Renzo Piano e la Genova del futuro

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euge1893
00domenica 10 dicembre 2006 12:58
Apro questo nuovo topic perché si discuta sulle proposte dell'Arch. Renzo Piano riguardo al futuro sviluppo della cità di Genova.

Come è noto, relativamente all'aeroporto Piano propone la costruzione di un'isola al largo dell'attuale penisola aeroportuale, nella quale isola realizzare la nuova pista. L'attuale pista verrebbe invece adibita a nuovo, grande terminal per il porto di Genova.

Personalmente sono molto scettico sull'idea di Piano, sia per l'enormità dell'investimento che attualmente non è neppure lontanamente giustificabile dal ridicolo traffico del nostro aeroporto, sia per la funzionalità del nuovo terminal che l'architetto intenderebbe offrire al porto, in quanto temo che potrebbe sussistere un problema di fondali, troppo bassi per accogliere le enormi navi porta-contenitori dell'ultima generazione.

Ammesso e non concesso che la realizzazione di una specie di polder al largo, e parallelo, alla penisola dell'aeroporto, adeguatamente munito con gru e transtainers e portainers funzionali alla movimentazione di merci, containerizzate e no, non interferisca con le rotte di decollo/atterraggio degli aerei, mi sembrerebbe più di buon senso che l'eventuale isola (dotata, questa sì, di profondissimi fondali) fosse adibita a nuovo terminal e l'aeroporto rimanesse lì dov'è.

Che cosa ne pensate?
a1893
00domenica 10 dicembre 2006 13:17
Re:
Io fondamentalmente sono d'accordo con Renzo Piano (del cui affresco peraltro non condivido molte cose, ad esempio la monorotaia al posto della soprealevata).
L'aeroporto a mare consente di creare quello che lui chiama porto in linea e non è altro che un'unica banchina lineare dove le navi attraccano in modo più funzionale. Succede anche negli aeroporti (vedi il nuovo terminal di barajas - dinuovo eh! :-) ) è una disposizione logistica che velocizza i tempi di carico/scarico e riduce la permanenza dei vettori nello scalo, con conseguente aumento del traffico movimentato.
Poi con l'investimento si realizzerebbe una struttura all'avvanguardia, nel plastico c'è una mega vetrata stile Charles de Gaulle, anche visto che quella odierna, del 1985, è già obsoleta.

[Modificato da a1893 10/12/2006 13.19]

ClaudioBrignole
00domenica 10 dicembre 2006 14:52
Molto probabilmente assolderete un sicario per gambizzarmi ma a me non mi convince perché credo che un aeroporto internazionale a Genova non serva più (se mai è servito in precedenza), farei un piccola pista con aerei di collegamento solo agli hub di Malpensa e Roma da dove puoi partire per quasi tutte le destinazioni del mondo. Quindi un mini aeroporto di servizio agli hub nazionali. Piano è un folle se pensa di costruire un aeroporto stile Osaka a Genova, ha detto che ci sarebbero gli investitori, ma chi sarebbe il pazzo di investire in un aeroporto con il traffico che ha il Colombo? a parole sono tutti buoni ma passare ai fatti e tirare fuori le palanche è un altra storia (vedi terzo valico).

[Modificato da ClaudioBrignole 10/12/2006 14.54]

[Modificato da ClaudioBrignole 10/12/2006 14.55]

Keynesian
00domenica 10 dicembre 2006 17:59
Lo spostamento a mare dell'aeroporto è il cardine attorno a cui ruota tutto il rinnovamento del waterfront. Teoricamente si tratta di una scelta ineccepibile e lungimirante: se la necessità primaria è accrescere gli spazi portuali per la movimentazione container, ecco che la penisola dell'aeroporto si presterebbe benissimo ad ospitare 3 chilometri di banchine in linea. Questo senza rubare altri spazi alla città.

Alla teoria si contrappone la realtà dei fatti: il traffico dell'aeroporto di per sé non giustificherebbe un'opera così importante. Ma il punto è proprio questo: si sposterebbe l'aeroporto perché è il porto a richiederlo. Un porto più grande e più efficiente, che potrebbe accrescere i propri traffici grazie alle nuove infrastrutture, giustificherebbe e renderebbe sostenibile il nuovo aeroporto sull'isola.

