[QUEST E.F] Gli spettri all'approdo (ok)

EDAVE
00mercoledì 11 novembre 2015 00:47
EDAVE (riva) Ha coinvolto Alexandra e Aileen in una avventura diversa dal solito, raggiungere l'isola per vedere questi fantastici spettri di cui si narra anche a Barrington. Lei di spettro ne conosce solo uno e si augura che quelli che infestano l'isola non gli assomiglino per nulla, se vagassero tanti senza corona su Avalon si augura almeno che le sacerdotesse escano dal tempio in massa per >>
EDAVE reagire. Sorride pagando al barcaiolo quanto dovuto, la luna piena è lontana e la sua parte bestiale ben nascosta anche se sempre latente. Un paio di comodi calzoni da uomo marroni, un paio di stivali, una camicia e i rossi capelli che scendono sulle spalle in morbidi ricci ribelli. ''Alexandra'' direbbe volgendosi alla Suprema con un sorriso e battendo la mano sul tascapane che porta a >>
EDAVE tracolla ''Io mi sono portata quanto serve per curarci se dovesse servire ma vorrei fare in modo che tornassimo tutte intere da questa avventura'' scherzerebbe osservando Aileen e scuotendo il capo. Le ha chiesto di fare loro da guardia del corpo ma non riesce a smettere di ridere immaginando la piccoletta coprire le spalle ad un Krinos di 3 metri e alla Suprema degli Ancestrali che con un solo
EDAVE movimento delle braccia e alcune paroline messe bene potrebbe far sparire tutta l'isola ''Caska ti trovo bene e sono felice che tu sia qui con noi, su, vai a farti registrare dai padelli o dai guardiani anche per noi prima che pensino che il Vicegovernatore ha organizzato una invasione di massa dell'isola'' e si arriccia appena il naso fermandosi e lasciando che il caldo irreale di quel postacci
EDAVE la avvolga.

ALEXANDRA {{Riva}} § [[Il vento è leggero e, mano a mano che si avvicinano all’Isola, diviene sempre più caldo, gradevole a contatto col viso. Mano a mano che il tempo scorre le tre donne raggiungono in gran silenzio il molo, guidate da un barcaiolo dall’aspetto non molto rassicurante –sembra, infatti, un po’ ubriaco-, ma forse per istinto, o abitudine, è riuscito comunque a condurle a destinazione. >
ALEXANDRA Indossa un corpetto in velluto di seta grigio antracite e nero, chiuso da dei lacci, semplicemente, sul davanti, e delle comode brache in pelle nera. Una borsa a tracolla contiene il necessario per far dei prelievi mentre lungo la cintola si possono notare una fila di pozioni e veleni e, sul fianco sx in particolare, un pugnale di pregiata lavorazione –ed estremamente affilato-, il gemello è >
ALEXANDRA nascosto nello stivale dx. E’ sempre cauta, caratteristica che le ha permesso di sopravvivere molto più di altri abitanti di quelle magiche e rovinose terre. Capelli color fuoco son trattenuti in un’acconciatura severa, che non lascia libera neanche una ciocca, e son nascosti dal cappuccio del mantello scuro che cinge le sue membra, facendola apparire come un’ombra nella semioscurità. ]] Vi >
ALEXANDRA - proteggerò, se ce ne sarà bisogno. [[ Mormora, con tono cordiale, come sempre. Dopotutto è magistra delle fiamme, e tutto ciò che è oscuro, o maledetto, è terrorizzato dal fuoco e dalla luce. E i briganti non hanno che da provarci ad avvicinarsi, pena un sedere ben bruciacchiato –e non solo quello-. ]]

AILEEN [approdo.fu][Era un po' che non veniva sull'isola. Soprattutto, è ben strano venirci con Edave, per un'avventura così pazza, ma così pazza che NON sarebbe uscita neanche dalla mente malefica di Gildor. E lui, in idee malefiche, è un campione. -Ah beh, almeno siamo fornite di un ufficiale medico- dice scherzando -Dì un po'...- guarda Edave con curiosità -Sei davvero convinta?->
AILEEN fa una pausa. -Comunque si, ci conviene davvero registrarci. Vice governatore, guardia governativa- nonché capogilda commercianti -Anche se non in servizio, e suprema dei maghi. Potrebbe risultare davvero come un attacco in piena regola. Senza contare che sono armata- anche se con i fantasmi...beh, serve a poco. Ha con se la sua spada lunga al fianco destro, sulla schiena>
AILEEN uno scudo, mentre al fianco sinistro riposa un coltello. E dietro la schiena, nei rispettivi foderi, sei coltelli da lancio. È ben pronta a tutto insomma. Ma da quando lei va in giro senza armi? Ben vestita, con pantaloni scuri e pesanti, un corsetto rosso con da sotto una camicia che sottolinea le forme snelle e feline del corpo. In alcuni momenti sembra davvero un gatto. I capelli sono>
AILEEN legati in una coda alta che lascia sfuggire due ciocche e le lascia libera la visuale. Peccato non essersi portata l'arco. Adora tirare. È tipo una passione. Guarda Alexandra, le sorride. Non conosce la magia se non ciò che una drow le raccontò tempo fa. E sa bene quanto dovrebbe stare lontana da loro per quella faccenda dell'aura, ma al momento davvero, non c'è motivo. -Potere del fuoco?->
AILEEN domanda verso Alexandra. -Sembra molto utile. E intanto che lo preparate, ci sarò io a proteggervi- dice tranquillamente -In ogni caso...- si guarda intorno -Qua vicino ci sono i cavalieri e i guardiani, se non erro. Hanno un posto di controllo. Senza contare i ranger che sorvegliano le foreste. Credo che i briganti saranno l'ultimo dei nostri problemi- è solo un peccato non>
AILEEN avere gli occhi del gatto o del lupo. Non sarebbe male portarseli in forma umana. Quegli occhi verdi, che l'accompagnano in tutte le sue forme, al momento vedono solo ciò che possono come occhi umani. Si muove cauta, si guarda intorno. Minuta di statura, non facilissima da vedere, ma di certo, adesso è soltanto umana. Davvero, sarebbe uno spasso in questa forma avere i sensi >
AILEEN e l'agilità da lupa con cui tempo fa ha bagnato il naso a un'altra lupa, al bosco oscuro. Fu una bella caccia quella -Se cambiate idea- dice cominciando ad avviarsi verso il posto di controllo -Potremmo sempre dedicarci alla caccia- proprio ora le è venuto in mente -Potrebbe venirci voglia di cinghiale o di vivere sugli alberi. Vi va una vacanza?- dice scherzosa e divertita]


