[Torre Arcana] Non c'è! (att.ne Master Phaedra & Master Alias) [OK CON INDICAZIONI]

Shariziah
00giovedì 17 marzo 2016 01:13
Goffredo

Riassunto: Che fate quando dovete prendere una decisione e non sapete che fare? Esatto! Chiedete consiglio. E se vi dicessero che l’unica persona la cui opinione vale qualcosa per voi è sparita nel nulla senza lasciare segni? La cerchereste. Partendo da dove esattamente? Immaginate Goffredo in questa situazione e immergetevi nel seguente turbinio di sentimenti: necessità, paura, rabbia, frustrazione, tormento, sconforto, sorpresa, necessità l’ho già detto, vero?

Per i master: Goffredo viene a scoprire dal custode della torre arcana che Shariziah è scomparsa nel nulla. Koll l’ho mosso io con il pannello (ammetto di aver peccato di gola nel volerlo provare!), spero di non aver fatto casini. Le informazioni che passa a Goffredo sono quelle che dovrebbe aver potuto dedurre dagli avvenimenti: Shariziah è sparita, Anya era con lei, non dovrebbero aver discusso tra di loro ma Anya ha urlato il nome della conoscitrice quando è scomparsa, la maga dopo la sparizione ha provato a cercare segni della sua presenza ma con scarsi risultati (questo è ciò che crede il custode, dato che la maga ha lasciato la torre).

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[ATTENDERE RESPONSO]
Una notte come tante a Barrington, la luna si trova alta nel cielo, a metà del suo cerchio completo. Poca gente in giro, per lo più ubriaconi. Anche la torre arcana sembra la stessa di sempre, da fuori almeno. Se si potesse sezionare, infatti, potreste tutti vedere che dentro il suo unico abitante rimasto in città, il custode, si ritrova abbandonato a se stesso. Shariziah è misteriosamente scomparsa dentro un fascio di luce, nella torre stessa e lui sa di dover custodire quel posto, ora più che mai, ma al contempo vorrebbe trovare un modo per cercare la sua coinquilina svanita nel nulla. L’unica cosa che riesce a fare, però, è attendere il suo ritorno, fermo dietro al portone, pronto ad accoglierla e a soccorrerla in caso di bisogno.
[GDR PLAY]

GHEOF  -Esterno- Fare, non fare, che fare? Può cominciare a non fidarsi più delle proprie scelte? Autonomamente voglio dire. E' come se avesse la sensazione di poter perdere cose in questo ultimo tragitto che la vita gli concede. Ne ha fatte di cose, per carità, ma moltissime altre se le è negate. E' per questo che ha messo a posto i tomi donati da Alexandra al loro posto in biblioteca, ha chiuso a chiavi la parte privata della biblioteca ed ha deciso di andare verso la torre degli arcani. Ha molte cose da dire, ha bisogno di confrontarsi con l'unica che crede meritevole. Deve vedere Shariziah. Gli ubriaconi, i pellegrini, i relitti di persone che ciondolano nella notte non sono sua preoccupazione, badando però che si preoccupa di seguire la strada più al sicuro, quella illuminata dalle torce. Si dirige proprio verso la torre ed è il portone che lo aspetta. Non si immagina minimamente che potrebbe essere accaduto qualcosa a Shariziah. Non gli passa neppure per l'anticamera del cervello. Ha un mantello nero sulle spalle, pantaloni e camicia dello stesso colore ed un gilet porpora. Capelli composti, ha dovuto ospitare in biblioteca una nobile, una sangue blu con le sue stramberie di alchimista vestita da titolata quale è, nella suo abito damascato. Fa un momento no con la testa chiudendo la bocca in una smorfia che ricaccia giù una curiosità intenzionata a puntellargli lo stomaco. Batte tre colpi con il pugno della mano destra guardandosi da una parte all'altra, sincerandosi che non ci sia nessuno a seguirlo. Di questi tempi, non si può mai sapere.]

