[QUEST MEDAGLIONI - CAOS] Voglio quel medaglione! (OK)

nessuno.nessuno
00venerdì 13 novembre 2015 11:12
Henz

ATTENDERE RESPONSO

Una notte senza luna scende velocemente sulla cittadina ammantando ogni cosa col suo nero sudario. Nessun respiro, nulla, Barrington appare vuota, solo un punto nel centro del lago sembra illuminarsi per qualcosa, per qualcuno, con le sue luci di fiaccole e lamenti striduli. una fredda serata questa, una di quelle che gela l’anima, per chi la possiede. La luminescente costruzione come una presenza si staglia davanti al bosco, di fronte alla baia, mentre una litania ha tutta l’aria di volersi fare ascoltare, quasi ulula al passare del vento. Una figura incappucciata, da quella luce si stacca, volteggia impalpabile fino a fermarsi di fronte all’aspirante, pronuncia una lenta e stonata litania, incomprensibile, con piccoli movimenti delle mani traccia un disegno smuovendo il terreno viscido e matido del bosco, la tonaca si macchia di terra, ad ogni suo movimento, gli occhi violacei spalancati verso un punto fisso, sembrano privi di vita e i candidi capelli accompagnano come in una ninna nanna i movimenti del corpo. “presto verranno aperte le porte del luogo che pensi di vedere ma non vedi, non sarà facile per te entrare, eppure hai bussato. Ogni avventura ha un principio, ogni scelta delle conseguenze. Quante volte hai bussato? Hai già compiuto la scelta, lasciandoti alle spalle il passato? Sì, l’hai compiuta, e ora quante certezze hai? Chi bussa vuole che gli sia aperto, ma non è facile la via… disposto sei ad accettar la sfida?”>>
Dichiara l’armamento Henz e rispondi alla prima domanda, quella sul numero delle certezze>>

[Quest start] – Vai Henz



HENZ_ | Bosco || H | E' immobile, mentre respira pesantemente, si guarda attorno, rapito da quel turbinio di luci, venendo catapultato immancabilmente ed in maniera perentoria, su quella figura incappucciata che si stacca da quella luce che lo ha dapprima rapito, per andarsi a muovere, per andare a smuovere la terra, lo squadra, mentre la mano destra va all'elsa della spada bastarda, l'unica arma che porta a supporto di sé stesso, sta nel fodero, legata in vita, sulla destra, e la mano va lì come un vezzo militare, perché il capo dell'esercito cittadino è sempre pronto a dare battaglia sebbene non provi squisito diletto nel farlo. Gli occhi celesti vanno a cercare quelli della figura incappucciata, le orecchie si spalancano per udire, per ascoltare, e per cercare di capire il significato apparentemente emblematico delle sue parole. Non è la prima volta che rinnega il passato da quando la bestia gli ha violentato il plesso solare impadronendosene, da quando la stessa bestia reclama spazio ogni istante di ogni giorno, ogni giorno del mese per ogni mese dell'anno. Un passo viene fatto avanti, e viene alzato il pugno destro. [ Ho una certezza: voglio quel medaglione. ] La spiega, perché in realtà la domanda è ampia e lui non è un tipo prolisso, di certezze riguardo a sé ne ha almeno un migliaio, non gli sembra il caso quindi di dover parlare troppo. [ Ora se non vi dispiace busso, voglio mi sia aperto. ] Come a dimostrare insistenza. E così farebbe, in modo da bussare forte e chiaro, in modo da preannunciarsi. Ciò che arriva a quella figura incappucciata è sicuramente la forza e la sicurezza di un uomo d'esercito, di chi sta a capo di tale esercito cittadino, che spesso, molto spesso ha combaciato con quello Caotico in passato. E' scevro di gioielli addosso, indossa solo la sua enorme barba, Henz, legata in una treccia perché è lunga almeno fino al pomo d'adamo, gelido come il nord che l'ha forgiato, ma come il nord spigoloso e forte, sicuro e calcolatore. [ Sono disposto... ] Conclude con voce cauta, non necessariamente solenne.


ATTENDERE RESPONSO

“Ebbene sia, Hai accettato la sfida”. La mano destra dell’incappucciato si solleva, si agita nell’aria, volteggia, e si arresta proprio di fronte al volto del Lycan. Torna la stridula litania, una cantilena oscura, il cui greve tono sembra rimbombare nel petto del mannaro. “ma vedi porte?” domanderebbe ironico. “ascolta bene, la tua bastarda potrebbe servirti, come esserti d’intralcio, qui non ci sono eserciti, nessun sottoposto, nessun superiore in grado. Io e te, Henz… noi due soltanto. Quello che vedi è lontano, dovrò condurti dove sei atteso.” E si muove ancora la mano destra, rubando dal cielo una benda nera per porla sugli occhi dell’aspirante ductor. “ti dovrai fidare dei sassi su cui si posano i tuoi piedi, ma attento: non è acqua quella dove ti trovi, è frutto dell’intestino di tutti gli abitanti di questa valle, se solo poserai un piede nel liquido puzzerai per 3 giorni, e non servirà a nulla lavarti. Ti farò delle domande, ad ogni risposta esatta avanzerai, ma senza muover passo, si sposterà la pietra, ti troverai più avanti. Ma, se non saprai rispondere, dovrai mantenerti stabile sul posto, attento a non cadere… il masso traballerà per qualche per qualche istante, sul tuo equilibrio e sulla tua resistenza dovrai far leva. Non avrai certo il tuo sguardo a venirti in aiuto.” >>



