Questa mattina ho avuto la sventurata idea di andare a sciare a Caldirola. Mi spiace dover scrivere un resoconto di questo tipo, dal momento che mi rendo conto delle difficoltà delle stazioni sciistiche, ed in particolare della situazione di una piccolissima stazione come Caldirola. Cercherò quindi di esporre semplicemente i fatti, lasciando a chi legge il piacere di trarre le conclusioni.
Ore 8:30, arrivo a Caldirola. Ci sono un buon numero di sciatori, considerando la dimensione della stazione e l'ora... direi un 30-40 persone. Nell'arco della mattinata diventeranno circa un centinaio. Scopro che gli impianti aprono alle 9. Prezzo del mattiniero: 10 euro. A mio parere un ottimo prezzo. Pazienza, davo per scontato che aprissero alle 8:30, ma doveva essere mia premura informarmi prima. Nel frattempo osservo la nuova manovia, realizzata due anni fa: certamente meglio del pezzo di antiquariato che l'ha preceduta. Lo skilift ha i piattelli montati, ma la pista di risalita non è battuta e non verrà acceso per tutta la mattina. La mitica monoposto, come sempre, ha il suo fascino. Alla partenza degli impianti sono parcheggiati ben due battipista.
Ore 9:00, si sale. La neve dalla seggiovia sembra abbondante e di ottima qualità. Dalla seggiovia si nota qualche "sbavatura" nella preparazione delle piste. Prima discesa e prime pietre. Mi fermo per misurare lo spessore della neve a bordopista: 60 centimetri.
Seconda risalita. Cambio pista e mi inoltro nel bosco. Mi chiedo come mai chi ha battuto la pista non ha notato che numerosi rami si protendono pericolosamente sul tracciato. Molti sono ad altezza uomo, e li si deve schivare nello spazio limitato della pista, che in diversi tratti è larga come una strada.
Continuo a sciare, percorrendo le tre piste principali e le numerose varianti. La bellezza delle piste di Caldirola secondo me è proprio la variabilità di percorsi che offre, anche se i km di piste sono pochi. In alcuni tratti il manto nevoso è buono, mentre in altri è già completamente deteriorato, si badi bene, non dalle temperature, ma dal passaggio degli sciatori. La neve è asciutta e farinosa, e la discreta quantità consentirebbe una migliore manutenzione, che però non è stata fatta. In alcuni punti affiorano grosse pietre, ma non mi preoccupo per gli sci che con questa stagione andranno in pensione ma... cosa che non mi era mai accaduta... ho rigato uno scarpone. Comunque nessuna coda alla seggiovia, che gira a pieno regime.
Ore 11:30, problemi tecnici alla seggiovia. Qualcosa nell'impianto elettrico non funziona, e gli operatori sono costretti ad avviare il motore diesel per far scendere i malcapitati dalla linea. Ho avuto la fortuna di non trovarmici sopra. dopo un quarto d'ora, gli operatori, costernati, fanno presente che ci vorrà almeno una mezz'ora per venire a capo del guasto. La gente capisce e nessuno si lamenta più di troppo.
Decido di tornare a casa, amareggiato.
[Modificato da gianm 06/03/2005 14.00]