A quel punto, sia che il traffico del 'Colombo' resti stazionario, sia che grazie a nuovi investimenti e opportunità di mercato accresca i propri traffici, non cambierebbe nulla.

Questo per dire che secondo me non è necessario avere un aeroporto più trafficato per giustificarne lo spostamento, considerato che comunque se si lasciasse l'aeroporto dov'è adesso sarebbe comunque necessario realizzare un'isola da destinare al porto. Se mai ci sarà un'isola, allora, tanto vale trasferirvi l'aeroporto.
Keynesian
00domenica 10 dicembre 2006 18:29
Aggiungo che il progetto dell'isola aeroportuale per Genova sarebbe comunque proporzionata alla necessità di uno scalo "regionale" com'è Genova adesso.

Il Kansai è costruito su un'isola rettangolare di 4400x1200 metri, per poco più di 5 milioni di metri quadrati di superficie. (Per la cronaca, sono già in fase avanzata i lavori per raddoppiarne la superficie e costruire una seconda pista http://en.wikipedia.org/wiki/Kansai_International_Airport)

Genova sorgerebbe invece su una struttura 'scalettata', con una massima lunghezza di 3620 metri ed una minima, sul lato dei terminal, di 1000 metri.

Le aree sarebbero: 3620x233 metri (per la parte della pista), 3140x170 metri (ove sorgerebbe la taxiway principale parallela alla pista e 1000x200 metri riservati a parcheggi per gli aerei, alle varie strutture e al terminal di imbarco (che richiederà poco spazio, visto che l'aerostazione vera e propria resterà a Sestri).

Quindi l'area dell'isola, approssimativamente, dovrebbe essere di 1 milione e 600mila metri quadri, quindi solo (se così si può dire) il 30% rispetto all'attuale Kansai di Osaka. Non è poi un progetto così faraonico come si potrebbe pensare.

[Modificato da Keynesian 10/12/2006 18.35]

a1893
00domenica 10 dicembre 2006 19:36
Re:

Scritto da: Keynesian 10/12/2006 18.29
Aggiungo che il progetto dell'isola aeroportuale per Genova sarebbe comunque proporzionata alla necessità di uno scalo "regionale" com'è Genova adesso.

Il Kansai è costruito su un'isola rettangolare di 4400x1200 metri, per poco più di 5 milioni di metri quadrati di superficie. (Per la cronaca, sono già in fase avanzata i lavori per raddoppiarne la superficie e costruire una seconda pista http://en.wikipedia.org/wiki/Kansai_International_Airport)

Genova sorgerebbe invece su una struttura 'scalettata', con una massima lunghezza di 3620 metri ed una minima, sul lato dei terminal, di 1000 metri.

Le aree sarebbero: 3620x233 metri (per la parte della pista), 3140x170 metri (ove sorgerebbe la taxiway principale parallela alla pista e 1000x200 metri riservati a parcheggi per gli aerei, alle varie strutture e al terminal di imbarco (che richiederà poco spazio, visto che l'aerostazione vera e propria resterà a Sestri).

Quindi l'area dell'isola, approssimativamente, dovrebbe essere di 1 milione e 600mila metri quadri, quindi solo (se così si può dire) il 30% rispetto all'attuale Kansai di Osaka. Non è poi un progetto così faraonico come si potrebbe pensare.

[Modificato da Keynesian 10/12/2006 18.35]




Tra l'altro il Colombo attuale fa veramente ridere se raffrontato agli altri scali regionali. Ho visto il secondo aeroporto di Barcellona (Girona), che può essere paragonato a Genova ed è qualcosa di straordinariamente all'avvanguardia dal punto infrastrutturale, tecnologico ed estetico.
Per non parlare dei casi italiani di Caselle, il Palese di Bari o Catania Fontanarossa giusto per tenere un rango simile al ns.
undergoa
00lunedì 11 dicembre 2006 03:40
Re: Re:

Scritto da: a1893
Per non parlare dei casi italiani di Caselle, il Palese di Bari o Catania Fontanarossa giusto per tenere un rango simile al ns.