Ribolle il liquido, un fiume marrone e denso, dove ogni tanto si creano piccoli vortici che emettono aria, rendendo il luogo sempre più putrescente. “ed ecco la prima domanda: hai promesso a un prigioniero di restituirgli la vita, se riuscirà a salire sulla cima del muro che ha di fronte, un muro alto 12 metri. Ogni giorno avanzerà di 3 metri, ma ogni notte il sonno lo farà scivolare di 2 mt. Quanto tempo impiegherà a raggiungere la cima del muro? Quanti giorni e quante notti potrai concedergli?” gli occhi viola non fissano più il vuoto, ma si sollevano e davanti a loro si materializza una grande clessidra, pronta a scandire il tempo concesso all’aspirante per rispondere. (//hai 6 minuti per iniziare a postare, e massimo 15 per la risposta, se non rispetterai il tempo,
la prova sarà fallita.).>>>

[GDR PLAY] – Vai Henz


HENZ_ | Bosco || H | Ascolta, si fa bendare, non ha assolutamente problemi nel fare tutto ciò, nel lasciarsi trascinare in questo gioco che eppure, a dire il vero gli sembra un bel pò stupido. Dalla sua bastarda non si separerà mai, affatto, piuttosto si lascerà intralciare come promesso dal piccoletto qui di fianco. Sa di non avere il tempo infinito, ma se davvero è bendato non potrà neanche vedere la clessidra. [ Credo ci metta dieci giorni a salire, per fuggire, perché una volta arrivato al decimo giorno e percorsi gli ultimi tre metri non tornerà più indietro per effetto del sonno. ] Sorride nascosto per metà da quella benda. [ In realtà partiamo dal presupposto sbagliato, cioè che non restituisco vite, ma d'accordo. Giochiamo. ] Neanche gli importi troppo puzzare di letame, infondo i mannari lo sanno tutti, proprio tutti, che puzzano. [ Comunque si, nel dettaglio dico dieci giorni e nove notti... ] L'espressione si fa un attimo riflessiva, dunque risponde ostentando sicurezza massima. Si attende adesso semplicemente di precipitare nella melma mista a feci, o di ricevere complimenti, non è un momento che comunque vive con ansia, bensì con tranquillità pronto a tutto, attendendosi i complimenti a dire il vero, perché è veramente convinto che il ragionamento che ha fatto sia stato giusto. Attende, sbuffa il Lycan, è solo il suo modo di essere, null'altro...



ATTENDERE RESPONSO

“ostenti sicurezza Henz… Non credi che faresti meglio a non sottovalutarmi? Non sei qui per diletto, così come non è il motivo per cui mi trovo davanti a te, è una tua richiesta… Ductor del Caos… è questo il ruolo che vorresti ricoprire o sbaglio?” l’esito di quella risposta dovrebbe percepirlo egli stesso, nel momento in cui sente il masso smuoversi sotto i propri piedi. Dovrà far ben attenzione a rimanere in equilibrio, perché rispondere esattamente non dà la certezza di non toccare quel fiume marrone sotto di lui. E mentre il lycan avanza, l’incappucciato gli volteggia accanto, l’osserva, lo scruta, seppur non lo vede, l’aspirante potrà percepirne lo sguardo. “Sul campo di battaglia è stato eretto il viale degli impiccati. Una lunga strada di 300 metri, con alberi degli impiccati piantati a 60 metri l’uno dall’altro, su entrambi i lati. Quanti sono i corpi che vedi penzolare? E visto che ci sei, prova a spiegarmi perché credi di poter ricoprire questo ruolo. Il tempo a tua disposizione, è sempre lo stesso, che tu lo veda o no, la sabbia scivola via” >>>

[GDR PLAY] - Vai Henz


HENZ_ | Bosco || H | Cerca comunque di stare attento a non cadere, neanche per sbaglio, a mantenere l'equilibrio. Avanza e lo ascolta. [ Ti facevo più perspicace... credi che io ti sottovaluti... ] Sorride flebilmente. [ Sono dieci. La risposta è Dieci. Sono due a sessanta metri, quattro a centoventi, sei a centottanta e via dicendo... ] Avanza la sua risposta, sempre sicuro di sé stesso, come se fossero risposte che conosce già, ma in realtà non è così, specie perché nel primo caso la risposta gli sembrava giusta già prima, adesso qualche dubbio in più lo ha di più, ma non tentenna. [ Conobbi l'ultimo di questi Ductor, che mi promise anni indietro di vedere il Caos, di vederlo all'azione, e mai lo vidi, mai, in nessun'occasione. E' ora che qualcuno smuova le acque, che qualcuno dia una scossa. So come si governa un esercito, e sono assolutamente risoluto a cambiare le cose, che sia io a guidare l'esercito caotico o meno, mi metterò a disposizione di chi lo farà. ] Sta parlando più di quanto parla di solito, Henz, ma crede sia un'occasione propizia per farlo. Stringe le mani davanti al petto, sperando che non crolli il sasso sotto di lui, ma tranquillo nel cadere, perché se dovesse accadere non sarebbe certo la prima volta che gli capiterebbe di farsi una doccia più atta a sporcare che a pulire...


