candidato all'Oscar come miglior film straniero
opera prima dell'esordiente libanese Nadine Labaki, regista ed interprete principale
una bellissima donna che ricorda la nostra Belluci anche se non altrettanto sexy
un film di donne per donne
Caramel è una pasta dolciastra che viene usata per la depilazione che la protagonista, proprietaria di un istituto di bellezza , usa con le clienti donne con vari problemi, una abbandonata dal marito non si rassegna all'invecchiamento e fa di tutto per dimostrare di essere giovane e bella, un'altra più anziana è alle prese con la sorella maggiore una simpatica pazzerella che le impedisce di relazionarsi con uno spasimante anziano
le sue colleghe giovani hanno altri problemi: una giovane in procinto di sposarsi teme che il marito scopra che lei non è più vergine e l'altra è lesbica e allaccia una relazione con una bella cliente affascinante che alla fine fa un gesto liberatorio e si taglia i capelli a dimostrazione di una conquistata libertà
perchè è questo il tema del film: la libertà delle donne libanesi alle prese con i maschi tradizionali ed una società che cerca di impriogianarle e ridurle in ruoli che le donne non accettano più di svolgere, ma questa lotta crea problemi ed incertezze che loro risolvono aiutandosi a vicenda con grande solidarietà femminile
la protagonista soffre per l'incuranza dell'amante sposato che non si decide a lasciare la moglie
così lei delusa decide di conoscere la moglie di lui per capire e vendicarsi, ma si pente perchè riconosce nella rivale se stessa, così
si consola alla fine cedendo alla corte di un poliziotto che come un gallo gira attorno a quel mondo di donne
simpatico film che all'inizio annoia un po', ma poi ingrana bene
una regista promettente di cui sentiremo e vedremo ancora in opere maggiori e più mature