Caselle è stato ammodernato grazie alle Olimpiadi, Bari aveva una struttura che era qualcosa di indegno mentre a quella di Catania, che non è ancora funzionante, serve perchè quella attuale non è in grado di gestire la mole di traffico attuale e futura. Non mi sento di dire che la struttura di Genova sia messa cosi male, ovviamente ha bisogno di un restyling ed ampliamento ed è proprio quello che si farà a partire dall'anno prossimo.

Ciao,
Rick.
euge1893
00lunedì 11 dicembre 2006 16:55
Re:

Scritto da: Keynesian 10/12/2006 18.29
(omissis) l'aerostazione vera e propria resterà a Sestri).



ecco, appunto, anche a me sembrava che in ogni caso l'aerostazione resterà dove attualmente si trova. Quindi tanto vale ammodernarla e farla funzionare a dovere (a me non dispiace affatto).

Allora si vede che Merella e l'architetto che la scorsa settimana hanno presentato il progetto per fare del Colombo un aeroporto per il settore lusso questo particolare se lo erano un po' dimenticati, visto che ipotizzavano la demolizione della loro stessa idea (bislacca, aggiungo malignamente) dopo un venti-venticinque anni, ad "intervento affreschesco" perfezionato.
lucamax-ge
00lunedì 11 dicembre 2006 18:06
Re:

Scritto da: euge1893 10/12/2006 12.58

Ammesso e non concesso che la realizzazione di una specie di polder al largo, e parallelo, alla penisola dell'aeroporto, adeguatamente munito con gru e transtainers e portainers funzionali alla movimentazione di merci, containerizzate e no, non interferisca con le rotte di decollo/atterraggio degli aerei, mi sembrerebbe più di buon senso che l'eventuale isola (dotata, questa sì, di profondissimi fondali) fosse adibita a nuovo terminal e l'aeroporto rimanesse lì dov'è.

Che cosa ne pensate?



Questo e' uno dei motivi che hanno fatto pensare ad un aeroporto spostato piu' a mare. Secondo Piano, stando a quanto dichiarato a primocanale, attualmente sull'aeroporto gravano servitu' che ne limitano lo sviluppo e ne consentono l'operativita' solo grazie a deroghe. Il suo spostamento a mare sarebbe d'utilita' all'AP ma anche al porto stesso.

A me pare che il suo ragionamento quadri e vedo molto di buon occhio la sua proposta. Piano sostiene anche che i soldi per realizzare i progetti interessanti si trovano sempre e che quindi questo non sarebbe un problema. Me lo auguro, anche se penso che come sempre a Genova, lo scoglio durissimo da superare sara' quello della volonta' politica (non solo degli amministratori pubblici).

Certo, se si ritiene che il Colombo non si possa sviluppare e se si pensa che il traffico portuale rimarra' piu' o meno questo, allora lo spostamento dell'AP non avrebbe senso.
Keynesian
00lunedì 11 dicembre 2006 19:15
Re: Re:

Scritto da: lucamax-ge 11/12/2006 18.06
Certo, se si ritiene che il Colombo non si possa sviluppare e se si pensa che il traffico portuale rimarra' piu' o meno questo, allora lo spostamento dell'AP non avrebbe senso.




La mia modesta opinione è che il traffico si potrà sviluppare, sia quello marittimo sia quello aereo continueranno a crescere a ritmi elevati, sta a Genova cercare di coglierne una fetta, considerata la forte competizione in entrambi i settori. Il nuovo waterfront renderebbe possibile questa competizione, visto che tutto ormai si gioca su spazi, infrastrutture, efficienza, tempi e costi di trasporto. Se tutto resta fermo come ora la sfida è sicuramente persa. Rimando al thread su come rilanciare l'aeroporto per le mie elucubrazioni mentali in merito! [SM=g27985]

[Modificato da Keynesian 11/12/2006 19.42]

[Modificato da Keynesian 11/12/2006 19.42]

euge1893
00venerdì 16 febbraio 2007 09:52
Ecco un rendering dell'aeroporto sognato da Renzo Piano
euge1893
00martedì 13 marzo 2007 20:41


Ecco qua l'affresco di Renzo Piano, non so bene quale versione sia visto il suo andamento travagliato:



Mi piacerebbe confrontarlo con l'ipotesi (ancora più visionaria) dell'Arch. Vigna, a cui è stato dedicato un bell'articolo sul Secolo XIX di Domenica scorsa. Se qualcuno fosse in grado di reperire l'articolo a colori, per favore lo alleghi.
Keynesian
00martedì 13 marzo 2007 22:10
Ho fatto l'upload della pagina del Secolo (in pdf). Lo trovate qui (tasto destro e salva) :

Progetto Vigna

Qui le immagini ritagliate:






P.S.