EDAVE (riva) Si avvicina a Alexandra infilandole una mano sotto il braccio ''Vedi di mirare lontano da me'' lo dice sorridendo ma l'idea che del fuoco amico possa esserle sparato addosso non la gradisce per nulla ''Vai Vai'' direbbe sogghignando verso Aileen mentre già gli occhi scadagliano la notte. Non sono gli occhi del lupo e nemmeno quelli del Krinos ma sono abbastanza sani per permetterle di >>
EDAVE scrutare alla ricerca di quei fantasmi che, a quanto le hanno detto, brillano al buio. ''Vieni Suprema e vediamo un pò di capire dove li abbiano nascosti gli isolani, mi chiedo come mai abbiano scelto avalon, presumibilmente non sono malvagi visto che la dea permette loro di permanere qui'' e penserebbe ai fantasmi di Roseline mentre già la mente cogita su cosa possano essere. Trainerebbe >>
EDAVE la nordica con ben poca grazia nella direzione opposta a Aileen, dopo il benvenuto dei cavalieri di un anno precedente non ama molto avere rapporti con loro, le scatta la bestia che ha dentro.


ALEXANDRA {{Riva}} § [[ Ormai l’hanno affiancata all’elemento fuoco. Dopotutto dopo la guerra contro l’armata delle fiamme e, poi, all’orda di zombie, ormai in molti sanno che ama evocare e dominare il fuoco arcano. ]] Sì, fra le altre cose. [[ Mormora, in risposta ad Aileen, o meglio Caska. Non ha dimenticato la sua reale identità ma la mantiene segreta come da sua richiesta. ]] Per voi sarebbe più >
ALEXANDRA facile, che per me, prendere un cinghiale senza rovinarlo. [[ Ironizza sui metodi di caccia. A ognuno la sua arma prediletta. ]] Spiegatemi meglio quest’evento, mi sono ritirata in meditazione e non ho seguito molto lo svolgersi degli eventi negli ultimi giorni. [[ Non fanno mai male gli aggiornamenti, inoltre potrebbero avere informazioni aggiuntive a quelle già in suo possesso. Nell’attesa >
ALEXANDRA di raggiungere la destinazione tanto vale perdersi in qualche chiacchiera. ]] Chissà. Dopotutto c’è stato il buio, l’orda di zombie.. L’armata delle fiamme e molto altro ancora. Non sottovaluterei la situazione sino a quando non avremmo svolto degli esami. [[ Cauta, attenta, sempre pronta a qualsiasi evento. Continua a incedere, di fianco alle due, senza allontanarsi più di 60 cm da loro. >
ALEXANDRA Meglio lasciare il gruppo più compatto possibile, per ora. ]]


AILEEN [Riva.fu][ci mette poco ad andare e tornare. -Tutto a posto- dice tranquillamente, andando a sistemarsi tra le due. Si, Alexandra di sicuro la ricorda come Aileen, candidata console al clan mediterraneo. Un clan che ora ha dimenticato, come se non facesse più parte di lei. Succede, quando si è sospesi tra due mondi. Le cose puramente ''umane'' tendono ad allontanarsi,>
AILEEN e anche se pur volendo potrebbe dedicarsi al clan, la cosa le sembra assurda. Non è umana. Non completamente almeno. Si avvicina ad Edave -Ecco, spiega anche a me, perché ci ho capito ben poco, ma sai che sono sempre pronta- ed è un peccato che Calya non possa essere con loro. Una cosa simile le farebbe solo bene, sarebbe un buon addestramento. -Partendo dall'inizio- si>
AILEEN è dedicata ad altro in questi ultimi tempi, e come Alexandra ha perso molte cose. Si guarda intorno. Per ora non sembrano esserci problemi, ma lei è accorta. Gliene sono capitate troppe per potersi permettere il lusso di distarsi]


