"MI DIMETTO?"....NO...cambiamo la legge

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memoletta
00giovedì 30 dicembre 2004 18:24
Milan, Berlusconi sogna il ritorno
"Dei deputati vogliono cambiare legge"

A due giorni dall'annuncio dell'addio dal Milan dopo 18 anni, il premier Silvio Berlusconi non nasconde il desiderio di ritornare in sella: "La legge sul conflitto d'interessi, che mi impedisce di essere il presidente anche di un club, la trovo assurda - ha detto - Alcuni deputati di fede milanista mi hanno detto che presenteranno una 'leggina' che mi consenta di tornare presidente: io non ho detto di no anche se so che verrò attaccato".



Dimessosi dalla presidenza del Milan per "ottemperare alle norme della legge sul conflitto di interessi", Silvio Berlusconi dunque non dispera di tornare alla guida della società rossonera. Lo ha confessato nel corso della conferenza stampa di fine anno, rivelando che qualche giorno fa un gruppo di "deputati di fede milanista, appartenti in maniera trasversale ai vari gruppi politici, mi hanno comunicato di voler presentare una leggina che corregga la legge sul confliutto di interessi. Confesso - ha affermato il presidente del Consiglio - che non ho detto di no. Ci sarà di nuovo l'attacco alla 'legge ad personam' ma per il Milan posso accettare le critiche. Posso aggiungere che non mi opporrò alla presentazione di questa legge".

Berlusconi ha anche definito "abbastanza assurda" la norma che impedisce, a chi ricopre cariche pubbliche, di detenere la presidenza di una società sportiva, com'è quella rossonera. "La mia famiglia - ha poi proseguito - continuerà a mantenere la proprietà della società e continuerà a risanarne i bilanci con interventi che, come è noto, sono sempre cospicui". La famiglia Berlusconi, ha precisato il presidente del Consiglio, "resterà azionista del Milan per la quasi totalità del capitale sociale. Sono comunque addolorato - ha concluso - per non poter continuare ad esserne il presidente".

Mentre Berlusconi a Palazzo Chigi esprimeva il suo rammarco, a Milano gli faceva eco il tecnico del Milan Carlo Ancelotti: "Mi dispiace molto che Berlusconi abbia lasciato la carica di presidente, soprattutto perché sappiamo quanto ci teneva" ha detto. "Rimarrà per sempre legato a questo Milan - ha aggiunto Ancelotti - e credo che per il momento non si sappia ancora chi gli succedera'. Penso che decideranno in famiglia". Quanto rischia di perdere il Milan? "Ci auguriamo di non perdere nulla senza di lui. Crediamo che la sua presenza e la sua vicinanza alla squadra restino sempre alla stessa maniera. Comunque, è da un po' di tempo che vive la squadra da lontano per gli impegni politici ma l'affetto verso la sua creatura non è mai mancato. E così sarà anche in futuro".

Kaos89
00giovedì 30 dicembre 2004 22:16
ma non si vergogna...?? [SM=x226564] [SM=x226564]
Sigmun
00giovedì 6 gennaio 2005 13:14
Capirai: lascerà la squadra a suo fratello, a suo figlio, a suo nipote o ad un qualsiasi prestanome… insomma resterà tutto nelle mani sue: che presa per il cu…[SM=x226556]
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