Giardini di Avalon - Erinn e spettri
RIASSUNTO: Erinn conosce cinque ragazzi spettro nei Giardini di Avalon e chiede informazioni riguardo alla gelatina che resta brilluccicosa e riguardo al Professore. Ottiene infine una risposta molto scarna!
ASTERISCHI:
Non sono sicura che la giocata abbia bisogno di approvazione, ma e' la prima volta che muovo gli spettri e sono turbata dal poter scegliere che cosa far fare/dire a qualcuno di diverso da Erinn! Spero di essermela cavata!
- Erinn conosce Lissa, Ronian, Kory, Nya e Owie.
- Lissa le suggerisce di chiedere a Esmeralda per la gelatina che non smette di brillare.
Visto che l'altra gelatina l'ha regalata Esmeralda, ho pensato di rivolgermi sempre a lei, spero di non aver sbagliato!
- Lissa le suggerisce di non avere niente a che fare col Professore
[e il Professore… se volete un consiglio, lasciatelo perdere… non vi può venire niente di buono da quello lì. Fa cose strane e le persone che ci hanno a che fare… poi non sono più come prima.]
Nya per contro la incita, un po' malignamente, a cercarlo.
[“Il Professore lo puoi trovare dove ci sono libri o dove può fare i suoi esperimenti o dove c’è tanta gente da studiare… devi proprio cercarlo, sai? Fa paura a tutti, ma magari a te non ne farà tanta, no?” E ti fa un sorrisetto malizioso. “Ha sempre un mantello viola, lo riconosci da quello. Buona fortuna!”]
Domanda: posso giocare da sola con Esmeralda per avere la gelatina che non smette di brillare? O posso tentare di ottenerla con Master?
E poi: sugli spettri ha effetto la skill Diplomazia? Ho provato a usarla, ma non ero sicura potesse funzionare!
COMMENTO:
Stasera ho provato a contattare meta' dei presenti, ma nessuno poteva giocare… visto che avevo del tempo libero, ci ho provato in automastering!
E' faticoso e un po' snervante giocare entrambe le parti di una conversazione, cercando di risultare comunque credibile… non so ce ce l'ho fatta, ma penso capiteranno ancora occasioni per migliorare! ^^
ERINN [Palazzo Reale – Giardini] Sei stata generosamente accolta come ospite a Palazzo, Mezza; ora è tempo di andare. Lo stesso servitore che ti aveva accolta, ti scorta fuori dalla dimora della Regina, scostando il portone perché tu possa attraversarlo e far risuonare i tuoi passi sul ponte levatoio. Tu ringrazi, educata, e te ne vai. Una volta uscita all’aria aperta scrolli le spalle, come a scuoter via tutta la tensione di dover rispettare formalità cui non sei abituata, e avanzi nella frescura della sera. Indossi gli stessi abiti con cui sei partita: divisa di congrega con le due spille, stivali con i pugnali nelle tasche, cintura coi veleni e un ampio mantello nero a coprire il tutto. Adesso che hai adempiuto la tua prima missione, però, non sei certa di dove andare o che cosa fare, da che punto cominciare la tua ricerca. Sai solo che ti occorre trovare un campione di ‘gelatina’ blu persistente, di quella che rimane luminosa a lungo e che devi cercare informazioni su un certo ‘Professore’. La bussola dei tuo passi gira da sola il proprio ago, comunque, perché mentre tu ti domandi da dove incominciare la tua impresa, vedi delle ombre blu che fluttuano non troppo lontane da te, al centro della piazza, in mezzo alle fine di piante dei Giardini. Che tu creda o meno al Fato, ti pare comunque un buon punto di partenza – e decidi di avanzare verso di loro. [Sensi Sviluppati (vista), Visione Crepuscolare]