FEHRER [Approdo] Non c'è una ragione particolare per la quale, una notte di più, l'Alfiere stia a una distanza non indifferente dalla Loggia. Mentre i cavalieri brancolano nel buio e le forze armate che dovrebbero tenere sotto controllo questo fazzoletto d'Isola hanno smarrito le loro tracce, egli ha tuttavia intrapreso una strada differente dalla neutralità che vorrebbe i draconici asserragliati ->
FEHRER -> dietro le rocce del maniero in cima ad Avalon. Gli occhi del Nith Ishtuk badano a che gli spettri che inondano l'approdo d'una luce biancastra restino innocui, così come si sono dimostrati fino ad ora, e che l'assenza di uomini o donne in grado di imbracciare una spada impedisca a qualsiasi altra minaccia d'approfittarne. E' un solo baluardo, ma lo Scandinavo sa svolgere molto bene ->
FEHRER -> il suo ruolo. In sella alla cavalcatura nera, che pare voler raddoppiare la già imperiosa statura di Gwynbleidd, slanciata verso il drappo nero e le sue ancelle, egli bada allo spiazzo ai piedi del sentiero che si dirama in più direzioni e al molo, là dove non dovrebbe essergli sfuggito l'attracco di una chiatta da Barrington. E' con trotto leggero che sprona la bestia in direzione delle ->
FEHRER -> tre sagome, senza che alcuna falcata tradisca la benché minima urgenza di raggiungerle. Come se la maggioranza appartenesse al difensore, sereno, e non a chi è, almeno apparentemente, attaccante. E' vestito con una tunica nerastra, rinforzata sulle articolazioni da alcune giunture di cuoio e stretta in vita da una cinta dello stesso tessuto; e ha fra le scapole, tenuta ferma da una ->
FEHRER -> fascia aderente che stride quando il colosso muove le braccia, la coppia di lame, Rudra e Saevasechta. Non può cogliere gli ultimi scambi di parole, ma loro potranno cogliere l'arrivo di lui, presumibilmente a una decina di metri dal trio.


TIRO DADO PER AVVISTAMENTO FANTASMI, DA 0 - 50 SI DA 51 IN SU NON ANCORA

EDAVE ha ottenuto: 30


EDAVE (approdo) Cammina sbuffando, lascia andare Alexandra mentre a lei si avvicina Aileen, non ascolta nemmeno i loro discorsi, da quando è stata morsa di certo ha perso la calma e la freddezza che la hanno sempre contraddistinta anche se la mantiene docilmente celata sotto una patina di menzogna che la fa apparire agli occhi di tutti come la nordica di un tempo. Il viso, gli atteggiamenti>>
EDAVE le parole stesse che pronuncia sono sempre mescolate ma non per menzogna e divertimento ma per nascondere quella natura bestiale che la rende rabbiosa e fastidiosa del mondo. Anche stasera indossa la maschera del calmo ospitaliere, trattiene i modi rendendoli eleganti (sotterfugio 3) e si lascia aiutare dal buio che nasconde il suo volto alle due donne che la conoscono molto bene e che >>
EDAVE potrebbero, se lei scivolasse notare qualcosa di diverso dal consueto. Ma la risposta è sempre pronta e parlare di periodi ante e post è sempre conveniente, gli sbalzi ormonali rendono ogni donna un Krinos. Ode i passi del draconico che proviene alla lor destra (senso sviluppato udito) e con lentezza volgerebbe il capo nella sua direzione per comprendere chi sia ma, nel mentre, con la coda >>
EDAVE dell'occhio le parrebbe di scorgere una luminescenza bluastra dietro alcuni alberi a 10 mt da loro sulla sinistra ''Li'' direbbe senza degnarsi di rispondere in alcun modo a Alexandra mentre la foga del momento la fa gongolare e alzando la mano a mostrare loro dove abbia scorto la luminescenza.

ALEXANDRA ha ottenuto: 5

ALEXANDRA {{Approdo}} § [[ Ci vorrà un po’ per iniziare a udire i rumori degli zoccoli ferrati del cavallo. Se ne starà per qualche tempo a guardarsi intorno, con fare sospetto e pronto ad affrontare ogni evenienza, per poter scattare in attacco o difesa in qualsiasi momento. E’ abituata a ciò, è allenata, ha molta esperienza sulle spalle. Ogni secondo è prezioso. E poiché Edave non risponde alle sue >
ALEXANDRA domande si limiterà a stare in silenzio. Continua a incedere, con passo costante e deciso, gli stivali fanno ben poco rumore sul sentiero battuto, ma può esser udito dalle orecchie più fini. Ed è a quel punto che potrebbe riconoscere un vado rumore come quello d’un destriero che si sta avvicinando. Da solo, o guidato da uno o più persone, questo non può saperlo, magari è solo un cavallo >
ALEXANDRA selvaggio, ma comunque cercherà di sforzare la sua vista per poter riconoscere l’ombra dell’animale in avvicinamento.]]

AILEEN ha ottenuto: 19

AILEEN [Approdo.fu][lei ovviamente non sente ancora Feher, troppo lontano per i suoi sensi, adesso umani, ma nota il movimento di Edave. Questa sera è troppo impegnata per esaminarla come dovrebbe. Solitamente è naturale per lei notare gli atteggiamenti altrui e capire se mentono o sono sinceri, ma Edave è una delle pochissime persone, anzi forse l'unica di cui si fidi, al di fuori >
AILEEN ovviamente della sua gilda. Pur non essendo una contrabbandiera, Edave le ha salvato la vita fin troppe volte per non meritarsi piena fiducia. Per questo le menzogne, da parte sua, le sfuggono, a meno che non rivolga loro un occhio attento. Segue il movimento della sua testa, va a guardare lontano, dove sembra stia arrivando qualcuno. Non mette mano alla spada. È ragionevolmente>
AILEEN sicura, in quel posto, tra cavalieri da una parte, guardiani e ranger, ma anche in caso contrario...beh, diciamo che sono un trio ben nutrito. Assottiglia gli occhi per cercare di capire chi stia venendo, ma con quel buio non è possibile. E poco dopo, Edave le indica il punto dove guardare. E li vede. Spettri avvolti da luce azzurra. Certe volte vorrebbe avere la fede di>
AILEEN Goffredo, poi si ricorda la sua religione piena di paura e cambia idea. Le basterebbe recuperare l'antica e cieca fede nella dea, che pur non avendola mai abbandonata del tutto si è afflievolita negli anni. -Diamine- sussurra, mantenendo la calma. Sono fantasmi. Cosa mai potranno fare? Sperando che queste non siano le ultime parole famose, come in futuri spettacoli teatrali in una scatola,>
AILEEN dove quattro tizi vengono uccisi da mostri & affini. Quindi chi guardare? L'ombra che si avvicina o il fantasma? Per il momento, il pericolo più immediato potrebbe provenire proprio dall'essere umano]