[ATTENDERE RESPONSO]
No Goffredo. Non c’è nessuno che ti sta seguendo. Piuttosto che guardarti le spalle, ciò di cui ti dovresti preoccupare, invece, è ciò che ti aspetta davanti. Al primo colpo che batti alla porta, infatti, ti ritrovi la porta aperta da un ansioso mezzelfo. L’hai già vista la preoccupazione nei suoi occhi per gli abitanti di questa torre, vero? Te la ricordi quella famosa alba passata su quei gradini? Ecco, adesso ti sta guardando con quegli stessi occhi. Da un lato lo sconforto di scoprire che non è Shariziah a bussare, dall’altro la necessità di guardarsi intorno per capire se lei possa essere in giro. Ma lei non c’è e non è il caso di parlare di certe cose sul portone, di notte. Il custode lo sa bene. Sa bene anche che per Shariziah tu sei a tutti gli effetti un abitante della torre. Muove dunque un passo indietro per lasciarti entrare in atrio e, qualora dovessi seguirlo, chiuderti dietro la porta. Goffredo, il custode sta aspettando con ansia qualcosa. Riesci a immaginarti cosa, o meglio chi?
[GDR PLAY]

GHEOF  -Ingresso- Non servono tre colpi. C'era già qualcuno proprio dietro la porta. Reclina il capo di lato sporgendosi con il busto in avanti, quando scopre gli occhi di Koll. La mano che aveva bussato resta sulla superficie di legno. Fa un passo in avanti, ma viene bloccato non tanto dalla presenza dell'uomo quanto quella del suo sguardo che è decisamente eloquente. /empatia +2/ Se prima in qualche modo l'espressione era abbastanza rilassata -del tutto non lo è mai- adesso la fronte va a corrugarsi. Non riesce a fare il passo successivo sulle prime. E' bloccato dagli occhi di Koll. Il volto si indurisce, immediatamente. Le mandibole si serrano. Sì, certo che ha già visto l'espressione del custode tirata in quella maniera.] Fammi entrare. [E' perentorio il dire ed anche i movimenti che seguitano paiono imitare la durezza del tono con cui ha pronunciato quella che più che una richiesta pare un ordine. Fa tre passi avanti restando faccia a faccia con l'uomo. Deve entrare.] Dov'è Shariziah. Portami da lei. [Fa un attimo no con la testa. E' un no che pretende una risposta, subito. Non cede a quello sguardo. Lo sguardo di Koll lo affronta con tutto quello che ha dentro. Nei momenti di sconforto, non si deve cedere. Non si deve cadere. Non ci si butta. /volontà +2/ Gli occhi sono letteralmente arpionati a quelli dell'uomo. In questo momento, a guardarli bene, potrebbero sembrare ancora più scuri. Torvi? La mano slaccia con gesti secchi il mantello, gettandolo nell'incavo del braccio. Inspira una sola volta dal naso, in maniera decisa. Solo un attimo interrompe il contatto visivo con Koll, il tempo di guardare verso l'interno della torre. Quel gesto è talmente veloce. Se veramente Goffredo reggesse le palle degli occhi di Koll con un arpione, l'uncino, in quel movimento secco, ne strapperebbe via la carne, per poi, però rimetterli al loro posto, feriti certo. Ma ci ritorna da lui, eccome. Pretende una spiegazione di quello sguardo. Quello è uno sguardo che non vuole vedere.]

[ATTENDERE RESPONSO]
Goffredo entra e il portone si richiude alle sue spalle. Lui inizia ad agitarsi e il custode non poteva che aspettarsi una reazione simile. Il problema è che entrambi vi fate una domanda a cui nessuno ha una risposta. In realtà neanche Shariziah, in questo momento, saprebbe collocarsi in un luogo fisico. Ma come si spiega questa cosa a gente di cultura, di scienza? Ebbene, il custode decide di fare un lieve cenno di diniego con il capo, perché no, non può portare Goffredo da Shariziah. “Non posso condurvi da Shariziah, perché nemmeno io so dove si trova in questo momento. E’ scomparsa nel nulla dalla sala comune, senza lasciare tracce di sé in giro”. Ovviamente è una spiegazione che, sentita così, non vuol dire nulla, ma Koll regge lo sguardo di Goffredo, perché non solo quella è la pura e semplice verità, ma anche perché lui per primo vorrebbe trovare la conoscitrice: la sicurezza della torre è l’unica cosa di cui si deve e vuole occuparsi. “Al momento della sparizione, con lei c’era la maga, lady Anya. Ho visto che ha provato a cercarla ovunque nella stanza, ma evidentemente con scarsi risultati”. Detto questo il custode, già conosciuto come uomo di poche parole, non sa più che dire. Non potrebbe spiegartelo meglio, Goffredo, non c’è molto altro da dire. Shariziah è sparita.
[GDR PLAY]