ATTENDERE RESPONSO

dovrebbe sentire il masso scuotersi sotto di lui, per poi arrestarsi, proprio mentre la voce stridula si fa più cantilenante, senza celare affatto il piacere che prova in quell’istante. “Considerando su 300 metri della via un albero ogni 60 metri, si ottengono 5 alberi per lato, e queste parole potrebbero farti pensare di esser nel giusto. Ma a questi va aggiunto il primo albero all'inizio del viale. Considerando poi ambedue i lati, si ottengono 12 alberi in totale, non 10 Henz… non sono soltanto perspicace, ma subdolo… si potrei aggiunger subdolo” direbbe sfregandosi le mani. Parla l’incappucciato, parla e i piedi del lycan si ricoprono di liquido melmoso, viscido e marrone. Il masso riprende a scuotersi, senza avanzare. “resta in equilibrio, prova… ti sporcherai, sì, ma forse evitare di cader del tutto, di trovarti con la … merda fino al collo” e una risata sonora e profonda si leverebbe in aria. “e già che ci sei… che qualità servono per guidare questo esercito? La vera domanda arriverà soltanto dopo”.>>>

[GDR PLAY] - Vai Henz


HENZ_ | Bosco || H | Non vuole affatto dargli la soddisfazione di averlo umiliato, non vuole fargli sembrare che sia dispiaciuto dal liquido che va a bagnargli i piedi, anche perché Henz si sente vincitore morale, e sa di aver fatto il ragionamento giusto, diverso sarebbe stato se la domanda fosse stata diversa. [ Mi hai chiesto il numero degli impiccati e ora parli di alberi... neanche riesci a formulare domande corrette. ] Sorride, sorride tranquillamente. [ Non ci sono qualità che servono, chiunque può intraprendere la via del Caos in maniera soggettiva. Il Caos è al di sopra di tutto, e se dovesse mai diventare il mio ruolo, questo, farò in modo che le leggi e gli statuti caotici vengano applicati in ogni singolo campo. Serve questo per guidare l'esercito di cui sei massimo esponente, per essere il vessillo del credo che professi, per rappresentare tutte le persone che hai sotto di te, per avere un'effige ch'è un bersaglio, un bersaglio enorme al quale mirare. E già che ci sono, la qualità regina è il sacrificio, lo spirito di sacrificio nei confronti di chi ti è fratello. ] Ha le sue idee chiare al riguardo, ed è molto severo con sé stesso al riguardo, ha sempre mosso ogni pedina del suo scacchiere per opportunismo, come quando si fece interessato al contrabbando prima, ai Guardiani poi, solo per il suo mero interesse. Il Caos, in realtà, è sempre stato qualcosa al di sopra dei suoi interessi, è sempre stata la ragione per la quale avrebbe voluto vivere, qualcosa che da sempre si è precluso. Il fatto che questo spaventapasseri sia così impertinente, che si dichiari subdolo e perspicace, non fa che innervosirlo, cerca di allargare le gambe, cerca di mantenere l'equilibrio in quella pozza di merda che trova sotto di sé, porta il sinistro leggermente avanti dopo aver allargato i piedi, cercando di mantenere un baricentro che gli conferisca equilibrio. [ Dove dobbiamo arrivare? A quale domanda? ] Gli chiede adesso con tono autoritario...


ATTENDERE RESPONSO

“oh non lamentarti, ad ogni albero un impiccato, ad ogni impiccato un albero… cosa cambia?” sbuffa, gioca, si diverte, del resto è lì per questo, non certo per farlo arrivare subito dove dovrà arrivare, altrimenti che gusto ci sarebbe? Non si pronuncia invece sul pensiero di Henz riguardo il ruolo che vorrebbe ricoprire, a quello non dovrà mica pensarci lui, lui è solo il traghettatore. “un po’ pochino non credi? Dovresti considerare alcune cose: hai piedi ricoperti, il peso della bastarda, le scosse del masso… e hai delle braccia? Hummmm a me sembra di si, le hai” scuote la testa, ride, poi alza la mano sinistra, il palmo della mano ben aperto, lo agita, lo muove, come a guidare il masso, e questo rallenta, poi riprende. “su riprova… per ora ti sei appena sbilanciato, ma non so se avrò ancora voglia di aiutarti, le tue lamentele mi annoiano…”>>>

[GDR PAUSA] - Saremo di nuovo su questi schermi tra 30 minuti... non andate via xD


HENZ_ | Bosco || H | E' bello infastidito dall'atteggiamento di quest'omino, oh se ne è infastidito, ha qualche fobia sociale Henz, non è tutto sano sotto il punto di vista relazionale, quindi il fatto che questo 'coso' non gli stia simpatico in fin dei conti non è nulla di strano. Visto che si sarà sbilanciato in avanti cerca di portare il piede destro, dapprima arretrato ad avanzare, e subito dopo un altro passo con la sinistra, per recuperare il baricentro pericolosamente spostatosi in avanti. Cerca di coordinare al meglio il movimenti delle due gambe mentre il busto cerca di assestarsi verso il punto perduto del baricentro. Se dovesse riuscire a riequilibrarsi seguendo questa procedura allargherebbe i piedi della stessa misura delle spalle, flettendo le ginocchia, nonostante già prima le avete avute flesse durante il procedimento di riequilibrio, e le braccia non lungo il costato ma leggermente allargate per non perdere il controllo. Solo adesso porterebbe una mano sul viso, a grattarselo e guardare negli occhi l'uomo. Non dice, attende semplicemente il terzo indovinello, anche se dubita che per essere un buon Ductor ed essere il prescelto dal Caos, dal medaglione del Caos bisogna per forza saper rispondere a questi quesiti. Si innervosisce Henz dopo un pò di questa tiritera.