FEHRER [Approdo] Il Lupo Bianco si trascina un alone nereggiante, che gli accompagna la pelle rivestendola come un'aura. A chi avesse occhi attenti - e potere e volontà per farlo -, non sfuggirebbe il sentore che l'uomo dei ghiacci si porti dietro qualcosa d'assai crudele, che non gli appartiene ma, allo stesso tempo, è parte di lui. E' lui stesso. Nello sguardo che di tanto in tanto viene dato ->
FEHRER -> in pasto all'oblio e nelle movenze precise, sicure, rapide: come se, attingendo all'eternità dell'Abietto, avesse imparato a vivere di soli movimenti necessari accantonando quelli futili, semplicemente in grado di disperdere energia. Una mano sulle redini e una attorno alla torcia che allaga una macchia arancio ai piedi della bestia, l'Alfiere, a questo punto, diverrà visibile e ->
FEHRER -> riconoscibile; le fiamme danzanti sul volto a conferirgli un aspetto quasi spettrale. In linea con le presenze che vagano tutt'intorno, e che lo Scandinavo non ha bisogno di sforzarsi per percepire. Le conosce, ne ha viste a bizzeffe e con alcune di loro c'ha perfino scambiato due parole: non avrebbe motivo di rizzarsi sulla sella, se non per un pericolo vero e proprio. Gettando luce ->
FEHRER -> sulle tre, giunto che fosse a non meno di tre metri, l'uomo dovrebbe poterle riconoscere tutte. Con una ha combattuto la minaccia dei morti, all'altra è legato per via del Clan e l'ultima la ricorda per via delle vicissitudini che la portarono al Tempio, una notte lontana. Ha buona memoria per i volti. E ha buona memoria per potervi associare un nome. ''Lex Draconis, signore'' mormora ->
FEHRER -> piegando la testa verso una spalla, collegando forse al tentativo di avvicinarsi agli spiriti il loro dispiegarsi, accorte. ''Non vi nuoceranno.'' E' stato a Barrington. Sa che la terraferma non è popolata da quelle creature e intuisce che non abbiano ancora avuto a che farci.

EDAVE (approdo) E' certa di averli visti, certa come del pelo che le riveste la coda in forma lupo e le palpebre si abbasseranno appena a coprire gli occhi mentre fermerà il passo volgendosi verso chi arriva. La voce le è familiare e un sorrisetto si dipingerebbe sul volto ''Spettro tra gli spettri Fehrer'' direbbe al draconico impaziente di abbandonarli li e di andare più vicina a quegli esseri>>
EDAVE ''Grazie per averci avvisato ma ora che un baldo guerriero è al nostro fianco temiamo ancora meno'' affermerebbe senza adularlo ma in un complimento che gli rivolge ''In fin dei conti chi meglio del Signore del Nord'' e farebbe un breve inchino a lui rivolto ''Potrebbe guidarci verso coloro che provengono dal Walhalla?'' la sua testa si volterebbe verso Alexandra ''Mi avevano detto che erano inn
EDAVE e avvolti da una luce azzurra e il nostro amico ora ce lo conferma. Quanti ne hai visti? E tu Caska?'' la rossa testa di nuovo volta li dove le pare che ancora tremoli una luce azzurra ''siamo qui per studiarli quindi direi che sarebbe il caso di avvicinarci non credete? Magari hanno più paura loro di noi... o ci faranno fuggire a gambe levate'' si scrollano appena le spalle mentre >>
EDAVE freme perchè si spiccino.

ALEXANDRA {{Approdo}} § [[ Essendosi preoccupata di inseguire il rumore degli zoccoli non ha subito fatto caso al gesto di Edave, ma non appena inseguirà con lo sguardo il suo braccio, che indica un punto specifico, andrà a scorgere anche lei il gruppo di spettri provenienti da un punto non molto lontano. Si staranno avvicinando? Andrà nuovamente a osservare nell’altra direzione, di prima, e scorgerà >
ALEXANDRA infine il cavaliere in sella al suo cavallo. La voce, sì, l’ha già sentita, certamente, ed Edave dà conferma di ciò. ]] Arcane Imperia, ser Fehrer. [[ Mormorerà, a bassa voce, ma quanto basta per esser udita da lui. Certamente la riconoscerà, se non dal viso semi occultato dal cappuccio dalla sua voce. ]] E congratulazioni per il nuovo, meritato, incarico. [[ Aggiunge, essendo dopotutto anche>
ALEXANDRA lei nordica ha questo preciso obbligo morale di saluto. ]] Mi sapreste ben raccontare ciò che è accaduto, Cavaliere? [[ Domanda, all’uomo, non avendo ricevuto alcuna risposta dalla vice governatrice. Nell’attesa andrebbe ad osservare meglio quel piccolo gruppo di spettri, dall’aura azzurra, cercando di scorgerne i contorni dei loro corpi astrali e, di seguito, riuscire a contarli.]]