GHEOF  -Ingresso- La fronte è già corrugata. E' talmente corrucciato in viso che le palpebre pesano sopra gli occhi. Quando Koll proferisce parola le ciglia si alzano. Seguono l'allargarsi degli occhi. Vorrebbero uscire dalla rigidità che impone il suo volto. Non riesce a rispondere. Pure il fiato si è spezzato in gola, rimane dentro i polmoni. Le parole di Koll arrivano dentro il suo cervello come un trivella che si introduce di violenza su un terreno arido. Calma. Calma. Calma e controllo. Dice che è sparita senza lasciare traccia di sè.] Sparita? [Si fa tra le parole di lui un attimo, perchè deve concretizzare qualcosa che improvvisamente arriva su tutto il corpo, una scossa potente capace di compromettere l'equilibrio mentale. Al momento della sparizione c'era Anya. Sparizione. Fa un no secco con la testa. Un no perentorio.] Tu di devi forzare di dirmi le cose per bene. Che cosa vuol dire che è sparita. Cristo Dio. [Si allontana da lui, camminando verso le scale. Adesso alza il tono.] Dove erano quando è sparita! Che cosa vuol dire che è sparita. [Prende tutte le forze per fare passi verso la scalinata che porta al piano superiore.] SHARIZIAH! [La chiama urlando. La sua voce sbotta praticamente dalle corde vocali. Praticamente strappa la gola. Ha caldo, improvvisamente. Molto caldo.] Per che cosa è venuta la maga? Per quel ciondolo? [Lo dice a voce alta. Pretende che Koll lo segua nel suo incedere verso il primo piano e pretende risposta. Il cuore batte troppo forte, così forte che si confonde con i pensieri. E' una mente ingarbugliata da troppi dubbi, da innumerevoli supposizioni.] Dove erano! Shariziah, dove sei! E tu hai fatto andare via la maga? [Cammina rasente il muro. Ed ecco, che bello assestato getta di rincorsa con il braccio destro la mano chiusa a pugno verso la parete. Un pugno potente, di ricorsa, di rabbia mal gestita, di frustrazione. Non deve lasciarla sola. Non deve lasciarla sola perchè queste dannate maghe sanno istigare e ci vuole accortezza con loro. Adesso ha bisogno di aria. Rispondi Koll, perchè il fiato che arriva dentro i polmoni di Goffredo è bollente ed arriva dentro i polmoni tremando. Ah. La mano fa male, ma il dolore fisico lo tiene sveglio. Lo tiene vigile. Lo tiene su questo mondo.]

[ATTENDERE RESPONSO]
Goffredo, Shariziah non è una bambina a cui piace giocare a nascondino, lo sai bene. Ti pare che si metterebbe a farti uno scherzo del genere in un momento come questo? No, non farebbe mai una cosa del genere. Non a te. Il custode segue l’uomo che senza tregua sembra cercare la dispersa. L’ha già vista quella scena, perché anche lui ha messo a soqquadro la torre per cercarla. Annuisce alla domanda di Goffredo. “Sì, è venuta per il ciondolo e perché voleva delle pergamene”. Non può sapere di più, Goffredo. Il custode è informato su chi entra ed esce dalla torre, ma non può sapere tutto. “Erano in sala comune e d’un tratto Shariziah è scomparsa”. Il tono del mezzelfo è tutt’altro che tranquillo. Come si fa a stare sereni in momenti come quelli? Il compito del custode è proteggere la torre, questo è evidente. E poi Goffredo, dove vuoi cercare una mezzelfa che sembra essersi dissolta nel nulla? Koll osserva Goffredo tirare il pugno alla pietra. Fortuna che è materiale resistente. In ogni caso lui non può trattenere la maga, non può neanche andarle a parlare. Goffredo lo sa bene. Pensa a quanto debba essere frustrante per lui sentirsi con le mani legate. In fondo convince con Shariziah da così tanto tempo che, un po’, si è affezionato anche lui a quella mezzelfa pazza e imprevedibile.
[GDR PLAY]