ATTENDERE RESPONSO

lo osserva, sicuramente saprà muoversi meglio la prossima volta, per quanto è spavaldo, non crede possa piacere a qualcuno cadere dentro quella gora. “sei curioso? Vuoi vedere cosa ti aspetta? Ti aspettavi un bel duello Henz? No, troppo facile, troppo stupido… e tu non sembri stupido, o lo sei?” ridacchia, mentre arresta il palmo a mezzaria, pronto a pronunciare un’altra domanda in attesa di un’altra risposta. “in fondo una guida deve avere qualità tattiche, intuire le mosse del nemico, creare tranelli… un abile giocatore di scacchi… sai giocare a scacchi Henz?” gli svolazza intorno, solleva lo sguardo e chiudo gli occhi viola, un istante, l’istante in cui il buio sembra farsi ancora più cupo, tanto che se ne potrebbe accorgere anche il lycan nonostante sia bendato, perché quella benda non è una benda normale, permette di sbirciare solo se l’incappucciato lo vuole. “ma non perdiamo tempo. Ora, terminata la domanda, l’ultima se saprai rispondere, il masso si muoverà nuovamente, e avrai percorso la prima parte del tuo tragitto… Sei prigioniero su Avalon, e la tua cella ha 4 uscite, te ne devi andare, il tetto sulla tua testa si sta abbassando. Ma ad ogni uscita vi è una belva feroce. Fuori dalla prima c’è una tigre famelica, fuori dalla seconda c’è una pantera affamata di carne viva, fuori dalla terza c’è un leone morto di fame e fuori dalla quarta non una bestia ti attende ma un enorme muro di fuoco. Quale via prendi? tic-tac.. tic-tac... tic-tac... potresti non arrivare mai... MUAHHHMUAHHHMUAHHH''>>>

[GDR PLAY] - Vai Henz



HENZ_ | Bosco || H | Si rende conto adesso, Henz, che se solo prova a guardare dalla benda questa gli permette di farlo. Infatti adesso che le sue azioni sono tanto animate da volontà cerca di guardare attraverso quella benda che sembra privarlo di ogni squarcio di luce quando si abbandona alla sua sorte, al fatto che non potrà guardare oltre quella stoffa. Il nuovo indovinello però, piomba tra capo e spalle, quindi inizia ad immaginare la situazione che gli viene descritta senza però sforzarsi di guardare fuori, nel buio più totale. [ Dalla prima una tigre, dalla seconda una pantera, dalla terza un leone morto di fame... e poi un muro. ] Sussurra più a sé stesso che a qualcun'altro. [ Esco dalla terza uscita: Il leone è morto... andiamo avanti, per favore... ] Rimane attento, convinto che sia la risposta giusta quella che ha dato. [ Dubito che bisogna essere bravi con questi giochi per guidare un insieme di persone. E si, so giocare a scacchi... ] Si pela la barba con la mano destra, attende che accada qualcosa, soprattutto perché sta cercando di guardare attraverso la benda adesso, per guardare i suoi piedi, per sbirciarli, e vedere se qualcosa in basso si muove, in modo tale da essere già pronto con i riflessi qualora accadesse qualcosa sotto i propri piedi...


ATTENDERE RESPONSO

e il masso traballa, appena, il fiume di cacca sbuffa, e il fetore che si diffonde nell’aria è davvero pestilenziale, scivola via il lycan, mentre oltre la benda resiste ancora in penombra un residuo di luce, sospesa nell’intreccio di ragnatele e anticaglie versate in giro dal tempo. Frammenti di bagliori lunari, fremiti d’ali di pipistrelli, il tempo è sinistro quando vuole, ama ricamare le tessere della memoria, ama proporre una fitta trama di lucida crudeltà, semina macerie, ombre, fantasmi, echi di mondi lontani. Dovrà mantenersi comunque in equilibrio, perché la strada che percorre non è poca, e il tempo sembra divertirsi a scorrere più veloce. Eppur non dovrebbe temerlo l’aspirante, è figlio della Luna, è oscuro anch’egli. Ora che gli è di fronte, viene sbendato il lycan, e può ammirare la struttura che brillava di luminescenza in mezzo al lago>>