AILEEN [Approdo.fu][Spettro tra gli spettri è esattamente ciò che si potrebbe pensare a prima vista del cavaliere. Anche lei ha buona memoria per i volti, e ricorda l'incontro con Feher e con gli altri capigilda isolani quando ci fu la minaccia degli zombi. -Buonasera cavaliere- lo saluta con un cenno del capo, rivolgendo gli occhi con estremo interesse al fantasma appena visto. Annuisce >
AILEEN silenziosamente alle parole di Edave -Dubito che avremo bisogno delle armi, questa sera- dice tranquillamente, rivolgendo l'attenzione su Alexandra. -Si, è probabile che siano anche loro ad aver paura di noi, anche se non nego che...beh, è strano vederli- dice incuriosita. Cerca di guardarli, come Alexandra di seguirne i contorni, di capire che forma abbiano. In particolare, se lei >
AILEEN possa ricondurli a qualcuno di conosciuto in passato. E sono stati tanti. Actarus ad esempio. O Raine. O tutti gli altri che sono passati e andati via. -Si, avviciniamoci. Lentamente. Cerchiamo di parlarci. Potrebbero rispondere o no, non lo so- scrolla le spalle -Sono ignorante su queste cose, ma...sono spiriti e non zombi. Forse potranno in qualche modo risponderci- ]


EDAVE (approdo) Semplicemente annuisce, lei e Fehrer avranno modo di parlarsi in privato ma non ora. Si tiene bene alla larga dal cavallo di Fehrer facendo un giro ben ampio, lo sa che è nervoso, lo sente, come lei avrebbe voglia di attaccarsi al suo collo. Mantiene almeno 7 mt dalla povera bestia mentre lascia che fra lei e loro si frappongano le due donne. Il discorso del draconico da spiegazioni>>
EDAVE ulteriori a ciò che ancora non sapeva e le incamera senza ombra di dubbio. Sono tre, e lei, in particolare, è attirata dallo spettro di colei che sembra una donna. La vede camminare fiera e impettita, un lungo abito che le copre il corpo etereo e impalpabile già alla vista, il viso rigido e duro, una espressione decisa quasi stesse conducendo un esercito. Ma vi è qualcosa di particolare >>
EDAVE che richiama la sua attenzione. Una cintura che sembra fatta di teste di scoiattoli, un sistro fra le mani che fa uscire un suono trillante e allo stesso tempo cupo. I capelli che sono dei lunghi rasta e gli occhi che ora si volgono e sembrano quasi cercare i suoi. Si fermerà appena un attimo il passo del Rettore., lascerà che il suo udito goda del suono del sistro mentre annuisce alle >
EDAVE parole di Aileen.





ALEXANDRA {{Approdo}} § [[ Riflette attentamente sulle parole dell’uomo. Una luce bluastra, forse la stessa che ha colpito Roseline. Una voce che intima di usare il cervello. Chissà che non sia una eventuale controparte ad averle dato quell’indizio, o avvertimento che sia? Tutto può essere, sta di certo che c’è bisogno di agire. Osserva nuovamente gli spettri, dopo aver lanciato un’ultima occhiata al >
ALEXANDRA draconico. Scorge una figura maschile, dall’aspetto pare trasandato e con una sorta d’aurica fascia posizionata di traverso sul viso e che gli nasconde l’occhio destro, con capelli corti e una sorta di cappello che non si scorge raramente nei zone portuali. ]] Avete detto che non sono pericolosi.. Vi siete quindi avvicinato a essi? Ci avete già interagito?Sapete dirmi qualcosa su di loro,>
ALEXANDRA che so, da dove vengono o qualche anomalia? [[ Domanda, ancora. Dopodiché passerà alla fase di studio. Sì, vuole vederne l’aura, e anche se c’è qualcosa di magico in loro, giusto per cercare di venire in capo alla machiavellica situazione. ]]

AILEEN [Approdo.fu][-Beh, quantomeno risparmiate candele per l'illuminazione, cosa che potrebbe danneggiare i miei affari- dice con un sorrisetto, mentre prende ad avvicinarsi abbastanza lentamente. È una battuta, l'ideale per stemperare l'atmosfera. Sospira -Spero di no. Da un lato sarebbe....bello. Dall'altro, sarebbe anche molto triste rivedere qualcuno che è morto- >
AILEEN prende a camminare vicino a Edave, verso lo spettro femminile. Intorno altri spettri, solo che adesso ha smesso di cercare di riconoscere qualcuno del suo passato. Sa bene che se ci provasse potrebbe perfino riuscirci. Non è la sola che vede. Vede altre figure. Giovani. Vecchi. Bambini. Troppi fantasmi, per questo decide di concentrarsi su quello scelto da Edave, prima di >
AILEEN cambiare idea. -Dobbiamo almeno tentare. Se vedremo che si innervosiscono, ce ne andremo. Direi di provare a sceglierne uno a testa. Di mostrarci rispettosi, perché comunque erano persone. Sono senzienti. Credo- e si concentra sul fantasma di quello che sembra un vecchio guerriero dall'aria stanca, circondato da quella luce blu. Un guerriero vichingo, su cui i suoi occhi>
AILEEN verdi vanno a puntarsi, studiandolo con attenzione fino a quando la sua forma non sarà perfettamente delineata]


