Bush e la sua presunta crisi

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Desperate Cry
00giovedì 9 novembre 2006 19:12
Quegli inutili milioni di mongoloidi compresi tra New York e Los Angeles ieri hanno decretato una pesante sconfitta per George W. Bush, criticando la politica dei suoi sei anni di mandato e, in particolare, la guerra in Iraq.
Quello di cui, probabilmente, gli americani non si rendono conto (o non si ricordano, o fanno finta di non ricordare) è che quella guerra era voluta da più di 3/4 della popolazione e, soprattutto, era una guerra tipicamente americana, quella che li fa sentire forti e migliori. Gli americani si sono fatti una pesantissima autocritica utilizzando come capro espiatorio Bush e la sua banda di mentecatti.
Fra 2 anni, sono pronto a scommetterci, torneranno al potere i repubblicani, l'America continuerà ad essere l'America, e il mondo continuerà ad essere il mondo (cioè il leccaculo dell'America), tutto perché il pantano Iraq non verrà, come è ovvio, cancellato da due anni di maggioranza democratica. Ma gli amercani non lo capiranno. Bel popolo.
"The Phenomenal"
00giovedì 9 novembre 2006 19:13
Madò...Gli americani. [SM=x132023]
TheRainMaker
00giovedì 9 novembre 2006 19:25
Maggioranza democratica sia alla camera che al senato?
Per il resto quoto tutto, comunque l'europa, al momento, sta messa ben peggio, imho.
Desperate Cry
00giovedì 9 novembre 2006 20:17
Re:

Scritto da: TheRainMaker 09/11/2006 19.25
Maggioranza democratica sia alla camera che al senato?


Sì.
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