{Quest Cavalieri di Odino} I Gemelli di Asgard - Cavalieri dei Lupi Grigi [Deceduti]

SirGuybrush
00mercoledì 21 marzo 2007 20:19



Prologo

Prima di scegliere i loro Cavalieri, lo Spirito dei Lupi Grigi può aspettare per molti secoli.
Si narra che i Guerrieri che combatterono in loro nome furono i più terribili che Asgard avesse mai avuto, sanguinari e spietati, i due eletti combattenti si completavano a vicenda, veloci, rapidi ed agili, godevano di abilità straordinarie nelle battaglie dove venivano schierati in prima linea, per devastare le difese nemiche. Gli eletti di Norfjell devono attraversare delle prove molte ardue ed inoltre non è detto che qualcuno sia realmente selezionato o che rimanga vivo dopo aver sostenuto l’esame. Qualcuno parla, fra l’altro, di una buona dose di Fortuna per accedere alla carica. Altri di Destino insindacabile. A torto o ragione, in realtà, ciò che conta è essere preparati all’inevitabile, perché quello innanzi al tempio di Odino potrebbe essere l’ultimo giorno della propria vita, senza eccezioni.
La leggenda dei Lupi Grigi, col tempo, divenne una delle più popolari, un culto che ebbe molti proseliti nelle terre della Norvegia. Ogni Clan, alla fine dell’anno, usava inviare al tempio di Norfjell un maschio ed una femmina, con la speranza che lo Spirito scegliesse la progenie per rendere gloriosa la terra di appartenenza. Un vanto, una fonte di orgoglio e di prestigio per gli adoratori di Asgard. Solo i più forti, solo la coppia che avrebbe mostrato più affinità, unione, sarebbe sopravvissuta ed avrebbe goduto degli onori per essere poi esaltata in eterno.

La Scelta dell'Oracolo di Norfjell.

Un silenzio irreale avvolge la pianura di Norfjell in quella notte senza luna, il giorno del risveglio. Le coppie di uomini e donne procedono in una fila ordinata, alcuni sacerdoti sulla soglia del tempio chiamano i nomi in ordine alfabetico. Al proprio turno bisogna raggiungere l’interno del tempio ed affrontare la prova. Nessuno sa con esattezza di cosa si tratti, nonostante tutto c’è chi si sottopone a degli allenamenti massacranti in ragione del giorno della Scelta.
Le statue di due Lupi dalle sette code con le fauci spalancate sono poste ai lati del colonnato d’accesso, due presenze inquietanti, del potere che esse stesse celano.
“Andrà bene…” Jonas tiene gli occhi chiusi, non vi è bisogno di aprirli per sapere di avere la sorella a fianco “Nessuno…nessun altro…nessuno..” scuote il capo, un brivido gli fredda la schiena, un ricordo da cui non può fuggire.
“Si fratello mio…non vi è nulla da temere…sarò con Voi…fino alla morte..” Evriel lo stringe al braccio, sa che non potrebbe sottrarsi da quella promessa, un legame troppo profondo, diverso, unico, difficile da comprendere per chi non ha subito la stessa sofferenza.
“Noi due…insieme…fino alla fine…” riesce ad aprire gli occhi per poterla finalmente guardare. Uno specchio nel quale si riflette la sua stessa immagine, il suo stesso passato, gli stessi occhi di smeraldo, la stessa candida bellezza , luminosa eppure falsa, perché qualcosa cela, forse un inganno fugace o un’ ombra distante. Jonas sente chiamare il suo nome “Tocca a noi” sussurra per poi concentrare l’attenzione sull’accesso del tempio. Non sarà più necessario parlarsi poiché entrambi sapranno esattamente quello che la propria metà vede. Evriel annuisce, l’espressione del viso si fa d’improvviso seria, fredda. Una bellezza di ghiaccio che non lascia scampo di comprensione. Difficile dire se sia la trasfigurazione di un animo puro o malvagio, nel suo avanzare rimane estremamente neutrale, elegante e sicura, quasi la presenza del fratello la sollevasse da qualsiasi dubbio. Un Sacerdote li accoglie e fa strada verso la navata centrale del santuario. Giunti in prossimità di un’ arena li fanno attendere, mentre l’uomo che li ha accompagnati si dirige verso il fondo del tempio. I gemelli lo vedono parlare con una figura nascosta nell’ombra, impossibile scorgerne i lineamenti, sebbene risulti a prima impressione il profilo di una persona abbastanza imponente ed autorevole.
Jonas guarda la sorella mentre avverte la tensione salire. Quell’attesa non era prevista, sperava di risolvere tutto in fretta, ma evidentemente fa parte del gioco. Serra i pugni cercando di apparire rassicurante allo sguardo di Evriel che lo inizia a guardare preoccupata.
“Non vi sarà nulla da temere…” le sue labbra non si muovono, eppure la donna comprende appieno quelle parole non proferite, mentre attende che il suo destino si compia “Nessun altro….ci potrà far del male…”.