FEHRER [Approdo] Mentre la distanza con gli ectoplasmi si riduce, uno stuolo di stelle lattescenti pare allargarsi attorno a loro e avvolgerli nell'alone di luce bluastra. Le creature non fuggono o reagiscono come fossero avverse o differenti da questa materia; impersonando in tutto e per tutto delle personalità non dissimili da quelle umane. Forse quelle che possedevano in carne e ossa. O forse ->
FEHRER -> quelle che hanno sempre posseduto. Fra gli spiriti che vagano per le strade della notte, chi rapisce la sua attenzione è quel cucciolo d'uomo che già notò assieme a Roseline. Gli sorride, e il ragazzino ricambia il sorriso. Cerca nell'ombra rischiarata dal lucore il volto di Alexandra e annuisce. La risposta vera e propria l'avrà fra qualche istante. Spostando l'attenzione su Aileen, ->
FEHRER -> che gli pare quella più 'umana' del gruppo improvvisato, egli le si avvicinerebbe porgendole in un colpo solo la torcia e le redini del cavallo. ''Soltanto un attimo'' si giustifica chinando la testa come aveva fatto in occasione del saluto. Affinché possa dare l'esempio e ribattere all'Ancestrale, deve essere libero. Se la fanciulla accettasse i suoi averi, tornerebbe dal bambinetto e ->
FEHRER -> si piegherebbe su un ginocchio, per pareggiarne l'altezza. Impugna la sua spada, come l'ultima volta, e osserva con curiosità tutti e quattro. ''Lui è Gwydion.'' Il piccolo abbassa la testa con imbarazzo, ma l'Ishtuk gli poggerebbe una mano sulla spalla: questa, incorporea, non avverte il contatto, ma lascerebbe fra le dita maschili una sostanza appiccicosa e dalle stesse sfumature blu. ->
FEHRER -> Da quella posizione, osservando il composto e facendo poi per sollevare la mano, perché sia visibile alle altre, lui si volterebbe, annuendo con aria eloquente. ''La sua spada si chiama Lionn Dùbh. Ha le idee chiare, questo guerriero.'' Che pare rianimarsi e ridere divertito, fuggendo per giocare coi compagni. A quel punto, Gwynbleidd si risolleverebbe porgendo loro il braccio, perché ->
FEHRER -> possano studiare meglio la roba rimasta appiccicata. ''Come vedete, questo è l'unico ricordo tangibile che si lasciano alle spalle. Sono immateriali e scompaiono all'alba, senza lasciare tracce. Se non questa. Credete di poterla studiare?''


EDAVE (approdo) e come sospinta da una magia, non si renderebbe nemmeno contro del cavallo, osserverebbe fehrer e lo seguirebbe dappresso, osserva ciò che lui fa e, istintivamente, quasi la donna la stesse chiamando, le si avvicinerebbe, cauta, serena. Un sorriso sul volto Dia Abar Signora> mormorerebbe rimanendole a 2 mt di distanza e attendendo di capire se lei si volterà. sarà lento, eterno, >>
EDAVE calibrato il volgersi di quella figura. Gli occhi che si fissano gelidi nei suoi mentre un sussurro esce dalle sue labbra inudibile se non a lei *Uror* sarebbe il suo saluto che nel linguaggio delle zanne significa branco. Gli occhi del Rettore che si spalancherebbero appena annuendo impercettibilmente ma gettando occhiate alle sue spalle a farle capire che loro non sanno, che loro non fanno >>
EDAVE parte di quella grande famiglia che anche dopo la morte riunisce i lupi in un grande branco ''Mi chiamo edave'' le risponderebbe ancora osservandola negli occhi, occhi duri come un diamante, freddi e calcolatori ''Tork'' un fievole suono appena udibile da orecchio non sviluppato mentre lascia che i suoi occhi cadano sul sistro ''Sei uno sciamano'' un guaritore....che viene da chissà dove. e solo
EDAVE ora vedrebbe i tatuaggi sul volto e sulle mani simili ad arabeschi e il bastone con infisso il teschio di un camoscio cornuto.

ALEXANDRA {{Approdo}} § [[ Osserva in silenzio la scena. Vedere un bambino fantasma non può certo scorrere con indifferenza nell’animo del Corvo, madre di ben tre figlie, ma il sangue freddo e l’imperturbabilità data dal suo animo ancestrale e devoto alla meditazione dovrebbero impedirle di mostrare anche la più flebile espressione di dolenza sul volto e nel modo di fare. Il nome del ragazzo, ma ancor>
ALEXANDRA di più il nome della spada, le fanno sospettare la sua appartenenza al popolo gaelico. E lo comprende in quanto ben conosce la lingua natale della sua famiglia di sangue. ]] Dia Dhuit, Gwydion. [[ Lo saluta in Gaelico. Sta cercando di comprendere se interagisce solamente con Fehrer o anche con lei, non sa esattamente perché, ma le viene spontaneo cercare di comprendere se sono reali fantasmi, >
ALEXANDRA dopotutto. Anche se… Pare non esserci spazio per dubbio alcuno al riguardo. Con la mano sinistra andrebbe ad aprire la borsa a tracolla, in cuoio rigido, e ne estrarrebbe delle fialette, con cui andrebbe a raccogliere la sostanza apparentemente gelatinosa, o viscida, comparsa sulla parte del braccio e mano di Fehrer entrata in contatto col soggetto. ]] La studierò. [[ Se glielo permettesse >
ALEXANDRA riempirebbe la fiala in vetro fino all’orlo, chiudendola poi con forza con un tappo di sughero, che non permetterà l’inquinamento o la perdita della sostanza strada facendo. ]]