[IMG]indipendologo.files.wordpress.com/2012/06/white_tower_by_snows...[/IMG]

mentre la voce riprende a parlare. “Guerra non è soltanto un grido di battaglia, un incitamento, ma vi si possono nascondere identità, non è vero? Ne hai conosciuta qualcuna Henz? Sapresti dirmi 3 nomi di chi ha ricoperto questa carica? O forse non li sai, ma sapresti descriverli? Se sarà corretto anche l’ordine in cui si sono susseguiti, che sia dal primo all’ultimo o viceversa, si aprirà per te la porta che conduce al primo piano, se l’ordine non è corretto, ma lo sono gli ‘uomini’, resterai al piano terra, ma bada bene, se non risponderai correttamente, la tua destinazione sarà un’altra.” Affioreranno i ricordi nella mente del mannaro? Vi saranno lampi ad ispirare il Lycan? Compariranno davanti a lui le figure dei tre? Potrà vederne il volto, la corporatura? Perché… nomi… e la clessidra riprende a scorrere, il tempo stavolta sembra minore, oppure è solo l’ansia che avansia (// giusto per mantener la rima :P )>>>

[GDR PLAY] 3 minuti per iniziare il post – Vai Henz




HENZ_ | Bosco || H | A dire il vero non è molto ferrato nella teoria e nei ricordi, motivo per cui spesso si trova a dover appuntarsi un pò di nozioni random, certo è che i figli della Luna come lui: Belsatan e Valarmath, sono stati entrambi Guerra, prima il Duebestie, dopodiché l'altro, furono anche a lungo loro ad avere il monopolio del Caos, dopodiché conosce colui che fù Guerra prima dell'ascesa di Ithilbor come Ductor, ma non saprebbe descriverlo. [ I primi due furono due figli della Luna, conosco il nome di Belsatan, per fama, molti sono gli scritti su di lui e le leggende che si raccontano, si parlò di un suo fidato compagno, abile nell'arte della Guerra, ch'ebbe un figlio, figlio della Luna anch'esso, con gli occhi di brace e assetato di sangue e vendette... in ultimo un Drow, ultimo persino in ordine di tempo, del quale mai seppi il nome, ma che una volta mi si presentò d'innanzi ed Inisyl, a quel tempo Ductor, spiegò che fù Guerra prima di essere tale, dopodiché la sua fine divenne nota. Non conosco comunque il suo nome, si ricopriva di quel telo di cui si ricoprono i drow, abitanti del bosco proprio come me, ma con molta più necessità di nascondersi... ] Ammette di non sapere bene quali siano i nomi, ma valeva anche descriverli. Ha cercato di stare bene ancorato a quel mare di schifo, ne ha sentito l'odore acre e pungente, specie quando sbuffa, e non fa certo bene ai ricordi. La torre, quella costruzione così bianca e così splendida gli ricorda perfettamente la luna, la bianca madre, e così si distende, così i suoi ricordi emergono, specie quelli riferiti ai primi due. [ Va bene la risposta che ti ho fornito? ] Chiede adesso...


ATTENDERE RESPONSO

“va bene, non va bene…” e scuote la testa, ridacchia, solleva la mano sinistra a scostare appena il cappuccio, puntando gli occhi viola proprio dentro quelli del lycan “qualcosa non va nel tuo rapporto con i drow? Ti suggeriscono qualcosa i miei capelli, il mio manto… i miei occhi… ma forse… ti è sfuggita la mia carnagione, le mie orecchie di certo non hai potuto… >>>

[IMG]highmush.files.wordpress.com/2010/10/d20.jpg?w=529[/IMG]

tieni” e ancora una volta dal cielo estrae un dado color della notte. “tira e vediamo… se farai un numero da 0-50 ti si aprirà la porta del piano di mezzo, da 51-100 oh beh… lo scoprirai da te…” (// tira il dado Henz)


HENZ_ ha ottenuto: 64

“hum… puzzi già abbastanza, e puzzerai per tre giorni” ride, si avvicina al lycan e con le fini dita della mano destra tocca, a dirla tutta afferra, la spalla sinistra dell’aspirante Ductor. Trascinandolo in aria. E si apre la porta del primo piano, con un rumore assordante, come se i cardini fossero rimasti immobili da sempre. E ciò che si para davanti agli occhi dell’aspirante è un immenso labirinto, un’altra prova ancora. Riesce a vederlo il lycan, lo può osservare dall’alto in tutto quell’intrigo di sentieri che ruzzolano in direzioni infinite e indefinite. “guarda bene Henz, ancora una volta, vi sono due vie che puoi intraprendere per attraversare il labirinto. Una ti condurrà direttamente alla sala rotonda, in cima alla torre più alta di tutto il castello. Ma sai giocare a scacchi... vediamo... io no, quale pedine mi daresti? le bianche o le nere?''>>>

[GDR PLAY] - seguiranno domande botta e risposta, il responso arriverà alla fine - Vai Henz


HENZ_ | Torre - H | E' tutto parecchio strano, senza troppo senso, almeno a quanto pare da queste battute molto concitate. Una fase parecchio particolare della sua avventura. [ Non ho nulla contro i drow... ] E non lo dice per fare il lecchino, ma perché davvero non ha nulla contro nessuno, nessuna forma di razzismo lo attanaglia, se non quella per i Cainiti, ma quella non è una razza, bensì è carne morta. Mentre pensa questo è si tiene sempre sull'attenti per non perdere equilibrio, si ritrova in men che non si dica di fronte a quel labirinto. [ Ti do le bianche... per due motivi: Uno perché iniziano per prime, ed io amo vedere che mosse farai. Due perché il nero mi si confà più di quanto si confaccia a te. ] Sentenzia silenziandosi immediatamente. E' proprio curioso di capire cosa significhi questo, che relazione abbia con il labirinto, dunque se ne sta lì, immobile aspettando lui, toccandosi con la mano destra, quella che tra indice e pollice ha quel tatuaggio di un aquila stilizzata, alla frangia dei capelli ricci, posizionandoli, aggiustandoseli.


