Titolo:
The Grey Wanderer
Autore:
Lothiriel
Rating: G
Genere: Generale
Personaggi: Gandalf
Completa: Sì
Riassunto dell’autrice: Una raccolta di one-shots, legate da un unico filo conduttore, quello del protagonista. Ogni one-shot è ambientata in tempi diversi, che spaziano anche molto ampiamente per gran parte della Terza Era.
***
“Sulla levigata pietra del molo un Elfo dai lunghi capelli argentei attendeva l’arrivo della nave. Quando si mosse per accogliere lo straniero il suo passo silenzioso era tradito solo da un impercettibile frusciare della veste bianca, che ondeggiava nella brezza leggera.
Lo straniero scese dalla nave con agilità inaspettata, poi avanzò appoggiandosi al lungo bastone. Il suo aspetto era quello di un uomo molto avanti negli anni, la lunga barba grigia che gli scendeva fino alla cintura; ma il suo passo era rapido, e nel suo sguardo brillava un fuoco nascosto, che non sarebbe stato prudente destare.”
Con queste parole, se non proprio con queste, inizia la raccolta di One-Shots di Lothíriel, dedicata al Grigio Pellegrino; un’opera che ci conduce, in soli cinque brevi affreschi, attraverso alcuni momenti che, se non sono salienti, si rivelano quantomeno significativi all’interno della Terza Era.
Si comincia descrivendo l’arrivo di Gandalf ai porti Grigi e la sua presa di possesso di Narya, anello di fuoco: è l’inizio di tutto, il punto di partenza da cui non si può trascendere volendo parlare di Mithrandir.
Si prosegue con Lothlórien e i timori di Galadriel per l’Anello, seguiti dalla decisione di convocare il Bianco Consiglio; quindi ci si sposta a Minas Tirith, con Thorongil e Denethor; nella Contea, con Bilbo e la sua erba-pipa; infine di nuovo a Gondor per consultare le carte che trattano di Isildur e della sua morte.
L’arco temporale in cui le storie spaziano è ampio (riguarda circa duemila anni!) eppure il “salto” tra un periodo e l’altro non si avverte, poiché i vari quadri di cui l’opera è composta riescono a compenetrarsi e a creare un unico, grande disegno: ritrarre i momenti della vita di Gandalf che più hanno influito nella vita dell’Istaro e nel destino della Terra di Mezzo.
Prima della Guerra dell’Anello, ovviamente: ciò che avviene in essa è già stato descritto dalla penna di Tolkien, non occorre aggiungere null’altro.
Lo stile di Lothíriel, per rimanere all’interno della metafora pittorica, è leggero e caratterizzato da brevi pennellate che riescono ad affrescare perfettamente i personaggi, senza discostarsi da come li ha caratterizzati il professore Inglese.
Come dimenticare Denethor, geloso e risentito nei confronti di Thorongil perché questi gli ha sottratto l’affetto del padre nonché un importante incarico?
Sarebbe stato facile attenersi al pensiero comune, secondo cui l’ultimo Sovrintendente Reggente è stato semplicemente un folle, privo di qualsiasi spessore drammatico che non sia la propria pazzia.
Ma per l’autrice di “The Grey Wanderer” non è così: ella sa che dietro ogni protagonista del Signore degli Anelli c’è un mondo da esplorare e lo fa con una maestria che pochi hanno.
[Modificato da Dama Gilraen 14/07/2005 21.59]
[Modificato da Referenti del Comitato 24/06/2006 19.49]