AILEEN [Approdo.fu][Afferra le redini, ma lo sguardo rimane sul guerriero vichingo. Gli sorride, come se riconoscesse qualcosa in lui. C'è uno sguardo triste negli occhi, quando Feher parla col bambino -Si, aveva le idee molto chiare. Potreste venire a riprendervi le redini? C'è un antico guerriero che credo abbia qualcosa da dirmi- o almeno lei ha qualcosa da dire a lui. Ma al momento ha le mani>
AILEEN impegnate con le redini di Feher. Per fortuna, è lo spirito stesso del guerriero vichingo ad avvicinarsi. E Aileen lo guarda a lungo, reggendo le redini del cavallo con entrambe le mani. -Mi chiamo Caska, guerriero- si presenta con un cenno. -Eri un vichingo- facile riconoscerlo. Lo spirito le si avvicina. Lei tradisce un tremito, ma rimane perfettamente immobile, facendo appello>
AILEEN a tutta la sua forza di volontà nel mantenere i nervi saldi e il sangue freddo e ripetendosi che non può farle assolutamente nulla -//Volontà +3- Ma pare distendersi al sussurro del guerriero, un sussurro dedicato solo a lei. Era un animorph. Si sono riconosciuti, anche dopo la morte. Ed è morto da lupo. Nell'attimo prima di morire, si è gettato in mare, trasformandosi per l'ultima volta. Ha>
AILEEN usato tutte le sue forze per riuscirci. E ciò che dice riesce a causarle quasi un moto di compassione. Sposta le redini in una mano sola, andando a portare la sinistra sulla mano del guerriero. Una mano che lo attraversa e le lascia una sorta di scia blu. -Eri come me- sussurra, in modo tale che solo lui ascolti -Sappi che ci siamo ancora. -Sono un lupo anche io- sempre un sussurro. Lo spirito>
AILEEN le resta vicino. Ci sono legami invisibili e impossibili da vedere che vanno anche oltre la morte. Quello tra gli animorph è uno di questi, probabilmente. In fondo, tra vivi ci si riconosce subito. Perché dovrebbe essere diverso? Forse dovrebbe dirlo anche ad Anya. Di sicuro la farebbe felice, sapere che certe cose non finiscono mai. -Grazie- gli dice]



FEHRER [Approdo] Col bambino ormai distante, preda della sua testa di guerriero delle fiabe, l'Alfiere ha perduto il 'suo' fantasma, ma non la volontà di approcciarsi ad essi. O, più semplicemente, alla scena che si ripropone con Edave e la compagna come protagoniste. Non coglie ogni parola, ma annuisce sorridendo lievemente, le occhiaie violacee, l'espressione dura e il cipiglio inflessibile ->
FEHRER -> delle sue veglie di cromatico qualche istante a venir meno. Alexandra potrà raccogliere il quantitativo di sostanza che desidera; lui ne terrà un po' per sé, imitandola nei movimenti che lo porteranno a versarne il residuo in una fialetta identica. ''Credo che il Tempio saprà farne buon uso'' mormora più a se stesso che alle altre, avvicinandosi infine ad Aileen per riprendersi la roba. Non -
FEHRER -> prima, naturalmente, che anche alla Signora della Frontiera sia stato dato d'avere il suo momento d'intimità con uno degli spiriti. Riconquisterebbe la torcia e le redini, nella mente il respiro roco della Bestia, all'esterno la convinzione d'aver mostrato loro qualcosa di irripetibile. Col piede in una staffa e la torcia lontana dalla chioma lucida di Felaróf, Gwynbleidd monta non ->
FEHRER -> senza grazia [Agilità III], annunciando così il suo commiato. ''Mie signore, non c'è altro verso cui possa guidarvi. La mia presenza è richiesta altrove. Qualsiasi informazione dovessimo scoprire sulla situazione, sarete le prime a venirne a conoscenza. Così come mi aspetto che accada viceversa, nell'augurio di una nuova collaborazione, come in passato. Lex Draconis.'' Si diceva, ->
FEHRER -> inizialmente, che fosse un solo baluardo. E agli eroi, ai baluardi e ai guerrieri non è dato riposare. Lo Scandinavo volta la cavalcatura spalle alle donne e, spronandola, le distanzia fino a sparire nell'ombra, lasciando nella memoria di chi resta un ultimo svolazzo della tunica nerastra e la macchia arancio allagatasi alle pendici della sagoma di bestia e cavaliere.


EDAVE (approdo - uscits) E come in un sogno la donna allungherà una mano e la poserà sul volto di Edave avvicinandosi a lei e bruciando la distanza che le divide, la sua fronte si poserà su quella della donna. NOn vi sarà alcun contatto reale ma occhi negli occhi ''Devi andare la madre luna chiama'' le sussurerebbe allontanandosi ma lasciandole sulla fronte e sul viso una sostanza lattigginosa>>
EDAVE che la donna, non appena poi raccoglierà in una boccetta simile a quella di Alexandra ''Tornerò appena potrò'' le direbbe volgendo ora gli occhi al cielo e vedendo la luna esplodere divenendo piena. L'agitazione immediatamente si farà beffe di lei, non saluterà l'Alfiere ma rapida, ignorando Alexandra e Aileen salirà, per la loro incolumità su un barca ordinando che salpi subito ''Co vediamo in
EDAVE terraferma'' griderebbe loro mentre già sente il canto della madre gridarle nelle orecchie, gli occhi che si posano sulla sciamana che la saluta sollevando appena la mano destra. I muscoli e le ossa che si tendono. Un ringhio che contiene appena nascosto nel ventre...forse il barcaiolo non arriverà sano e salvo sulla terraferma ma un Krinos si..appena si sarà allontanata da quella terra che ora>
EDAVE la caccia via, da quella terra in cui non vi è luogo in cui possa trasformarsi senza che la Triade non lo sappia.

