soccorso; lo zio sapeva che la nipote non sarebbe sopravvissuta se doveva aspettare 50 persone davanti a lei. Ci sono medici e infermiere che fanno turni al limite delle forze fisiche. E' chiaro che diventa un rischio sottoporsi ad un intervento chirurgico quando chi opera ha gia fatto altri interventi e non si è preso neanche una pausa di riposo. Ecco perchè sono sempre più frequenti gli incidenti nei pronto soccorso o nelle sale operatorie. Spero che nei prossimi giorni si faccia luce su questa ennesima morte per un caso che doveva essere risolto senza problemi.

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la cosa brutta e' che si parla di Italia non di terzo mondo [SM=g27993]
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