CONFERMIAMO IN PRIMO LUOGO QUELLA LINEA DI NON COINVOLGERCI IN ALCUNA SCELTA DI PARTITO?CHI LO DICE?

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INES TABUSSO
00lunedì 23 gennaio 2006 23:00
LA STAMPA
23 gennaio 2006
Elezioni, Ruini: «La Chiesa è neutrale»
Il cardinale chiede a elettori e parlamentari un «supplemento di attenzione per famiglia e difesa della vita»

ROMA. La Chiesa non sceglie «alcun schieramento politico o partito», e anche così spera di «contribuire» a «rasserenare il clima» politico. Ma chiede agli elettori e ai futuri parlamentari un «supplemento di attenzione» sui temi come la «famiglia fondata sul matrimonio» e la difesa della vita dal concepimento al suo termine naturale. Il cardinale Camillo Ruini nella prolusione al consiglio permanente della Cei, riflette sulle prossime elezioni politiche in Italia,
Il cardinale Camillo Ruini
deprecando il continuo «innalzarsi del livello della conflittualità».

Il porporato riflette anche sugli scandali bancari e finanziari, segnala la necessità di «migliorare e accelerare» il funzionamento della giustizia e di rilanciare lo «sviluppo del Mezzogiorno» e inserisce come tema «prioritario» la «riduzione della grave dipendenza energetica del nostro Paese». «In vista del prossimo appuntamento elettorale - spiega il presidente della Cei - confermiamo in primo luogo quella linea di non coinvolgerci, come Chiesa e quindi anche come clero e come organismi ecclesiali, in alcuna scelta di schieramento politico o di partito». Ma la Chiesa ritiene proprio «dovere riproporre, con rispetto e chiarezza, agli elettori e futuri eletti» alcuni «contenuti irrinunciabili» che, con il Papa, considera non «norme della morale cattolica» ma «verità elementari che riguardano la nostra comune umanità». La preoccupazione del vicario del Papa è che si affermi la «tendenza» a «introdurre normative che, mentre non rispondono ad effettive esigenze sociali, comprometterebbero gravemente il valore e le funzioni della famiglia legittima fondata sul matrimonio e il rispetto che si deve alla vita umana dal concepimento al suo termine naturale».

Questa tendenza «richiede un supplemento di attenzione a questi temi - sottolinea Ruini - nelle scelte degli elettori e poi nell'esercizio delle loro responsabilità da parte dei futuri parlamentari». In un passaggio precedente il presidente della Cei aveva anche criticato la recente approvazione da parte della Ue di una risoluzione che «sollecita una equiparazione dei diritti delle coppie omosessuali con quelli delle vere e legittime famiglie». «Conforta il fatto - aveva commentato - che gran parte degli europarlamentari italiani si è opposta a tale risoluzione». A proposito di Bancopoli il cardinale Ruini, citate le dimissioni di Fazio da governatore di Bankitalia e la scelta di Mario Draghi come successore nell'incarico, osserva che «rimangono aperte le vicende giudiziarie di alcuni esponenti del mondo bancario e di quello cooperativo, sulle quali si è innestato un aspro dibattito politico». Il «forte auspicio» espresso dal porporato è che «in questo come in altri campi, i comportamenti censurabili, o comunque gravemente discutibili, trovino un freno e un limite nella coscienza delle persone prima ancora che nelle norme giuridiche e amministrative».

Tra i problemi del Paese segnalati: sviluppo del Mezzogiorno, cura del territorio, potenziamento e modernizzazione delle infrastrutture, «riduzione della grave dipendenza energetica del nostro Paese». Anche se «molti episodi anche recenti e assai noti» segnalano «scarsa efficienza di alcuni servizi pubblici essenziali e tenace difesa di interessi corporativi», il card. Ruini invita a ricordare che tra gli italiani sono comunque «largamente presenti» «la volontà di ripresa, l'impegno quotidiano nel lavoro, la creatività e la consapevolezza crescente della necessità di innovare». Molto ampia anche la sezione dedicata alla situazione internazionale, con al primo posto la necessità di proseguire la «pacificazione» in Medio oriente nonostante la «grave malattia» di Sharon e di «isolare i fanatici del terrorismo» in Iraq. In un passaggio sul rapporto tra verità e pace inoltre Ruini segnala come siano «degni di gratitudine i tanti militari impegnati in delicate operazioni di composizione dei conflitti e ripristino delle condizioni di pace».
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