Titolo: Canicola
Autore: TwinStar
Personaggi: Andromeda Black,Sorpresa
Genere: Malinconico, Introspettivo
Note: One-shot
Rating: G
Completa: Sì
C'è Bellatrix, la sorella maggiore, nobile e fiera come la bella guerriera che dà il nome alla sua stella.
Narcissa, la minore, delicata ed eterea come il fiore che cresce agli argini dei fiumi.
E poi ci sono io, Andromeda Black, sorella di mezzo senza qualità.
L'universo di Harry Potter è una vera a propria miniera d'oro per i fanwriter: la saga si presenta come un intreccio di vite e di generazioni. Per chi è capace di leggere tra le righe la trama va ben oltre la ristretta cerchia dei protagonisti, ampliandosi ai personaggi secondari, spesso dotati di una storia complessa e misteriosa omessa o quasi per non rubare troppo spazio ai soggetti principali.
Un esempio lampante sono le tre sorelle Black, in particolare Andromeda, che nei libri viene soltanto nominata.
In questa storia Bellatrix, Andromeda e Narcissa hanno rispettivamente dieci, otto e cinque anni.
Nonostante il gran caldo sono costrette a rimanere chiuse in una delle grandi e buie stanze di Grimmauld Place,senza sapere che quella noiosa attesa porterà a qualcosa che, in un modo o nell'altro, cambierà per sempre la vita di tutte loro.
C'è Bellatrix, la sorella maggiore, nobile e fiera come la bella guerriera che dà il nome alla sua stella.
Bellatrix, nonostante la giovane età, è già una donna in miniatura. Le sue ricercate buone maniere sono secondarie solo a quelle di sua madre, che la ragazzina imita in tutto e per tutto.
A dispetto delle apparenze, però, non è affatto fredda indifferente. Dentro di lei ribolle una rabbia segreta, che emerge solo dal suo modo di battere il piede per terra con fare impaziente, da quell'affabile cortesia nel parlare con il proprio padre, dal modo in cui desidera spegnere tutte le luci babbane per poter ammirare la costellazione di Orione in tutta la sua luminosità.
Sentimenti che abilmente riesce a celare dietro una
rispettabile maschera, aspettando con pazienza il giorno in cui potrà mostrare al mondo il suo vero volto.
Narcissa, la minore, delicata ed eterea come il fiore che cresce agli argini dei fiumi.
La piccola Narcissa invece nasconde la propria fragilità dietro il silenzio: bambina timida e riservata, il cui gioco preferito è fingersi morta, passando ore e ore distesa immobile, apparentemente senza accorgersi di nulla. Ma qualunque occhio attento può cogliere i suoi rari e dolci sorrisi, i suoi gesti gentili, le smorfie rivolte alla sorella Bellatrix quando quest'ultima è di spalle.
La sua forza consiste nell'opprimere la propria fragilità, rifiutandosi di piangere, respingendo qualunque manifestazione d'affetto, fingendo di non vedere le ingiustizie che le accadono intorno.
Forza solo apparente, che la porterà da grande a diventare succube prima di Bellatrix, poi del marito, inneggiando a ideali in cui crede più per abitudine e per paura che per convinzione.
E poi ci sono io, Andromeda Black, sorella di mezzo senza qualità.
Ma la vera protagonista di questa storia è Andromeda, che funge anche da voce narrante.
Otto anni, capelli castani costretti tra fiocchetti, treccine e fermagli, soffocata da un elaborato e pomposo vestito celeste.
A differenza delle altre due sbuffa dal caldo, esprimendo più volte la voglia di uscire da quella stanza soffocante.
A differenza delle altre due non ha paura di mostrare i propri sentimenti attraverso abbracci, eccessi e sorrisi, apparendo maleducata e indisciplinata se confrontata con le sorelle.
E a differenza delle altre due è l'unica che ha il coraggio di ascoltare il proprio disagio interiore. Nonostante la sua infantile ingenuità riesce ad accorgersi della nota stonata presente nella sua vita, anche se la giovane età non le permette di comprenderla del tutto.
Si trova in disaccordo con le innumerevoli regole di comportamento che le vengono imposte, anche se le manca ancora il coraggio per non rispettarle. La bambina permette solo alla propria mente di disobbedire alla mamma, perché è solo sua e nessuno può entrarci dentro.
Convinta che la diversità rispetto alle sorelle la renda sbagliata si cimenta in qualche goffo tentativo di imitarle, per apparire migliore non tanto a se stessa, ma a agli occhi della sua famiglia, della quale le manca l'affetto.
Tentavi sbagliati in partenza perché la bambina non sente gli ideali che la attorniano come propri.
Attraverso l'innocenza di Andromeda traspare l'ipocrisia come elemento portante della vita dei Black. Si mente, perché una brutta verità non è
rispettabile. Lo dicono gli adulti.
Sono presenti soltanto alcune lievi incongruenze non tanto rispetto alla trama originale, ma rispetto all'albero genealogico de Black, uscito -credo- dopo la pubblicazione di questa storia.
Lo zio Alphard, colui che aiuterà economicamente Sirius a scappare nella storia è il padre di Bellatrix, mentre la madre, che l'albero genealogico chiama Druella nella fancfiction è chiamata Euriale. Stesso discorso vale per la madre di Sirius, che è Eurdice invece di Walburga.
Il linguaggio, infantile e ingenuo dato la giovane età della protagonista non cade mai nel banale e nello scontato, la lunga e noiosa attesa viene resa al meglio attraverso le lunghe puntigliose descrizioni dei particolari, intervallate dai pensieri di Andromeda, che ci mostrano, oltre che un'analisi complessa e profonda delle sue sorelle, le paure infantili che tutti abbiamo provato, quando osservavamo in punta di piedi il mondo dei grandi, che ci appariva contorto e incredibilmente complicato.
[Modificato da Jokerina88 18/01/2007 16.08]