GHEOF  -Primo piano- Cammina di fretta. Stringe il pugno della mano destra e getta il mantello in un angolo vicino alle scale. Gli da fastidio, sente che gli sta impedendo i movimenti. Sente di camminare troppo lentamente. Intanto Koll risponde. Direzione sala comune.] E poi è andata via. Puttana. [Impreca a denti stretti.] Io non riesco a capire che cosa intendi per sparita. [ Non lo guarda mentre cammina velocemente. Sente un buchino dentro lo stomaco farsi sempre più largo. Si trova costretto ad accartocciarsi il viso con la mano sinistra, velocemente e scompostamente, il tutto camminando. Ha paura di sparire da un momento all'altro, proprio come è sparita lei. Lui deve stare vigile e sveglio per lei.] Hai sentito dei passi? Dei rumori? La maga ha urlato? C'è stato uno scontro? [  Oltrepassato il disimpegno finalmente si ferma. Con occhi sbarrati si guarda attorno. Sta cercando qualsiasi cosa tra i muri, tra le sedie, tra gli scaffali. Ha paura. Inspira profondamente solo dal petto, con la bocca schiusa. La saliva s'asciuga, la gola diventa arida. Deglutisce a fatica. Quella sala diventa improvvisamente grande. E diventa anche scenario di quello che hanno passato lì dentro. Porta una mano sopra la bocca e la frega lentamente. Cerca con gli occhi Koll. E' lo sguardo perso.] Non c'è. [Dice dietro la mano, a bassa voce.] Non c'è. [No, non c'è. Avrebbe risposto. Lei sente sempre tutto. Lei sente più di tutti. Non c'è. Fa no con la testa guardando Koll. Non può essere. Non ha più parole. Riprende a camminare e lo fa verso una delle finestre. Scioccamente cerca dietro i tendaggi color avorio. Ne afferra un lembo. Guarda dietro. Non c'è nessuno, non c'è niente. Nulla. Non riesce stare fermo. Non può fermarsi, non può farlo. Deve cercare ovunque prima di darsi per vinto. Non può cedere a questa sensazione. Lui non vuole cedere. Ma per un momento ha come la sensazione di perdere la vista. Come se tutto si sfocasse. Il cuore batte più forte. Lui è stato rapito dentro una sorta di portale che si è chiuso su se stesso lasciandolo fuori dal mondo che si conosce, tutto per colpa di quella Dea invereconda che protegge l'Isola e chi ci vive, tranne lui. Si gratta la nuca. Non c'è Shariziah. Non c'è la sua presenza, non la sente vicina. Non c'è.] Dimmi che hai voglia di prenderti gioco di me. Dimmi che è tutto uno scherzo. [Lo dice davvero in un sussurro. Sa che non è così. La speranza è l'ultima a morire. La fortuna questa volta non è proprio dalla sua parte. E forse adesso la pozione della maga la ingurgiterebbe senza pensarci due volte. Tanto che cosa rischia? Se non c'è lei, che cosa rischia? Senza di lei che senso ha? Nel mezzo della sala si trova ad alzare la mano a mezz'asta e chiudere gli occhi. Nasconde il viso dentro il palmo della mano.] Io devo stare qui. Io devo stare qui. Però... no. Io. [Leva la mano dal viso. Guarda il nulla. Lui si ritrovò sulla cima del Tor.] La pergamena. O il ciondolo. Il Pendragon. Non posso stare qui. Koll io devo muovermi. Stai qui tu. Stai qui, fai in modo di stare qui. E.. [Scuote il capo velocemente, un momento.] Io vado a prendere quella maga. Se è lei l'ultima ad averla vista saprà darmi più informazioni. Non perdiamo tempo. Non ce n'è. Ma se dovessi avere anche una sola traccia fai in modo di farmelo sapere. Manda qualcuno a cercarmi, qualsiasi cosa. Io non posso starmene qui ad aspettare che cada qualcosa dal cielo. Io vado a prendere quella strega e poi vediamo che fare. Se è per la pergamena ho la soluzione. Se è per il ciondolo troveremo il modo di farci ricevere dal Pendragon in persona a costo di morire. La ritrovo e me la porto a casa. La porto via da questo posto di merda. Ce ne andiamo. E tu farai il dannato accidenti che vorrai. Io la porto via da qui. Vado. A presto. [Non aspetta un minuto lì dentro. Non ci pensa un attimo. Non può. Fa per muoversi verso il disimpegno che porta alle scale.]