ATTENDERE RESPONSO

“la vita è un labirinto, mai come nel nostro tempo, ma questo viene detto e sempre verrà detto, perché abbiamo bisogno di sentirci attaccati in qualche modo all’eternità. E muovo il mio pedone davanti al cavallo di due caselle… Vedi per alcuni il bene è quello che si deve perseguire, per altri, senza il male non si può esistere… ma tu ti stai battendo per un ruolo che ... ductor del caos Il caos è il principio e la fine, a te la mossa successiva'' e intanto punta lo sguardo oltre il labirinto.>>>

[GDR PLAY] - Vai Henz


HENZ_ | Torre - H | [ Io muovo il mio cavallo ... ] Dal lato opposto a quello mosso dall'omino [ ... davanti al mio alfiere... ] Comanda. [ Io mi sto battendo per qualcosa che sono determinato a poter controllare. Posso controllare il Caos assecondandolo, lasciandogli fare quello che è il suo corso... il principio del mio caos non è adesso, ma la fine non è ancora arrivata. ] Lo guarda fisso negli occhi trafiggendolo. [ Ti sbagli comunque. Il Caos è ANCHE la coscienza dell'inizio e della fine, ma non è l'inizio e la fine. Il caos è tutto quello che sta in quella parente che tu chiami inizio e chiami fine. ] Afferma sentenzioso. ] Guarda la scacchiera, pensa al labirinto, alla stanza rotonda che risiede nel punto più alto dell'edificio. [ Pensi ch'io sia in torto? Hai un nome? ] Chiede in maniera autoritaria aspettandosi che il nome venga pronunciato, ma la sua permane una richiesta alla quale potrebbe persino dover accettare una negazione come risposta.


ATTENDERE RESPONSO

''e io ancora in avanti di due caselle il mio pedone'' lo osserva, il labirinto sembra seguire il ritmo del suo respiro, avvicinandosi e allontanandosi di volta in volta. ''io ti cammino da sempre accanto, cammino accanto ad ognuno, e attendo... il mio diletto è sconvolgere i piani di ciascuno, porre imprevisti... immagina... non è forse una battaglia questa partita? la vita è un labirinto e una partita a scacchi... vuoi davvero sapere il mio nome?''

[GDR PLAY] - Vai Henz


HENZ_ | Torre - H | E' così curioso di sapere tutto per avere tutto sotto controllo. [ Sposto il pedone, quello davanti al tuo, di una casella in avanti. ] Lo guarda dritto negli occhi viola. [ Certo che voglio sapere il tuo nome. Mi cammini accanto da una vita, conosci il mio nome, conosci tutto di me, ed io non conosco te? Mi sembra impari, non è molto corretto da parte tua. ] Afferma convinto di sé stesso. [ Questo labirinto e questa partita a scacchi mi piacciono. Ma non finirò questa partita a scacchi con te che nemmeno sai giocare, e sposti di due caselle il tuo pedone alla seconda mossa... piuttosto se vuoi fare qualcosa guidami in questo labirinto, oppure lascia che sia io a scegliere la mia strada, dimmi ciò che devo sapere, se devo sapere qualcosa. ] Afferma coraggiosamente. Prende l'iniziativa per dirigersi verso il principio del labirinto, verso la sua scelta, verso le strade che dovrà intraprendere. [ Una porta alla stanza rotonda, e l'altra? ] Chiede, se vorrà dargli risposta lo saprà tra breve...


ATTENDERE RESPONSO

''hai perso interesse per questa partita, o forse non ne hai mai avuto. di me si danno mille definizioni, sono chi ha nelle mani il filo del tempo, chi disegna il tuo destino... la tua sorte... non sono la stessa cosa sai? in fondo io sono tutto e sono niente, sono Nessuno... Il tuo equilibrio non è certo qualcosa che potrei invidiarti, ma la tua resistenza, oh la tua resistenza si, sappila usare Henz, senza la mente può poco il corpo, sopporti questo puzzo, e tutte queste domande, e non ti pieghi...'' sbatte i pugni nell'aria e il lycan potrà vedere chiaramente tutte le pedine volare per poi cadere rovinosamente in fondo al lago, potrà udirne persino il tonfo. ''nessun labirinto, solo l'ultima prova, uno sciame d'api, lo vedi? direi che tra poco potrai sentirlo''>>>

[IMG]marsicanews.com/wp-content/uploads/2015/05/api-31.jpg [/IMG]

e il lycan si ritrova completamente rivestito dei dolcissimi insetti. ''vai, attento a non farti pungere, sono solo 15 metri in salita''... quindi spalanca le braccia e davanti a loro si apre la via ''ah... ricorda che i tuoi piedi sono ricoperti di... tu sai bene cosa... non scivolare''>>>