ERINN [Giardini] Ti muovi rapida, agile, avanzando tra i sentieri scolpiti tra gli splendidi alberi e i fiori colorati. Inspiri il profumo effimero dell’eterna primavera, riempiendotene i polmoni. La vita ad Avalon avrebbe decisamente dei vantaggi, almeno per quanto riguarda il clima! Più ti avvicini alle figure fluttuanti, più ti concentri per distinguerne i contorni nella semi oscurità della sera; non dovrebbe essere troppo difficile, dal momento che risplendono di una pallida luminescenza bluastra. Dovresti quindi essere in grado di distinguere cinque figurette davanti a te. Sono bambini – o ragazzini – e stanno giocando tra loro. Un maschio coi capelli scuri e una bandana sulla fronte sta duellando con un ragazzetto più alto, biondo, facendo cozzare corti spadini di legno. Una ragazzina smilza è china su un bambino dai capelli scuri e dagli occhi allungati e gli sta mormorando qualcosa. Un poco discosta vi è una bimba dalla carnagione scura, che accarezza un brutto gattaccio dal muso schiacciato. Quando tu ti fermi, a circa tre metri dal più vicino di loro. Tutti quanti interrompono le proprie azioni: s’arresta il duello, si zittiscono i bisbigli, il gatto smette di essere vezzeggiato. Tu, Erinn, ti ritrovi cinque paia d’occhi non particolarmente amichevoli puntati addosso. Prima ancora che tu possa decidere che cosa dire, come interagire con questi bambini spettro, è il ragazzo moro con la spada di legno e la bandana che fa un passo avanti e, mettendo i pugni sui fianchi, spinge avanti il mento e ti dice: “Embè, signora? Che ci avete da guardare?” [Sensi Sviluppati (vista), Visione Crepuscolare]
ERINN [Giardini] I tuoi occhi, Mezza, saettano sui cinque ragazzini, i quali ricambiano piuttosto ostili. Ottimo, Erinn: sei anche riuscita a beccarti gli spettri rancorosi! Prima di rispondere, ti prendi qualche istante per valutarli. Il più vicino a te è il ragazzino moro dall’aria strafottente, che continua a fissarti con un’espressione beffarda. Si è fatto fisicamente avanti per primo, quindi ti è apparso coraggioso (forse fin troppo audace) e, nel complesso, quello più pronto a dialogare. Quello alto e biondo se ne sta dritto, rigirandosi la spada di legno tra le mani, quasi a sbandierare la propria forza e a mostrarsi apertamente aggressivo. Il bimbo più minuto ti pare sfuggente, mentre abbassa lo sguardo e ti osserva solo a tratti. La ragazza col gatto ti inquieta, anche se non sapresti dire il perché. E poi c’è la ragazzina più grande con una bandana verde tra i capelli, che stringe le labbra e incrocia le braccia sul petto. “Sid et venom” inizi a parlare, passando con lo sguardo dall’uno all’altro, rivolgendoti a tutti. “Io mi chiamo Erinn… sono una creatrice di veleni, giù a Barrington.” Ti presenti con parole semplici perché non hai potuto non notare il lessico elementare e scorretto utilizzato dal ragazzetto. E ti sei identificata subito come Maestra dei Veleni, cercando di metter subito in rilievo un qualche aspetto di te che potesse colpire la fantasia e l’immaginazione dei marmocchi di strada. “E voi chi siete?” domandi. “Sono venuta sull’Isola per conoscere qualcuno di voi… membri dell’equipaggio, avrei alcune domande da farvi… Mi chiedo se voi siete abbastanza informati da potermi rispondere… ma forse siete troppo giovani?” Domandi, volutamente provocatoria, sperando di scatenare qualche moto di orgoglio infantile [Sensi Sviluppati (vista), Visione Crepuscolare, Empatia liv.3, Diplomazia liv.2]
ERINN [Giardini] E la reazione che speravi di scatenare, in effetti si verifica… forse persino troppo intensa! Intanto ti ritrovi una luminescente spada di legno puntata contro: è il ragazzino alto e biondo che ti mostra un volto infuriato e agita enfaticamente l’arma da allenamento. Quindi tre voci si elevano insieme scagliandosi contro le tue orecchie affilate: “Credete mica che siamo bambini?!” (il biondo), “Hmf! Forse non ti vogliamo rispondere” (la bambina col gatto), “Ma che dite, signora! Se ci va possiamo dirvi quello che vi pare… che vi credete, noi siamo pirati!” (il moro con la bandana). A farsi