La versione dell'affresco che hai postato credo sia la primissima.
euge1893
00mercoledì 14 marzo 2007 09:42
Purtroppo il progetto Vigna non si farà mai, ma mi piace da matti [SM=g27987]

Keynesian, tu hai qualche rendering dell'ultima versione dell'affresco di Piano?

[Modificato da euge1893 14/03/2007 10.11]

metrosur
00mercoledì 14 marzo 2007 10:06
Mi chiedo quale sia il piano dietro alla presentazione di questo progetto proprio prima della storica firma di tutti i soggetti interessati al watherfront di Piano... c'è sempre il potere oscuro della forza che brama nell'ombra... (considerazione a prescindere della bellezza o fattibilità del progetto Vigna credo impossibile se non demolendo il Turchino che comunque qualche pazzo anni addietro aveva ipotizzato per liberare la pianura padana dalla nebbia)
cliobini
00mercoledì 14 marzo 2007 10:58
Perchè la penisola non se la vanno a costruire a Quarto?
GIANNUNZIO
00mercoledì 14 marzo 2007 11:16
Re:

Scritto da: metrosur 14/03/2007 10.06
Mi chiedo quale sia il piano dietro alla presentazione di questo progetto proprio prima della storica firma di tutti i soggetti interessati al watherfront di Piano... c'è sempre il potere oscuro della forza che brama nell'ombra... (considerazione a prescindere della bellezza o fattibilità del progetto Vigna credo impossibile se non demolendo il Turchino che comunque qualche pazzo anni addietro aveva ipotizzato per liberare la pianura padana dalla nebbia)




ricordo anch'io quel pazzo

fu in una trasmissione di portobello di Enzo Tortora
il tizio tra l'altro era un conducente dell'ATM
io ci avevo creduto............
spianare il Turchino la nebbia si sarebbe dissolta hhhhhhhhhaaaaaaaaa adesso me la rido

però sotto sotto ogni tanto ci fantastico anch'io

sarà vero????? hhhhhaaaaa

[Modificato da GIANNUNZIO 14/03/2007 11.18]

Keynesian
00mercoledì 14 marzo 2007 11:32
Condivido le perplessità di metrosur. Ma come... sono 3 anni che si discute e si lavora a concretizzare l'affresco di Piano, e proprio ora spunta fuori magicamente questa nuova visione di Vigna?

euge1893
00mercoledì 14 marzo 2007 11:32
Re:

Scritto da: cliobini 14/03/2007 10.58
Perchè la penisola non se la vanno a costruire a Quarto?



Credo perché a Quarto non c'è il porto [SM=g27985]
Comunque tranquillo Claudio, già ieri il solito paladino dei comitati, il paffuto Nesci, ha dichiarato che si opporrà a qualunque ipotesi "vignaiola" (oltre che a qualunque altro progetto, non importa in che parte della città si debba fare)
cliobini
00mercoledì 14 marzo 2007 11:49
A Voltri non si sente la necessità di un porto più grosso di quello che c'è.
Se a Quarto ne sentono la mancanza, che lo si costruisca là.
Sempre che poi quelli di Pontedecimo e di Prato non ne siano invidiosi...
Badx1
00mercoledì 14 marzo 2007 13:42
un porto fluviale alla confluenza del Verde col Polcevera...ci starebbe bene..magari abbassando un po l'alveo sotto il ponte pedonale di Rivarolo...