[GDR PLAY] - Vai Henz


HENZ_ | Torre - H | Ha perfettamente capito che non intende avere a che fare con queste schifezze di giochi, indovinelli, eccetera... eppure ha resistito, l'ha fatto si, e costui lo riconosce, questo signor Nessuno ha capito di che razza di pasta di persona si tratta, non la mera resistenza fisica, ma la sopportazione, la volontà, la determinazione, l'umiltà, anche se ad un primo impatto non c'è una sola altra parola che sia più lontana da lui: Umiltà. La volontà di arrivare in quel punto preciso nel minor lasso di tempo possibile è moltà [// Volontà del Mannaro] Eppure sa che potrebbe benissimo essere un'illusione messa in gioco da questo tale signor Nessuno, anzi, quasi sicuramente è così... Inizia a cercare di intraprendere una corsa, controllata però, cercherebbe di fare cinque metri in avanti, apre le braccia stendendole totalmente verso l'esterno, dopodiché sbatte clamorosamente i due palmi delle mani l'uno contro l'altro in una sorta di applauso con tutta la potenza che ha [//Potenza +3] un pò per uccidere qualche insetto, ed un altro pò per cercare di scacciarne altrettanti da dosso. I passi si susseguono molto precisi l'uno dopo l'altro, ponendo particolare attenzione alla violenza con cui pone a terra i piedi mentre cammina, quasi cercando di produrre il minor rumore possibile. Non saluta Nessuno, non sa se lo rivedrà più avanti o meno, se sarà solo un traghettatore o meno...


ATTENDERE RESPONSO

e il lycan sembra aver scelto la strada peggiore, le api non solo solite attaccare se non vengono disturbate, esplorano e creano lo sciame, si posano e se ne stanno buone buone, ''oh no... henz'' e torna quella litania, seguita da una sorda risata ''non battere le mani...'' si staccano le api si, ma creano un polverone, pronto a punzecchiare henz, gli girano intorno, vicinissime ai piedi decisamente puzzolenti e agli occhi del lycan, e mancano ancora 10 metri.>>>

[GDR PLAY] - Vai Henz


HENZ_ | Torre - H | Lo sapeva ma lui si snerva, tutto quel ronzare lo stava facendo rimbambire, ha deciso così, e pazienza, l'unica cosa da fare adesso è quella di non fermarsi e continuare a procedere a gambe levate, altri cinque metri per ridurre la metà il proprio percorso, l'arrivo, la meta sta lì abbastanza vicina. Le ha fatte alzare, adesso fino a che sentirà una pizzata decide non battere più quelle diavolo di mani, di tenersele addosso, tanto sostanzialmente ha pantaloni lunghi ed una pelliccia addosso, l'eccezione è fatta per il viso, sul quale c'è una folta barba, sulle mani e collo, può benissimo tenersele un qualche altro secondo addosso sopportando qualche piccola pizzata sulle mani o sul collo, purché siano poche e non infieriscano troppo... anche perché in fin dei conti cosa può allontanarle? Fondamentale è non rispondere al drow (?) per non ingoiarne qualcuna e farsi punzecchiare la lingua, se questa si gonfiasse sarebbe davvero un problema importante per Henz... ridurrebbe la sua distanza a cinque metri dal punto ''X'', dopodiché si vedrà ciò che dovrà accadere...


ATTENDERE RESPONSO

non batte le mani il lycan, e sono talmente tante le api che ha indosso che riuscirebbe a vedere appena la sala circolare che si avvicina, tutti quei piani in soli 15 mt, una salita ripida, davvero ripida, tanto che le braccia dell'aspirante ductor faticano a restare ferme, puntano oltre la schiena, e la fatica si sente, la puzza non ha mai smesso di farsi sentire... e arrivano tre punture quella lieve mancanza di gravità è fastidiosa per loro, una bella puntura sulla fronte, proprio al centro, e una per ciascuna... chiappa. ''troppo facile per te Henz?'' ridacchia il fato mentre lo osserva.>>>

[GDR PLAY] - Vai Henz


HENZ_ | Torre - H | Cerca di resistere alla pressione, la forza di volontà che lo spinge a tenere duro, la forza che preserva per spingere forte sulle gambe quando questa salita si fa irta e pericolosa [// Volontà del mannaro / Potenza +3] Arranca come uno scalatore provetto, decidendo di compiere altri cinque metri prima di arrivare alla fatidica sala rotonda. [ Cosa troverò adesso? ] Chiede, chissà se troverà forse gli altri pretendenti a questo ruolo come Ductor, o chissà se piuttosto dovrà avere luogo un altro tipo di prova. Termina di porsi domande, decide di proseguire e compiere quindi quest'ultimo sforzo, azzerare le distanze dalla meta, portare le mani alla barba, pulirla da quelle luride bestioline, dolci si, ma fastidiosissime, guarda dritto davanti a sé, sfocato, con quegli occhi particolarmente glaciali...

