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Aurelia Bis, il Tar blocca gli espropri
10 ottobre 2008| Gianluigi Cancelli
Pesante, ma non del tutto inaspettata battuta d’arresto per il progetto che prevede una serie di espropri di terreni, capannoni, negozi ma anche di alcune abitazioni per poter realizzare l’Aurelia bis tra Albisola Superiore e corso Ricci.
Ieri mattina, infatti, la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale di Genova, presieduta dal giudice Santo Balba, ha confermato la sospensione di alcune pratiche di esproprio. Ribadendo la decisione d’urgenza che aveva preso alcuni giorni orsono quando aveva accolto il ricorso d’urgenza presentato da alcuni cittadini contro le procedure portate avanti dall’Anas. In modo particolare la decisione della prima sezione del Tar ligure riguarda pratiche di esproprio che interessano proprietà private che si trovano in località Grana di Albisola Superiore, in via Scotto e in corso Ricci a Savona.
«Quella presa dai giudici del Tar ligure - sottolinea l’avvocato Sabrina Carta, dello studio legale Vivani-Marson - è stata senza dubbio una decisione coraggiosa. Non accade infatti tutti i giorni di veder confermata la sospensione di pratiche che riguardano espropri di questo genere. Quando riguardano una pratica importante come quella per la realizzazione dell’Aurelia bis. Dicendo questo, non voglio comunque essere fraintesa, perchè sono certa delle ragioni che ho esposto davanti ai giudici del Tar per conto dei clienti».
La decisione presa ieri mattina dalla prima sezione del Tar ligure riguarda i ricorsi che erano stati presentati nelle passate settimane dai proprietari di alcuni terreni e immobili situati nel territorio comunale di Savona e in quello di Albisola Superiore che avrebbero dovuto esser espropriati per consentire la realizzazione della nuova arteria stradale. Qualche giorno fa lo stesso Tar aveva accolto in via provvisoria la richiesta urgente di sospensione, mentre ieri mattina ha confermato quella decisione. In attesa, ovviamente, del giudizio di merito che dovrà essere espresso a conclusione dell’udienza che è stata fissata per giovedì sei novembre. «Sarà in quella occasione - spiega ancora l’avvocato Sabrina Carta - che da parte del Tar arriverà il giudizio di merito. Un giudizio che, viisti i presupposti, mi auguro non possa che essere a nostro favore».
Quella di ieri mattina davanti alla prima sezione del Tribunale amministrativo regionale della Liguria è stata l’ultima tappa di un percorso che per il progetto che prevede la realizzazione dell’Aurelia bis tra la località Grana di Albisola e corso Ricci è stato piuttosto agitato.
Sin dalla pubblicazione delle prime notizie riguardanti il tracciato che avrebbe dovuto seguire la nuova strada, progettata con il compito di render più veloce il traffico tra le Albisole e Savona, erano infatti cominciate le proteste da parte dei proprietari dei terreni e degli immobili che avrebbero dovuto esser espropriati. Proteste che si erano trasformate in vere e proprie manifestazioni in strada effettuate prima dagli abitanti di via Scotto e qualche settimana più tardi da quelli di corso Ricci, quando i tecnici dell’Anas e dello Studio Habitat, incaricato di seguire le procedure, avevano effettuato i primi rilievi di carattere tecnico. Alcuni dei proprietari ai quali sarebbero stati espropriati terreni e immobili avevano così deciso di rivolgersi ai propri legali di fiducia ed erano così partite le richieste al Tar per ottenere la sospensione delle procedure.