Battute a parte...Il progetto Vigna non mi convince...per non fare l'aeroporto ssull'isola, propone una cozzaglia di aree e di dighe che porterebbe a rendere una laguna il tratto fra sampierdarena e Voltri..per la gioia dei pegliesi.
mah!
Per me Piano si sta pentendo di lavorare "a gratis" per l'asset del waterfront: ogni 2 giorni esce uno che vuole la modifica.
Cmq mi pare un buon progetto urbanistico: quantomeno riordina un po l'area portuale con interventi al minimo di invasività(rispetto a vigna se non altro)
lucamax-ge
00mercoledì 14 marzo 2007 16:43
Re:

Scritto da: metrosur 14/03/2007 10.06
Mi chiedo quale sia il piano dietro alla presentazione di questo progetto proprio prima della storica firma di tutti i soggetti interessati al watherfront di Piano... c'è sempre il potere oscuro della forza che brama nell'ombra...



Faro' peccato a pensare male, ma qualcosa mi suggerisce che dietro questo progetto ci sia chi non vuole lo spostamento dell'AP, e a quanto ho letto/sentito in varie occasioni, non sono pochi!

Ma se, oltre alla piattaforma delle riparazioni navali gia' depennata dall'affresco (l'immagine di euge la mostra ma successivamente e' stata stralciata), si depenna anche lo spostamento dell'AP, cosa rimane del progetto di Piano? Forse il nome?

euge1893
00mercoledì 14 marzo 2007 17:17
A me la cosa del progetto di Vigna che convince di più è il grande "polder" parallelo al bacino di Sampierdarena.

Peraltro un identico "polder", anzi un doppio "polder" uno di fronte a Sampierdarena e uno parallelo all'aeroporto, da adibire entrambi a enormi terminal contenitori a fondali profondissimi l'avevo già visto in una videocassetta intitolata WATERFRONT, che avevo acquistato alcuni anni fa, ben prima dell'affresco di Piano.

Per me l'idea è assolutamente vincente e per nulla invasiva per nessuno.
Badx1
00mercoledì 14 marzo 2007 18:19
non è che siccome siamo sul mare possiamo arrivare con allungamenti del VTE o polder paralleli fino in corsica....
e poi nell'idea vigna si genererebbe molto più caos per le manovre delle navi: i piloti e i rimorchiatori di Ge sono rinomati per la loro abilità...ma bisognerà mettere i cantunè alle bocche di porto!
Piano sviluppa un'idea lineare per Sampierdarena:nave arriva da Levante accosta e va via verso ponente...
Keynesian
00mercoledì 14 marzo 2007 18:34
Re:

Scritto da: euge1893 14/03/2007 17.17
A me la cosa del progetto di Vigna che convince di più è il grande "polder" parallelo al bacino di Sampierdarena.

Peraltro un identico "polder", anzi un doppio "polder" uno di fronte a Sampierdarena e uno parallelo all'aeroporto, da adibire entrambi a enormi terminal contenitori a fondali profondissimi l'avevo già visto in una videocassetta intitolata WATERFRONT, che avevo acquistato alcuni anni fa, ben prima dell'affresco di Piano.

Per me l'idea è assolutamente vincente e per nulla invasiva per nessuno.




Da sostenitore dell'affresco di Piano sono un po' scettico su questa nuova visione di Vigna.

Vediamolo per i punti salienti.

1) Il polder di Sampierdarena: non è dissimile dall'idea che gli industriali avevano avanzato di ampliare il porto a sud dell'attuale banchina aeroportuale. Nell'idea di Vigna questa nuova banchina portuale ha una diversa localizzazione, proprio a sud del porto di Sampierdarena. Non è male come soluzione, sarebbe alternativa al porto in linea che Piano prevede nell'attuale zona aeroportuale. Resta la solita questione: se tanto si deve fare un'isola, meglio destinarla al porto o all'aeroporto. A favore di Vigna: la città può recuperare aree a Cornigliano, che col progetto Piano andrebbero ad uso del porto. Contro Vigna: l'aeroporto resterebbe localizzato dov'è, con i limiti strutturali e operativi attuali (fuori dalle norme ICAO, ILS disassato, etc)

2) La penisola di Voltri. Questa è la parte più eclatante. Ma 6 chilometri di riempimenti quali costi avrebbero, per di più non lungo la costa ma verso il mare aperto, quindi con profondità crescenti? Il parco urbano con il faro e la passeggiata mi sembrano una cosa da Disneyland... con tutte le bellezze naturalistiche che le coste liguri ci offrono sentiamo davvero il bisogno di una striscia di terra artificiale ove andare in gita la domenica? [SM=g27990] Per carità, poi magari viene fuori anche un bel parco urbano... ma preferirei che venissero valorizzate o riqualificate zone della città già esistenti.