[ATTENDERE RESPONSO]
“Sei… così sicuro di te Henz che non mi ascolti… ti lascio le api a farti compagnia, mi spiace… o, forse, mi piace, che ti abbiano punzecchiato un po’, ma questo non lo saprai…” la voce stridula improvvisamente rimbomba, come se si creasse un vuoto. Il lycan ha la possibilità di vederne le mura, e le vetrate della grande sala, un solo istante, così rapido da non esser sicuro di averlo realmente visto. L’incappucciato è ancora lì con la mano sinistra sollevata, ridacchia, fissa l’aspirante Ductor con i suoi occhi viola e nuovamente la voce tuona “c’è nessuno qui? Uuuuuhhhh chi c’è?” la luce si fa più forte, un bagliore che buca il buio precedente, un boato, e poi… Henz si ritrova all’ingresso del castello, li dove ha tirato il dado, con l’incappucciato accanto. “Te lo saresti mai aspettato? Tutta questa fatica per ritrovarti all’entrata… oh, ma sei diverso da come ti ho conosciuto, ora puzzi, hai i piedi e le caviglie ricoperti di preziosissimo letame, ti hanno punto le api che ti girano intorno affettuosamente, hai il mio dado nero, e la benda nella tasca sinistra… e la tua bastarda… puoi farti un giro se vuoi, puoi far amicizia con le api… il mio compito è finito, se ci siano altri in giro o no… chi può dirlo? Sono solo un traghettatore, ricordi? In fondo non sono nessuno” solleva le spalle, fissa il vuoto, mentre il castello con le sue luci torna a vomitare lamenti striduli. “attento a non sottovalutare nulla e nessuno”. La figura incappucciata, volteggia impalpabile fino a esser risucchiata dal castello lasciando il lycan al pian terreno.
[GDR END]


nessuno.nessuno
00venerdì 13 novembre 2015 11:42
RIASSUNTO
Striduli lamenti, nenie, buio totale e l'apparente spettro di un drow si presentano a Henz, per domandargli se è davvero certo di volersi candidare come Ductor del caos. Il mannaro accetta, e così viene sottoposto a diverse prove, tranelli a dirla tutta. Henz è forse deluso che non ci siano prove fisiche, ma indovinelli, e non sembra spaventato all'idea di dover puzzare, quanto infastidito dall'insolente incappucciato. Il castello luminescente sembra vicino per poi allontanarsi di nuovo. Alla fine avrà tutta l'impressione di essere arrivato in vetta, nella sala circolare dove superare l'ultima prova, ma ancora una volta, vedrà svanire la meta, e si ritroverà al pian terreno, in compagnia delle sue api e di un puzzo tremendo.


COMMENTO E MOTIVO ASTERISCHI
Prima di iniziare con il commento vero e proprio specifico che l'ultimo responso è evidenziato perché problemi di connessione non mi hanno permesso di terminare la quest in on, di fatto sto scrivendo dal telefono...
Role scorrevole, almeno per me, anche se devo dire che Henz si è dimostrato in alcune occasioni poco attento ai responsi, non ha tenuto conto della situazione, come durante la prima prova, dove, sì, doveva rispondere a degli indovinelli, ma era bendato, su un masso viscido e traballante nel bel mezzo di un fiume di letame decisamente puzzolente.
Devo ringraziarlo comunque, perché non polemico, sempre disponibile, e quando non era chiaro qualche mio responso, ha chiesto gentilmente... Sarebbe bello avere tutti player così [SM=g27838]

Ho cercato di creare un percorso ad ostacoli, prevedendo insieme un aspetto fisico e uno mentale, e mi sono divertita a creare la figura del fato sotto le mentite spoglie di uno spettro drowish (grazie Leia ^^).
Henz ha con sé degli oggetti: un dado nero a più facce e più numeri, una benda strappata dal cielo della notte, che potrà recuperare se vuole, dal momento che si trova nella sua tasca sinistra, e lo sciame d'api. Ovviamente non sa se gli serviranno, né quale reale funzione abbiano. Se vuole potrà tentare di scoprirlo.

E arrivo all'elenco delle approvazioni

* Henz si trova al piano terra
* per tre giorni puzzerà di cacca, non gli servirà lavarsi, impomatarsi, nulla di nulla, puzzerà e basta
* tutt'e due i piedi, fino alle caviglie, sono ricoperti di letame viscido e puzzolente
* ha tre punture d'api: 1 al centro della fronte
1 sulla chiappa sinistra
1 sulla chiappa destra
saranno fastidiose, doloranti, ma non necessitano di particolari cure
* è interamente ricoperto da uno sciame d'api
* ha con sé il dado sfaccettato
* nella sua tasca sinistra si trova la benda creata dal cielo della notte
* come da lui stesso dichiarato all'inizio della quest, ha con se la bastarda


credo sia tutto
ALIAS.ALIAS
00venerdì 13 novembre 2015 12:26
GDR APPROVATO



* Henz si trova al piano terra
* per tre giorni puzzerà di cacca, non gli servirà lavarsi, impomatarsi, nulla di nulla, puzzerà e basta
* tutt'e due i piedi, fino alle caviglie, sono ricoperti di letame viscido e puzzolente
* ha tre punture d'api: 1 al centro della fronte
1 sulla chiappa sinistra
1 sulla chiappa destra
saranno fastidiose, doloranti, ma non necessitano di particolari cure
* è interamente ricoperto da uno sciame d'api
* ha con sé il dado sfaccettato
* nella sua tasca sinistra si trova la benda creata dal cielo della notte
* come da lui stesso dichiarato all'inizio della quest, ha con se la bastarda



Henz, come gli altri, fino alla fine della quest ora che è giunto a palazzo potrà visitarne il piano terra che cambierà come vorrà lui. ogni cosa che troverà non potrà essere usata nella quest finale o portata indietro alla fine.


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:19.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com