[ATTENDERE RESPONSO]
“… E poi l’ha cercata, ma con scarsi risultati” Le parole di Koll fanno eco alle prime di Goffredo. Poi lo sguardo del custode per un momento si acciglia. Come situò chiedere a qualcuno di spiegare meglio il concetto di ‘sparizione’? Semplicemente un attimo prima c’era e quello dopo no. Ma il custode comprende la difficoltà di Goffredo nell’accettare un evento del genere. E’ per questo che, senza dire nulla, lo segue nella sua estenuante ricerca. “Nessuno scontro. Solo la maga ha urlato il nome di Shariziah, quando è scomparsa, non credo abbiamo discusso”. Poche ed essenziali parole, mentre adesso il custode assiste alla presa di coscienza della sala comune senza la mezzelfa al suo interno. Difficile crederci, eh? Non è seduta in nessun angolo, non è davanti il camino, non sta leggendo in qualche cantuccio nascosto. Koll ormai i suoi nascondigli li nasconde praticamente tutti. Ci sono solo dei suoi appunti, sul tavolino, a simboleggiare il passaggio di lei. Nient’altro. Ma Goffredo la cerca senza sosta e senza volersi arrendere a quest’idea della sparizione. “Fate le vostre indagini, io rimarrò qui. Se tornerà avrete sue notizie quanto prima, se voi vorrete tornare, lei vi ha aperto le porte della torre. Vi prego di farmi avere notizie, nel caso in cui ne abbiate anche voi”. Riportare Shariziah a casa senza il nuovo obiettivo da conquistare.

[GDR END]
ALIAS.ALIAS
00giovedì 17 marzo 2016 09:04
In valutazionr
ALIAS.ALIAS
00venerdì 18 marzo 2016 10:29

Ci abbiamo messo un po’ a decidere se approvare o annullare questa giocata, vi starete chiedendo perché ci sia passata per la mente questa idea dato che si tratta di una giocata molto semplice e che non dovrebbe portare scompiglio.

Prima di darvi il verdetto voglio farvi capire cosa ci ha fatto meditare e consultare tra noi.

1. esiste un regolamento per l'utilizzo dei PNG, lo potete trovare a questo LINK

Un piccolo quote delle parti del regolamento interessanti che, abbiamo notato, ultimamente si tendono a dimenticare facendo un uso dei PNG non corretto, ponete particolare attenzione alle parti in grassetto:


COS'È UN PNG?
Un png è letteralmente un “personaggio non giocante” presente nel gioco dietro al quale non vi è un vero e proprio player.
(...)
Si tratta di “comparse” e non di protagonisti che possono alimentare gli spunti di gioco, ma vanno mossi con coerenza.
Un png solitamente viene mosso dal master.
(...)

COME SI INTERAGISCE CON UN PNG MOSSO DAL MASTER?
Se in automastering sono i pg a poter gestire i png con alcune regole, in quest, TUTTI i png sono mossi dal master, compresi gli animali domestici. (...)
Sarà quindi possibile dialogare o comunicare col png, interrogare i png (quelli che parlano ovviamente), usare skill sul png o provare a contrastare le skill che questo possiede, provare a circuirlo. E' possibile avvelenare, ferire e uccidere il png a discrezione del master.

COME SI MUOVE UN PNG IN AUTOMASTERING?
(...)
I png appartenenti a una location resteranno sempre e solo in quella location che a loro appartiene.
I png di congrega altresì resteranno sempre e solo nella dimora/spazio di congrega.


Va tenuto a mente che in automastering opinioni o emozioni profonde del png non possono essere ruolate.

(...)

Png di congrega: Sono png fedeli a una congrega, che danno ambientazione e possono svolgere ruoli semplici.
Può essere mosso in automastering da un pg della congrega tenendo conto che obbedirà solo a ordini semplici: “fai la guardia a quella porta”, “allontanati”, “servi da bere”.