Concludo dicendo che è sicuramente positivo che vengano fuori questi contributi di idee, ma personalmente penso sia l'ora di passare dalle idee ai fatti. Dagli affreschi alle realizzazioni.
Se ci mettiamo a ridiscutere tutto, si vanificano 3 anni di lavori. Iniziamo a fare qualcosa, poi se tra 20 anni avremo bisogno di nuovi spazi per i container sicuramente le nuove generazioni sapranno trovare nuove soluzioni. Sennò anch'io domani presento un mio affresco... e tra un secolo saremo ancora a discutere di terzo valico e calata bettolo. [SM=g28001]
sandro.raso
00mercoledì 14 marzo 2007 22:36
Nulla di più facile che ci vogliano 100 anni e più: le elezioni sono vicine, e poi "passata la festa, gabbato lo santo".
Vista la velocità di costruzione della metropolitana (e di molte altre opere), figuriamoci per quella di una nuova penisola!
Keynesian
00mercoledì 21 marzo 2007 16:50
Waterfront: la firma del protocollo d'intesa
Via al reperimento dei finanziamenti, interesse anche da banche scozzesi e australiane

Quattro tavoli tecnici di fattibilità per Voltri, aeroporto, porto petroli e riparazioni navali

(ANSA) - GENOVA - Tavoli di fattibilita' tecnica per valutare nel dettaglio il progetto di Renzo Piano per il waterfront genovese ed un sostanziale via al reperimento dei finanziamenti per la sua realizzazione: e' il nuovo step a cui si e' giunti stamani con la firma di un protocollo d'intesa siglato da Autorita' portuale, Enti locali, industriali e sindacati. E sono gia' numerose le banche italiane che si sono fatte avanti, da Intesa-S.Paolo a Carige, ma anche dall'estero, la Royal Bank of Scotland e l'australiana Macquarie. ''Dopo varie edizioni, si e' finalmente giunti ad un documento che vede tutti d'accordo e che ci permette di avvicinare gli istituti finanziari - ha sottolineato il presidente dell'Autorita' portuale Giovanni Novi -. E' un passo importante per andare avanti col progetto, rispetto al quale abbiamo deciso anche su come operare nel minimo dettaglio, lavorando tutti insieme, e questa e' la grande novita', con tutte le parti che stamani hanno firmato''.

Il protocollo d'intesa sara' ratificato domani dal Comitato portuale che dara' il via a quattro tavoli tecnici di fattibilita' (Voltri, porto petroli, aeroporto, e riparazioni navali), al quale lavoreranno le varie parti, che lavoreranno in contemporanea e valuteranno l'Affresco di Piano,''progetto di riferimento complessivo e unitario, con la possibilita' di apportarvi variazioni tecniche''. ''Si tratta di un'intesa che mira al mantenimento occupazionale e allo sviluppo'', ha piu' volte ripetuto Giovanni Novi. Un giudizio positivo sull'''impostazione'' e' stato espresso dal presidente della Regione Claudio Burlando, che traccia un'analogia con l'accordo di Cornigliano nel dare garanzie alle parti sociali nei processi di trasformazione e sottolinea ''la difficolta' qui non e' sull'impianto in quanto tale, che da noi e' molto condiviso, ma sulla difficolta' operativa di realizzare quest'opera mantenendo impresa ed occupazione''. Il presidente della Provincia Alessandro Repetto ha espresso perplessita' sull'aeroporto,'' non lo nego, un punto su cui ci dovra' essere un ulteriore approfondimento e in base a questo vedremo il successivo iter procedurale''. ''E' un accordo con una forte valenza contrattuale - ha detto Repetto -. Peraltro non ho potuto esimermi dal portare le osservazioni accanto alla mia firma, che fanno riferimento alla lettera del 28 febbraio nella quale venivano recepite le osservazioni del consiglio provinciale in merito a tutto l'impianto ed in particolare all'aeroporto''.

