Waterfront: la firma del protocollo d'intesa
Via al reperimento dei finanziamenti, interesse anche da banche scozzesi e australiane
Quattro tavoli tecnici di fattibilità per Voltri, aeroporto, porto petroli e riparazioni navali
(ANSA) - GENOVA - Tavoli di fattibilita' tecnica per valutare nel dettaglio il progetto di Renzo Piano per il waterfront genovese ed un sostanziale via al reperimento dei finanziamenti per la sua realizzazione: e' il nuovo step a cui si e' giunti stamani con la firma di un protocollo d'intesa siglato da Autorita' portuale, Enti locali, industriali e sindacati. E sono gia' numerose le banche italiane che si sono fatte avanti, da Intesa-S.Paolo a Carige, ma anche dall'estero, la Royal Bank of Scotland e l'australiana Macquarie. ''Dopo varie edizioni, si e' finalmente giunti ad un documento che vede tutti d'accordo e che ci permette di avvicinare gli istituti finanziari - ha sottolineato il presidente dell'Autorita' portuale Giovanni Novi -. E' un passo importante per andare avanti col progetto, rispetto al quale abbiamo deciso anche su come operare nel minimo dettaglio, lavorando tutti insieme, e questa e' la grande novita', con tutte le parti che stamani hanno firmato''.
Il protocollo d'intesa sara' ratificato domani dal Comitato portuale che dara' il via a quattro tavoli tecnici di fattibilita' (Voltri, porto petroli, aeroporto, e riparazioni navali), al quale lavoreranno le varie parti, che lavoreranno in contemporanea e valuteranno l'Affresco di Piano,''progetto di riferimento complessivo e unitario, con la possibilita' di apportarvi variazioni tecniche''. ''Si tratta di un'intesa che mira al mantenimento occupazionale e allo sviluppo'', ha piu' volte ripetuto Giovanni Novi. Un giudizio positivo sull'''impostazione'' e' stato espresso dal presidente della Regione Claudio Burlando, che traccia un'analogia con l'accordo di Cornigliano nel dare garanzie alle parti sociali nei processi di trasformazione e sottolinea ''la difficolta' qui non e' sull'impianto in quanto tale, che da noi e' molto condiviso, ma sulla difficolta' operativa di realizzare quest'opera mantenendo impresa ed occupazione''. Il presidente della Provincia Alessandro Repetto ha espresso perplessita' sull'aeroporto,'' non lo nego, un punto su cui ci dovra' essere un ulteriore approfondimento e in base a questo vedremo il successivo iter procedurale''. ''E' un accordo con una forte valenza contrattuale - ha detto Repetto -. Peraltro non ho potuto esimermi dal portare le osservazioni accanto alla mia firma, che fanno riferimento alla lettera del 28 febbraio nella quale venivano recepite le osservazioni del consiglio provinciale in merito a tutto l'impianto ed in particolare all'aeroporto''.
Soddisfatto anche il sindaco Giuseppe Pericu che rispetto alla fattibilita' delle varie parti del progetto di Piano ha affermato: ''E' uno scenario differenziato. Per alcuni comparti il finanziamento e' facile, per altri piu' complicato. Il nuovo aeroporto ha buone chances di ottenere finanziamenti, abbiamo gia' avuto diverse sollecitazioni anche dalla Royal Bank of Scotland e da una banca australiana''. ''Sara' facile anche la risistemazione del porto petroli e del petrolchimico - ha proseguito Pericu - perche' li' c'e' un desiderio di tutti di spostarsi e penso che si possano agevolmente trovare le risorse economiche per un nuovo assetto. Molto piu' complicato sara' il tema delle riparazioni navali, dove abbiamo delle imprese che stanno operando ed il loro spostamento dovra' avvenire senza pregiudizio della loro operativita'''.
Giudizio positivo sull'accordo anche dal presidente di Assindustria Genova Marco Bisagno, che sottolinea ''questo non e' la conferma dell'Affresco di Piano ma e' l'inizio di una procedura, e' una sorta di ''patto per lo sviluppo'', ma aggiunge ''e' chiaro che ha un significato se e' collegato col discorso delle infrastrutture, questo e' il punto chiave''.
Sul tema delle infrastrutture ha insistito anche Antonio Graniero della Cisl, che ha parlato della necessita' di un ''accordo di programma''. Per Walter Fabiocchi della Cgil ''si tratta di una complessa operazione che viene consegnata al futuro, con una valenza di carattere nazionale'', mentre Pier Angelo Massa, segretario metropolitano della Uil e' meglio ''evitare l'euforia dell'accordo raggiunto, anche se con la ratifica del protocollo d'intesa si apre un percorso che decidera' del futuro della citta' e che svelera' la vocazione della politica industriale genovese.
Nessun cambiamento per il momento verra' fatto al piano regolatore portuale, che dovrebbe essere variato di volta in volta a seconda dei risultati dei tavoli di fattibilita'. I risultati dei tavoli, che dovrebbero essere pronti tra due anni circa, saranno riportati al Comitato portuale. Il consiglio comunale interverra' dopo con la manifestazione di intesa, poiche' formalmente la variante del piano regolatore portuale si realizza con l'intesa del Consiglio comunale e con l'approvazione da parte della Regione.(ANSA).