In quest con master: Per dialogarci, per ferirlo, per informazioni inerenti eventi sconosciuti ai pg della congrega occorre un master che lo muova.



2. Ogni caporazza e capocongrega è, ad honorem, considerato master descrittivo per la sua congrega.
Vi è stato un tentativo di fare chiarezza in questo LINK.
Sono state raccolte alcune regole e ordinate in un post logico che invito TUTTI I CAPIRAZZA E CONGREGA A LEGGERE.

In particolare vi quoto due spunti interessanti:



- Possono masterare png. In particolar modo della loro razza/congrega
- Possono masterare anche altri pg, ma solo se la cosa è inerente al loro 'incarico'.



Posta questa lunga premessa, passo a spiegare riferendomi in modo specifico alla giocata in atto.
a) si deve giocare con i pg non con i png
b) i png di congrega sono fedeli a una congrega e possono svolgere ruoli semplici.
c)i capicongrega/capirazza possono fare i master SOLO per affari che riguardino il loro incarico.

Ciò per dire che la giocata in questione doveva svolgersi tra pg e non tra pg e png perchè il bello di un gioco di ruolo è l'interazione.
L'informazione della sparizione di Sharizia doveva giungere da un pg giocante (anya ad esempio) in possesso delle informazioni, è improprio che sia un png a riferirne, è un vantaggio che ci si arroga di far arrivare ad un pg utilizzando un png.
E' improprio che il png , mosso dal capocongrega, riferisca fatti che riguardano direttamente lo stesso player che lo sta muovendo seppure nel suo diritto di farlo.
Questa situazione travalica tutte le regole che sopra vi ho elencato e che non intendo ripetere e apre il fianco - in buona fede da parte dei player coinvolti che non sono accusati di nulla in alcun modo e che sono presi a spunto per comunicare quanto in questo post a tutti - all'off e al meta.

E' facile scoprire da un png mosso da un nostro amico quanto ci interessa, molto più facile che fare mille giocate di indagini e scoperte.
Ma queste mille giocate ci permettono l'interazione, l'apertura del gioco ad una moltitudine possibile di player favorendo il gioco e la sua evoluzione.

Non ci piace annullare le giocate altrui, non è piacevole e sarebbe anche antipatico.

Il corpo master e gli admin hanno quindi deciso di dare un responso correttivo:

Gheof giungerà alla Torre degli Arcani, Khol gli dirà di non sapere nulla di Sharizia ma che può rivolgersi ad Anya, non sa i motivi per cui la maga è giunta alla fortezza e lo invita a cercarla.

Vorrei chiudere con una piccola nota PER TUTTA LA LAND
1) Giocate fra di voi, interagite, non cercate scorciatoie facili attraverso i PNG

2) Non abbiate paura di affrontare l’on e le sue conseguenze, potrebbero essere stimolo ad un gioco che non vi aspettavate. Vi faccio un esempio personale, quasi 5 anni fa il pg Dodaiux venne imprigionato dal caos, in una mattinata di sole la sottoscritta porto la sua pg, Edave, fuori della porte del Palazzo del Governatore in cui il caos risiedeva e in cui era detenuta la sua amica on. Dopo aver interagito con le guardie PNG e averle giocate mute come pesci è successo qualcosa di straordinario. La stupenda giornata di pieno sole a Barringthon è divenuta una giornata di nebbia gelida e spaventosa, di urla strazianti e di morti..sapete perché? Perché Kubren mi aveva vista giocare da sola e ha deciso di intervenire e, vi assicuro, è stata una delle migliori giocate che io abbia sostenuto su questa land!! Da quella giocata si è scatenato un on assurdo che, ad oggi, ancora ricordo con un piacere assoluto

3)Rispettate i limiti del vostro incarico e, se non sapete, chiedete.

Chiudo dicendo che fino a poco tempo fa i master usavano con troppa libertà i png, li usavano come propri pg e questo ha creato delle attese e delle aspettative che non hanno alcun fondamento, non avremo più PNG mossi da NESSUNO come “coda” del proprio on e del proprio pg.

Chiusa la filippica

GDR APPROVATO CON INDICAZIONI.

Buon gioco.
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