ALEXANDRA {{Approdo}} § [[ C’è qualcosa di strano, in uno degli spettri verso cui sta tornando quel bambino. Un uomo, con una tunica logora persino da morto, dalle orecchie lievemente appuntite e capelli scuri legati dietro il capo. Non è il vestiario ad attrarre la sua attenzione, bensì il pendente e il tatuaggio che gli copre la guancia sinistra e che risalta nella sua forma aurica. Sembrano due >
ALEXANDRA ghirigori, ma in realtà sono due corna ci cervo, ramificate e intrecciate fra di loro. Simbolo simile, ma più chiaro, si può scorgere nel pendente al suo collo. ]] Tu eri di Crysanies? Perché sei qui? [[ Che strano. L’uomo reagisce, prendendo ad osservarla intensamente e portandosi la mano sul petto col pollice aperto e le altre dita accostate e appoggiate sul cuore. E’ un saluto che ben >
ALEXANDRA conosce, quello dei sacerdoti e guaritori del ducato. E’ un po’ come saltare indietro nel tempo, e un brivido gelido le percorre la schiena all’improvviso, come se venisse catapultata in quei giorni, finiti nel sangue e nell’orrore. Scuote il capo. Farebbe scorrere la fiala all’interno della borsa a tracolla e prenderebbe a osservare il gruppo di spettri poco distanti (7mt). Cercherebbe di >
ALEXANDRA osservare il gruppo di spettri poco distanti (7mt). Cercherebbe di decelerare i respiri, di chetare i battiti cardiaci, facendo sii che abbiano la frequenza di quando si lascia andare al sonno. Tenta di addolcire di emozioni che s’agitano nel suo animo, di farle scorre via, senza remora. E nel vuoto interiore che vorrebbe creare dentro di sé cercherebbe di far riemergere l’astrale occhio, >
ALEXANDRA capace di catturare ogni forma di magia che può circondarla, di scoprirne le peculiarità, le origini, addirittura il modo in cui dissolverla e la potenzialità. C’è qualcosa di magico in quegli spettri? Un filo magico che li sta tenendo ancorati in quel mondo, o qualche frammento o particella di una magia che li ha invocati e bloccati sull’Isola? Se è così, dovrebbe scoprire qualcosa, forse. ]]>
ALEXANDRA {{ Identificazione del magico lvl.5 – Focus Mentale lvl.5}}


AILEEN [Approdo.fu][Lascia le redini a Feher, esaminando ciò che è rimasto dello spirito sulla sua mano. -Ti prometto che tornerò a trovarti, guerriero- dice con un cenno del capo. -hey ma....- guarda Edave andare via. Diamine, avrà fretta. Sospira. D'accordo, aspetteranno la prossima barca, lei e Alexandra. Si pulisce la mano da ciò che le ha lasciato il fantasma. Come se fosse il suo>
AILEEN passaggio, un segno. Aspetterà che Alexandra abbia finito, prima di prendere una barca e tornare su barringhton. Ci ha passato già troppe notti, in passato, su Avalon]


COMMENTI, RIASSUNTI, SCHEDE, RICHIESTE DOMANI [SM=g27823]
ALIAS.ALIAS
00mercoledì 11 novembre 2015 11:04
RIASSUNTO
Le voci della presenza di spettri giungono in un mormorio anche a Barrington ed è per questo che Edave, Alexandra e Aileen decidono di arrivare all'isola per cercare di capire se sia vero o meno. Sbarcano, è notte, è buio, sanno alcune cose per sentito dire ma poi è l'arrivo di Fehrer a dare altre notizie alle tre donne. Nel mentre il Draconico arriva vengono avvistati gli spettri.
Fehrer e Edave si avvicinano per primi, Alexandra li osserva mentre anche Aileen si concentra su uno di essi.
Raccolgono della gelatina e poi ognuno se ne va per la sua strada

COMMENTO
Riassunto ben poco poetico per questa giocata che, nonostante sia stata breve, è stata molto intensa e sentita da tutti i partecipanti.

MOTIVO ASTERISCHI
- edave possiede la gelatina della mannara sciamana che ha incontrato
- alexandra ha prelevato, così come fehrer la gelatina dello spettro identificato dal draconico come un bimbetto
-alexandra ha usato Identifcazione del Magico liv 5 scopre qualcosa?


SCHEDA PNG VISTO DA EDAVE
Nome: Yagura
Razza: Mannaro
Clan: Razior
Professione: Sciamana guaritrice
Immagine:


Yagura è una mannara che proviene dall'Islanda, è una donna delicatamente riflessiva, unita in modo speciale al mondo naturale.
Ha un carattere forte e deciso, sa essere aggressiva ma anche molto dolce.
Ha sempre combattuto per il suo branco e a difesa dei cuccioli e del territorio.


Fehrer
00mercoledì 11 novembre 2015 12:13
Posto una piccola bozza del ragazzino comparso anche in questa giocata :)

Nome: Gwydion
Razza: Umani
Clan: Nord

[IMG]http://oi64.tinypic.com/hsu8vk.jpg[/IMG]

Questo cucciolo d'uomo sogna la guerra e, armato della sua temibile, piccola spada (Lionn Dùbh), crede di esserle più vicino. E d'avere la possibilità di vendicare, così, suo padre caduto in battaglia.
E' espansivo. Indossa tuniche tipiche delle sue terre, ha capelli castani costantemente arruffati e un'espressione furbetta.
Che possa avere o meno una parte nella storia, ce lo dirà il tempo.
==leia==
00mercoledì 11 novembre 2015 18:12
GDR APPROVATO

Fenomeni che si osserveranno senza nessun tipo di skill nelle ore immediatamente successive: la gelatina brillerà di luce propria fino al giorno, poi smetterà di farlo alle prime luci dell'alba diventando una semplice gomma blu, trasparente.

Identificazione del magico di Alexandra: non viene rilevato nulla.

Rilevazioni sensoriali: la gelatina è stranamente fredda e lo resta anche quando smette di brillare, come se fosse tenuta in frigo (lo dico ai player, i pg il frigo non sanno cosa sia [SM=g27828] ).
Non si percepisce nessun odore.

Questo è quanto.
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