Soddisfatto anche il sindaco Giuseppe Pericu che rispetto alla fattibilita' delle varie parti del progetto di Piano ha affermato: ''E' uno scenario differenziato. Per alcuni comparti il finanziamento e' facile, per altri piu' complicato. Il nuovo aeroporto ha buone chances di ottenere finanziamenti, abbiamo gia' avuto diverse sollecitazioni anche dalla Royal Bank of Scotland e da una banca australiana''. ''Sara' facile anche la risistemazione del porto petroli e del petrolchimico - ha proseguito Pericu - perche' li' c'e' un desiderio di tutti di spostarsi e penso che si possano agevolmente trovare le risorse economiche per un nuovo assetto. Molto piu' complicato sara' il tema delle riparazioni navali, dove abbiamo delle imprese che stanno operando ed il loro spostamento dovra' avvenire senza pregiudizio della loro operativita'''.

Giudizio positivo sull'accordo anche dal presidente di Assindustria Genova Marco Bisagno, che sottolinea ''questo non e' la conferma dell'Affresco di Piano ma e' l'inizio di una procedura, e' una sorta di ''patto per lo sviluppo'', ma aggiunge ''e' chiaro che ha un significato se e' collegato col discorso delle infrastrutture, questo e' il punto chiave''.

Sul tema delle infrastrutture ha insistito anche Antonio Graniero della Cisl, che ha parlato della necessita' di un ''accordo di programma''. Per Walter Fabiocchi della Cgil ''si tratta di una complessa operazione che viene consegnata al futuro, con una valenza di carattere nazionale'', mentre Pier Angelo Massa, segretario metropolitano della Uil e' meglio ''evitare l'euforia dell'accordo raggiunto, anche se con la ratifica del protocollo d'intesa si apre un percorso che decidera' del futuro della citta' e che svelera' la vocazione della politica industriale genovese.

Nessun cambiamento per il momento verra' fatto al piano regolatore portuale, che dovrebbe essere variato di volta in volta a seconda dei risultati dei tavoli di fattibilita'. I risultati dei tavoli, che dovrebbero essere pronti tra due anni circa, saranno riportati al Comitato portuale. Il consiglio comunale interverra' dopo con la manifestazione di intesa, poiche' formalmente la variante del piano regolatore portuale si realizza con l'intesa del Consiglio comunale e con l'approvazione da parte della Regione.(ANSA).
Keynesian
00mercoledì 21 marzo 2007 17:10
Da questo articolo si nota bene come Confindustria resti apertamente ostile al progetto di Piano (Bisagno: "questo non è la conferma del progetto di Piano).

Ma non è una novità. Abbiamo visto che recentemente sono apparsi nuovi progetti (oserei definirli di depistaggio), guarda caso accompagnati da giudizi positivi di Confindustria.

Piuttosto non capisco l'atteggiamento della Provincia (Repetto particolarmente critico sull'aeroporto).

Mi chiedo se dietro la firma con riserva della Provincia ci sia la semplice volontà di mettersi in luce (le elezioni si avvicinano) e non uniformarsi agli altri soggetti. Oppure se ci sia qualche altro interesse a remare contro.
genovaquartodeimille
00mercoledì 21 marzo 2007 21:03
Trovo criminosa l'ipotesi di spostare un aeroporto che è stato fatto NUOVO 15 anni fa, tutto il resto magari ci può stare ma addirittura costruire un'isola di sana pianta...... abbiamo ancora gente che non ha manco il cesso in casa o l'acqua calda ! Qto costa spostare l'aeroporto e fare un'isola artificiale..... qte cose possiamo fare in termini di servizi ed infrastrutture con i soldi dell'isola che non c'è .....?
Su Renzo Piano mi vien da dire che fa cose straordinarie fuori da Genova, ma mi pare (a mio modesto parere) che qui da noi non è che abbia idee eccelse..... o che abbia già fatto opere da restare a bocca aperta, Calatrava & co. dove siete ?
cliobini
00mercoledì 21 marzo 2007 21:25
Beh Piano ha già provato a fare un aeroporto su un isola e pare che non gli sia andata proprio bene...
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