“Nessun altro…” un lieve sussurro rivolto a se stesso, al galoppo verso il territorio ostile, verso l’adempimento dei suoi nuovi compiti.
L’alba di un nuovo giorno regala il primo bagliore del mattino sullo sfondo ancora parzialmente scuro della notte morente. L’inseguimento procede senza intoppi, l’aria è pungente, preannuncia ancora tempesta in quel viaggio trafitto dalle intemperie. Dovranno rimanere costantemente cauti, Odragon è un combattente esperto, non bisogna sottovalutarlo. Evriel guarda pensierosa la verde vallata che stanno attraversando, oltre quelle colline l’attende una nuova prova, una nuova guerra.
“Odragon è stato uno stupido a favorire la Bianca Tigre…finalmente ci sbarazzeremo di lui e di chi si opporrà al volere di Odino..” Jonas par contento per quella nuova impresa, del resto non aspettava altro da anni “Il Regno di Asgard tornerà al suo splendore e noi potremo godere delle sue ricchezze..” il volto si distende in un sorriso verso Evriel che tuttavia tace, preferendo il silenzio a quelle parole per cui, per la prima volta, potrebbe dire di voler contraddire.
Una circostanza impensabile, torna a ripetersi, rifugiandosi nell’inespressività del suo volto. Ella sempre fedele alla sua anima gemella, alla sua ragione di vita, adesso sente vacillare quell’unione solidissima, minata da prime crepe nella solida struttura. Forse gli pare totalmente inutile il dispiegamento di quelle forze per un semplice disertore, sarebbe stato sufficiente un valido sicario. Ed invece è costretta a fare qualcosa per cui ella non nutre alcun interesse. La battaglia l’ha stancata, la morte, il sangue, il pensiero della morte del fratello, che la leverebbe dall’unico punto di riferimento, dall’unico appiglio cui affidarsi tra tante serpi assassine.
Jonas non sembra ravvedersi di quell’ atteggiamento stranamente taciturno rimanendo concentrato sul sentiero.
Il nuovo giorno li condurrà a Barrington dove hanno una missione da compiere. “Tenere d’occhio Odragon non sarà un problema, è talmente grosso che non fa caso alle tracce che lascia.” pensa tra se il quarto d’Odino mentre scorge le mura della cittadella bagnate da una pioggia dirompente. L’esplorazione del territorio nemico è la prima marcia verso la vittoria di una Guerra.
Molto lavoro vi sarà da fare, ma non si sente solo e sicuramente verranno delle truppe di rinforzo per edificare un primo accampamento. Nel frattempo saranno spie nella notte ed attenti osservatori nel giorno. Qualcuno dice che coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili.
Curiosa che questa circostanza valga molto più di quanto possa in realtà apparire, guardando negli occhi gli Eletti di Norfjell.

Caratteristiche fisiche, poteri, informazioni di contorno.

Karma:21000 S/F/M 400.
Nomi Completi: Jonas ed Evriel Van Conder
Razza: Umana.
Clan:Nordico.
Agilità 5/ Forza +2 /Resistenza +3.
Età: 26 anni.
Allineamento:Neutrale/Malvagio


Fratelli gemelli, perfettamente uguali nei lineamenti e nell’aspetto fisico. Entrambi con capelli lunghi fino alle spalle, biondi come il grano, godono di una bellezza struggente, candida, impreziosita da due occhi del colore degli smeraldi. Esperti combattenti con l’alabarda con due lame (rispettivamente ai due capi del bastone in ferro), indossano solitamente una preziosa armatura diversa per colore, Bianca per Jonas, Nera per Evriel.
Il loro talento nei duelli è favorito dalla loro capacità di poter trasmettere reciprocamente messaggi telepatici mentali, inoltre ciò che vede l’uno vede anche l’altro, per la particolare unione spirituale che lega i due gemelli. Questa dote gli consente di coprirsi dagli attacchi a sorpresa, favoriti da una visuale a 360°, quando sono schiena a schiena. Sono inoltre molto veloci ed agili e hanno una resistenza superiore rispetto a quella degli elfi.

Potere:

I Lupi Grigi a sette code.
[Mutaforma] 2 turni (1°concentrazione, 2°Cast). -40 pt mente, durata a discrezione del master. 2 turni per tornare in forma Homid.

I due gemelli possono trasformarsi nei leggendari Lupi Grigi a sette code, lupi di dimensioni superiori rispetto ai normali canoni di razza, dalla coriacea pelle(stessa resistenza del cuoio borchiato) e dalle affilate fauci capaci di penetrare anche le armature in acciaio. Le sette code sono all’occorrenza affilate lame della lunghezza di 40 cm che i gemelli usano per sferrare attacchi alle gambe o alla gola del nemico. Con un balzo riescono a sollevarsi fino a due mt da terra.

Skill di razza:

Esperienza armi in asta Liv3.
Corsa Liv 3.
Sotterfugio Liv3 per Jonas.
Empatia Liv 3 per Evriel.


A cura di:
Amon, Master Apprendista



=Macstar=
00domenica 18 novembre 2007 12:35
gdr di riferimento

La danza dei Lupi
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