avanti è poi la ragazza più grande, con le mani sempre incrociate. Ti guarda con sguardo serio e inizia a parlare. “Erinn.” Pronuncia il tuo nome. “Io sono Lissa… e loro sono Nya” e indica la bambina dalla carnagione scura, “Ronian” il ragazzetto biondo, “Kory” il moro con la bandana “E Owie” nomina anche l’ultimo, il bambino più minuto, silenzioso, con gli occhi allungati. “Sì, eravamo col resto dell’equipaggio e adesso ce ne stiamo sull’Isola, come tutti gli altri.” Scrolla le spalle e tu annuisci, palleggiando la tua attenzione tra Lissa e Kory – che sono i due da cui ti aspetti di poter trarre maggiori informazioni. “Sono contenta di conoscervi… ero presente al rito di Samhain quando… siete arrivati.” Non sai bene come usare le parole, Mezza: non è mica facile parlare con dei bambini morti! “Sono riuscita a conoscere un vostro compagno, Gwydion… lo conoscete anche voi?” Lasci cadere questa informazione, per vedere dove ti porterà, poi prosegui lungo il sentiero che ti eri prefissata, subito dopo aver concluso con “si trova al Palazzo Reale”. Continui dunque: “Sto cercando due cose” introduci l’argomento. “Sto cercando un membro del vostro equipaggio che chiamano ‘il Professore’, sapete dirmi dove posso trovarlo? E poi ho bisogno di una sostanza… la stessa ‘roba’ blu che viene lasciata dai vostri corpi quando toccano qualcosa… ma un po’ speciale, che non smetta di brillare dopo poco tempo…” E lasci in sospeso le tue parole, in modo che gli spettri possano colmare la lacuna, se vogliono. [Sensi Sviluppati (vista), Visione Crepuscolare, Diplomazia liv.2]
ERINN utilizza [Diplomazia 2]: 27 + 40 = 67 su 75 (Prova fallita)
ERINN [Giardini] Le tue parole creano tutta una nuova confusione, Erinn. Kory, che fino a poco fa ti sembrava un’utile fonte di informazioni – sbruffone e ciarliero – ti soffia contro manco fosse un gatto infuriato: “Come come come?? Quel cane, quell’avanzo di stiva?! È al Palazzo?! Assaggerà la mia spada!” E detto questo fluttua via, correndo in direzione del Palazzo Reale, macinando in qualche attimo metri e metri e metri. Una volta scomparso dalla tua vista, senti gli sbuffi degli altri ragazzini e le loro lamentele: “Ecco, molto brava davvero! Adesso chissà quando lo rivedremo!” Ti bercia contro Ronian, occhieggiandoti con astio e poi voltandoti la schiena. “Ci vado io a cercarlo.” Parla per la prima volta con voce fine fine il bambino più piccolo, Owie, prima di avviarsi dietro all’altro. Tu li guardi, impotente, allarghi le braccia e dici: “Mi dispiace, io… non avevo idea…” Ed è di nuovo Lissa a raccogliere le fila del discorso e dirti, tagliente: “Adesso dovete andare, avete fatto abbastanza danni… Noi non vi si può aiutare, qui.” Dice, brusca, salvo poi aggiungere: “Se volete dei residui che brillano, cercate la prostituta Esmeralda… e il Professore… se volete un consiglio, lasciatelo perdere… non vi può venire niente di buono da quello lì. Fa cose strane e le persone che ci hanno a che fare… poi non sono più come prima.” E tu potrai vedere un brivido che le fa tremare leggermente le spalle, come se avesse freddo o paura. Poi lei si volta e fa per andare dietro agli altri due, seguita dal biondo infastidito. Rimane indietro solo la bambina più piccola e tu abbassi lo sguardo per incontrare i suoi occhietti cattivi e il suo sorriso dolciastro. “Il Professore lo puoi trovare dove ci sono libri o dove può fare i suoi esperimenti o dove c’è tanta gente da studiare… devi proprio cercarlo, sai? Fa paura a tutti, ma magari a te non ne farà tanta, no?” E ti fa un sorrisetto malizioso. “Ha sempre un mantello viola, lo riconosci da quello. Buona fortuna!” E il suo augurio suona come una minaccia, mentre lei ridacchia e si allontana, lasciandoti piena di dubbi.